E Hinata, guardandolo negli occhi, aveva saputo che anche in Kageyama viveva quel desiderio a lui tanto familiare, quella fame insaziabile che lo faceva inevitabilmente tendere a lui. Non importava se entrambi sapevano che le loro strade si sarebbero separate nuovamente da lì a poco, perché quel desiderio era come una fiamma inestinguibile che avrebbe riportato i loro cammini a unirsi ancora una volta, come sempre.
[Una Kagehina per celebrare la fine del manga perché ho troppi feels]

Dal primo capitolo: "Sapeva esattamente cosa fare: sarebbe tornato a casa e avrebbe posto fine alla relazione con Gregory. [...] Era quella la cosa migliore da fare: solo in quel modo Gregory avrebbe potuto trovare qualcun altro di più meritevole."
A seguito di un episodio particolare sul lavoro, Mycroft decide di allontanare Gregory, pensando di proteggerlo. Come reagirà l'Ispettore? Quale sarà la cosa giusta da fare?
MYSTRADE
WARNING: NON-CON appena descritta nel primo capitolo

In un’epoca di conflitti infiniti e antichi diritti di sangue, John, comandante agli ordini della Corona Scozzese si troverà ad avere un incontro ravvicinato con un sovrano inglese dall’animo incomprensibile e un fascino fuori dal comune. La lotta tra i loro Paesi sarà un confine insormontabile?
Dopo la morte di sua madre, e quella molto ravvicinata di suo fratello Sherrinford, il Re aveva subito un mutamento negativo a detta del suo reggente, il Duca Lestrade, che era rimasto fedelmente al suo fianco fino ai venti anni, per poi ritirarsi nell’Essex.
Ma tutti questi ricordi, che erano persino ossessivi nelle notti fredde e solitarie, svanivano di fronte al gusto di guardare, dall’alto del trono con le zampe di leone dorate, uno dei suoi nemici giurati esattamente come desiderava vederlo. Incatenato, ferito, certamente terrorizzato all’idea di morire di lì a pochi minuti, o peggio dopo molti giorni di torture, perché stava tremando dalla testa ai piedi.
“Allora, John Watson, come ci si sente di fronte al proprio vero Re?”
Importante DISCLAIMER all’interno!
[Johnlock; ispirazione storica: Inghilterra e Scozia, anno 1603. Riprese di Game of Thrones e altri fandom]
Storia di 11 capitoli

( “Sicuro che non ci sia nessuno?”
“Sicurissimo!” )
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[ KageHina - and a little bit of KuroKen ✿ ]

Sherlock ha perso la memoria. Non ricorda più chi è, non ricorda cosa fa e non ricorda nulla del suo passato. Gli resta solo un presente fatto del 221 B, di John Watson e della sua capacità di dedurre. A volte però una deduzione che si forma su un preconcetto porta ad un risultato sbagliato e capita che due più due faccia novecentocinquatatre.

PUNK MYSTRADE con accenni JOHNLOCK. (CONCLUSA, Composta di tre capitoli più l'epilogo che pubblicherò con scadenza regolare)
Londra, anni 80. Tempo di tumulti,di ribellione. Anni in cui il punk la fa da padrone nella musica e nell'essenza dei giovani. Greg Lestrade ne è un esempio. Dall'altra parte della barricata Mycroft Holmes esponente dell'alta borghesia con obblighi più o meno voluti sulle proprie spalle. Cosa mai potrebbero avere in comune?
("Fanfiction scritta per la Secret Easter Bunny Challenge 2018 del gruppo Aspettando Sherlock 5 link: https://www.facebook.com/groups/366635016782488/ )

A Manhattan, Will e Nico sono lontani dal Campo Mezzosangue. Per un intero anno non lo rivedranno e, nonostante ci siano alcune persone a loro care, gli va bene così. Si avventurano nella città e nei loro animi, rincorrono i loro sentimenti e ne scoprono di nuovi. Nico inizia a provare il gusto della felicità e Will vorrebbe che durasse per sempre. "Per sempre" è anche il tempo che vorrebbe trascorrere insieme a lui. [Raccolta di oneshot].

[Kageyama/Hinata]
“Perché mi hai chiamato per nome?”
Tra tutte le domande che gli rimbombano in testa, questa è decisamente la più inutile; però, Kageyama non riesce proprio a non farla. Non riesce a fermare la propria lingua.
E, di certo, non si aspetta di vedere Hinata arrossire così tanto.
“Non lo so, mi deve essere sfuggito,” mormora l’altro, torturandosi il labbro.

Ci sono dozzine di altri lividi, ognuno con la sua sfumatura, ognuno con al sua storia, ognuno importante a modo suo, ma soprattutto: ci sono le dita di Asahi, su tutto il suo corpo, e questa è l’unica cosa che conti davvero.
[Asahi/Noya]

Non era la prima mattina che Akaashi Keiji si ritrovava il capitano della Fukurodani incollato a lui sotto le coperte.

Kuroo x Tsukishima
Il pullman era in viaggio ormai da più di mezz’ora. C’era chi dormiva, chi chiacchierava, e chi come Kei guardava fuori dal finestrino, in silenzio, dopo aver fatto una cosa di cui sicuramente si sarebbe pentito.