Raccolta di drubble/flash-fic dal Pov. di Hazza con tutte le coppie, ispirate ad una canzone messa a caso dalla mia libreria iTunes.
Give Me Love – Ed Sheeran (Zarry)
E mentre dentro di te il sangue si trasforma in alcol, tutto ciò che gli chiedi è regalarti amore, perché mai come in quel momento ne hai bisogno.
Who Knew – P!nk (Narry)
Sei arrabbiato, continui a correre, inarrestabile.
“Non è possibile, non è giusto, non a lui.” Ti ripeti, mentre il fiato si fa corto e le gambe si fanno pesanti.
Stand Up – One Direction (Larry)
Ballate, vi guardate, vi sfiorate, mentre lui distoglie lo sguardo quando il tuo si fa troppo pesante e sorrise, imbarazzato. E tu non puoi fare altro che trovarlo adorabile, e dirti che deve essere tuo.
Please Don’t Stop The Music – Rihanna (Lirry)
«Sei mio.» ti sussurra e tu gemi leggermente, sorridendo, pregando che la musica non si fermi mai.

"Quattordici, quindi con quella. Le aveva contate. Puntualmente, almeno due volte a settimana quel ragazzo si riportava a casa una ragazza e se la faceva senza preoccuparsi della povera Emily, costretta spesso a rimanere sveglia fino a tardi per il troppo rumore.
Dal canto suo, la ragazza si imponeva sempre di rimanere a letto e di mantenere la calma, ma quella sera era troppo nervosa per riuscirci."
[...]

Victoria è appena arrivata a Londra con le sue due migliori amiche:Giulia e Francesca.
Una brutta litigata allontanerá le ragazze facendo ritornare una di loro in italia,le lacrime non mancheranno,ma neppurele risate e il romanticismo.
Spero vi piaccia,BUONA LETTURA!

"Alison svegliati tesoro.....scendi a fare colazione insieme a noi"!
ed ecco che la voce di mia madre rimbomba nelle mie orecchie. Ricordandomi che come ogni
fine settimana vado a dormire dai miei che abitano in pieno centro di Londra. Dovrei cambiare le mie abitudini e rientrare a casa mia anche il fine settimana adoro la tranquillità che c'è a Croydon dista daLondra solo mezz'ora ma sembri in paradiso. Non ringraziero' mai abbastanza i miei genitori per avermi acquistato una casa tutta mia facendo sacrifici enormi. Non è una reggia e non è al centro di Londra ma poco mi importa sono comunque felice di avere avuto l opportunità grazie a loro di essere libera e indipendente da quanto ho avuto 19 anni e adesso dopo quattro anni non mi pento della mia scelta, anche perché il week end sono quasi obbligata da i miei genitori e da mio fratello Robert a dormire dai miei per stare insieme.
Al pensiero della parolina insieme, la mia mente ritorna alla realtà ricordando che mia madre mia ha appena urlato di scendere a fare colazione.

«Un bacio sulla guancia» era disgustato. «Di nuovo».
«Sta’ zitto Hazza. Sto cercando di seguire».
Il riccio non si arrese, e prese il gomito dell’amico, facendolo distrarre nuovamente.
«Voglio seguire questa fottuta lezione, Harry. Lasciami in pace» lo avvertì, minaccioso.
«No Zayn, ora mi ascolti. Perché le hai dato un bacio sulla guancia?»
Il moro sbuffò e si arrese, posando la penna.
«Cos’avrei dovuto fare? Infilarle la lingua in gola?»
«Per esempio».
«Sei disgustoso».
«Solo un anno e mezzo fa l’avresti fatto».
«Già, ma le cose sono cambiate, e lo sai».
«Giusto, mi sono dimenticato che sei una specie di Edward Cullen “io rispetto le donne” e blablabla…»
«Cosa c’è di male?»
«Edward Cullen è palesemente froc-»
«Non intendo quello».
[...]
«Invitala a casa di Liam, oggi pomeriggio. I signori Payne tornano tra sei giorni, e Liam vuole darsi alla pazza gioia più che può prima del loro ritorno. Mi ha scritto un messaggio, oggi pensava alla piscina. Ci saranno anche Louis e Niall. Hollie non è sicura di riuscire a venire».
Zayn ci pensò su. «Secondo te accetterà?»
«Quale ragazza sana di mente si perderebbe Zayn Malik in costume da bagno?»

«carino il tuo amico.», ammiccò Henriette, in direzione del riccio che stava ballando sulla pista colorata.
«non ci provare, è inutile.», sbottai, serrando i pugni.
«un pensierino ce lo faccio.», continuò, liquidandomi con la mano.
«ho detto di no!», scandii ogni parola, prendendo la ragazza per il colletto della camicia bianca e sbattendola contro il muro freddo della discoteca, vidi la paura nei suoi occhi, la mollai di scatto e presi il riccio per un polso.
«andiamocene.», dissi fredda, trascinandolo tra la gente ubriaca e tremendamente sudata, lui si fermò.
«non voglio andare a casa.», disse, io strinsi i pugni e sospirai, cercando di mantenere la calma.
«fai come vuoi, allora.», borbottai, voltandomi e andando a casa.
[..]
«voglio che voi scriviate cos'è l'amore.», disse il professore.
"non ci siamo mai chiesti perchè cupido lanciasse le frecce al cuore, le frecce fanno male, l'amore fa male e ti fotte, anche.", scrissi velocemente, alzando lo sguardo e osservando lui e Henriette che ridevano. Mi maledissi perchè quella sera sarei potuta rimanere in discoteca e impedire il loro incontro, ma avrei finito per far male a lui, nel disperato tentativo di proteggerlo dai pericoli, di proteggerlo da me.

Questa storia parla di una ragazza che si trasferisce a londra con la madre(ha i genitori separati),il fratello e la migliore amica...incontrerà un ragazzo che le cambierà la vita...
chissà se è vero amore! Riusciranno ad affrontare tutti gli ostacoli??(ce ne saranno parecchi)
Incontrerà anche dei migliori amici fantastici,che l'aiuteranno in molte situazioni difficili!

Da quando l'aveva vista la prima volta aveva saputo che voleva proteggerla e farla sua.
E lo aveva fatto.
Ma l'aveva anche fatta soffrire.
Per colpa sua riceveva insulti ogni giorno.
La notte nel letto lei piangeva sempre.
E a lui gli si rompeva il cuore vederla conciata in quel modo.

E mai,per nulla al mondo avrei immaginato che quegli occhi avessero trovato casa tra le fiamme.Dovevo scegliere tra il fuoco e la pioggia.Oppure potevo rifiutarli entrambi,ma preferivo la scelta tra inferno e paradiso piuttosto che in un'esistenza nel Purgatorio.

"Cosa succederrà? La mia vita sta cambiando, con l'arrivo del pakistano come andranno le cose? Sarà tutto come prima o no?" Tenete d'occhio questa frase, servirà con il passare del tempo.

“Ciao mi chiamo Harry” una voce alle mie spalle mi fece sobbalzare , mi girai di scatto e trovai un ricciolo dagli occhi verdi con un sorriso stampato in faccia , non l’avevo mai visto prima d’allora , sarà stato nuovo “Sono nuovo qui...” appunto “e so che siamo in classe in sieme , come ti chiami?” disse facendo qualche passo in avanti mentre io appoggiai la schiena sull’armadietto , sospirai “non ti conviene parlare con gli sfigati se vuoi farti una reputazione , novellino” mi voltai e riaprii l’armadietto mentre il ricciolino si faceva sempre più vicino “ma perchè?” mi girai per guardarlo negli occhi , cosa che non facevo quasi con nessuno , ma era necessario “perchè in questa scuola , se vuoi essere qualcuno , con me non devi stare”
|| A Londra era cominciato tutto col piede sbagliato ; a casa mia era la più amata , avevo tanti amici , mi divertivo ed andavo bene a scuola , ma una volta perso Papà mamma non fu più la stessa , decise di scappare , di trasferirsi da quella città che aveva troppi ricordi per noi , scelse Londra chiamandola come la città più bella dove non ci si annoiava mai , eppure le uniche cose che io riuscivo a fare

Appena mi voltai,le sue braccia mi cinsero il ventre e il suo mento si poggiò delicatamente sulla mia spalla destra.
Mi scostò i capelli dall'orecchio e m'intimò con voce calda:"Io riuscirò a scioglierti il cuore,Shelley.Te lo prometto."
Un brivido mi attraversò tutto il corpo,quando posò le sue labbra sulla mia guancia.
Non potevo liberarmi da quell'abbraccio,avevo trovato qualcosa più forte di me.
I suoi abbracci erano l'unica cosa che non consideravo impenetrabili.
Non mi stringeva con forza,ma con più grazia possibile. Nonostante questo però,mi stava uccidendo.
Delle lacrime involontarie mi solcarono il viso,ma non fecero in tempo a scendere che lui le raccolse con il dorso della mano,
che respinsi subito dopo con un leggero schiaffo su di esso. -tratto dal capitolo nove.-

«Sam, io e tuo padre partiamo, andremo dai nostri amici francesi a Parigi per una settimana. Ormai sei grande e sei in grado di cavartela da sola per una settimana, poi Anne è stata gentilissima e ha detto che per qualsiasi cosa la puoi chiamare e che se vuoi potrai stare anche a casa loro, dato che tu ed Harry andate a scuola insieme e siete amici.»
Rimasi alcuni istanti immobile.
Sarei dovuta stare una settimana dai vicini?
Vi starete chiedendo chi erano i vicini..
La famiglia Styles.
Quindi, riavvolgiamo il nastro.
Sarei dovuta stare una settimana dai vicini?
Harry?
Harry Styles?
Una settimana!?
…
Perchè a me, che cosa ho fatto di male?

*dal capitolo 1*
Era una mattina di novembre come le altre , stavo andando al corso di fotografia quando vidi una persona che mi sembrava molto familiare,così mi avvicinai e con una scusa attaccai bottone...
io-scusa sai dove devo andare per trovare la scuola di fotografia?
x-si certo, allora devi andare sempre dritta fino a quel incrocio poi giri a destra
io-grazie *non vi dico il nome*
Gia era proprio lui solo che il nome mi uscì involontariamente ...
Ciao a tutte! con questa piccola intro spero di avervi incuriosito almeno un pochino e che passerete a leggerla baci Hxx

Guardami, Louis.
Voltati.
Sorridimi.
Una sola volta, una soltanto.
Me la farò bastare, te lo prometto.