Recensioni per
Cortesie per l'ospite
di Dorabella27
“Due erano le tipologie di dame che, nel corso dei trattenimenti mondani, manifestavano interesse per André Grandier: c'erano quelle che volevano sapere tutto sul misterioso e affascinante Colonnello Oscar François de Jarjayes; e c'erano quelle che volevano sapere tutto sul silenzioso e affascinante André Grandier” |
Ciao cara |
Dunque Dorian non conosceva il segreto di Oscar.. adesso sarà pericoloso, ma con un tipo così non si dormono mai sonni tranquilli. |
Mademoiselle Dorabella, dite la verità, vi siete imbucata nel salotto della Marchesa!? E non ditemi che non avete sospirato sentendo tanti apprezzamenti attorno al bell'André... Siete proprio incorreggibile! |
Buonasera Dorabella cara, credo sia, questo tuo capitolo, una delle più belle pagine che io abbia mai letto sui Nostri: hai dimostrato un'abilità da maestro e un'introspezione raffinata e sottile nel rendere il "segreto di pulcinella" più banale di RoV un evento straordinario. Ebbene sì! Il Colonnello Oscar è una lei! Tutti ne parlano, tutti la invidiano o la criticano, tutti vogliono lei o il suo fascinoso attendente, tutti hanno la propria da dire sull'insensatezza del Generale Jarjayes o sulla mancanza di polso della moglie... eppure tutti non possono che sospirare: chi invidia la libertà di una donna che vive come un uomo e chi invece ne compiange la femminilità negata... e fra tutti c'è ancora chi riesce a stupirsi per un segreto che tutti sanno: la delusione del "povero" Dorian è pari in spessore solo alla soddisfazione in cui si gongola il suo "precettore", letteralmente contento come una Pasqua e addirittura divertito all'idea di poter negare un nuovo giocattolo al suo viziato pupillo. |
Buonasera, gentilissima Dorabella, vedo che le mie impressioni erano giuste: Dorian non era a conoscenza che Oscar è una ragazza e la scoperta gli provoca un forte malumore. Però, consentimi di dirti che non mi è dispiaciuto che fosse proprio Lord Henry a comunicarglielo visto il modo odioso in cui il malvagio lo sta liquidando. Allo stesso tempo mi si è stretto il cuore leggendo le riflessioni di André che si chiede che cosa si prova a essere allontanati da chi si ama profondamente, perché è una cosa che, sappiamo, anche lui sperimenterà con grande dolore. Ma ora che cosa farà Dorian? Farà in modo, diciamo, di apprezzare anche Oscar |
Ciao Dorabella. Mi é piaciuto leggere della prima parte musicale. Lord Sholto, maschera da angelo viso da demone. Che brutta fine per Stradella. Mi piace leggere del passato di Lord Sholto, di tutte le persone che ha conosciuto, dei diversi periodi temporali in cui ha vissuto. Nanny come gli altri non possono conoscere la ferocia di Dorian ma c'è André che continua a indagare fino a scoprire la vera natura del quadro. Una orribile natura. Cosa succederà adesso? Inquietante la scena nel finale con Lord Sholto che guarda André. Al prossimo capitolo. Un caro saluto. |
Buonasera cara Dorabella, recupero la lettura di questa storia con un leggero ritardo e di questo me ne dispiaccio tantissimo. Spero di raggiungere l’ultimo capitolo pubblicato quanto prima perché sì, conclusa la lettura di questo primo capitolo, posso rivelare quanto mi sia piaciuto! |
Ed ecco finalmente che l'orribile dipinto si svela allo sguardo inorridito del malcapitato André che, col senno di poi, ne avrebbe fatto volentieri a meno. Povero, povero André non bastano le sofferenze d'amore a travagliargli l'esistenza, pure i ritratti malefici adesso! Scommetto che rimpiange le visite di Fersen che, per quanto gli sia molesto, sarà pur preferibile a un assassino demoniaco e crudele. Ora deve capire come sottrarre Oscar alle attenzione di quell'essere ma l'orrore di ciò che ha visto ha reso necessario un sovradosaggio alcolico proprio quando dovrebbe essere più sveglio e reattivo. Ma ho fiducia che il nostro attendente preferito si riprenda presto e riesca, come sempre, d'altra parte, a salvare la sua amata. Ho idea che stavolta sarà un compito particolarmente arduo perché il ragazzo dall'anima nera ha intenzioni molto "serie" riguardo a Oscar. Io, invece, come sempre, sono incantata da questa storia che mi ha addirittura stregata e affascinata oltre ogni dire. Pensa che me la sogno la notte e, ti sorprenderò, non sono incubi, sono le mie congetture su come possa andare a finire. Congetture che saranno tutte sbagliate perché non sono in possesso della necessaria inventiva per immaginare un finale degno. Perciò lascerò perdere le mie ipotesi e aspetterò (con una certa impazienza ) il finale che, sono sicura, sarà strepitoso. Allo stesso tempo però quando quest'incredibile vicenda finirà sarà anche molto vivo il mio rammarico. Sarà comunque molto bello e piacevole rileggerla in seguito. Un saluto, gentile Dorabella, e grazie per questa fantastica storia che chiamare fanfiction è un vero e proprio insulto. |
Dorian ha davvero un gusto tutto suo anzi un cattivo gusto tutto suo. Sceglie, per il duetto con la sua nuova fiamma in pectore, la composizione di una sua ex fiamma, di quel virtuoso musicista da lui ucciso per le strade di Genova. Eppure, mai come in quest’occasione, sarebbe stato appropriato “Il trillo del diavolo”! |
Capitolo pieno di colpi di scena, di cui ammiro molto la fantasia e l'efficacia narrativa, ci vuole una grande abilità a tenere insieme con tanto equilibrio personaggi che nascono in contesti diversi, riempiendo i buchi di verosimiglianza e di accuratezza descrittiva: direi anche che l'addestramento è tornato utile al finto cavaliere nero, Oscar qualche ragione di sospettare, data l'abilità, l'aveva pure... a pensarci bene. Ecco dove aveva imparato! |
Un altro e nuovo capitolo corposo, cara Dorabella, che ci mette sempre più sulle tracce di quello che sta tentando di fare Lord Sholto per “concupire”, in senso molto lato, il nostro algido colonnello Oscar. Il tutto si svolge con apparente normalità, mentre ogni cosa sembra studiata a tavolino affinché possa dare il risultato sperato. Ma Lord Douglas, forse superficialmente, non tiene nel dovuto conto l’attaccamento dimostrato da André nei confronti di Oscar: il legame particolare intercorrente tra i due ancora non gli è ben chiaro, per lui è solo un fastidio averlo sempre intorno quando cerca un abboccamento un po’ più ravvicinato con Oscar. E meno male che Andrè sta rivestendo, in tutto e per tutto, l’abito dell’investigatore, con quel fiuto straordinario che ha, capace di captare quando nell’aria c’è un effettivo pericolo nel quale possa incorrere la sua Oscar. Tutti quei tomi letti, infarciti di dati e fatti, hanno creato nella sua mente un disegno e, con il piano che ha in mente di mettere in atto, vuole sincerarsene. Un perfetto Arsene Lupin dello scasso, tanto per rimanere in territorio francese, ottenendo con la cera un calco per far forgiare, da mani sicure, la chiave per aprire quella famigerata cassa che il giovane ospite inglese si porta appresso, ma che nessuno ha la facoltà di poterne guardare il contenuto. Intanto abbiamo potuto avere un’altra e ampia panoramica della cattiveria e della malvagità di cui è capace quel giovane dall’apparenza fragile e inerme: attaccato sul suo stesso terreno, non ha perso tempo e si è fatto giustizia infierendo su quel povero ragazzo che aveva osato sfidarlo. Ha avuto ragione di lui, scaraventandosi su di lui con una ferocia senza pari, riportando una vittoria insieme alla sconfitta di aver perduto la famosa chiave della cassa, rubata dal compare dello sventurato che aveva avuto l’ardire di fronteggiare Lord Sholto. Ma quest’ultimo è ormai da anni in grado di indossare sia la maschera del carnefice sia quella della vittima, con estrema nonchalance, come ha fatto tornando a Palazzo Jarjayes dopo il suo giro, che aveva ben altre mire e intenzioni volte a far colpo su Oscar con un regalo ad hoc per lei, mostrando le ferite dovute al furto subito. Sicuramente questa situazione potrà essere un piccolo vantaggio nel suo approcciarsi con Oscar, dopo la disavventura subita, e che ha lasciato di stucco tutti gli abitanti di Palazzo Jarjayes. |
Niente può essere pericoloso quanto il sentirsi invulnerabili. Mentre Lord Sholto, dalla sua posizione di presunta superiorità, conduce - o crede di condurre - il gioco, André, dalla sua posizione di - presunta - inferiorità, è entrato nella tana del bianconiglio e non può credere nemmeno lui a quanto siano orribili e profondi gli abissi di quell'inferno. E, come sempre accade quando sottovalutiamo un avversario o, il che è lo stesso, sovrastimiamo le nostre possibilità ( e qui mi sembra proprio che ci siano gli estremi per parlare di delirio d'onnipotenza) succede che l'avversario non lo vediamo arrivare. Anche se il nostro avversario si offre al nostro sguardo inerme e, sembrerebbe, addirittura ubriaco! |
Capitolo ricchissimo, finemente cesellato sull'aspetto della lingua e d'altronde non ci saremmo aspettati nulla di diverso. |
Ciao cara |