Anzi lo vorrei gridare: "Non sono stata io!", ma mi torna subito in mente l'immagine della pace.

Attenti a studiare la passione degli altri vi immagino, vi sento.

Sprofondati in un abisso sopraelevato distavamo molto poco dalla conoscenza della verità, dalla purezza in quel calcare creato direttamente da Colui che move il Sole e l’altre stelle, che erode i monti, dirige il vento; e da una minuscola goccia, espressione di una costante ed eterna presenza, plasma lo spazio.

Niente più bello di guardarti e lodarti, e ti lodo, e lo faccio, come hai detto, non perché me l’hai chiesto ma perché sento di farlo, la narrazione di una guerra, di gesta, lo splendore di un’alba antica.

Era una ragazza controcorrente, che trovava sempre soddisfazioni in ciò che faceva, il cui obiettivo era quello di trovare una sempre più ardua sfida da compiere, punto di partenza per trovare altri obiettivi. E poi, provava a far sempre esattamente tutto l’opposto di ciò che vedeva fare agl’altri, in poche parole. E ben le riusciva.
Una ragazza così, forse, non s’era mai vista; ma la cosa più spiazzante in questa questione –credo –era la consapevolezza di lei, l’intenzione di esser ciò che era.

«Io ti voglio qui». Non riuciva a capire, ma si sfilò la maglietta.

Ci hanno trattati peggio di animali. Ci hanno perquisiti per ore, ci hanno spinto, sputato, offeso. E infine ci hanno rinchiusi in questi container. E’ una tendopoli: in ogni container, grande pochi metri quadrati, hanno infilato una quindicina di immigrati.
E ci hanno buttati a terra, ci hanno strappato la dignità senza contegno, furiosi del fatto della nostra esistenza, come strappassero una caramella ad un bambino, ma, soprattutto ci hanno strappato quel briciolo di speranza.

Ecco infatti:aveva ceduto.
Come le intemperie corrodono i monti, come il fuoco consuma un cero gradualmente, come l'acqua di mare modella la forma degli scogli a riva, così il vento il freddo il gelo dell'indifferenza, fa cadere un sacchetto deforma una montagna si porta via qualcosa di noi; ci fa perdere la speranza la grinta suggerendoci un armistizio verso la vita.
Ma guai a chi smette di lottare e opporre resistenza...

Com’è bello quando ti svegli la mattina e pensi che il più-al momento- è fatto,e la finestra spalancata,dalla quale entra un’aria fresca,pulita ti incita a gioire,pensare. Che la vita è una sfida:devi dare tutto per vincere.