Il ricevimento nella dimora di campagna di Lord Scargrave si preannunciava il più noioso evento mondano della stagione, ma Darcy sapeva che non presentarsi avrebbe suscitato lo sdegno del nobile ospite, nonché un fastidioso numero di gossip.
E dunque eccolo lì, rigido ed elegantissimo nel suo panciotto di seta nera, circondato dalla crème de la crème del ton inglese. Con la sua altezza superava di una spanna buona parte dei gentiluomini nella stanza, incutendo un rispettabile timore che, insieme alla sua espressione ombrosa, teneva a distanza la maggior parte degli invitati.
Grazie al cielo quella tortura era alleviata dalla presenza della sua novella sposa, Elizabeth Bennet.
“Mrs. Darcy, adesso” mormorò Darcy, gustandosi il suono di quel titolo sulla lingua.

Mycroft gli aveva mentito fino alla fine. Il fratello lo guardò come se l’avesse detto ad alta voce. Perché loro due erano da sempre esseri unici – o almeno era quello che Sherlock aveva creduto per molto tempo. Due titani in un mondo di pesci rossi, due mostri uguali.
Sherlock affronta il fratello, il primo faccia a faccia dopo che la verità su Barbarossa è letteralmente venuta a galla.

«E allora come definiresti quello che hai fatto tu?»
«Sopravvivenza.»
«Qualcosa mi dice che i ragazzi del reparto bozze non concorderebbero con te…», ti dice, abbassandoti le braccia e stringendoti al suo petto.
«Le ragazze sì!», insisti. È una questione di principio, adesso. Ogni donna avrebbe reagito come hai fatto tu, eliminando la concorrenza, prima di sistemare il fedifrago in questione. Pure se il fedifrago in questione spegne le stelle a suon di pugni.
«Le ragazze sì», concorda lui. «L'ira è crudele e la collera impetuosa; ma chi può resistere alla gelosia?»
«E questa da dove salta fuori?»
«Libro dei Proverbi, capitolo ventisette, versetto quattro.»

- Sherlock l'aveva baciato.
Non un bacio leggero, a fior di labbra, ma un bacio vero: scomposto, umido e, considerata la situazione, piuttosto profondo. Gli era sembrato di sentire la pressione della sua lingua sul palato per almeno due ore, dopo; difficile dire se fosse frutto della sua immaginazione o meno.
Sherlock l'aveva baciato, senza troppo preavviso, schiacciandolo contro un muro umido.
"Oh mio Dio." -
Una oneshot senza troppe pretese, scritta per la Challenge natalizia del gruppo facebook "ASPETTANDO SHERLOCK 5".
Prompt: "Di quel primo natale insieme per davvero"

I suoi ricci erano spettinati, gli occhi contornati da occhiaie viola. Un lembo della camicia gli fuoriusciva dai pantaloni. Trascurato, era questa la parola per descriverlo ma non fu la prima che le venne in mente. Pensò invece che la sua voce non rendeva giustizia nemmeno ai suoi occhi. Era come musica.

Una spinta, più forte delle altre. La fronte di Holmes era imperlata di sudore per lo sforzo, i muscoli del petto e del bacino tesi come corde di violino. Il volto arrossato, mentre ansimava per la fatica. Un gemito e spinse ancora una volta, stringendo forte le mani contro quel corpo duro.
Un colpo sordo e ancora un boccheggio, alla ricerca di aria nei polmoni. Sul petto nudo scendevano sottili gocce di sudore. Era quasi arrivato al…punto.
Quando la porta si spalancò di colpo.

Come non spendere due-parole-due sul personaggio INDIMENTICABILE di Mr. William Collins?

Fitzwilliam Darcy, un solo protagonista osservato da tre donne che hanno intrecciato i loro sentieri con il suo. Tre sguardi innamorati che sappiano fare innamorare.
Un solo volto per questo personaggio che ha risvegliato sogni e fantasie di generazioni di giovani donne. Quel volto per me è quello di Colin Firth.
La raccolta partecipa al contest "Mi fai impazzire..." Indetto da Paperett@ sul forum di efp.
[...] La prima volta che lo vidi era entrato nella stanza come ne fosse il padrone e noi attorno in ammirazione come servi fedeli, non silenziosi, ma pieni di riguardo. Il passo sicuro e il portamento elegante aveva attirato innegabilmente anche la mia attenzione, non era un uomo come se ne vedono molti, soprattutto non in uno sperduto borgo di campagna come questo.[...]

"Baci un sacco, mi pare"
Il Dottore della Guerra alzò la testa e guardò le sue future rigenerazioni oltre i controlli del TARDIS, chiedendosi per cosa stessero litigando ora. Eleven giocherellava con il suo cacciavite sonico e di tanto in tanto lanciava qualche occhiata (non troppo) di sottecchi a Ten, che lo fissava con la bocca spalancata e le sopracciglia inarcate per la sorpresa.
"Chiedo scusa, ma LORO hanno baciato me!"

“Almeno una volta nella vita potrebbe comportarsi come una persona normale!” Proruppe il dottore, alzando il tono della voce. “Ed essere aperto e sincero con me, invece di essere il solito–”
“Cosa vorrebbe che le dicessi, Watson! Che credevo che non sarebbe mai cambiato niente, che saremmo invecchiati insieme e che la sua assenza mi distrugge? È questo che vorrebbe sentirsi dire?!”

John e Sherlock sono fidanzati da qualche tempo, e tutto scorre felicemente. Ma forse John ha qualche piccolo prurito che vorrebbe togliersi col suo amato consulente investigativo, che sembra gradire pochissimo la cosa. Dal testo:
Cosa gli era saltato in mente la sera prima? Non poteva stare zitto e basta, visto che era pienamente felice e soddisfatto della sua vita sessuale? No, aveva aperto bocca e dato fuoco alle polveri.
“Magari potremmo provare qualcosa di nuovo”. Se avesse avuto una gomma da cancellare magica monouso, John l’avrebbe passata sulla sua stessa frase, sulla sua lingua se necessario. Di certo sull’espressione crucciata apparsa sul viso di Sherlock, che l’aveva fatto sentire così in colpa da condonargli subito l’atteggiamento da mogliettina oltraggiata che aveva assunto, alzandosi da tavola senza finire di mangiare per raggomitolarsi sul divano dandogli le spalle, trasmettendo un chiarissimo segnale di ‘stai alla larga da me’.
Per il vostro divertimento,
Setsuna

Seconda classificata nel contest: The Breaking Point, di SherylHolmes
È un qualsiasi mercoledì mattina, al 221B di Baker Street; Sherlock e John stanno facendo colazione, ma quest’ultimo appare particolarmente seccato agli occhi del consulente investigativo, che è curioso di scoprirne il motivo.
Dal testo:
“Lascia perdere… insomma, questo ragazzo vestito di pelle nera con le borchie mi guarda, mi sorride, allunga la mano vicino alla mia, verso le buste del latte, e mi porge una bomboletta che era sullo stesso scaffale. E sai cosa mi ha detto?”
“Presumo che abbia cercato di sedurti, ma è uno spreco di energie intellettuali indovinare, sei qui per raccontarlo”.
“Certo, certo… mi ha detto ‘non ti vergognare, volevi la panna, vero? Questa è buonissima, è vegana ma è gustosa e leggermente zuccherata, mette d’accordo tutti; nutrilo, quel moretto che sta con te! Vi ho visti insieme un paio di volte, è sexy ma un po’ magro, no? Non devi solo consumarlo, dagli da mangiare… è bello toccare un po’ di roba’ Capisci!? E lo vedi come si chiama questa panna? Yummy!”
Enjoy!
Setsuna

Drabble DarcyxElizabeth.
Uno squarci di vita quotidiano di questi due.

Una breve missing moment riguardo alla notte dell'addio al celibato di Watson.
Holmes e il Dottore hanno una difficile chiacchierata sulla via del ritorno.
Dalla storia:
«Per l'amor di Dio, Holmes mi guardi!»
Quasi si ritrovò ad urlare Watson, senza preavviso.
Holmes sussultò e di scatto voltò il viso verso di lui, fissandolo dritto negli occhi.
«Lo sto facendo»
«Mi spiega perché ogni mio problema è indissolubilmente legato a lei?»

A villa Phantomhive è arrivata una nuova domestica. Si presenta come una ragazza ribelle, indisciplinata e scontrosa che darà non pochi problemi al povero Sebastian. I caratteri diametralmente opposti dei due renderanno il loro rapporto molto instabile. Da una parte, il maggiordomo è abituato a ordine e disciplina, dall'altra, lei risponde e non è disposta a farsi sottomettere. Tuttavia, Sebastian si accorgerà di sentirsi attratto dalla natura indomabile di lei.
.
.
NOTE: Ho dovuto modificare le caratteristiche della storia, per ragioni di trama.
.
.
AVVERTENZE: La storia potrebbe avere tempistiche diverse rispetto al manga