questa è la mia storia su un incontro che da subito si è trasformato in attrazione reciproca fino a diventare una relazione più unita che mai!

Luisa e Margherita...le due protagoniste della storia, una Directioner sfegatata che si troverà davanti a i suoi idoli e una ragazza che non sa neanche della loro esistenza.
Tra baci, viaggi e concerti le loro vite si complicheranno a tal punto da non capirci più niente.
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L'ALTRO GIORNO MI SONO ACCORTA CHE NON STAVO SCRIVENDO CIO' CHE MI SENTIVO, QUINDI E' MOMENTANEAMENTE SOSPESA. MI STO CIMENTANDO IN ALTRO, SCUSATE
Lui aveva già visto quegli occhi azzurro cielo, aveva già visto quel corpo fasciato da un'aderente tutina nera che ora stava correndo via. Le gambe lunghe della ragazza si muovevano veloci mentre si allontanava da lì, sotto lo sguardo confuso del riccio.
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"oh insomma, Harry! Mi vuoi dire chi è la ragazza che stai sognando da una settimana?"
"Lei..." non sapeva che parole potesse identificare una creatura così... 'speciale'
"Lei è la ragazza della notte"

Lui non se ne accorgeva, ma a me piaceva guardarlo mentre era distratto, mentre non lo faceva nessuno, mentre si perdeva nelle sue cento cose da fare. Lo osservavo e mi rendevo conto che qualcosa di bello la vita per me lo aveva riservato. Non c'era cosa che mi rendesse più felice, pieno e rilassato allo stesso tempo. Passavamo le giornate a prenderci in giro, eppure, quando lui mi guardava negli occhi, il mondo si fermava.

Quando Sophia lo guarda, preoccupata da quelle lacrime, l’unica cosa che Niall sussurra con un sorriso è “Scommettiamo che...” .
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E' una Nosh, con Preg!Sophia. SidePairing Larry e Sophiam ed alcuni riferimenti Ziall. :D

Sono fatta così.
Mi fido.
Mi fido troppo.
E mi affeziono facilmente.
E come da copione ne rimango fregata, come al solito.
Ma non importa.
Dovremmo imparare dalla notte che non chiede mai nulla in cambio di un sogno.
Chi è debole va aiutato, non calpestato.
Sembra una cosa ovvia, eppure bisognerebbe spiegarla al 90% della popolazione mondiale.
Madison Beer.
Harry Styles.
Change.

-Vieni con me, ti porto a casa, Isabelle-
In quell'istante un brivido scosse tutto il mio corpo -C-come fai a conoscere il mio nome?- dissi spostando il mio sguardo dal suo occhio sinistro a quello destro velocemente e in continuazione mentre la paura si trasformò in terrore.
Il ragazzo non rispose alla mia domanda ma si portò una mano ai capelli, ormai bagnati, sistemandoli. -Mi chiamo Louis. Louis Tomlinson-.

-Allora ragazzi di che parlavate voi due in classe sta mattina, che la Smith continuava a guardarvi male?- esordì Niall. Dio Niall ti voglio bene, ma taci please.
-Stavo ricordando alla Brooks di quanto io fossi bravo a l...AHIIAAAAAA- urlò Malik
-Gli stavo ricordando di quanto fosse bravo a rompere i coglioni alla sottoscritta- lo corressi appena in tempo, tirandogli un calcio da sotto il tavolo. Tutti risero.
Per scoprire il resto, leggete e recensite;)

Harry e Louis, Louis ed Harry, quel che erano e non saranno più.

Harry ha diciannove anni, una cotta imbarazzante per Louis Tomlinson e una vicina di casa che lavora per per l'attore ventiduenne e che lo aiuterà a conoscerlo...

In questa storia ho voluto utilizzare Niall Horan, sconvolgendo un po' la sua persona.
Avrà anche delle PARTI ROSSE, avverto!
Spero vi piaccia! Un bacio!
Dal testo:
Dov’era finita l’intelligenza? E la cortesia? E la dolcezza?

"Il mio sguardo è fisso su un punto vuoto della strada e le orecchie mi fischiano, ovattando tutti gli altri suoni.
Tutti tranne uno.
'Mamma!' La sua voce si ripete nella mia mente, più e più volte."
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Vi avviso, è lunga e triste, quindi buona fortuna a chiunque decida di aprirla, lol.

«Ecco puoi accostarti qui, quella è casa mia» dissi indicando una piccola casetta gialla alla fine dell'angolo. Spense la macchina e mi guardò rivolgendomi un sorriso malizioso. «A questo punto dovrei baciarti poi tu dovresti invitarmi dentro casa e-» «HARRY!» urlai cercando di nascondere un sorrisetto. Sbuffò. «Come se tu non volessi» borbottò pensando che io non lo sentissi.

*tratto dal testo*
Era da due settimane che non ci sentivamo e quando finalmente il telefono squillò e vidi il nome sul display per poco non caddi dal letto. Premetti il pulsante e sentii lui ridacchiare salutandomi con il suo ' ciao principessa'. Restammo al telefono per circa 2 ore, lo sentivo strano.. Ogni tanto mi interrompeva dicendomi che aveva una sorpresa per me ma io lo ignoravo e proseguivo con i miei discorsi, 80% dei quali erano sul fatto che mi mancava e che non potevamo vederci a causa di tanti fattori che odiavo solo ricordare e ignoravo inoltre il fatto che lui sapesse quanto odiavo essere interrotta.

Il campanello squillò. Ero terrorizzata.
Mi avvicinai alla porta urlando:
"Vattene! Chi sei? Cosa vuoi?"
Poco dopo la sua risposta:
"Lasciami entrare, ti spiegherò tutto!"
"Vuoi stuprarmi?" Non riuscii a dire nient'altro. Fui persino sorpresa della mia risposta così, quasi, disinvolta.
"Mi piacerebbe molto."
"Cosa?!"
Lui ridacchiò suonando di nuovo.
"Lasciami entrare, ti prometto che non ti farò nulla! Non avere paura di me!"