1 Dicembre 2013 Cleveland,
Faceva molto più freddo del solito quell'inverno e Destiny notò questo particolare, forse perche non sapeva che lo avrebbe incontratro dietro una tazza di thè per coprire il freddo... il ragazzo dagli occhi color gelo.

Holaa.
Ho pubblicato questa storia che in realtà è una specie di documentario fatto da me, e mi servirebbe un semplice parere.
Mi serve perchè devo fare la voce narrante in un video dedicato agli One Direction, voce che deve parlare di loro, della loro storia, e del loro mondo.
Ditemi che ne pensate e cosa secondo voi dovrei modificare, grazie a chi lo farà.
xx, Flying_

Zoey ha 16 anni, è carina, intelligente ed è una strega grazie alla mamma, che le ha passato i poteri prima di morire.
Lei non può dirlo a nessuno, ma quando il suo segreto sarà svelato tutti le andranno contro con atti di bullismo...tranne Louis Tomlinson, che la difenderà davanti a tutti e in seguito sboccerà l'amore.

«Sei carina per essere strana...» dice il riccio,alzando la testa dai libri.
«Un'equazione è un'uguaglianza fra due espressioni... Avanti,ripeti.» commento,facendo finta di non aver sentito.
«Non ti piacciono i complimenti?» ride.
«Ne faccio a meno da uno come te.» rispondo a tono,iniziando a pasticciare il mio povero quaderno di matematica.
«Avanti: siamo a casa tua,da soli,senza nessuno che ci disturbi. Non vuoi fare niente pur avendo uno come me davanti ai tuoi occhi?» si indica,alzandosi e avvicinandosi alla mia sedia.
«Lo so che mi stai pensando...» mi sussurra all'orecchio.
Una scarica di brividi invase il mio corpo e fui costretta a chiudere gli occhi per non cedere.

« Perché me? Perché stai con me? » Chiedeva Bonnie di tanto intanto.
Harry sentiva crescere nel petto quella voglia di urlare al mondo intero che Bonnie era perfetta, che lei era reale e che nessuno gliel'avrebbe portata via.
« Tu hai tutto ciò di cui ho bisogno. » Le rispondeva a denti stretti, cercando di apparire calmo.

Era strana la vita di Michelle, conosciuta da tutti come Niki. La sua infanzia era stata diversa dalle altre, senza genitori, cresciuta dalla nonna e dall'amore del cugino,Zayn.
Francia,Inghilterra,Francia,Inghilterra era un continuo viaggio. Lei amava Londra,ma dopo la morte dei genitori dovrà trasferirsi a Parigi dove incontrerà Harry, Niall e un ragazzo. Riuscirà mai a tornare nella sua amata città, dai i suoi amici e soprattutto da suo cugino?
"Ti proteggerò anche da grande, Niki." Queste erano le ultime parole di Zayn prima che Niki partisse per Parigi.
Passati anni e anni, Niki scopre una verità,cosa succederà? Riuscirà mai a perdonare sua nonna? e i suoi genitori?

Una mattina appena alzata, Miley, si trovo un segno sul collo causato da una persona da lei odiata a causa di un tradimento..

-Sei qui per uccidermi?-
-Sono qui per salvarti.-
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FAN FICTION ISPIRATA AL LIBRO "HUNGER GAMES"

Un amore tra Zayn e Harry un amore che non doveva esistere tra il bene e il male ma tutto può succedere..
Se vi ho incuriositi almeno un pochino passate di qua..

Non ho mai avuto un interesse particolare per la vita,neanche quando lui mi abbandonò,mio padre mi abbandonò quando ero molto piccola,quando mia madre rimase di nuovo incinta di Harry non mi fu nuovo... Era come se già me lo aspettassi in un certo senso,adesso ho 16 anni e vivo ad oxford street,un quartiere di Londra,gli amici che ho si contano sulle dita di una mano,Liam,Demi,Justin ed Harry il mio fratellino di 8 anni ho anche una cucciola si chiama White,ho deciso di raccontare la mia storia perché la tengo molto a cuore,non nego che ci sono stati degli episodi in cui volevo davvero morire,ma nel suo piccolo la mia vita è stata un misto gioie e dolori,dolori e gioie,per adesso è tutto mi limito solo a raccontarvi la mia esperienza con la vita. Samantha.

“Dovresti prendere qualcosa di più sostanzioso.” Disse ferma una voce maschile dietro di me. Non la riconobbi e mi voltai verso il ragazzo che aveva parlato.
“Prendo ciò che mi pare.” Dissi mostrando un sorriso sfacciatamente malizioso che lui ricambiò al più presto.
“Mmh… sei nuovo?” Chiesi addentando la mela in modo sensuale.
“Sì, è il primo giorno e già mi sono scocciato di questa prigione.” Ridacchiai e il suono della mia risata poteva essere facilmente ricordato come quello di un’oca. Era ciò che faceva impazzire i ragazzi. Una piccola risatina anche finta, per fargli capire che la loro battuta ti era ‘piaciuta’.
Presi a disegnare rette verticali immaginarie sulla sua spalla destra con il mio indice.
“Che ne dici se ti faccio fare un giro come guida in questa prigione?” Mi morsi il labbro inferiore cercando di persuaderlo.

«Stai tranquilla. Non ti farò del male, non potrei mai.» le sussurrò accarezzandole dolcemente la testa.
La donna l'aveva riconosciuta, era lei.
«Non è ancora il momento di incontrarci…» esitò, non sapeva il suo nome.
«A..A…Alexis.» balbettò a fatica lei, riportando lo sguardo sulla donna.
«Bene, Alexis. Quando arriverà il momento giusto, ci incontreremo nuovamente. Ma fino ad allora, devi perdonarmi per quello che sto per fare.»
***
«Siamo molto più simili di quanto pensi, Alexis. È un bene che tua madre se ne sia andata proprio adesso, l’ha fatto per il tuo bene. Poi con il tempo capirai perché.»

Stringeva i libri al petto,con lo sguardo basso per la paura che qualcuno potesse anche semplicemente sfiorarla,parlarle,chiamarla. Era diretta verso casa sua,dove lì sarebbe stata a sicuro. Fuori dagli sguardi della gente. Lei era particolare,molto particolare. O forse,non era lei particolare. Ma la sua malattia lo era. Lei era socio fobica. Fin da bambina,aveva paura delle persone. In effetti,tutti noi abbiamo paura delle persone,sì. Ma la sua era una paura talmente elevata che si trasformò in 'malattia'. E addio vita normale. Lei non esisteva,se non per il comune. Ma chi è questa 'lei' con la quale ho subito incominciato a parlare? Beh,sono qui per raccontarvi la sua storia,io,che più di ogni altro,vedevo tutto,sapevo tutto. Ma conservavo tutto nel mio cuore. E adesso,che lei ha più di 70 anni,ho deciso di riprendere la sua adolescenza,che secondo me,è stata speciale.

''LASCIAMI,HARRY LASCIAMI TI PREGO!''
Lui rise e si tolse la maglietta.
''Sei così bella quando mi preghi''. disse continuando a baciarmi.
***
ATTENZIONE: CONTIENE STUPRO E OMICIDIO NEL DETTAGLIO.

Dal capitolo 1:
"Mi vergognai di me stessa, mi sentivo una nullità. Mi tagliavo perchè me lo meritavo. Dovevo soffrire. Sentivo che se non mi autolesionavo potevo anche morire. Lo facevo per sopravvivere."
*
"Una cosa positiva dell'autunno? Tutte le persone normali iniziano a vestirsi pesante, maglie a maniche lunghe, felpe, giacchetti, almeno non ero l'unica."
Con questa storia non voglio assolutamente indurre qualcuno ad autolesionarsi, è tutto frutto della mia immaginazione.