Azzardo una domanda di cui credo conoscere già la risposta, nonostante sia assurda e mostruosa: "In che anno siamo?"
"Nel 1775. Oggi è il 5 dicembre."
La sua risposta trova conferma in ciò che vedo: non ha armi da fuoco, tranne una pistola che funziona ancora a polvere nera. Non so che dire.
"Vi sentite bene?"
Sorrido amaramente. "No, Connor. Non sto affatto bene. Come può stare bene una persona che si trova nell'epoca sbagliata?"
Lui spalanca gli occhi, visibilmente sorpreso per quello che ho detto. "Come dite?? E da quale epoca proverreste?", mentre lo dice gli scappa da ridere.
"Sono nata nel 1994. Duecentocinquant'anni dopo di te."

Evelyn Lowell è entrata nel Programma Protezione Testimoni a dieci anni.
Per tre volte ha cercato di condurre un'esistenza normale e per tre volte è stata costretta a rivedere i suoi piani; perchè chi ha ucciso i suoi genitori ha continuato a scovare i suoi nascondigli, sebbene più affascinato dal suo carattere che intenzionato a farle del male.
Ed è alla soglia del suo quarto trasferimento che qualcosa cambia drasticamente.
Perchè Evey scopre che la vita che un tempo conduceva non era ciò che ricorda con rimpianto, e che, forse, stare tra le braccia di un killer è più sicuro del trovarsi nel mondo reale.

- Ti va di divertirci insieme, una cosa veloce - disse, scandendo le parole “divertirci” ma per chi mi aveva preso?
- Fottiti! - allontanai la sua mano e cercai di uscire fuori da quella situazione.
- Mi piaci - , come cavolo sentivo la sua voce nella mia testa? Questo si chiama incantesimo della mente, forse stavo farneticando e i migliaia di libri che avevo letto a proposito mi avevano fumato il cervello? Mi girai e lo trovai ancora fermo, adesso i suoi occhi assomigliavano a un leone che analizza la strategia migliore per uccidere la sua preda; quel ragazzo era strano e io ero curiosa come una pazza a scoprirlo anche se da un lato del mio cervello mi diceva di scappare e lo stavo facendo e come!
[Questa storia è residuo di un sogno, spero di caratterizzare il tutto bene e di far comprendere la vita solitaria e la sofferenza della protagonista. Comunque non sarà solo romantica ma anche con un pizzico di sovrannaturale. Buona lettura]

May è una giovane donna che vive nel XXI secolo. Un giorno si ritrova magicamente nella Terra di Mezzo, vedendo così realizzato il suo sogno più grande. Si unirà alla Compagnia dei Nani di Thorin Scudodiquercia e combatterà al loro fianco; vivrà esperienze uniche e incontrerà l'amore della sua vita.

Una neonata nell'ospedale di Konoha viene sottoposta ad un esperimento genetico e strappata alla sua innocenza. Crescendo diventerà un abile ninja solitaria, finchè un giorno non verrà inserita in un nuovo team. Il capitano della squadra è Kakashi Atake, un ninja con un passato triste alle spalle che fatica ad affezionarsi agli altri esseri umani. La giovane ninja sarà in grado di affrontare questa nuova sfida?

È per il mio bene, hanno detto i miei superiori. Eppure io mi sento solo in gabbia.[...] sono stata addestrata per essere sfuggente, non per starmene tranquilla a farmi sorvegliare giorno e notte.
Quindi, adesso basta.[...]
Prendo le forbici dall'isola della cucina e vado in bagno davanti allo specchio. Impietoso mi rimanda la mia immagine. Un viso pallido, due occhi azzurri che a tratti spuntano dalla frangia rosso fuoco[...]
Il passato che ritorna prepotente ad avvelenare la nuova realtà selezionata per lei.
Ancora una scelta da prendere, ancora una volta è compito suo.
Fidarsi del passato, combattere e accettare le macerie che inevitabilmente resteranno, o lasciare che sia qualcun altro a muovere i fili di una realtà artefatta, solo per saperlo al sicuro?

-Kadar!- il suo urlo era straziante –Kadar! Perché? Kadar! KADAR!-.
Si aggrappava spasmodicamente alle mie spalle, come se cercasse di non scivolare in un burrone.
Infilò la testa all'incavo del mio collo, con la faccia rivolta verso l’esterno, le ciocche rosse mi solleticavano la pelle del collo e le sue lacrime, scivolavano dalla spalliera per finire poi a bagnarmi la tunica.
-Perché, Altaïr? Perché lui...?- Non riuscì a finire la frase. Pianse ancora, singhiozzando, strinse più forte la presa, come se avesse bisogno di una prova che fossi lì, che non fosse sola.
Nella mia mente, la frase poteva avere un solo esito:
"Perché lui... e non tu?"

«Pare che stanotte siamo rimasti soli entrambi.» non era esattamente così. Lui aveva ancora i suoi figli, mentre lei ormai non aveva più nessuno. [...]
Hiruzen gli sorrise ed annui, riportando lo sguardo sulla figura della bambina addormentata.
«Nonostante tutto, farò in modo che tu sia sempre felice e al sicuro. È una promessa, piccola Naruko.» ed era più che intenzionato a mantenerla.
***
Ripropongo la mia saga di Naruko in una nuova veste :)
Ci saranno delle differenze, ma spero comunque possiate apprezzare questa nuova versione di "Naruko:L'inizio della Leggenda"
Ad oggi, è ancora una delle mie fic che ha avuto più seguito, forse anche per quello non ho avuto il cuore di cancellarla, ma solo di ripresentarla in questa nuova forma. Spero vi piacerà come la prima, un bacione a tutti coloro che mi seguiranno!
Jeo 95 =3 (ArhiShay)
Aggiornamento ogni due settimane! Prossimo Capitolo: Martedì 12 Settembre.

*PICCOLO AGGIORNAMENTO: immagini aggiunte! yeee!*
Sasuke Uchiha nel bel mezzo del suo ritiro spirituale, viene convocato con urgenza dall'attuale hogake del villaggio della foglia, Kakashi Hatake. Quello che si troverà di fronte Sasuke, sarà la disfatta del suo migliore amico, Naruto Uzumaki, che non riesce a salvare la persona che gli è più cara, Sakura Haruno, rimasta coinvolta in qualcosa più grande di lei.
Questa sarà la prova decisiva al lungo viaggio di sasuke?
* Prima di giudicare la storia, inviterei a chi ne è incuriosito di leggere per bene il manga e di vedere l'anime, perché la storia si basa principalmente da lì, inoltre vi consiglio di leggere le mie note all'interno del capitolo 1, grazie e Buona lettura ^^ *

Dieci parole per dieci drabble. Dieci chiavi per accedere alla mente di un uomo e richiamare, in qualsiasi condizione e in qualunque tempo, il Soldato d'Inverno. Una sola possibile conclusione:
«Soldato?»
«Pronto a obbedire.»

Naruto viene esiliato da Konoha dopo aver completato il recupero di Sasuke. Ferito e arrabbiato decide di abbandonare il villaggio prima che l'esilio fosse ufficiale diventando un ninja traditore e si dirige verso una terra al di fuori dei paesi ninja.
Tre anni dopo per la prima volta nella storia il continente oscuro ha raggiunto la stabilità e gira voce sia tutto merito di un potente re che ha unificato l'intero paese nelle sue mani.

Buona domenica Mondo di EFP. Come andiamo? Io non mi lamento e spero non lo facciate anche voi vedendomi ritornare con un'altra delle mie storie XD . Questa però è diversa da tutte le altre. Perchè? Chiederete voi. Perchè si tratta di una storia completamente inventata dalla mia mente impazzita, ma spero comunque che possa piacervi. Una leggenda annuncia l'arrivo di una vendetta. Chi la compierà?Chi lo farà sarà in grado di agire senza esitazione? A voi i commenti :D
Detto questo non mi dilungo troppo. Spero sia per voi una piacevole lettura. Un abbraccio, BlueSon

Nikolaj Schvernik era un uomo sulle cui spalle gravava un numero esageratamente alto di anni passati in politica, riducendo la sua vita ad una sequela di alti e bassi tra un ruolo e l'altro, nessuno dei tanti abbastanza rilevante da elevarlo a qualcosa di migliore di un funzionario pubblico. Presentava un profilo incurvato da una scoliosi mai trattata a sufficienza, un paio di occhi acquosi e stanchi ed una capigliatura oramai ingrigita ma sempre ordinata. Un uomo burbero che aveva smesso di interessarsi alle persone o alle loro opinioni non appena aveva compreso che queste non gli avrebbero permesso nulla che non fosse un'inutile perdita di tempo.
[...]
Sempre chiuso nella sua rigidità, erano poche le cose che riuscivano a suscitare il suo interesse: le belle donne, un bicchiere di vodka ed il nome di Radoslav Iosif Savin.
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L'unica mira di questa fanfiction è quella di riempire il vuoto presente tra il primo ed il secondo film. Provvista di tratti del tutto originali ed alcuni ripresi dai fumetti, vuole fornire al lettore niente di più di un'ipotesi di quanto può essere successo. Il tutto nella speranza di poter soddisfare le aspettative dei più.

[...]Quando lo vide arrivare, assieme alle altre reclute, con indosso la divisa ufficiale dell'esercito di Konoha, fu come se il suo cuore avesse perso dieci anni di vita tutti assieme. Ogni passo che faceva verso di lui, ogni gesto che gli rivolgeva da lontano per salutarlo, erano una coltellata diretta nell'addome, un colpo sparato dritto in gola.
«Nii-san!»
Gli corse incontro, trafelato e con una valigetta nella mano destra. Sembrava felice. Forse un po' più alto di come se lo ricordava, le spalle ampie e i capelli sempre a coprirgli parte della fronte. Per un attimo sorrise, nel vedere quant'era cresciuto in quegli anni trascorsi assieme agli zii.[...]
***
Piccolo esperimento del quale forse mi pentirò. L'ho scritta tempo fa, ma solo ora trovo il coraggio di pubblicarla. L'OOC è fondamentalmente di Kisame. Per Itachi e Sasuke, beh..lascio a voi l'ardua sentenza.
Auguro buona lettura a chiunque decida di addentrarvisi!

Dall'ultimo capitolo (23): "Obito! Sei in ritardo! Lo sai da quant'è che aspetto?!"
Una voce melodiosa risuonò in un posto che Obito non seppe immediatamente descrivere, ma al suono di quella voce sentì il cuore più leggero.
"Già, sono sempre lo stesso. Scusa il ritardo...Rin"