L’eco degli ultimi fuochi artificiali che esplodevano nell’aria tersa della sera non s’era ancora spento del tutto, per lo meno nelle sue orecchie: riusciva ancora ad avvertire il suono di ciascun botto e il successivo sfrigolio, e il colore accecante degli sprazzi luminosi. Fantastico.
Ma la sorpresa deve ancora arrivare, Amerika.
[America/Fem!Russia, genderbender] [Per la mia, di Alfri. Con tutto l'amore del mondo (L)]

L’essenza dei suoi occhi è brace e cenere.
[Logan/Remy]

-E quella è Cassiopea-
Tentò di seguire la direzione indicata dal dito teso, ma tra la tegola che gli premeva tra le scapole e la bottiglia di birra in bilico pronta a farsi cinque metri di volo fino a terra, distrarsi non gli conveniva
[Logan/Kurt]

Il ticchettio della pioggia contro le finestre si confonde, quasi, con quello della doccia sulle piastrelle.
[Logan/Kurt]

La radio miagola le note stridenti di un rock forsennato decisamente su di giri. Tino afferra l’asciugamano accanto al lavello muovendo le labbra nel seguire il testo della canzone e se lo strofina con forza sui corti capelli biondi, stando attento a catturare le gocce d’acqua che sfuggono dai ciuffi e poi tamponando accuratamente la pelle del collo e del viso.
Il Tino che non t'aspetti. Forse. Dipende da come lo vedi.
[SveziaFinlandia intrinseco]

-SCOOOOOOOOOOOZIAAAAAAAAAAA!-
Il poderoso grido riverberò giù per i corridoi, lungo le scale, rimbalzando contro le pareti del salotto e della cucina tanto da far tremare vetri, lampadari e stoviglie fino a giungere al povero destinatario di siffatto richiamo, pacificamente intento ad affiggere sul tetto di casa e attorno alle finestre allegri festoni rossi, bianchi e blu –soprattutto bianchi e blu- in equilibrio precario su una scala a pioli che risaliva probabilmente a una qualche guerra ancestrale.
28 aprile 2011. Il Gran Giorno incombe, e l'intero Regno Unito ferve nei preparativi, cercando di non lasciare nulla al caso e di fare tutto come si deve. Tra Regni, Dipendenze e Territori; tra invitati, fiori, festoni, pulizie e vestiti; tra sorelle furiose, fratelli sull'orlo di una crisi di nervi, parenti più o meno prossimi che si sforzano di collaborare.
E che il Gran Giorno arrivi. Presto, però...
[piccola scemenza per il Royal wedding] [ Con la compartecipazione di tre quarti del Regno Unito (quindi una caterva di OC), un cuoco svizzero, una dozzina di nazioni e un po' di invitati random XD]

-Rilassati. Devi solo seguire il tempo. Ti guido io.-
Canada annuì freneticamente, ma evitò di guardarlo in viso sentendo che le guance gli stavano andando praticamente a fuoco dall’imbarazzo. Tentò di non pensarci troppo, sforzandosi di ricordare quale fosse il movimento che l’altro stava provando a insegnargli da qualche settimana, ma per quanto tenesse lo sguardo incollato ai piedi per essere sicuro di indovinare il passo, vedendo con che disinvoltura si muovevano quelli di Cuba perse miseramente anche la sola voglia di provarci.
Uno, dos, tres, pausa. Lezione di salsa.
[CubaCanada] [per sushi (L)]

Kiba aveva imparato che quando Shino passava da uno stato d’animo di tipo vagamente stabile a uno più, come dire, alterato, la sua espressione non aveva alcun mutamento. Quello che cambiava, era il numero degli insetti che ronzava sotto al suo abnorme cappotto.
momenti di vitapassata, presente e futura
[ShinoKiba Day]

[...]Nessun malefico parente stretto. Beh, insomma, ha smesso di considerare la rana suo “fratello” da parecchio tempo, quindi, no, non è un parente; però è pur sempre la rana, quella che sta spadellando nella sua povera cucina, che alla fine ne ha viste ben di peggio. Solo che la rana ha addosso solo ed esclusivamente quello che pare essere un accappatoio, ed è una di quelle mattine rarissime, se non uniche, in cui lo trova maledettamente affascinante, lui con quei capelli biondi che rilucono della luce del sole che filtra dalle imposte aperte e quegli occhi azzurri oscenamente maliziosi che gli fermano un paio di battiti del cuore.
Santo cielo. Sta male davvero.
Una cucina. Un risveglio. Una padella. Una rana conclamata che gracida con la erre moscia. Un bruco presunto che non sa tessere la seta ma pensa comunque troppo.
Una mattinata come tante altre. oppure no. oppure, una mattinata anormalmente perfetta.
[InghilterraFrancia, presunta pwp][per la danna. Auguri

Ametista dai perfetti cristalli, Ametista che rifugge il calore come il peggiore dei nemici, Ametista sovrana dell'autocontrollo, ametista custode dei sogni e distruttrice dell'ebrezza.
Tutto, come i suoi occhi.
[Danimarca, norvegia, una pietra e un paio di luoghi comuni]
[To adrienne riordan. with love

L’acqua calda al punto giusto. Il leggero alone di vapore che si dipana nella stanza. Il calore che scalda la pelle e penetra fino alle ossa…
[Rayfelle]

L'alfa e l'omega. L'inizio e la fine.

Kys mig, rør mig, had mig, slå mig
kom og sig jeg ikke kan få dig, bare du ikke keder mig ihjæl
bind mig, elsk mig, hele dagen lang
kys mig farvel en sidste gang, bare du ikke keder mig ihjæl
L'odio è un sentimento assai simile all'amore. Talmente simile, che a volte è difficile farne a meno.
[DanimarcaSvezia, pwp -poco p e molto wp, ma vabbè] [To kymyt]

Cento piccole storie, tra drabble e flashfic, per descrivere un rapporto. Una Bestia e un Comandante
[Partecipa alla One Hundred Prompt Challenge] [Partecipa alla ViralSimon week]
[ViralSimon, raccolta] [to Rota, with so much love]

Il buio della notte è talmente denso da risultare limpido, agli occhi affinati dei portatori di morte. La trincea è silenziosa, turbata solo dal respiro regolare degli uomini di guardia che osservano il nemico in attesa del suo cedimento, e i loro passi risuonano attutiti per i camminamenti ingombri.
Una notte in trincea. Un fucile, tre sigarette, e uno sparo.
[WWI, war side] [Austria, e un po' anche Italia]