Estate del 1770...Colonia Inglese delle Americhe del Nord

Il giorno dopo il giuramento di Barak Obama...una lettera recapitata a mano da una delle Guardie del Corpo al neo-presidente

Alfred e le sue manie di protagonismo causano non pochi guai ai suoi conoscenti... il risultato è assolutamente comico! [Dedicata ad Hina, tanti auguri!]

[Sacro Romano Impero/Prussia]
“Vieni con me, piccoletto!” gli disse porgendogli la mano, che inizialmente l'Impero non strinse. “Sarai il mio fratellino, che ne dici? Timidamente il bambino prese la mano del ragazzo e, insieme a lui, cominciò a camminare lentamente verso la direzione da cui era arrivato. “Ti ci vuole un altro nome però, un po' più semplice. Che ne dici di Heiliges Römisches Reich?” “Sacro Romano Impero... va bene”

Ludwig non vuole mai che lo baci in pubblico.

Rischiava di impazzire o, come aveva detto l'inglese, di morire. Non a caso i francesi chiamavano l'orgasmo 'Petite Mort' per il senso di oblio che accoglieva i corpi inondati dal troppo piacere. C'era infatti chi, soffocato dalla lussuria, arrivava persino a svenire.
Una piccola morte, la morte migliore che si poteva desiderare. E se era proprio Inghilterra l'artefice della sua morte Francia non poteva che esserne felice.

[Uk/China + accenni Fr/Uk]
Yao era sempre solito ad alzarsi presto la mattina, molto prima degli altri Alleati.Amava la quiete del mattino, quando tutti ancora dormivano. Poteva godersi i suoni della natura senza che Alfred gli masticasse un hamburger nelle orecchie o Ivan che tentava sempre di importunarlo. In un momento caotico come quello in cui riversavano, con la guerra alle porte, erano rari gli attimi di pace e Cina era solito non perdersene nemmeno uno.
mezzanotte non è l'ora delle streghe, è l'ora del porno °W°

Attraverso alcuni suoi amici aveva fatto recapitare a Kiku il pacco contenente il vestito che doveva indossare prima di tornare a casa e le precise istruzioni su cosa fare, ora doveva semplciemente accordarsi con l'alieno per definire gli ultimi particolari...i più importanti. Di una cosa era certo... sarebbe stata una serata indimenticabile.

L'impero bambino parla nei suoi sogni e Ludwig non può fare a meno di ascoltare.
[Germania]

Sentiva soltanto dolore.. Dolore fisico, ma anche un forte dolore al cuore causato dalle urla nella sua mente che ora avevano una ragione dalle immagini che si presentavano ai suoi occhi..

Non ne poteva più! Quella stampante ce l’aveva con lui! Non solo si ostinava a non stampare, ma ogni volta che premeva il tasto “print” emetteva un suono simile a quello di una mitraglietta che faceva voltare ogni volta tutto l’ufficio verso la sua stanza. Senza contare che lui era il capo, e quella situazione era a dir poco imbarazzante!

Un grido di rabbia e furore abbandonò le labbra del tedesco quando vide un ennesimo soldato cadere a terra. Prussia invece davanti a lui continuava a sparare ai russi in una maniera quasi ossessiva, nato per combattere sarebbe morto combattendo.
Idiota!
Non mollare è un consiglio o ti ridurrai fumo e cenere
[Germania/Prussia?]

Inghilterra fissa America e aggrotta le sopracciglia (evidentemente scongelate grazie al calore che ha trovato in quella giacca).
“America, vuoi...?”
“No, no! Non ho freddo! Ahahah! Gli eroi come me non hanno mai freddo! Ahahah!”

- Largo, mie belle ochette, il vostro barista deve consegnare il carburante per questi bei fanciulli ~♥- chioccia la vocina allegra di Feliciano, mentre la sua figura snella si fa largo fra le giovincelle in abito da sera.
Ludwig si ferma incantato a osservarlo (per la cento milionesima volta, probabilmente), mentre sorridendo si avvicina a loro, fasciato da un gilet nero e con le lunghe gambe coperte dai pantaloni neri. – Herr Vargas!- esclama suo fratello, dipingendosi un sorriso a trentadue denti sul viso (Ludwig sa bene che il suo caro fratello non nasconderà mai un certo debole per l’italiano. Sebbene la cosa lo faccia rosicare un po’.) – Buonasera!Venite, venite, sedetevi con noi!- Feliciano sorride, poggiando i due bicchieri e la bottiglia di acquavite sul tavolo – Sono spiacente, Herr Hauptsturmführer Beilschmidt, ma il dovere mi chiama, mi reclama e mi ama.-

[Fem!Prussia/Fem!Cina]Cina si bloccò voltandosi verso Prussia, cercando di vederne il viso coperto però dal fumetto.
Il tono di voce, alle orecchie di persone disattente, sarebbe potuto sembrare il solito, ma lei sapeva quando costasse a Gilda dire certe cose.