Prologo:
Ciao a tutti, questa è la vita di una ragazza di 17 anni che viveva a Mulingar, con il suo migliore amico Niall James Horan. Lei è la ragazza più come dire…si ecco il termine adatto “stronza” della scuola. E’ simpatica, dolce, solare ma anche molto fragile. Lei si chiama Summer, è mora con i capelli lunghi, ha gli occhi azzurro cielo, quasi blu. Crede ancora nelle favole e, soprattutto crede che tutte le favole abbiano un finale felice. Si è stronza, però è molto fragile. Suo padre morì quando lei aveva solo tre anni. Con sua madre non ha per niente un bel rapporto, anzi, lei la odia. Lei è una persona molto fragile, ed è per questo che ora è diventata una ragazza stronza, proprio per non far vedere la sua fragilità alle persone che la circondano. La sua vita cambierà, si cambierà proprio quando lei e il suo migliore amico Niall si trasferiranno a Londra.

Più mi odiava più lo amavo.

Questa è la MIA storia, parla di me, del periodo che sto passando e di come i miei IDOLI mi stanno aiutando. Non so se vi ritroverete in me e nel mio carattere, ma spero comunque che leggiate la storia, potrà esservi di aiuto, potrete ritrovare nei vari episodi voi stesse e magari sentirvi meno sole. Buona lettura :D.

Lei ragazza solare ma timida...la si può definire solo PERFETTA!!!
Lui ragazzo bello e dolce...ma lo si può definire solo BASTARDO!!!
Loro una coppia fantastica...che la si può definire solo UNICA!!!
ma purtroppo nella vita tutto ha la parola FINE!!!

Demi, una ragazza che odia tutto di se e Harry, quel ragazzo che le farà capire quando è importante.

"E così è questo che sei diventata!" esclamò.
"Sì, e tu sei rimasto il solito coglione, invece?" chiesi, spudoratamente.
"Beh, tu sei sempre acida." rise sotto ai baffi, lui.
"Sei davvero perspicace!" scherzai, schietta.
"Non credevo che un giorno ce l'avresti fatta." affermò.
"Ho semplicemente seguito i miei sogni, e soprattutto, non ti ho dato ascolto." ammisi, voltandomi.

Era tutto sbagliato. Come mi ero ficcata in questa situazione?.
Continuava a fissarmi con quei suoi occhi verdi, ora rossi e lucidi.
Non mi lasciava scampo. Tenendomi inchiodata tra le sue braccia e la
parete, i riccioli fradici gli cadevano sulla fronte rendendolo se
possibile...ancora più irresistibile.
Il suo respiro affannato si mescolava al mio, lo stomaco si
contorceva, e via via tutto attorno a noi andava a dissolversi, le
uniche cose chiare erano il suo viso e il mio cuore accelerato che
ormai batteva più forte dei tuoni assordandomi. Restammo bloccati uno
davanti all'altra, per un tempo indefinito.
Lo desideravo più di quanto avessi mai potuto immaginare di desiderare qualcuno, più di
quanto avessi mai ammesso, anche a me stessa, ma non dovevo mollare.
Era un punto di non ritorno, un bivio che evitavamo da mesi, avremmo
rovinato tutto e non potevamo permettercelo.
La pioggia correva su i nostri volti confondendosi, mascherando le
lacrime. Continuò a fissarmi e pian piano, incerto, appoggiò il suo
naso al mio. Non ci eravamo mai concessi questa vicinanza. Troppo
vicino. Stavolta ero in trappola, e avrei ceduto...

Natale.
Una parola che fin da bambina ho sempre adorato.
La mia festa preferita,i regali,i sorrisi,i baci,gli abbracci. Il calore,l’affetto. La famiglia,le persone care.
Quest’anno però,sarebbe stato un po’ diverso. Il primo Natale con lui,con loro.

Mi volto verso Louis e gli do' una botta sul braccio, poi quando ho catturato la sua attenzione indico la ragazza col mento per accertarmi che non sia un'allucinazione mattutina da carenza di zuccheri. Nel momento in cui vedo che la mette a fuoco so di non essere pazzo e mi aspetto che abbia la mia stessa reazione, ma invece fa solo un'espressione come a dire: ci può stare, è carina.
Vorrei dirgli: "carina? Quella ventenne è l'amore della mia vita.", ma ovviamente non posso. Nella metro tutti hanno sonno e c'è troppo silenzio.
Così estraggo l'Iphone dalla tasca e gli mando un messaggio: "Come faccio a parlarle?"

- Piaciuta la sorpresa, piccola?!-
- Zayn, non capisco..-
- Ti ho organizzato una piccola sorpresa, tre giorni di puro relax per noi e due.. noi e tre.. – disse guardando la pancia .
- Ma tu sei meraviglioso – dissi sorridendogli e buttandoli le braccia al collo lui mi sollevo da terra e mi fece girare. Poi i nostri occhi si incrociarono e ci perdemmo completamente misi le gambe intorno al suo bacino e continuammo a guardarci, i suoi occhi mi facevano sempre lo stesso effetto, il color cioccolato infinito si coordinavano perfettamente con i miei caramello, era una combinazione perfetta.

Ora a diciannove anni,sembra tutto più facile.

Vivi la vita al momento, perché il resto è incerto

«Buona fortuna ragazzi. Spero riuscirete a portare a termine la vostra missione!»
Detto questo, cominciarono con l'appello. Uno ad uno ci saremmo dovuti dirigere verso il grande cubo, mostrando solo al Comitato il nostro incarico. Sperai con tutto il cuore che la mia missione potesse essere facile.
Così non fu, ovviamente.
«Angela Harvey» lo sguardo di Klaus si riempì d'orgoglio. Io, invece, lo guardai con aria di sfida, convinta che la mia sarebbe stata una delle missioni più facili del mondo.
Infilai la mano nel cubo, estraendo un piccolo anello d'oro.
Oro, brutto segno. C'erano solo tre anelli d'oro, il che voleva già dire che la missione sarebbe stata non complicata, di più. Strabuzzai gli occhi, tentando di non dare nell'occhio.
Prima di allontanarmi tremante dal cubo scorsi il nome della persona a cui avrei dovuto praticamente dedicare la mia vita ultraterrena: Harry Styles.

Avrei potuto dire si, e vivere una bellissima storia d'amore, avrei potuto dire si, se non ci fosse stato l'altro.

E ora potevo dirlo, potevo dire ciò che avevo sempre pensato: l'amore vince sempre.