“Che hai?…” chiese Tobio.
“Niente… è solo che… tu stai sorridendo.”
Tobio sgranò gli occhi, sorpreso, mentre osservava il dito di Shoyo che si sollevava verso il suo viso e gli sfiorava un angolo della bocca…”

[KageHina]
«Hai mai fatto una partita sotto la neve?» chiede Shoyo, senza smettere di fissare il cielo. I fiocchi gli colpiscono gli zigomi, la fronte, le labbra e si sciolgono a contatto col suo calore, lasciando tracce umide, che rifletttono la luce.
Tobio chiude gli occhi. «Ma quanto sei stupido? No! Ti pare possibile giocare a pallavolo in esterno con la neve?»
«Facciamolo!» esclama Shoyo, per tutta risposta, rosso in viso, eccitato.
Le fiamme gli danzano negli occhi, tutto in lui è sorriso.

Harry si distrae in classe, e ascolta confidenze che lo cambieranno drasticamente. La storia parte da dove l'odio cieco che si era protratto per anni finisce, frantumato all'improvviso contro gli spigoli di una verità assai diversa. Inizia, ossessiva, l'attrazione.
"Dopo quella lezione rivelatoria, niente fu più come prima per Harry. Le lunghe interrogazioni-trappola lo coglievano sempre impreparato, non perché realmente non avesse studiato ma perché si ritrovava agitato dagli occhi intensi di Snape a inchiodarlo alla sedia, che lo facevano immaginare in ben altra situazione. Sempre inchiodato. A un letto, sotto di lui."
(Collocazione, libro V)

Al compimento del diciassettesimo anno d'età, nel mondo magico si cerca l'anima gemella tramite un calderone magico.
Harry Potter la trova in Severus Snape.

Kyoto era incantevole in primavera.
Il rosa dei fiori di ciliegio che volteggiavano nell’aria sarebbe stato quasi stucchevole in un’altra vita - vomitevole, come se ci fosse tempo da sprecare nella sciocca poeticità della caducità dell’esistenza umana. Ma quella vita se l’era lasciata alle spalle, ora che i suoi debiti di sangue erano stati ripagati aveva tutto il tempo del mondo da buttare.

"Fu quella mattina, che Sasuke Uchiha se ne rese conto: era innamorato di Naruto Uzumaki, e non sarebbe più riuscito a convincersi del contrario."
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(NaruSasu / 13mila+ parole)

Shikamaru sbadigliò e si accovacciò di nuovo sul banco, non senza prima lanciare un’occhiata alla seccatura bionda che sedeva qualche banco più in là e che lo sorprese a guardarla. Temari, dal canto suo, accavallò le gambe, facendolo passare come un gesto inconscio, ben sapendo che il povero Nara avrebbe dovuto chiudere le gambe e pensare ad altro.
"3° posto al contest 'Le cento candele' indetto da Emanuela.Emy79 sul forum di EFP"

Se sei in questo tavolo e mi stai leggendo, vuol dire che sto cercando di darti una mano a scoprire qualcosa sulla persona che ti trovi davanti.
Avanti! Sei qui per cercare l’anima gemella. Per questo motivo ti darò una serie di domande con la quale conoscere la persona che hai di fronte, e quale modo migliore per conoscerla se non farle domande spinte? Chi non le farebbe? Chi non risponde sinceramente dovrà subire una penalità.
Vuoi sapere quale? Allora inizia a fare le domande che ti dirò e lo scoprirai.
*Storia partecipante al Soulmate Day indetto dal Naruto&OnePieceForum*
"12° posto al contest All in one (shot) Edizione I (solo edite) e vincitrice del premio Miglior Pairing Het indetto da Alexalovesmal e valutato da 6Misaki sul forum di EFP"

-Naruto…ti prego…- supplicò il moro ricacciando indietro le lacrime -…guardami…-

Se Laxus si accorse della presenza di un intruso in camera sua, fu solo perché questo saltò su come una cavalletta con un urlo da far rizzare i capelli, finendo per salirgli sopra a cavalcioni.
“Natsu” ringhiò dopo averlo riconosciuto. “Ti pare il modo di entrare a casa della gente, di notte, senza invito?!”
“Beh, se è per questo allora anche tu hai ufficialmente il permesso di entrare a casa mia quando vuoi”
“Non è questo il punto, dannazione!”
“Perché sei arrabbiato?”
“Perché sei una maledetta peste fastidiosa!” ruggì il biondo, perdendo la pazienza.