Avevo una vita da normale adolescente,quasi perfetta direi..
“BREE! IO ESCO!” avevo detto quasi vero? Ah menomale, infatti sarebbe stata perfetta se quel rompicoglioni di mio fratello maggiore non passasse il suo tempo a rovinarmi la vita.
La cosa che odiavo di più era quando portava i suoi fottutissimi amici a casa nostra, se le ragazze quando uscivano parlavano solo di ragazzi non avevate mai visto la compagnia di mio fratello! Ossessionati dalle donne!
Chaz, carino ma troppo immaturo.
Justin, colui che pensava di essere il Dio in terra. Il ragazzo più bello che io avessi mai visto ma con al posto del cervello una nocciolina ammaccata.
Hello i'm Bree Butler.

Justin Bieber era il ragazzo più bello della scuola.
Effy era la solita timida ragazza che ammirava, da lontano, il fascino di Bieber.
Effy era bellissima, ma non sapeva di esserlo.
Eppure, qualcuno era affascinato da quella bellezza esotica; non lo dimostrava, ma lo era.
Effy viveva di sogni. Lei era TOTALMENTE spaventata dall'affrontare la realtà.
Justin era il contrario: lui amava la sua realtà. Ammirato da tutti, fisico perfetto, genitori perfetti, casa perfetta.
Ed Effy voleva esser parte di quella realtà così perfetta, e forse, ci era riuscita.

Seconda stagione.
Liz è tornata dalla Francia, portando con sè nuovi ricordi, una nuova acconciatura e un nuovo ragazzo... Justin, però, sembra deciso a non perderla. Cosa succederà?!

Ho cambiato stile di vita, e tutto per una mia scelta.
" Perchè rimani sapendo che rischi la tua vita Vivi! " Urlò il ragazzo che ormai aveva preso il mio cuore senza neanche chiedermelo.
" Secondo te? perchè ti amo cazzo" Gridai con tutta la frustrazione che avevo in corpo. Lo avevo ammesso. Io lo amo.

lei: demi lovato
lui: justin bieber
saranno rose e fiori o avidi pettegolezzi?
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Tratto da capitoli successivi:
"Non voglio fare un duetto con una psicopatica che prende pillole come te! Me ne vado."mi disse lui, senza ombra di pudore.
Un suono, CRACK. Cos'era? Ah.. il mio povero cuore.

-Mi chiamo Justin-
-Io Jenny-
-Ci rivedremo?-
-Salvami, ti prego-
-Ce la faremo-
-Sei il mio eroe, non diventare un mostro anche tu-
-Ti amo Jenny-
-Ho paura che possa tornare-
-Ce la faremo, insieme-
-Ti amo Justin!-
Jenny&Justin

'Si crearono il tempo e lo spazio. I cieli e le terre. Cio che non venne mai creato fu il bene. E ciò per cui esso esisteva: il male. Essi furono elementi regolatori. L'equilibrio dell'universo dipende da essi.'. [spazio autrice: ciao! questa sarà la mia prima ff seria. e ci tengo ad avere lettori fissi, che recensiscano e mi diano i loro pareri costantemente.(: justin è un angelo malvagio, mandato sulla terra a cercare un angelo puro. l'idea che ho in mente è davvero figa, ma non ho mai provato una storia del genere.. quindi non so come verrà fuori. si accetta qualsiasi tipo di critica.(: buona lettura.]

"Perchè dico, perchè a me?" dissi a bassa alla mia compagnia di banco, lei mi guardò e rise.
"Su Swan, hai studiato?" mi riprese la prof di storia.
"Ecco, lei lo sa che siamo alla fine dell'anno ed io più che altro sto cercando di recuperare le materie con l'insuficienza grave.." mugugniai.
"Quindi non hai studiato?" domandò.
"Bhe.." fui interrotta da un ragazzo che entrò in classe come se niente fosse, era lui.
Di male in peggio, oh.

"Che lavoro fai?" chiedo posando il bicchiere.
"Veterinaria. Tu?" chiede a sua volta mentre finisce di sorseggiare il suo vino.
"Militare in licenza."
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"Non possiamo permettere che ciò cambi il nostro rapporto!" urlo quasi esasperato guardandola.
"Non possiamo più stare insieme, lo capisci?" grida a sua volta per poi voltarsi.
"Non ti lascerò andare. Mai." dico serio prendendola per un braccio e facendola voltare verso di me.
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Cos'hanno in comunque questi due giovani? Una storia fin troppo simile per non essere collegata.

«Iniziò tutto dal niente. Iniziò tutto solo per un mio capriccio. Mi sentivo come un bambino che voleva a tutti i costi delle stupide macchinine telecomandate. La volevo, la volevo e avrei fatto qualsiasi cosa per ottenerla. Poi è diventata mia, lei era il mio tesoro. Non avrei mai immaginato che saremmo arrivati fin qui.»

Amber è una ragazza perspicace, ambiziosa e affascinante.
Dopo aver vissuto diciassette anni in un'orfanotrofio è pronta ad andare via, a vivere la sua vita, ma qualcuno decide di adottarla.
Riuscirà a sopravvivere nella famiglia Bieber senza innamorarsi di suo fratello e cascare nei suoi tranelli?

-Senti Aury perché sei in una lavanderia? La mammina non ti ha insegnato a fare il bucato?-
-La tua non ti ha insegnato a succhiare cazzi invece di parlare per niente?-
-Sei così stronza!-
-Già è vero…un motivo in più per andartene e lasciarmi in pace.-
-Verginella frigida- Sussurro per poi girarmi per ritornare alla mia postazione.
-Ahahahahahhaha… povero illuso, tu non sai nemmeno quanti anni ho e credi di sapere con chi scopo.-
Ps: Grazie alle recensioni ho deciso di continuare questa storia. Quindi non è una raccolta di Os ma una ff vera e propria.
Ci tengo a precisare che la storia è ROSSA CON TERMINI ESPLICITI, quindi chi ha problemi con questo genere di storie non apra niente.

IN REVISIONE
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Per la matricola universitaria Kyah è inevitabile non diventare popolare per via dei suoi fratelli. Due di loro sono senior e tipici “bad boy”.
Con l'amica Rayne dalla sua parte, sarà un anno da ricordare, ma non per ragioni sempre buone. Cose che succedono, segreti svelati, segreti di cui alcune persone avrebbero preferito non conoscere l'esistenza. Soprattutto Kyah che ha un enorme segreto, di cui nemmeno i fratelli sanno potesse esistere. Quando Kyah verrà a conoscenza di un particolare segreto riguardante suo fratello Harley, sarà catapultata in un mondo fatto di alcool, violenza – che lei odia per delle buone ragioni – e, ovviamente, cattivi ragazzi. Benvenuti nella vita del college.
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Winner of the Justin Bieber Fanfiction Awards for Most Intimate Couple: Dante & Rayne.
Winner of the Justin Bieber Fanfiction Awards for Best Male Supporting Character: Harley.

“Tu non c’eri. Non c’eri. Eppure ti sentivo come si sente l’angoscia, come si sente l’abbandono.Ti sentivo nelle ossa, nel silenzio, ti sentivo solo io. Solo e sempre io, mentre tutto quanto intorno mi diceva che tu non c’eri.”
Jallison.

"che pretendi da me" sussurai
"vieni alla stanza 106 quando finisci il tuo turno"
"perchè dovrei?"
fece un sorrisino e andò via -dal primo capitolo-