Brooklyn, 1903.
Si stavano rincorrendo come due bambini sul prato pieno di margherite e papaveri; cadevano, si rialzavano, si abbracciavano poi però caddero per terra l’uno sull’altro, Francie non riuscì a controllare i battiti del suo cuore che aumentavano più lei lo guardava negli occhi, in quegli occhi che lei amava tanto, l’esatto contrario dei suoi che invece erano blu come il cielo.
« Liam?» sussurrò piano per paura di rompere quel silenzio magico.
« Dimmi Prima Donna» rispose mettendole una ciocca di capelli ribelli dietro l’orecchi sinistro.
« Tu mi ami, vero?»

- Che vuoi fare? - chiesi con un tono che doveva essere deciso, ma non ci riuscivo. Sicuramente avevo detto questa frase con un tono tra il terrorizzato e il tremante.
- Niente se tu non vuoi - mi rassicurò.
Era la prima volta che un ragazzo era gentile con me. O meglio. Era la prima volta che un ragazzo conosciuto in discoteca era gentile.

“I cadaveri di due giovani uomini sono stati trovati questa mattina in una stanza privata del più grande Hotel/Casinò di Las Vegas. Si sospetta che il duplice omicidio sia ancora una volta opera dei due serial killer più ricercati d'America.”
Louis sorride, stringendo più forte le dita di Harry tra le sue.

Con un incontro per lavoro nascerà una storia a dir poco bellissima

-Cosa hai Lee?!
Mi giro guardando i due occhi blu come il mare che avevo davanti.
Dio solo sa quanto è bella... Ma anche intoccabile.
È troppo per uno come me. Troppo perfetta per uno che viene dalla strada.
I lunghi capelli biondi tenuti sollevati dalla coda mostrando il lungo collo bianco, una canottiera nera che le risaltava le curve e dei pantaloncini della Hollister da ginnastica che lasciavano nude le sue snelle gambe.
È la fine di luglio e fa un caldo bestiale, devo anche la colpa a questo per la mia semi erezione.
Suda e questo la rende ancora più sexy.
-Nulla Ash.
Le sorrido e la vedo ricambiare.
Quel sorriso era capace di stregarmi.
Apre l'armadio e si sfila la maglietta e i pantaloni.
Era una cosa normale, pensava che io fossi GAY.

Perché devo andare in quell'hotel da snob che prenotano una stanza solo per i loro cani?
"devi andare. È fondamentale per il successo del nostro giornale. Se non vuoi poi non venire più domani"
Il mio capo aveva messo bene in chiaro la situazione.
Era venerdì io sarei stata via per TUTTO il weekend. Avevo già deciso che sarei andata a due feste.
E invece no, devo intervistare 4 adolescenti con i soldi che gli escono dal culo.
Non è giusto. Avrei fatto del gran sesso, come ogni fine settimana.

"Perche' ha baciato proprio me?'
era questa la domanda che non riusciva a togliersi dalla testa...

Liam si inginocchiò di fianco a lui e gli prese la mano.
-Zaynie, lo sai che non devi avere paura di nuotare perchè ci sono io.
Gli sorrise dolcemente.
- Non vorrei mai che affogassi, ci sarò io a reggerti.

"Vedi ho fatto errori tempo dopo tempo
Ma no non oggi,non mollerò fino a quando non avrò trovato quello che sto cercando
Sono quì solo per trovarti
Tutto ciò di cui ho bisogno è averti al mio fianco"
-Justin Bieber

[VI parte Car wash; Ziam, menzioni Larry]
Liam's PoV:
Liam non si era ancora staccato da Zayn, nonostante fossero già passati venti minuti, avvolgeva ancora il corpo del diciassettenne tra le braccia respirando piano contro i suoi capelli.
Zayn's PoV:
- Leeyum.- sussurrò appoggiando la testa contro il muro di cartongesso. - Continua a parlare.-

Osservai quello schifo di persona che tanto mi aveva fatto soffrire.
Aveva capelli color caramello lunghi fino a metà schiena con la frangia.
Aveva occhi color oceano e una bocca sottile.
Era piuttosto magra.
Era uguale come il primo giorno che l'avevo conosciuta.

«Hey!».
Il mio respiro si fece pesante.Girai leggermente la testa,il necessario per vedere che il ragazzo che era in pedi mi stava raggungendo.
Iniziai a correre,ma con scarsi risultati,le mie gambe sembravano paralizzate.
Il ragazzo riuscì a raggiungermi,afferrandomi il polso.
«Dove credi di andare dolcezza?» sussurrò al mio orecchio.
Il cartone del latte mi cadde,finendo malamente a terra.
Mi divincolai sotto la sua presa,senza riuscire a liberarmi,la sua presa era troppo forte.
«Guarda Malik,una ragazzina si vuole unire a noi!Non sei contento?Eh,non sei contento?» disse trasportandomi verso il ragazzo accasciato a terra e tirandogli un altro calcio.