Una raccolta di drabble, singole, doppie e triple, per ogni coppia (canon e crack) possibile ed immaginabile, imprintata e non, con protagonisti i Lupi di LaPush.
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[Rachel/Paul] Ride e ti bacia, mozzandoti il respiro.
E stavolta non in modo romantico, ma nel senso proprio della parola. «Ricordami... perché dormiamo in cucina?»
[Bells/Jake] «Ho sessantacinque anni. E tu mi vuoi portare in... Brasile, per il nostro anniversario? Non riuscirò mai a rimanere seduta in aereo per ore. Sono vecchia, Jake» controbatte lei, con aria talmente interdetta che ti sfugge un sorriso.
[Renesmee/Nuovo Personaggio] «Problemi, Bi?»
Scuoto la testa, direttamente da un altro pianeta. Mi chiama “Bi” solo quando la situazione si fa seria.
[Leah/Sam] «Ma almeno mi vuoi bene?»
«Naaa. Io ti amo.»
«Quella è roba da grandi, Sam. Che dici?»

Le nostre mani nascondono segreti che neppure immaginiamo. Ogni segno ha un significato nascosto che in pochi possono interpretare: Sofia è una di quei pochi.
Sofia è un'appassionata di lettura della mano, Vittorio non ne sa nulla.
Sofia è timida, Vittorio è estroverso.
Sofia ha un segreto che custodisce da anni, Vittorio è un libro aperto.
Due mondi vicini e paralleli, che forse troveranno l'incontro in un paio di mani intrecciate.
Una storia romantica e semplice, come il primo amore.

“Che ne dici di tenere un piccolo diario? – mi ha chiesto poco fa, - Così quando crescerà leggerà di noi e di come ci siamo sentiti.” Mi dispiace dirlo, ma l’idea non mi ha entusiasmato molto e ancora non mi convince: forse perché tu non sei ancora qui con noi. In ogni caso, la mia opposizione non è servita a niente e sono stato obbligato a iniziare questo diario.
Non so di preciso cosa scriverò e non so se alla fine ne uscirà qualcosa di buono, ma ti prometto che ci proverò, anche perché tua madre saprebbe come farmi sentire in colpa.

Chi sa come il riccio è diventato il pungente animaletto che tutti conoscono? In che modo ha ottenuto i suoi aculei?
Quella che leggerete è la mia versione di come ciò è avvenuto.
Questa breve storia l'avevo scritta per un concorso di un paio di anni fa, e ho deciso di pubblicarla anche qui.

Semplicemente Arya e Gendry che si ritrovano dieci anni dopo essersi persi di vista.
Per quella notte almeno, aveva ritrovato un pezzo della sua vita passata da tenere stretto.

Paul e Rachel decidono di fare un'escursione in montagna che sin da subito si trasformerà in qualcos'altro.
La bella Rachel con i suoi modi, scatenerà il suo fidanzato già instabile di suo che mediterà la sua vendetta.
E fra riviste scientifiche e strani esperimenti, trascorreranno la loro giornata...

[Vincitrice del premio Best Rachel al "Lampo Flash Contest" indetto da Jakefan]
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È successo che ti è scappato dalle labbra.
Così, per caso.
È successo mentre altre labbra – di Paul – erano impegnate a baciarti il... Insomma, erano. Lì.
È successo e non doveva succedere. Forse. Mah.
'Ti. Amo."
È successo che sei innamorata.

Sono dovuto tornare da te, avevo nascosto il cuore nel riflesso dei tuoi occhi.
South Yorkshire, Estate 1944;
-Da quanto manchi da casa, soldato?- mi chiese dopo alcuni minuti, spezzando il silenzio dell’abitacolo. Il volto di Jacob, nonostante la durezza segnata dall’età, era affabile, e c’era qualcosa dentro ai suoi occhi, malinconia forse, che mi spingeva a fidarmi di lui.
Deglutii al ricordo doloroso di quei giorni lontani, -tre anni, più di tre anni..- ammisi con una vena di malinconia nella voce. Sembravano così distanti quei giorni, lontani milioni di chilometri dall’orrore della Guerra, e da tutto ciò che in questi tre anni ero stato costretto a vedere, e sentire.
-E non hai paura di tornare?- domandò in tono apparentemente piatto, ma che in me risuonò con lo stesso frastuono di una granata. –Voglio dire, non temi che le persone che hai lasciato tre anni fa, siano cambiate?- aggiunse spiegandosi meglio, non avendo ricevuto risposta alla domanda posta in precedenza.
-Si.- fu tutto quello che riuscii a sputare fuori.
Un solo angosciante pensiero a tormentarmi la mente.
La paura che Lei non mi avesse aspettato.
Lei, che non sapeva neanche di doverlo fare.