Sì, quella poteva essere una buona giornata, per John Watson.
Peccato che non lo sarebbe stata.
Perché?
Semplice: perché nella vita di John Watson esistevano due persone capaci di trasformare il più placido dei giorni in un’incognita irrisolvibile e preoccupante.
Holmes Grande e Holmes Piccolo.

Si sarà capito che io non sono il classico tipo conservatore e pieno di pregiudizi. Però questo non significa che avrei mai potuto immaginare che un qualsiasi venerdì sera di giugno mi sarei ritrovato a bere un Apple Martini in un gay club con il mio coinquilino.
“È per un caso, John.” mi fa lui. Sempre così: o è per un caso o si tratta di un esperimento. E io sono talmente autolesionista da dargli sempre corda.

Tutto è cominciato un lunedì mattina, a colazione, quando John sente Sherlock chiamarlo in una maniera decisamente...insolita. Cosa succederà, alla fine?
"John strabuzzò gli occhi e piantò lo sguardo su Sherlock come se avesse appena visto un fantasma. Pezzettini della sua colazione finirono inevitabilmente a decorare il parquet.
A quanto pareva però, Sherlock sembrava non essersi accorto nemmeno delle sue stesse parole.
“S-Subito” disse John, afferrando il set delle provette, senza staccargli gli occhi di dosso.
Adesso era decisamente sveglio, e anzi, in quel momento dubitava fortemente che sarebbe riuscito a riaddormentarsi, quella notte.[...]

Sherlock è alle prese con la noia e si è innamorato delle scommesse, John lo segue dappertutto come suo solito, anche nelle situazioni più impensabili. Mycroft è alle prese con la sua quotidianità, Lestrade viene catapultato nell'esistenza degli Holmes!
[Sherlock/John & Mycroft/Lestrade]

Sherlock è “morto” ma nonostante questo, sarebbe terribilmente scortese mancare al matrimonio del suo migliore amico…
[post 2x03, con una "Mary" teoricamente presa dai libri]

"‘Pâtisseries françaises’ è famosa per i suoi dolci, per il fatto che Paris Hilton compra qui la sua torta di compleanno e per il suo pasticcere francese eccellente quanto affascinante, si dice che sia anche velatamente arrogante, ma sono sicura che siano solo chiacchiere."
Quando però Veronica Neri si trova davanti alla dura verità - Pierre Mureau è davvero il presuntuoso che dicono - ha due scelte: rinunciare ad un posto sicuro e decisamente ambito per orgoglio, oppure inghiottire amaro, sopportare Mensieur 'Io sono più figo di te perché parlo francese' Mureau e sperare di conquistare i suoi favori per mettere le mani sul suo leggendario quaderno di ricette.
Ci riuscirà?

John è da solo in un bar, dove fa una particolare conoscenza...che lo porterà inevitabilmente verso un inaspettato e clamoroso colpo di scena. Cosa scoprirà?
"Fatto sta che –e che Dio gliela mandasse buona- lo amava, e inevitabilmente aveva cominciato a fare…certi sogni, su di lui. Su sé stesso e Sherlock, insieme. E certi sogni comprendevano il più delle volte un letto, o una qualunque superficie orizzontale abbastanza capiente per due persone. John non si formalizzava, su quel punto."[...]

- Sherlock?! - per poco gli occhi non gli rotolarono via dalle orbite quando Che stava succedendo? Perchè Sherlock era in Afghanistan , vestito con quel dannato coso? - Sherlock, n-non muoverti .. - doveva sbrigarsi , doveva togliergli quel dannato coso , doveva salvarlo...lui doveva....e poi un colpo di fucile , probabilemnte quello di Jack , bucò la splendida fronte di Sherlock, macchiandola si sangue , e mentre Moriarty rideva e John urlava , un terribile boato fece tremare il mondo intorno finchè non divenne troppo buio , per vedere qualsiasi cosa.

Alexander uccide. E' il suo lavoro.
E' spietato, non ha rimorsi, non ha esitazioni, vive e uccide.
E si innamora.
Si innamora di un ragazzino viziato, arrogante, insicuro, ma che si dimostrerà capace di amare e di farsi amare.
- Pff, uno stronzetto arrogante come te ha paura di morire ?
- No, non volevo morire così, ecco. E poi cazzo te ne frega ?
Alexander rise. Anche in punto di morte era altezzoso il ragazzino.
- Hai ragione. - replicò e fece per premere il grilletto ...
[Una storia piacevole, senza troppe pretese. (yaoi)]

*STORIA REVISIONATA E PUBBLICATA SU AMAZON*
Chiara accusò malamente il colpo, sapendo che lui l’aveva azzeccata in pieno. Era proprio così: oscillante tra i grandi autori che studiava e le banali storielle d’amore su cui sognava – libri di scarse pretese, Harmony, fanfictions -, lei aveva dovuto ammettere che la realtà non poteva mai competere con l’immaginazione, e non era riuscita ad accontentarsi, nella sua esistenza. Così, aveva finito per non avercela quasi, un’esistenza: pochissimi amici, con cui non usciva molto, poche relazioni naufragate di fronte alla sua incapacità di amare gli uomini di carne come amava quelli di carta, poco di tutto. Tranne che di parole. E di amore, che finiva per riversare sulle parole.

Marlene comincia a pensare che quell'uomo senza nome pretende un pò troppo da lei: non solo l'ha rapita insieme ad altre tre persone per seguire un piano folle, contrattando la loro libertà in cambio di denaro di cui non ha assolutamente bisogno, togliendole la facoltà di scegliere da che parte stare, ma ora deve anche proteggersi da quel sentimento assurdo che gli balena negli occhi ogni volta che la guarda? Stiamo decisamente esagerando, pensa cercando di sfuggire in tutti i modi al baratro in cui la sta spingendo troppo rapidamente.

[Star Trek Serie Classica] La licenza di Kirk e Spock comincia a diventare interessante quando Spock si ubriaca accidentalmente...

"Buongiorno … Barbie!” disse lui incrociando le braccia sul petto, pronunciando con disprezzo maggiore l’ultima parola.
E’ così che mi ha sempre chiamata: Barbie. Lo ha sempre fatto con cattiveria, a causa del mio aspetto fisico, dei miei capelli biondi e dei miei occhi azzurri. Del mio modo di vestire sempre alla moda, ma soprattutto lo ha sempre fatto in modo da insinuare che io fossi una di quelle bambole senza cervello, assolutamente non in grado di pensare con la mia testa e di vivere senza appoggiarsi a un uomo come Colin.
Le cose non stavano così, e questo suo modo di fare mi ha sempre irritato!"
Isabel e Tomas, diversi come il giorno e la notte e segnati da un’insofferenza reciproca che rasenta l‘odio, sono costretti a vivere sotto lo stesso tetto.
Saranno fuochi d’artificio in tutti i sensi: battute mordaci, scontri aperti e … qualcosa di più che li legherà inesorabilmente.
Questa storia è dedicata ad una persona molto speciale per il suo compleanno: tanti auguri Elaisa.
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Ladynotorius

“Nel mio paese si dice ‘Ascolta la donna quando ti guarda, non quando ti parla.’”
“E cosa leggi nei miei occhi?” domandò stringendosi a lui.
L’uomo la fissò per un po’ e poi esplose in una risatina ironica “Un bel niente, c’è troppo buio qua dentro!”
“Bestia!”
“Non so quanto durerà…magari qualche mese, o forse tutta la vita.” Mormorò facendole sgranare gli occhi a quelle parole “se durasse per sempre non mi dispiacerebbe.”
La donna annuì con un groppo in gola “neanche a me. Strano, siamo d’accordo su una cosa

Eva è una dolcissima pazza scatenata che fa tremare le amiche con le sue continue trovate semi suicide! Fa la chimica e ha l’hobby dei veleni che prepara personalmente ‘dovessero mai servire.’
Eva ha un difetto solo: ha un odio patologico per gli uomini e qualsiasi cosa sia fornito di cromosoma Y che le provoca fortissime allergie! Ora che è arrivato il nuovo responsabile e capo in direttissima, Julian, ritratto del malumore e della scortesia, schiavista, misogino e arrivista, Eva ha un nuovo obiettivo nella vita: cercare di avvelenarlo prima di soccombere all'orticaria!
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