"Brutto figlio di..." Mi scappa, ma non finisco la frase.
"Continua, forza. Dillo!" Mi provoca lui.
"Brutto figlio di puttana!" Rispondo a mo' di sfida. Se credeva che non ne avrei avuto il coraggio, si sbagliava di grosso!
"Non sono mica figlio tuo!" Ribatte. Nessuno dei due è veramente arrabbiato, stiamo giocando, e anche dando spettacolo, ma questi sono dettagli!
"Stronzo!" Urlo avvicinandomi a lui in modo altezzoso.
"Ti amo..." Risponde lui. Quasi mi sento svenire, ha appena detto di amarmi. Tutti l'hanno sentito. Centinaia di occhi sono puntati su di noi. Che faccio ora? Meglio optare per la verità, tanto ormai siamo pericolosamente vicini.
"Ti amo anch'io..." Ho giusto il tempo di rispondere prima che lui mi tappi la bocca con un bacio.

Liz è una ragazza qualunque che vive nella grande città di Roma, ma lei non riesce a definirsi "normale". Quell'aggettivo non lo trova appropriato per descrivere se stessa.
Niall è un ragazzo famoso, legato alla famiglia e alla sua città natale. Neanche lui riesce a definirsi una persona "normale".
Appartengono a due mondi che non hanno nulla a che fare l'uno con l'altro; eppure, quando le loro vite entrano in collisione, si crea una certa sintonia che nessuno dei due riesce a spiegare.
Liz non ha mai creduto all'amore che si legge nei libri o di cui si parla nelle canzoni.
Niall, invece, ci crede. Crede alle emozioni e ai sentimenti.
I fantasmi del passato di lei e i demoni del carattere di lui non renderanno le cose semplici: porteranno a lotte interiori, sacrifici, sofferenza, risate, sicurezza, perdita e condivisione...
Ma lo sanno tutti che in caso di pericolo si salva solo chi sa volare bene.
-
"«Grazie di condividere le tue ali con le mie, allora.»"

Erano due ragazzi di diciottenni appena, non sapevano ancora molto bene cosa era il mondo. Dovevano soltanto vivere e scoprire, imparare di più, ma il destino non ne ha dato la possibilità.
***
Due famiglie differenti, due mondi completamente differenti. Nessuno, nessuno capiva il loro amore. Erano due innamorati che dovevano capire la gente, così stupida da portar scalpore in una semplice coppia di ragazzi.
***
La fine era ignara a tutti fin a quel momento, quel brutto momento. Hanno provato tutto pur di non farla finita.
***
“Se dovessi morire, vorrei morire tra le tue braccia.”
“Se tu dovessi morire, allora ti raggiungerei senza paura, vorrà dire un lieto fine, in fin dei conti.”

One shot che racconta una piccola parte di me. . . di noi. Spero vi piaccia, l'ho scritta con il cuore, e ho pianto molto ricordando. Spero anche che vi arrivi quel qualcosa di me.
Dal testo:
Non capisco ancora come potesse guardare il paradiso da fuori con i suoi occhi di diamante senza entrarci, poi mi sono resa conto che il paradiso era lui.
[. . .]
Gli sussurrai un ti amo ma lui non ricambiò. Continuò ad accarezzare il mio seno nudo. Quasi piansi, ma va bene così perché amo il modo in cui mi guarda bruciare. Così questi ricordi bruceranno insieme a noi e alla nostra storia di dolori, e passioni. Ma non importa. Non so quante volte mi sono ripetuta di non volerlo più amare. Ormai è passato un anno ed ancora continuo a pensarci, nonostante sia uscita con tanti altri ragazzi, per me il mio unico ragazzo sarà lui. Perché io amo il modo in cui mi fa sentire, lo amo. . .

La mamma di Amy la iscrive in una palestra perche' lei non e' magra e pesa piu' di 50kg, le affida un personal Trainer, davvero carino che le fara' perdere la testa ma che le fara' anche capire l'importanza nell'accettare i propri difetti...

[...] Forse se quel giorno avessi avuto abbastanza coraggio da dirgli che lo amavo anche io, ora non ci troveremo in questa situazione. Forse ora saremmo insieme in qualche parte del mondo. Quando eravamo piccoli, fantasticavamo sul fatto che quando saremo stati grandi, avremmo girato il mondo insieme. Ci facevamo chiamare i bimbi sperduti, come quelli di Peter Pan perchè anche noi volevamo essere come loro. Ma questo non è accaduto, perché l’ho lasciato andare.
(OS REVISIONATA E RISCRITTA)

Harry e Giselle erano amici per la pelle fin dai tempi dell'asilo.
Per Giselle tutto il mondo girava attorno al suo migliore amico, o forse molto di più.
Harry fu la sua prima cotta.
Il suo primo appuntamento.
Il suo primo bacio.
Il suo primo amore.
La sua prima volta.
Separati dal successo e dai chilometri, persero i contatti.
Lui non la richiamò più.
Ma Giselle non ha dimenticato.
No, lei ha sofferto tutti questi anni ricordandolo, ma è decisa a cambiare vita.
Ed essere chiamate a Londra per un importante corso universitario è una gran bella occasione per farlo.

«Perché deve essere tutto così sbagliato?»
«Sssh» sibilò dolcemente Louis, portandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
«Ti fidi di me?» continuò poi, facendo annegare gli smeraldi lucenti della ragazza nei suoi immensi e profondi oceani.
Jessie annuì leggermente, accarezzandogli delicatamente il petto nudo.
«Bene» le sorrise dolcemente.
«Questo sarà il nostro piccolo segreto.» sussurrò infine queste parole, sfiorandole lievemente le guance prima di lasciarle un tenero bacio sulla fronte stringendola ancora più a sé.
Missing moment di Jessie e Louis tratto da "Hi, I'm your stepbrother".

STORIA IN REVISIONE. UN MESE/DUE PRIMA DEL CONTINUO.
PROTAGONISTA: cambio nome Shani- Faith.
NON CONSIGLIO DI LEGGERLA ANCORA, DATO CHE CAMBIERANNO ANCORA UN BEL PO' DI COSE.
Fu allora probabilmente che si rese conto che non si sarebbe scocciato facilmente di quella piccola stronza.
Se ne accorse lì, mentre baciava quelle gambe ricoperte di lividi e di vari graffi. Se ne rese conto mentre entrava dentro di lei, senza preoccuparsi di farla abituare alla sua presenza, e pensando solo al suo di piacere.
L'importante era che però se ne era reso conto.

Mi chiese se potevo cantare Truly Madly Deeply per lei. Non sapevo bene cosa fare, non avevo proprio in mente una melodia, solo i miei sentimenti. Ma l’espressione che aveva mentre me lo chiedeva vinse tutto e io cedetti. Andai a prendere la chitarra e quando tornai mi sedetti sul letto . Cominciai a suonare qualche nota.  Avevo scritto quella canzone la mattina dopo aver fatto l’amore con lei la prima volta. Avevo ancora impresse nella mente tutte le mie emozioni. Io la amavo. 

“ Zayn non va bene per te “ Urlò, sovrastandomi maggiormente.
“ Vuole soltanto usarti, per portarti a letto “ Proseguì aggrottando lo sguardo.
“ E tu Harry? “ Domandai retoricamente. “ Tu non fai lo stesso con le altre ragazze? “ Proseguii, aspettando la sua risposta. Come Zayn, anche il mio fratellastro aveva la sua stessa fama, nella mia scuola.
Alla mia domanda Harry sbarrò gli occhi, per iniziare a parlare con tentennamento.
“ Si, ma è diverso “ Disse abbassando lo sguardo, cercando di auto convincersi.
“ In che modo è diverso Harry? Spiegati.” Chiesi provocandolo. La curiosità mi stava uccidendo, mentre aspettavo la sua risposta.

Può l'amore generare odio?
Può l'odio generare amore?
Per Samantha, ex galeotta, sono domande fatte e rifatte, senza mai ottenere una risposta.
Poi c'è Niall, che darà risposta a quelle tormentanti domande.

“Martina… tu non hai visto nulla, chiaro?” disse, dandomi una pacca sulla schiena, troppo in basso. In un punto troppo sensibile. Harry profumava come non mai, ma non era solo la colonia. Era il suo profumo. Avevo sempre avuto un debole per il suo profumo. Avevo sempre avuto un debole per lui.
“Giù le mani!” lo rimproverai.
“Non venirmi a dire che non ti piace!” replicò. La sua voce calda e profonda mi fece sussultare. Come faceva ad essere così attraente? Improvvisamente mi sentii bollente, ma non ero sicura che si trattasse solo di rabbia. Ero imbarazzata, ma mi rendevo conto che era bellissimo stare tra le sue braccia. Harry aprii una porta con un calcio e mi lasciò a terra in uno stanzino buio. Sentii la porta chiudersi alle nostre spalle.
***
Martina viene rapita proprio da Harry, il ragazzo dei suoi sogni, ma... restare chiusa in uno stanzino con Styles, si rivelerà un inferno o il paradiso?