''Non lo vedo, non c’è. Non c’è nessuno.
Eppure vorrei tanto pregare. Sì, anche se non mi fido, mi viene da chiedere aiuto a Dio mentre guardo il sangue bagnarmi di una colpa che non ho.
Ma non lo vedo; non è in nessuna goccia, né di sangue, né di pioggia, né di lacrima. Sono sola. Completamente sola.''

''Avvistate: S e B in una breve fuga d'amore''

''‘Io lo amo, Burt, lo amo davvero’.
Lo dice e gli vengono le lacrime agli occhi e il cuore gli si riempie di gioia. Succede ogni volta che ripete che ama Kurt, che pensa a Kurt, che desidera Kurt. Kurt gli riempie il cuore di gioia; l’anima di Blaine è il fiato di Kurt, il fiato di Kurt è l’anima di Blaine.
Blaine lo abbraccia, lo stringe, e si sente così speciale a tenere tra le mani qualcosa di così piccolo, così prezioso. E si sveglia la notte per pensare a lui e si addormenta per sognarlo.''

''I suoi gemiti la fecero sorridere, sapendo che stava fremendo sotto al suo corpo.
Brittany era bella, con quella luce fioca che entrava dalla finestra e le illuminava i tratti del visto contratti; era bella quando Santana la rendeva bella in quel modo.''

''Uno sparo, solo uno sparo e gli occhi gli si sono svuotati. Solo uno sparo e non sentiva più niente. Solo uno sparo e si costringeva a non sentire i prossimi, le lacrime e il terrore degli altri.
Uno sparo e tutto quello a cui ha saputo pensare è stato Kurt; il suo Kurt.''

''Sì, l’amavo. Ed era una donna. E non ci avevo fatto sesso. E non volevo farci sesso, la amavo e basta. L’amavo come amo mia figlia, come non ho mai amato nessun altro. E avevo paura di non riuscire più a tornare indietro, ma, forse, semplicemente non dovevo tornare indietro, perché la vita è avanti.
Dove l’avevo conosciuta, come si chiama, di che colore ha gli occhi? Non importa, è passato ormai. Non la vedrò più per la prima volta, il suo nome mi suonerà sempre come una musica, comunque si chiami, e nei suoi occhi vedrò sempre il mare, di qualunque colore siano. Questo è il futuro. Questo è il presente.
In che direzione è diretta la mia vita? Cazzo, non lo so!
Ma poi, bisogna saperlo per forza? Non si può semplicemente vivere, vivere tutto come se tutto fosse una sorpresa? Sono gay, sono etero, sono bisessuale, chi se ne frega, non è una cosa che devo decidere adesso per il futuro.''

''Ed erano diventati una cosa sola, così, niente di più facile, niente di più difficile.
Si appartenevano, ora si appartenevano veramente del tutto, ed erano felici.
La testa di Blaine poggiata sul petto di Kurt e la sua mano che gli accarezzava i capelli; avrebbero voluto restare così per sempre, erano sicuri che sarebbero restati così per sempre. Il resto non li spaventava più, le parole che li avevano feriti in passato stavano pian piano sparendo, scivolando via dal loro cuore per andare a posarsi sulle labbra dell’altro.
E non c’era davvero al mondo cosa più bella che sentire i gemiti, i sospiri e i baci di quel primo amore che non si sarebbero mai potuti dimenticare.''

''Girano voci qui, strane voci di chi, senza coraggio, afferma di non essere mai nemmeno riuscito a decifrare il colore dei suoi occhi; sempre cangianti e fuggitivi.
Ma io ci scommetto, nessuno l’aveva mai capito perché non erano colorati quegli occhi, erano infiniti e l’infinito non è un colore. L’infinito non è una cosa alla portata delle menti di tutti. L’infinito ce l’hai tra le mani per un secondo e poi ti scappa, e così lei distoglieva, abile e veloce, lo sguardo.''

''Volevo l’amore, e invece venivo spinta in luoghi che non mi piacevano, con mani che mi toccavano, che scorrevano sul mio corpo veloci e maliziose. E gli uomini entravano dentro di me come se fossi di loro proprietà. Si svuotavano in me, riversavano in me la cattiveria di cui si erano sporcati fuori.
In poco tempo diventai di tutti, ma appartenni a nessuno.
Conobbi un diverso tipo di sangue, di orrore, di violenza. Venni presa e poi lasciata, amata e poi picchiata, riempita e poi svuotata. Fui considerata meno di niente, fui calpestata.
Sentivo l’odio che mi saliva dallo stomaco e mi sporcava, uscendomi dalle labbra e finendo sulla mia pelle, mischiandosi con il dolore, un dolore straziante.''

''Eppure l’hai visto, l’hai visto bene tuo fratello che si faceva il tuo migliore amico. Tuo fratello a cui non nascondi niente, tuo fratello che credi non ti nasconda niente. Tuo fratello che si faceva il tuo migliore amico. Tuo fratello che non ti ha detto di essere gay. Tuo fratello di cui ti fidi, tuo fratello che si fida di te. Tuo fratello che è come te.''

"Te lo ricordi come ti brillavano gli occhi quando agitavi quella bacchetta nella mano?
Te lo ricordi com’era essere coraggiosa?
Non te lo ricordi, Hermione, non te lo ricordi.
Ti guardi allo specchio e inizi piano a muovere le labbra, inizi a parlare, a parlare con te stessa, a parlare da sola. Hai gli occhi lucidi, le gambe che tremano, il cuore che batte veloce.
No, proprio non te lo ricordi com’era."

''Mi manchi come se avessi perso un pezzo di me, perché in un certo senso è stato così. Mi manchi come mi mancherebbero i miei occhi e le mie labbra. Mi manchi come mi mancherebbe il mio cuore. Mi manchi e sento la mia pelle, le mie ossa, cadere a pezzi, cadere via. E allora piango, e ogni lacrima è come un cerotto, come una benda, una preghiera; non staccarti, ti prego, non staccarti.''
(4x14)

Coppia: BLAM!
''E ad un certo punto, nemmeno loro sapevano come, Blaine si trovava sopra a Sam, con le sue mani che lo stringevano forte mentre vagavano inesperte sul suo corpo. E le loro labbra si cercavano, si univano e si rilasciavano. Le mani dell’uno intrecciate in quelle dell’altro, i polmoni che si gonfiano insieme, i sospiri, i capelli sudati, i graffi, gli occhi chiusi, i cuori che battevano all’unisono. I cuori che battevano forte.''

''Mi abbracci, mi stringi forte, mi respiri.
E io ti sento respirare, sento il tuo petto gonfiarsi attaccato alle mie spalle e vorrei che non te ne andassi mai. È qui, è ora che mi fai bene.
E poi è come se non ricordassi altro; nient’altro che i tuoi baci, i tuoi graffi, i tuoi respiri.''

''Il letto disfatto, con le coperte stropicciate, arrotolate, vissute, e i vestiti per terra, lasciati uno dopo l’altro. Come una traccia indelebile del fatto che fossero state lì, che non fossero solo di passaggio. I loro vestiti per terra come una traccia indelebile del fatto che fossero diverse, che sapessero sorprendere.
Il mascara colato per le lacrime che avevano pianto – lacrime ingiuste, perché si sentivano sbagliate – e il rossetto sbavato per i baci che le avevano asciugate.
Batticuore.
I capelli disfatti dalle carezze violente, la pelle provata dai graffi.
Le parole bloccate nel petto, perché volevano uscire ma il tempo di uscire non l’hanno avuto.
Caldo.
Confusione.''