"Dimmi che è tutto una bugia."
"Scusa." ripetè.
"No, vaffanculo!"
Il ragazzo si guardò nervosamente le scarpe senza ribattere.
"Ah, è così dunque? Tutto quello che abbiamo passato e tu te ne vai così. I miei complimenti! Si, hai infranto tutto quello in cui credevo.
Ti ho amato e ti amo tutt'ora. Ma dimmi, come ho potuto essere così stupida. Mi sono sempre fidata, ti ho sempre lasciato lo spazio che volevi.
Ho sbagliato qualcosa? No! Ho fatto tutto quello che una ragazza fa per il proprio fidanzato. Mi hai tremendamente deluso."
"Addio." sussurrò lui, alzandosi e lasciandola lì.

Cause you were mine for the Summer
Now we know its nearly over
Feels like snow in September
But I always will remember
You were my Summer love
You always will be my Summer love

PROLOGO
Essere genitori comporta delle responsabilità.
Essere genitori significa dare amore, affetto ai propri figli e non scappare davanti ai minimi problemi.
Dare al mondo un bambino è la cosa più bella che ci possa essere nella vita.
Ovviamente è ancora più bello quando si sa che il proprio figlio cresce con l'affetto e l'appoggio di tutti e due i genitori.
Ma se non è cosi, la vita può riservare parecchie sorprese per il futuro.
Mi chiamo Hope, ho ventun'anni e vengo dalla Spagna.
I miei genitori sono morti all’età di 10 anni, ero ancora una bambina. Indifesa e disorientata.
Se ancora non avete capito, sono un genitore.. si.
Mi sono ritrovata incinta a diciassette anni per colpa di uno stupido ragazzo di cui ero follemente innamorata.
Ma purtroppo prima che glielo dicessi di essere incinta, è andato via.
Lasciandomi sola, con in grembo una bambina e tutta una vita da poter ancora vivere.
La mia bambina adesso ha quattro anni.
Ha i capelli biondi dorato, e gli occhi color celeste cielo. Proprio come il padre.
Ha un carattere dolcissimo, e molto affettuoso.
Penso che Melody sia la cosa più bella che mi si capitata nella vita.

-cosa ci fai tu qui?- chiese il ragazzo spaventato, io lo guardai interrogativa e inclinai leggermente la testa verso destra, -ehm...- non mi fece finire perchè mi afferrò saldamente il polso e iniziò a correre, -non dovresti essere qui! gli umani non devono essere qui!- io ero stupita e sconcertata, arrivammo in un vicolo buio e si fermò, -corri! corri più velocemente possibile verso il fiume e attraversalo! prima che tramonti il sole! io cerchèrò di distrarli!- lo guardaì come si guarda un matto, si perchè stava delirando...

"caro diario,oggi ci sono le prove,rivedrò Lou finalmente,mentre è stato in vacanza con la Calder sono stato malissimo…"
ONE SHOT LARRY.

...''L'indomani sarebbe cominciata la mia nuova vita in una nuova città...''

Louis e Danielle, amici da due anni.
La vigilia di Natale.
Dublino, da Charlemont Street a Dame Street, shopping in Grafton Street per un regalo per Lou.
Cosa centra Shakespeare?
No, ok.
Quest'introduzione non ha senso.
Entrate, leggete, recensite, non avevo idee per l'intro, all right?
Irish xx

Qualcuno la trattenne per il braccio; era lui. «Si può sapere cosa ti prende? È sempre stato il tuo sogno lo Schiaccianoci, me lo hai detto tu. È possibile che adesso mandi tutto all'aria per... Per cosa? Cos'hai, Hannah, perché sei così strana in questo periodo? Perché continui ad evitarmi?», le chiese il ragazzo con un velo di tristezza nei suoi bellissimi occhi. La ragazza strattonò il braccio dalla sua presa, lo fissò negli occhi. Glielo dico o non glielo dico? Sii coraggiosa, Hannah.
«Vedi Niall, io...», tentò di dire, ma le parole le morirono in gola.

Non si ama con il cuore, ma si ama con la testa, con il cervello, il cuore non centra un bel niente, e tantomeno ha quella forma di culo con un cono in cima.
#larry

«Klaire, ti sei sporcata –ghignò Niall- lasciami fare» si sporse verso di me e con un dito mi pulì la guancia mentre teneva lo sguardo puntato nel mio, lo vedevo avvicinarsi col viso, eravamo pericolosamente vicini, distratto allontanò la mano strattonando il vassoio sulle mie gambe.
La tazza si capovolse, sporcando tutte le lenzuola e il mio amato pigiama celeste, evitando quello che era successo, Niall continuò il suo percorso, si protrasse nuovamente su di me e cercò le mie labbra.
Vorace mi inondò di passione, allacciai le mie braccia attorno al suo collo, lui repentino mi spinse di nuovo sul letto facendomi poggiare la testa sul cuscino.

Mi prese per mano e mi portò dentro casa sul divano davanti al camino acceso, con una cioccolata calda e una coperta sulle nostre gambe intrecciate.
-Sono così divertente?- mi chiese poggiando entrambe le nostre tazze sul tavolinetto di vetro di fronte a noi e iniziando a farmi il solletico.
-In realtà sì.- risposi continuando a ridere.

Una storia finita.
Un odio nato dietro a un forte amore.
Ricomiciare daccapo è possibile??
Si, se si ama davvero.

E' bastato un colpo in cuore per ucciderti.
E' successo tutto velocemente e io non c'ero. E questo mi distrugge.
Me lo ricordo, sai, come ci siamo conosciuti.
Vicini di baracca.
Due semplici ragazzini nel vigore dell'adolescenza, ignari del pericolo e del rischio.

Le Sats erano un gruppo musicale, proprio come loro. 
Avrebbero fatto tutto per la musica, persino condividere la propria residenza con quel gruppo angloirlandese. 
**
Cinque ragazze, cinque ragazzi, sesso, una scommessa e quel maledetto orgoglio. 

E se la persona che ami da sempre ti ricambiasse? E se una volta scoperto non ti importasse più?