EFP Fanfiction, storie ricordate da _only_ hope

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_only_ hope_

Membro dal: 18/01/14
Recensore Veterano (231 recensioni)

Scrivere è passare ore e ore ad inseguire un'idea improvvisa, scrivere è rilassarsi, scrivere è fuggire per un po' dal Mondo, scrivere è isolarsi da tutto e da tutti e non sentire neppure quando ti chiamano, scrivere è tenere in mano una penna o battere freneticamente sui tasti di un computer finché non ci capisci più niente o non crolli addormentato, scrivere è stare per venti minuti davanti ad una pagina bianca, buttar giù una riga e vedere che il resto poi nasce da sé. Scrivere è vivere.

Gio, aspirante scrittrice con bassa autostima e troppa fantasia

... che scrive anche a quattro mani, con la sua Marghe (passate a dare un'occhiata!): http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=933250

Andrà tutto bene

Hilary ha dieci anni e una responsabilità troppo grande le è gravata sulle spalle al momento sbagliato. In poco tempo, perde tutto ciò su cui si fondava la sua vita. Tutti continuano a ripeterle che andrà tutto bene, ma lei non ci crede. Non all’inizio, almeno.
Storia scritta per il IV turno del "Contest a turni e squadre - La sfida dei grandi autori" indetto da fa92 sul forum di EFP.

Regola numero uno: Non parlare agli sconosciuti.

Lucy Bishop era una brava maestra. O meglio, ci sapeva fare con i bambini e riteneva che questa fosse la dote più importante per un'educatrice, soprattutto giovane come lei. Nella sua breve carriera ricordava ogni bambino, ogni sorriso che le avevano rivolto e conservava tutte le lettere, i disegnini e i regalini che molti suoi alunni le portavano. Lucy amava il suo lavoro: si sentiva utile e amata,nonostante sua madre continuasse a blaterare su quanto fossero basse le sue aspirazioni.

Il ragazzo della finestra di fronte

- Ultimo capitolo

"La prima volta che lo vidi avevo sette anni ed ero troppo distante per poterne scrutare le linee, saggiare i sapori e distinguere le sfumature dei colori.
Pensai che era impossibile che quello fosse un bambino perché, mi dissi, i bambini sono colorati e non sono mai soli.
La seconda volta che lo vidi scoprii che aveva dodici anni, che non amava le lasagne e che odiava l'odore di cucina.
Scoprii quanto fosse bello osservarlo parlare a stento, corrugare le labbra ad ogni forchettata e arricciare il naso quando mia madre si apprestava ad aprire il forno.
La terza volta che lo vidi aveva diciannove anni e il viso sfregiato e pensai che al mondo non sarebbe esistito niente di più bello."

Nuvole all'orizzonte

L'aveva accusata ingiustamente,aveva fatto in modo che lei si sentisse in colpa per quello che sapeva benissimo essere stato un incidente. Aveva scaricato di proposito la sua frustrazione su di lei.Si odiava per questo...si era sentito un verme un minuto dopo aver lanciato l'accusa.Con tutte le cure che lei gli aveva dedicato e con tutte le attenzioni che aveva riservato per lui,non avrebbe potuto agire in maniera più vigliacca.

100x100

- Ultimo capitolo

Cento parole per cento drabble... diecimila parole, non una di più, non una di meno, per descrivere una storia d'amore.
Ecco a voi il mio nuovo esperimento, nato dalla mia personale convinzione di non avere una vita abbastanza complicata XD.
Sarà una storia dolce, a tratti introspettiva, forse un po' malinconica, ma soprattutto vedrà entrambi i punti di vista di questi due protagonisti, incontratisi forse per caso, forse perché era il loro destino
Lui, capelli mori, occhi carbone.
Lei, capelli biondi, occhi miele.
Lui, giacca di pelle e sorriso sicuro.
Lei, vestito di seta e sorriso impacciato...
Erano diversi come il giorno e la notte... ma forse sarebbero riusciti a trovare il loro personale tramonto.

Scacco al re

A volte sono proprio i piccoli piaceri a rendere bella la vita...
D’un tratto raddrizza la schiena e sorride: ecco il segnale.
Rapida, quasi temesse di essere interrotta sul più bello, sprona all’attacco il suo alfiere. E il mio cavallo ci abbandona.

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