Partecipa della 26 prompt Challenge sul gruppo Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart [https://www.facebook.com/groups/534054389951425/ ] Prompt 2/26 - Dipendenza.
Una mattina apparentemente tranquilla, rincasando John trova Sherlock in piena overdose.
Mentre lotta per salvargli la vita si accorge che potrebbe esserci dietro molto più che una semplice ricaduta.
Dedicata a g21, per tutto il supporto di questi anni!

Riuscirà John a resistere ad uno Sherlock ubriaco, che danza sulle note dei Beatles?

[La Traviata!AU, Vampire!AU] Completa
Apparente cross-over, character!death, Hints! di reverse!bashing/bashing
Ambientazione: Londra, 1899
Un esperimento particolare, che trova la sua spiegazione nelle note...
Dal testo:
Dietro i ventagli di pizzo rigorosamente nero, iridi scure come la notte, altre ambrate con riverberi d’oro, certe verdi come quelle dei gatti, lo osservavano con languore e desiderio. In ultimo, una ragazza più audace delle altre abbassò il ventaglio, che discese scoprendo il viso diafano come una nuvola gravida di pioggia che smaschera la Luna. Poi, con studiata malizia, si passò appena la lingua sulla bocca rossa come il fuoco dell’Inferno, rivelando le punte aguzze dei canini leggermente allungati.
John Watson sorrise di rimando con un’espressione spavalda a lungo sperimentata con successo; non per nulla i suoi commilitoni lo avevano soprannominato “tre continenti”; mai in presenza delle signore, ovvio; ma restava il fatto che l’ufficiale medico avrebbe potuto vantare un ricco carnet di giovinette, dame, e da quella sera, vampire.
Baci cremisi,
Setsuna

Non potrà mai più tornare ad essere il dottor John Watson, ex militare e fido compare del grande consulente investigativo Sherlock Holmes.
Ora di lui non rimane che John Watson, padre e medico.
[Questa storia partecipa alla challenge del gruppo: "Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart".]

Sherlock e John trascorrono le vacanze estive in un cottage in campagna dove il detective si dedica ad un hobby particolare legato ad "animaletti ronzanti", come li chiama John che non li ama particolarmente ma è felice di vedere Sherlock così entusiasta. Interessanti sviluppi non si faranno attendere...

Sherlock Holmes: consulente investigativo, sposato col lavoro, amico dell'unica (forse) persona che riuscisse a sopportarlo senza scannarlo a suon di pugni per ogni sua deduzione assolutamente precisa e... padre.
Bisogna dire, però, che quest'ultimo "fatto" non era stato programmato.
A dire il vero, lui non sapeva nemmeno di avere una figlia!
Quella ragazza gli aveva semplicemente scaricato un fagotto, avvolto da una coperta, tra le braccia e se ne era andata, dicendo solamente: "Voglio che ti assuma le tue responsabilità!".
Come se salvare le persone da assassini e ceffi della peggior specie fosse una passeggiata... anche se si stava pur sempre parlando di Sherlock Holmes.
Essere padre sarebbe stata la stessa cosa?
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Infili la mano nella tasca destra del cappotto e tiri fuori il cellulare.
L’indirizzo è ancora sullo schermo.
Non ti resta che camminare e ricordarti di respirare.
[Questa storia partecipa alla challenge del gruppo: "Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart".]