Recensioni per
Cortesie per l'ospite
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 233 recensioni.
Positive : 233
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/02/23, ore 11:40

Carissima Dorabella, inutile dirti che attendevo con ansia l’arrivo degli ospiti quasi quanto gli stessi padroni di Palazzo Jarjayes!
Apprendiamo che il Generale abbia posticipato di un giorno la sua partenza, così da poter accogliere personalmente il tutore e il figlio del suo vecchio amico. Oscar sembra essere lieta che all’arrivo di questi importanti personaggi presenzi anche suo padre. Molto d’effetto lo sguardo che si sono scambiati sullo scalone padre e figlia, che dimostra quanto quest’ultima sia legata al genitore e quanto lo apprezzi in tutte le sue sfaccettature, tanto da somigliargli moltissimo in alcuni suoi atteggiamenti.
Ed eccoli, finalmente, i tanto attesi ospiti, varcare, a bordo di una carrozza, i cancelli della tenuta. La descrizione di entrambi ci permette, come al solito, di visualizzare i personaggi e di farcene una idea più concreta, ma soprattutto il gesto del generale verso il giovane Lord Sholto è quello che ha fatto suonare un campanellino di allarme e scorrere anche nel lettore un leggero brivido lungo la schiena, come deve essere accaduto a lui che, infatti, ha ritratto velocemente, forse troppo velocemente, le mani dalle spalle del giovane, come se il tocco di quel corpo gli avesse trasmesso una sensazione sgradita. L’espressione stessa del generale ha parlato per lui, anche se è stato talmente abile da mascherare l’improvvisa percezione che ha avuto, ma non abbastanza, tanto che sia Oscar che André se ne sono accorti, come se una profonda preoccupazione lo avesse investito.
Ma come ogni buon padrone di casa deve fare, occorre che gli ospiti vengano accolti nel migliore dei modi e accompagnati nelle loro stanze: e ancora, nuovamente, un ulteriore motivo di turbamento deriva dal bagaglio del Lord il quale, oltre alle valigie di rito, porta sempre con sé un pacco contenente il ritratto di sua madre e dal quale mai si separa. Essendo un dipinto che ha in sé sia un valore affettivo sia artistico, deve essere riposto con riguardo mai in piena luce per non danneggiarne i delicati colori e sempre riparato dalla cassa che lo contiene. E già qui il mistero intorno a questo ritratto si fa sempre più fitto.
Il generale sta per lasciare il palazzo per le sue esercitazioni e, congedandosi dai suoi ospiti, li affida alle sapienti mani di suo figlio che gestirà l’intera situazione in sua assenza, non dimenticando di avvisare che, per l’occasione, ognuno degli abitanti della casa dovrà rivolgersi ad Oscar al maschile appellandolo con il suo titolo nobiliare di Conte. Emblematico il sospiro da parte di Oscar al sentire, per bocca di André, gli ultimi ordini impartiti dal generale.
Ora hai decisamente stimolato la curiosità del lettore che ha “bisogno” di sapere, per cui ti aspettiamo ... prestissimo! Un affettuoso saluto.

Recensore Junior
26/02/23, ore 00:14

Il turbamento del generale è quel suo frettoloso ritrarre le mani dalle spalle del giovane Lord Sholto, sono un dettaglio troppo marcato, ovviamente, per essere stato buttato lì a caso ed anzi, sembra il centro su cui si impernia tutto il capitolo. D'altronde sappiamo tutti, ormai molto bene, come nella tua narrazione non esistono mai particolari superflui.
Chissà cosa ci attende...

Si, però adesso non farci aspettare troppo 😉

Recensore Veterano
25/02/23, ore 22:12

Cara
Termino adesso la lettura di questo tuo capitolo, che come sempre mi ha molto affascinato....Attendo gli sviluppi della trama....I complimenti sono retorica, questo scritto e' talmente ben articolato che dimostra un talento innato nell'arte dello scrivere...

Recensore Junior
25/02/23, ore 21:15

Dunque il famigerato dipinto, spacciato per il ritratto della madre del giovane, è arrivato a palazzo de Jarjayes. Il generale è inquietato dal contatto con il ragazzo, e nemmeno Oscar è del tutto tranquilla. Quanto a me, ho appena finito di leggere il capitolo e ne vorrei subito un altro. Danno una felice dipendenza le tue storie, gentile Dorabella! Perciò, per favore, aggiorna presto!

Recensore Master
25/02/23, ore 20:30

Qualcosa ha turbato il generale, e deve essere qualcosa di importante, per avere scosso un uomo tutto d'un pezzo come lui; ed è una cosa così grave da non poter essere condivisa nemmeno con Oscar!

Recensore Master
20/02/23, ore 12:29

Cara Dorabella, è da giorni che volevo scriverti per dirti che sei riuscita in questo breve capitolo a suscitare la mia curiosità.
Chissà se questo incontro aiuterà anche un po' la nostra Oscar...
Sono in attesa di scoprirlo!
Un abbraccio

Recensore Veterano
11/02/23, ore 23:18

Eccomi, con agile balzo e biblico ritardo arrivo  a recensire la tua nuova storia.
Sei stata birichina, hai preparato un gustoso aperitivo, ma non hai servito ancora la cena e adesso mi toccherà ingannare l'attesa del prossimo capitolo ubriacandomi  di Armagnac.
Sono curiosa di conoscere come si comporteranno Oscar e André con il nuovo venuto, il cui tutore porta un nome che è già letteratura.
Un caro saluto

Recensore Master
11/02/23, ore 12:04

Cara Dorabella,
Si parte con una nuova storia, che è sempre come partire per un nuovo viaggio...
Ci troviamo a Palazzo Jarjayes, quindi nei pressi di Parigi, che, notoriamente, sta in Francia e planiamo sull' attesa di ospiti inglesi. Ma, come spesso succede a certe immaginazioni "trasversali", stile la mia, questo "Cortesie per gli ospiti" mi ha portato altrove, specificatamente presso le terre italiane della Serenissima, facendo sorgere in me un quesito che definir pruriginoso/inquietante è riduttivo: cosa potrebbe mai scaturire da simile titolo se la scena, a parità di collocazione storica, fosse ambientata, più che a Venezia (che avrebbe già tutto un suo significato), in una delle bellissime ville venete di campagna?
Senz' altro una commedia coi "controfiocchi"!
In ogni epoca storica, il Nord-Est italiano è sempre stato molto generoso e alacre nell' andar incontro alle richieste di ospiti e visitatori illustri, tanto più lo è stato negli splendori del suo secolo d' oro.
Moltooo più tranquillizzante (almeno per la location, non certo per la imprevedibile e feconda vena creativa dell' autrice...) la "casetta" del Generalissimo!
Bello questo Generale, ricolmo di esperienze vissute e di fiducia. Certo se la smettesse di dar sempre di spalle...
Alla prossima, che, dato il mio ritardo nel recensire, è senz' altro imminente.
Un caro saluto

Recensore Junior
07/02/23, ore 17:49

Cara Dorabella mi hai già conquistata con questo primo capitolo! I nuovi personaggi che hai introdotto mi hanno suscitato molta curiosità per cui non vedo già l'ora di leggere il seguito. Buona serata.

Recensore Master
07/02/23, ore 15:00

Ciao Dorabella. Mi fa piacere iniziare un'altra avventura con un tuo nuovo scritto. Apprezzo sempre la tua versatilitá e amando il mistero non potevo che essere curiosa di iniziare a leggere. Inoltre la tua storia é un cross-over dove attingi dalla letteratura e questo rende il tutto piú interessante. Sono stata davvero lieta di leggere di Henry Wotton e penso che questa storia mi sorprenderá. Ho sorriso nel leggere l'espressione del piangere insieme a Rosalie. A presto. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 07/02/2023 - 03:02 pm)

Recensore Master
07/02/23, ore 05:59

Forse, André ha cantato vittoria troppo presto quando si è gloriato che il 1780 era stato un buon anno e tutto soltanto perché non c’era Fersen. Può darsi che dicembre riservi un colpo di coda finale.
Il giovane Lord Douglas Sholto è in arrivo e la prospettiva di fargli da chaperon non entusiasma Oscar e André, ma al Generale non si può dire di no. Questo ragazzo è ben voluto dal precettore e si appresta a frequentare alcuni corsi della Sorbona. Sulla carta, dovrebbe essere un bravo ragazzo, ma ancora non è comparso e non sappiamo che sorprese possa riservare. L’idea di rifilarlo a Rosalie era uno scherzo che non ha riscosso molto successo e pare proprio che i due protagonisti dovranno rassegnarsi ad alcuni mesi diversi dalla solita routine.

Recensore Master
05/02/23, ore 22:45

Cara Dora, ho per caso inteso bene? Davvero ci porterai al cospetto di Henry Wotton? E Douglas? Cioè, tu lo sai che adesso sono curiosa come una scimmia?
Ma tra l'altro sai che il crossover in questione è veramente tanto ghiotto? Oscar e André che "dovranno fare da balia" e il Generale impegnato altrove sono una premessa imperdibile per il cataclisma, in cui lo so, getterai noi lettori e pure i personaggi.
Complimenti per l'idea originalissima e intrigante, leggerò con grande piacere quello che verrà. Un abbraccio carissima,
A.

Recensore Master
05/02/23, ore 12:28

Cara Dorabella, sai che ti ritrovo sempre con estremo piacere quando ti accingi a raccontarci qualcosa della vita dei Nostri, esplorandone le pieghe più nascoste e il loro interagire insieme, il tutto filtrato dalla tua visione che spazia a 360°, nonché dalla tua brillante penna. Anche questa volta hai stuzzicato la mia curiosità per già quell’alone di mistero che si è venuto a creare intorno alla figura di questo giovane nobile, al quale, sia Oscar che André, dovranno, in qualche modo, sovrintendere durante il soggiorno che farà a Palazzo Jarjayes.
Il generale li ha investiti di una certa responsabilità, raccontando con il solito cipiglio burbero poche nozioni sul giovane, ma consegnando semplicemente una missiva da leggere per sapere come agire. Se il Generale ha acconsentito a questo soggiorno in casa sua, predisponendo che il suo erede gli concedesse parte del suo tempo, insieme all’inseparabile e insostituibile André, il personaggio in questione deve avere una certa rilevanza. Non per nulla ha investito, appunto, di questa incombenza, non potendola affrontare direttamente per sopraggiunti e improrogabili impegni militari, Oscar, della quale si fida ciecamente e che saprà portare a compimento quanto le è stato assegnato con cognizione di causa.
Quel 1780, appena trascorso, stava per scivolare via tranquillamente e, valutato dal sentire di André, riportava notizie su quanto accaduto, che andavano dalla partenza del Conte di Fersen per le Americhe alle consolazioni della Regina che si dava alle spese pazze in vestiario di vario genere, contribuendo a spolpare le già malmesse casse dello stato, mentre Oscar attendeva ai suoi compiti e quando la malinconia sembrava prendere possesso di lei, insieme si recavano a Parigi ad esplorare le svariate taverne che permettevano alla mente e, forse anche al cuore, di alleggerirsi di alcuni pesi.
Però la lettura della missiva da parte di Oscar sembra metterle una pulce nell’orecchio: qualcosa su quel giovane, per come è stato descritto dal suo tutore, pare avere una leggera stonatura. E’ quel qualcosa che avverte senza forse sapere con precisione cosa sia ma che la pone in posizione di riflessione. E André, sempre attento agli atteggiamenti, nonché ai cambi di umore di Oscar, non può che accorgersene e porsi anch’egli in allerta.
Insomma gli elementi di mistero oltre che di curiosità ci sono tutti per tenere il lettore avvinto alla lettura, soprattutto se facciamo riferimento al tuo incipit e alla storia, tragica, di un famoso ritratto.
Sempre molto ben dosati, appropriati e quanto mai apprezzati i tuoi riferimenti letterari e culturali con i quali crei meravigliose interazioni.
Non mi resta che attenderti al prossimo appuntamento, augurandoti di trascorrere una serena domenica.

Recensore Veterano
05/02/23, ore 11:50

Il crossover con personaggi della letteratura è un tuo forte, Dorabella!
E quel Lord Henry Wotton è un indizio di prim'ordine, insieme all'accenno al ritratto dell'introduzione.
Sai che ti dico? Io mi procuro una bibita (da consumare rigorosamente in bicchieri di carta ;)) e mi metto comoda in attesa del seguito.
Un saluto
A presto

Recensore Veterano
05/02/23, ore 11:21

Che sorpresa, Dorabella!
Quindi avremo il piacere di incontrare nientemeno che Lord Henry Wotton? Ed il suo pupillo "molto giovane, molto sensibile, amante dell’arte e del bello”, naturalmente.
Condivisibile la preoccupazione di André che questi ospiti possano turbare l'"angulus" che lui e Oscar si sono ritagliati. Un "angulus", oltretutto, libero anche dalla presenza di Fersen, in quel periodo.
Non ho dubbi sul fatto che André apprezzasse particolarmente la lettura di Orazio. E credo che la apprezzasse molto anche Oscar, senza riconoscerlo pienamente a se stessa, magari, tra un canto dell'Eneide e l'altro.
Sempre molto belli gli scambi tra Oscar e André. Qui, come è giusto, il punto è di Oscar.
Aspetto il seguito con molta curiosità.
A presto.
Octave