Il loro ultimo momento di felicità segreta, prima della catastrofe: poetico.

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Cecile la tua mano è una piuma che cesella la loro ultima notte rendendola eterna e infinita. Mi fai immaginare che dopo, nei momenti più bui, lei durante il processo, dopo che le hanno ucciso il marito e tolto i figli, si sia rifugiata nei ricordi di quella notte. E lui dopo non essere riuscito a mantenere la parola e a salvarla, e proprio nell'anniversario della disfatta di Varenne, il 20 giugno 1810 , viene linciato e poi ucciso dalla folla per un delitto non commesso, proprio in quei momenti abbia ripensato a quella notte di Amore, e abbia anelato a rivedere il suo infinito, incommensurabile amore. Stupendo. Grazie Cecile.

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Non potevi dare epilogo migliore a questa storia. Nata e cresciuta con dei capitoli ove ogni volta è come affacciarsi dinnanzi ad una stanza diversa, nel palazzo di sentimenti e momenti unico e personalissimo che il bel Conte e la Regina sono riusciti a costruirsi, nonostante i pettegolezzi, le malelingue , la malasorte, la Storia.
Motivo conduttore su tutto, la poesia intrisa di malinconia. La gioia mescolata al dolore, il tutto ed il suo contrario, che caratterizzano la tua scrittura. Sei rimasta sempre sospesa, ed hai lasciato anche i lettori sulla scia delle tue parole, sempre lievi e meravigliosamente tremule, come un fiocco di neve.
Alla prossima.
Tamara Alessandra.

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Una storia favolosa e romantica da farmi commuovere giuro ho pianto sei troppo brava

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Cara Cecilia, sono nuova "socia" del sito e nuovissima recensionista, negli ultimi sei mesi ho letto tante storie, devo dire che questa mi mancava, devo farti molti complimenti perché Oscar e André, come Fersen e la Regina io li vedevo, li sentivo, li hai fatti diventare vivi e vitali davanti ai miei occhi. Tu sei, per me, da annoverare nella lista di autrici non brave, non fantastiche, non superlative ma assolutamente magistrali, che si possono contare sulle dita di una mano. Spero tornerai a scrivere presto, un abbraccio 😘

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Gran bel capitolo, pur nella sua drammaticità. Ancora una volta, non posso non complimentarmi con te per il tuo stile e le descrizioni, per dar voce a questo amore struggente. Brava.

Mano a mano che vai avanti con la storia e ti unisci alla realtà storica, il dolore e la tristezza della regina cominciano a permeare sempre di più Quello che stai scrivendo. Molto ben scritto, molto sentito. E molto doloroso.
Ne approfitto per augurarti buon natale. Un abbraccio.

Regina e regale fino alla fine,non cede all' autocommiserazione,ha una forza inaudita in quegli ultimi giorni e l ' amore per Fersen le dona forza vitale.
Ciao ,alla prossima

Mi ha commossa questo tuo nuovo capitolo. Sei riuscita carissima Cecile a entrare dentro l'animo di Maria Antonietta . Sono momenti drammatici, e intorno a lei serpeggia l'odio. Resta solo il ricordo di un'amore, e la passione che non muore dentro il suo cuore. L'amore per il suo Fersen.
Sei stata bravissima nel dare voce al suo dolore , ai suoi rimpianti, ai suoi ricordi , per una vita che presto seguirà il suo triste epilogo.
Bentornata carissima Cecile con questa tua bellissima storia , un po' mi dispiace perché presto giungerà al termine.
Torna presto con un'altro stupendo capitolo e intanto ti faccio i miei più cari auguri di buon Natale.
Con tanto affetto
Giusy 😘

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Cara Cecile, a 3 mesi esatti dall' ultimo aggiornamento e a sei dall'antecedente capitolo ti ritrovo qui, ancora una volta ad annoverare un 'altra delle tue magistrali, ruscitissime performance letterarie.
Antonietta rivede se stessa allo specchio, ma la sua immagine và oltre l'aspetto fisico trasandato ,precocemente invecchiato pallido e sconvolto .
Lei ci rivela in fondo parte del suo indomito orgoglio, della sua dignità calpestata ma mai distrutta,del suo amore negato ma mai dimenticato.
E Fersen infatti torno' alle Tuillerie anche se soltanto per un giorno,nel febbraio 1792 , un lungo e disperato incontro di ventiquattr' ore come raccontò la nostra Queen. E a lei sono particolarmente grata per tanti bellissimi episodi inediti legati ai nostri amatissimi personaggi.
Chissà se anche tu farai accenno di quest'ultimo incontro nel prossimo capitolo?
Le battute conclusive delle fiction su Fersen e la sua amata Regina si sa, sono sempre le più sofferte e quelle che ci lasciano addosso una grande impronta d'amarezza e un peso che ci stringe il cuore, non mi dispiacerebbe leggere un rilesso in questo caso di luce, che fulmineo e inaspettato arrivi a regalare un fugace senso di serenità e la certezza di non essere mai più soli.
Ciò che l'uomo volle dividere il destino unì perché "omnia vincit amor" e perché nonostante il male, le ingiustizie e tutti i drammi che segnano l' umana vita, l'amore rimane il motore del mondo e la speranza non deve morire mai.
Grazie cara Cecile. Ti aspetto 💗
(Recensione modificata il 18/12/2017 - 01:24 am)

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Good day, my dear Cecile, I've read this chapter ..I am breathless, your words are powerful, you describe the loss, the dispereation and the fears of the Queen. She's missing his beloved Fersen, every day, every moment, we can feel her desperation, I repeat. She's not the fairy Principess of her youth, the young Queen .. By now, Antoniette is a woman, a broken woman, the flight of Vareness's a open wound.. But she has loved Fersen, she'll forever love him, the golden ring simbolizes her feelings.I really love it..I wish you a superb xmas. My best regards Jane Queen Empress

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Maria Antonietta ha abbandonato la vanità ed ha maturato una forte dignità.
E' nel momento in cui la fortuna ed il mondo l'hanno abbandonata che ha ritrovato se stessa.
Facendo appello a tutte le sue risorse interiori, in un'ultima, disperata, battaglia per la sopravvivenza, ha raggiunto una grandezza che nessun ornamento le aveva mai conferito.
Rimosso il superfluo, è rimasto soltanto uno spirito fiero ed indomito ed è questa l'essenza dell'eroe tragico.

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Brava!Solitamente, seguo solo le ff incentrate su Oscar e André, ma questa storia tra Fersen e Maria Antonietta mi appassiona, mi emoziona. Il tuo tocco delicato si percepisce in ogni frase.
Brava!

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Un capitolo tristissimo e intensissimo: la povera regina si avvicina al momento della sua fine, ma l'amore per Fersen non l'abbandona.

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I ricordi travagliati di un recentissimo passato, la paura per un futuro sempre meno incerto e votato alla tragedia, il malinconico tentativo d'aggrapparsi alle vestigia di un'epoca sfacciatamente brillante che non esiste più: tutto in un unico dolore. Apprezzo quest'affresco che porta con sè le linee sfumate di un acquarello, ma nel contempo ne raccoglie ed addensa le ombre più fitte. La fuga di Varennes è relegata a ricordo, eppure sorprendentemente vivo, come vive le emozioni, il terrore e l'angoscia che la Regina non porta solo nel cuore, ma esibisce suo malgrado come marchio con quei capelli precocemente ed improvvisamente incanutiti.
Eppure sai riscrivere e ritrovare nel suo animo parole d'amore, desiderio di riuscire a vivere ancora un pò di questo, nel poco che l'esistenza adesso offre.E un guizzo d'orgoglio, con l'inciso finale. Ferito, calpestato, ma mai del tutto umiliato.
La tua introspezione in questa storia resta poetica, e delicata, ma comunque decisa e sofferta. Descrive tutto il dramma che si consuma nell'animo della sovrana, e ne preannuncia di nuovo...
Attendo coi tempi che deciderai il tragico epilogo. Bravissima!!
Tamara Alessandra.

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