Recensioni per
Cortesie per l'ospite
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 233 recensioni.
Positive : 233
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
05/10/23, ore 08:45

“Due erano le tipologie di dame che, nel corso dei trattenimenti mondani, manifestavano interesse per André Grandier: c'erano quelle che volevano sapere tutto sul misterioso e affascinante Colonnello Oscar François de Jarjayes; e c'erano quelle che volevano sapere tutto sul silenzioso e affascinante André Grandier”

Un inizio in retrospettiva per dare il giusto credito al nostro “ragazzo” d’oro che nell’anime non sembra riscuotere cotanti commenti di favore tra damine, matrone e damazze. Nella realtà dei fatti le cose sarebbero andate esattamente come da te descritte, ma Nagahama aveva da esaltare il favore di cui godeva la protagonista per centrare la scena su di lei.

Quando hai tirato fuori la parola “chicchera” sono stato invaso dalla nostalgia dell’infanzia ricordando distintamente come avevo già letto questa parola nel mio sussidiario, forse in terza o in quarta elementare. Non ricordo. Era il tempo in cui nei libri di scuola non faceva assolutamente lo scandalo che fa oggi usare parole rare o addirittura desuete, pensando che arricchire il vocabolario dei giovani scolari era compito che s’aveva da affrontare quando l’età era ancora verde. Che fine ha fatto quell’intendimento? Sembra davvero che oggi sei tenda alla semplificazione oltre ogni misura che ha come sinonimo solo il lemma “impoverimento”.

E così Lord Wotton si è tolto un sassolino dalla scarpa e ne ha tratto la legittima soddisfazione. Lord Sholto non solo deve deve aver provato la cocente delusione al pensare che l’efebico ed algido colonnello non era un bellissimo uomo, ma una bellissima donna, ma ha provato anche l’umiliazione di sentirsi stupido, trovandosi nemmeno a scoprire, ma a sentirsi rivelare quello che per tutti era un segreto di pulcinella. Eppure fino all’ultimo non ha voluto crederci ed ha preferito constatare di persona con quel trucchetto che perfino la candida oscar ha capito benissimo sebbene voglia concedere all’ospite il beneficio del dubbio.

Ti dirò che in verità lord Sholto meritava davvero di “rosicare” alla grande essendosene uscito con quella frase terribile:

"Sai com'è? Ho una autentica passione per le vecchie cariatidi: ma tu lo sai già per esperienza diretta, vero?".

Una cosa da piantarlo al muro come un quadro. Ma tra questi soggetti, solitamente i duelli verbali avvengono sempre in punta di fioretto e mai a sciabolate. Anche se qualche affondo fa pensare assai di più alla sciabolata estemporanea.

La citazione dalla versione di Jane Campion di “Ritratto di Signora” è la chicca di questo capitolo, la perla nemmeno troppo nascosta tra le valve di un’ostrica parzialmente dischiusa. Ho amato quel film all’inverosimile e ne adoro a tutt’oggi l’intera colonna sonora composta da Wojciech Kilar (pare che in quegli anni i compositori polacchi fossero molto gettonati e non solo al cinema, ma con pieno loro merito) e diretta nientedimeno che sa Sir George Solti.

Recensore Veterano
05/10/23, ore 06:13

Ciao cara
Questo racconto intessuto di mistero mi piace tantissimo, Dorian credo che adesso escogitera qualcosa avendo conosciuto il segreto di Oscar..Complimenti per questi tuoi " scritti" che sono dei veri capolavori di stile e scrittura
A presto
V

Recensore Master
04/10/23, ore 22:53

Dunque Dorian non conosceva il segreto di Oscar.. adesso sarà pericoloso, ma con un tipo così non si dormono mai sonni tranquilli.

Recensore Junior
04/10/23, ore 21:03

Mademoiselle Dorabella, dite la verità, vi siete imbucata nel salotto della Marchesa!? E non ditemi che non avete sospirato sentendo tanti apprezzamenti attorno al bell'André... Siete proprio incorreggibile!

Clap Clap, brava. Capitolo spassosissimo! Anche il palmo di naso del nostro Lord non male

Recensore Junior
04/10/23, ore 20:25

Buonasera Dorabella cara, credo sia, questo tuo capitolo, una delle più belle pagine che io abbia mai letto sui Nostri: hai dimostrato un'abilità da maestro e un'introspezione raffinata e sottile nel rendere il "segreto di pulcinella" più banale di RoV un evento straordinario. Ebbene sì! Il Colonnello Oscar è una lei! Tutti ne parlano, tutti la invidiano o la criticano, tutti vogliono lei o il suo fascinoso attendente, tutti hanno la propria da dire sull'insensatezza del Generale Jarjayes o sulla mancanza di polso della moglie... eppure tutti non possono che sospirare: chi invidia la libertà di una donna che vive come un uomo e chi invece ne compiange la femminilità negata... e fra tutti c'è ancora chi riesce a stupirsi per un segreto che tutti sanno: la delusione del "povero" Dorian è pari in spessore solo alla soddisfazione in cui si gongola il suo "precettore", letteralmente contento come una Pasqua e addirittura divertito all'idea di poter negare un nuovo giocattolo al suo viziato pupillo.
Spassosa davvero la puerilità dell'espediente del (sempre) giovane lord per arrivare a capo della verità e disarmante l'evidenza che anche le matrone non hanno potuto che notare: André è da sempre innamorato del Colonnello...
In tutta quest'altalena di emozione rimane per me un dono poter leggere la tua prosa insieme ricca e pulita; ammiro profondamente la tua capacità di scegliere le parole, usando termini che si impongono con una nitidezza assoluta, come ad esempio l'aver voluto definire le gentildonne attepate "damazze": una sola parola per rendere una molteplicità di atteggiamenti, posture, abbigliamento, smorfie, modi di fare.... Perfetto! Semplicemente perfetto!
Infine, un applauso per il "tuo" André, sempre silenzioso e riservato ma altrettanto sempre al posto giusto, attento e pronto all'ascolto. Apprezzo inoltre moltissimo la naturalezza con cui interpreti la nostra Oscar, con una precisione che mi induce a sentire materialmente nelle orecchie la sua voce leggendone le seppur poche battute.
Complimenti Dorabella: ho sempre adorato leggerti e continuo ad adorarlo, permettendomi di fare tesoro del tuo modo di osservare e rendere questi personaggi che entrambe tanto amiamo.

Recensore Junior
04/10/23, ore 20:08

Buonasera, gentilissima Dorabella, vedo che le mie impressioni erano giuste: Dorian non era a conoscenza che Oscar è una ragazza e la scoperta gli provoca un forte malumore. Però, consentimi di dirti che non mi è dispiaciuto che fosse proprio Lord Henry a comunicarglielo visto il modo odioso in cui il malvagio lo sta liquidando. Allo stesso tempo mi si è stretto il cuore leggendo le riflessioni di André che si chiede che cosa si prova a essere allontanati da chi si ama profondamente, perché è una cosa che, sappiamo, anche lui sperimenterà con grande dolore. Ma ora che cosa farà Dorian? Farà in modo, diciamo, di apprezzare anche Oscar
in quanto donna oppure rivolgerà le sue attenzioni a qualcun altro ? Non André perché pare che non ne sia attratto e poi è piuttosto snob in quanto alle differenze di status sociale. Però non si può mai dire ,no? Oscar comincia ad avere dei sospetti sul comportamento di Dorian e spero si svegli presto da questa sorta d'incantamento. Temo anche che la delusione provata da Lord Sholto nell'apprendere la vera identità del Colonnello si tramuti in rabbia e lo porti a commettere qualche atto grave e lesivo nei confronti dei Nostri Protagonisti. Come previsto niente di quello che pensavo è accaduto ma, anziché di smettere di congetturare, quest'ultimo capitolo mi ha fatto pensare a tre o quattro sviluppi diversi. Vedremo se stavolta ci avrò indovinato. E' una storia bellissima ma te l'ho già detto in questo momento la mia preferita. Di nuovo una buona serata e grazie mille per questo nuovo ed esaltante capitolo

Recensore Master
02/10/23, ore 10:55

Ciao Dorabella. Mi é piaciuto leggere della prima parte musicale. Lord Sholto, maschera da angelo viso da demone. Che brutta fine per Stradella. Mi piace leggere del passato di Lord Sholto, di tutte le persone che ha conosciuto, dei diversi periodi temporali in cui ha vissuto. Nanny come gli altri non possono conoscere la ferocia di Dorian ma c'è André che continua a indagare fino a scoprire la vera natura del quadro. Una orribile natura. Cosa succederà adesso? Inquietante la scena nel finale con Lord Sholto che guarda André. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 02/10/2023 - 10:58 am)

Nuovo recensore
29/09/23, ore 21:31

Buonasera cara Dorabella, recupero la lettura di questa storia con un leggero ritardo e di questo me ne dispiaccio tantissimo. Spero di raggiungere l’ultimo capitolo pubblicato quanto prima perché sì, conclusa la lettura di questo primo capitolo, posso rivelare quanto mi sia piaciuto!
Ad avermi maggiormente conquistata è stato il tuo stile, l’ho trovato in qualche modo raffinato e naturale. Per non parlare poi delle citazioni di Orazio e dell’Eneide che mi hanno riportato alla mente emozioni che credevo d’aver dimenticato. L’idea mi piace tantissimo, mi ispira e sono curiosissima di continuare la lettura.

Se posso soltanto permettermi di fare un piccolissimo appunto, non so se te lo hanno già accennato (in tal caso mi scuso): c’è forse la presenza superflua di troppe virgole. Alcune frasi le lascerei semplicemente andare, non hanno bisogno di troppe sospensioni. Detto questo, il testo è pulito, scorrevolissimo e piacevole. Complimenti.

A presto con una nuova recensione,
Un forte abbraccio.
Sofia.

Recensore Junior
26/09/23, ore 20:58

Ed ecco finalmente che l'orribile dipinto si svela allo sguardo inorridito del malcapitato André che, col senno di poi, ne avrebbe fatto volentieri a meno. Povero, povero André non bastano le sofferenze d'amore a travagliargli l'esistenza, pure i ritratti malefici adesso! Scommetto che rimpiange le visite di Fersen che, per quanto gli sia molesto, sarà pur preferibile a un assassino demoniaco e crudele. Ora deve capire come sottrarre Oscar alle attenzione di quell'essere ma l'orrore di ciò che ha visto ha reso necessario un sovradosaggio alcolico proprio quando dovrebbe essere più sveglio e reattivo. Ma ho fiducia che il nostro attendente preferito si riprenda presto e riesca, come sempre, d'altra parte, a salvare la sua amata. Ho idea che stavolta sarà un compito particolarmente arduo perché il ragazzo dall'anima nera ha intenzioni molto "serie" riguardo a Oscar. Io, invece, come sempre, sono incantata da questa storia che mi ha addirittura stregata e affascinata oltre ogni dire. Pensa che me la sogno la notte e, ti sorprenderò, non sono incubi, sono le mie congetture su come possa andare a finire. Congetture che saranno tutte sbagliate perché non sono in possesso della necessaria inventiva per immaginare un finale degno. Perciò lascerò perdere le mie ipotesi e aspetterò (con una certa impazienza ) il finale che, sono sicura, sarà strepitoso. Allo stesso tempo però quando quest'incredibile vicenda finirà sarà anche molto vivo il mio rammarico. Sarà comunque molto bello e piacevole rileggerla in seguito. Un saluto, gentile Dorabella, e grazie per questa fantastica storia che chiamare fanfiction è un vero e proprio insulto.

Recensore Master
25/09/23, ore 07:51

Dorian ha davvero un gusto tutto suo anzi un cattivo gusto tutto suo. Sceglie, per il duetto con la sua nuova fiamma in pectore, la composizione di una sua ex fiamma, di quel virtuoso musicista da lui ucciso per le strade di Genova. Eppure, mai come in quest’occasione, sarebbe stato appropriato “Il trillo del diavolo”!
La vita di Dorian è stata una sequela e un’escalation di delitti. Da Genova a Parigi, l’ambiguo Alichino uccide con ferocia, disinvoltura, gratuità, bestialità, addirittura provandoci gusto. In entrambe le sequenze, il quadro era in un certo modo coinvolto. Nella prima, Dorian uccide perché il quadro era stato scoperto. Nella seconda, gli è rubata la chiave che dà accesso al quadro.
Dorian non sa che un’altra chiave già esiste e, a proposito, quella gettata nel fiume sarà ritrovata? Come mai il fabbro conosciuto da André e l’amico del ragazzino ucciso hanno le stesso nome? Entrambi sono entrati in relazione con due chiavi che aprono la stessa serratura.
Singolare è l’avversione che Dorian nutre per Nanny. Gli dispiace il carattere forte, che sia la nonna di André oppure prova repulsione per la vecchiaia in sé?
Terribile lo stupore di André di fronte al ritratto che lo porta a un’occupazione che, negli anni, diventerà sempre più abituale, alzare il gomito.
Molto inquietanti sono Dorian e Lord Henry (quest’ultimo ci ha messo gli occhi e ci ha fatto un pensierino) alle spalle di André ubriaco. Sembrano due avvoltoi!

Recensore Junior
24/09/23, ore 23:26

Capitolo pieno di colpi di scena, di cui ammiro molto la fantasia e l'efficacia narrativa, ci vuole una grande abilità a tenere insieme con tanto equilibrio personaggi che nascono in contesti diversi, riempiendo i buchi di verosimiglianza e di accuratezza descrittiva: direi anche che l'addestramento è tornato utile al finto cavaliere nero, Oscar qualche ragione di sospettare, data l'abilità, l'aveva pure... a pensarci bene. Ecco dove aveva imparato!

Recensore Master
24/09/23, ore 17:30

Un altro e nuovo capitolo corposo, cara Dorabella, che ci mette sempre più sulle tracce di quello che sta tentando di fare Lord Sholto per “concupire”, in senso molto lato, il nostro algido colonnello Oscar. Il tutto si svolge con apparente normalità, mentre ogni cosa sembra studiata a tavolino affinché possa dare il risultato sperato. Ma Lord Douglas, forse superficialmente, non tiene nel dovuto conto l’attaccamento dimostrato da André nei confronti di Oscar: il legame particolare intercorrente tra i due ancora non gli è ben chiaro, per lui è solo un fastidio averlo sempre intorno quando cerca un abboccamento un po’ più ravvicinato con Oscar. E meno male che Andrè sta rivestendo, in tutto e per tutto, l’abito dell’investigatore, con quel fiuto straordinario che ha, capace di captare quando nell’aria c’è un effettivo pericolo nel quale possa incorrere la sua Oscar. Tutti quei tomi letti, infarciti di dati e fatti, hanno creato nella sua mente un disegno e, con il piano che ha in mente di mettere in atto, vuole sincerarsene. Un perfetto Arsene Lupin dello scasso, tanto per rimanere in territorio francese, ottenendo con la cera un calco per far forgiare, da mani sicure, la chiave per aprire quella famigerata cassa che il giovane ospite inglese si porta appresso, ma che nessuno ha la facoltà di poterne guardare il contenuto. Intanto abbiamo potuto avere un’altra e ampia panoramica della cattiveria e della malvagità di cui è capace quel giovane dall’apparenza fragile e inerme: attaccato sul suo stesso terreno, non ha perso tempo e si è fatto giustizia infierendo su quel povero ragazzo che aveva osato sfidarlo. Ha avuto ragione di lui, scaraventandosi su di lui con una ferocia senza pari, riportando una vittoria insieme alla sconfitta di aver perduto la famosa chiave della cassa, rubata dal compare dello sventurato che aveva avuto l’ardire di fronteggiare Lord Sholto. Ma quest’ultimo è ormai da anni in grado di indossare sia la maschera del carnefice sia quella della vittima, con estrema nonchalance, come ha fatto tornando a Palazzo Jarjayes dopo il suo giro, che aveva ben altre mire e intenzioni volte a far colpo su Oscar con un regalo ad hoc per lei, mostrando le ferite dovute al furto subito. Sicuramente questa situazione potrà essere un piccolo vantaggio nel suo approcciarsi con Oscar, dopo la disavventura subita, e che ha lasciato di stucco tutti gli abitanti di Palazzo Jarjayes.
Intanto durante una serata canora, nella quale Lord Sholto potrà dare sfoggio della sua voce tenorile cantando qualche aria del Messiah di Haendel, il nostro André, investigatore non troppo in erba, sta per portare a termine il suo piano, con solo una distrazione sul suo cammino data dalla giovane Midinette, una delle cameriere, che gli domanda cosa faccia nei pressi della stanza dell’ospite straniero e chiedendogli un bacio per mantenere il segreto sul suo trovarsi così fuori luogo. Ma quello che lascia basito, impaurito e sconcertato André è ciò che riesce a intravedere dal pertugio aperto nella cassa: un orribile ritratto di un uomo devastato dal tempo, dai vizi, dalla perversione ma con quello sguardo freddo nel quale vede Lord Douglas, comprendendo che il dipinto lo ritragga.
Interessante e pungente la scena che si svolge nelle cucine di Palazzo, dove André sta dormendo, dopo forse essersi scolato quasi due bottiglie di pregiato Bordeaux e dopo la conclusione della sua avventura serale, tra Lord Douglas e Lord Wotton, il quale mai si è perso una qualsiasi azione del suo giovane pupillo volta a trovare un degno sostituto, con cui accompagnarsi, nel colonnello Jarjayes. Ma sulla loro strada c’è sempre André il quale, anche dormiente, oltre che un bel vedere, fa sorgere strani pensieri, anche perché, penso che Lord Henry abbia ben compreso quale sia il legame che unisce l’avvenente attendente ad Oscar e che non ha niente a che vedere con la prestanza fisica. Chissà se il tutore resterà a guardare ciò che il suo pupillo ha in animo di fare o agirà, per una volta nella sua vita, anziché continuare a subire i capricci e le voglie del giovane, che ogni giorno sembrano ferirlo un pochino di più?
Complimenti per la tua capacità di farci vivere le situazioni che pian piano vai pianificando, quasi come potessimo essere presenti anche noi lettori. Un caro saluto.

Recensore Veterano
23/09/23, ore 13:34

Niente può essere pericoloso quanto il sentirsi invulnerabili. Mentre Lord Sholto, dalla sua posizione di presunta superiorità, conduce - o crede di condurre - il gioco, André, dalla sua posizione di - presunta - inferiorità, è entrato nella tana del bianconiglio e non può credere nemmeno lui a quanto siano orribili e profondi gli abissi di quell'inferno. E, come sempre accade quando sottovalutiamo un avversario o, il che è lo stesso, sovrastimiamo le nostre possibilità ( e qui mi sembra proprio che ci siano gli estremi per parlare di delirio d'onnipotenza) succede che l'avversario non lo vediamo arrivare. Anche se il nostro avversario si offre al nostro sguardo inerme e, sembrerebbe, addirittura ubriaco!
E a tal proposito: André ha davvero ceduto al vino o anche questo fa parte del piano?;)
Alla prossima, Dorabella.
Octave

Recensore Junior
23/09/23, ore 11:39

Capitolo ricchissimo, finemente cesellato sull'aspetto della lingua e d'altronde non ci saremmo aspettati nulla di diverso.
Adesso sappiamo anche che la perizia musicale di Oscar non è proprio quella di un semplice amatore, ma assai più prossima a quella di un direttore d'orchestra. Osservare uno sparito e "sentirselo suonare" nella testa presuppone quell'orecchio assoluto che è dono di pochi. Certo, l'orecchio si esercita, ma, credimi, vi sono musicisti con una carriera assai più che avviata, i cui nomi evidentemente non farò mai, ma che sono solo dei banali seppur buoni ripetitori di note. Quanto a musicalità... Lasciamo perdere. La capacità menzionata, insieme quella della lettura a prima vista, era però, è pur vero, più comune di oggi, specialmente quando si considera che era in auge la prassi di improvvisare e che per i compositori ciò implicava anche il saper realizzare contrappunti "alla mente" sopra un basso.
Abbiamo altrettanto appurato che l'appetito di Lord Sholto si è rivelato superiore a quello attribuito a Fersen, almeno che io sappia, sulla base di un singolo episodio, quando di ritorno dall'America ha mostrato di gradire il pranzo offertogli dopo sette anni un po' a stecchetto. Sta di fatto che, facendogli evidentemente difetto la captatio benevolentiae, tanto è bastato per appioppargli la fama di scroccone. Certo era un ufficiale e se la passava meglio dei soldati, ma quella americana era una guerra in piena regola e in guerra anche la mensa degli ufficiali piange. Un po' meno di quella dei soldati, ma piange.
Lord Sholto ce lo ritroviamo sempre più sinistro... Il bastone da passeggio che nasconde una lama ha fatto sempre molto villain ed in questo frangente la sua presenza arriva ad alterare la Parigi del tempo, facendola apparire improvvisamente quasi pari alla Londra cupa dal cielo costantemente annerito dove a malapena filtra un po' di sole, quella di Sweeney Todd per capirci, sebbene quella sia cronologicamente posteriore.
Speriamo che non arrivi anche l'atto di cannibalismo. Sarebbe raccapricciante, ma lo vedo capace di lanciarsi anche in questo abisso.
Lord Wotton sembra essersi ripreso un attimo, benché resti sempre evidentemente dolente. Consapevole dei piani del suo pupillo e ormai del tutto disilluso, appare qui assai meno malinconico e non sappiamo se il suo atteggiamento è frutto della rassegnazione che interviene nell'amante che deve assistere in diretta alla sua progressiva, lenta ed inevitabile sostituzione, oppure se piuttosto non abbia qualcosa in mente e magari assisteremo al suo provvidenziale intervento, a mo' di "Deus Ex Machina" qualora la situazione evolvesse verso un possibile precipizio.
Sono meravigliato di vedere André, dopo la piena scoperta della verità, non realizzare che sarebbe stato assai meglio restare vigile e lucido ed invece si abbandona ad un soffice sonno conciliato dal Bordeaux.
Questa storia come, come da tua stessa ammissione, era partita come divertissement stilistico per cimentarti nei vari generi, dei quali conosci tutti i trucchi del mestiere e tutti gli ingredienti, ma si sta rivelando qualcosa di ben più profondo, un disegno ancora sospeso in cui tanti lacci sono già passati per varie asole, secondo trame che in apparenza possono sembrare vagamente accennate e lasche, ma che una volta tirati finiranno di certo per rivelare tutta la loro reale logica e l'ordine sotteso.

Complimenti anche per l'idea del calare in quel contesto l'assassinio di Alessandro Stradella.

Sei talmente versatile che, a volte passo dall'ammirazione al timore reverenziale.

Recensore Veterano
23/09/23, ore 08:21

Ciao cara
Che dire!! Un altro capitolo di questa bellissima storia che devo dire mi affascina ogni riga di più....Complimenti ancora !!!
V