Dal testo:
L’intera pagina era occupata da una sola grande fotografia che ritraeva in primo piano il viso sorridente e scanzonato di Stiles.
Era impossibile per il licantropo non soffermarsi sulle sfumature dei suoi occhi o sul naso che in modo così infantile e femminile volgeva all’insù e neppure era semplice non sorridere di rimando a quelle labbra arricciate verso l’alto, anche se solo da un lato.

Una è un incidente, due una coincidenza, tre uno schema e quattro... un fottuto guaio: ovvero come Stiles Stilinski si ritrovò innamorato dell'odiato Derek Hale

Non sono mai stata brava con le introduzioni quindi vi lascio un'estratto dalla storia:
-Allora puoi dirmi da dove sono nato io e come nascono i bambini? –chiese ancora Derek con occhi curiosi.
-Bene, vedo che avete mooolto di cui parlare, noi vi lasciamo soli, e… Stiles non scandalizzare troppo il mio piccolo nipotino. –ironizzò Peter, tirandosi dietro uno Scott ghignante.
-Vaffanculo Peter! –urlò l’umano rivolto alla porta, imbarazzato.
[STEREK]

Buonsalve, mondo di EFP! Questa è la prima storia che pubblico e spero vivamente che vi possa piacere nell'esatto modo in cui a me è piaciuta scriverla. La dedico alle mie, schizofreniche, ragazze del gruppo e a mia moglie, che pazientemente per tre giorni, ha subito i miei scleri e mi ha aiutato a comporre questa "cosa".
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Tratto dalla storia:
"Stiles gemette frustrato e quando incontrò gli occhi di Derek capì che, da quel momento, il maggiore non gli avrebbe reso le cose facili e che se voleva avere ciò che bramava doveva sudarsi ogni secondo."
WARNING!
Ci sono scene di sesso esplicito tra due maschi, se non vi piace il genere, non provate neanche ad aprire questa storia.
[Sterek, all the way]

5 volte in cui Derek dorme, più o meno consciamente, con Stiles.
+ 1 in cui Stiles si stufa di questa situazione.
[Sterek]

La sconfitta esistenziale.
Peter Hale si rende conto di come il mondo stia inesorabilmente andando avanti, e di come lui si sia semplicemente perso, fermato, intrappolato in un circolo vizioso fatto della mera ricerca del potere.
L'unico suo punto di contatto col mondo circostante, in una maniera malata ed improbabile, è incarnato proprio dalla figura di Lydia Martin.

[sequel di "la mossa" ; da un prompt di Alina 95 e Stranger; sterek ]
Stiles e Derek stanno insieme, finalmente. E tutto andrebbe bene se solo Stiles non fosse un ventenne vergine costantemente arrapato e Derek un sourwolf all'antica che aspetta la fantomatica "mossa".
Se poi si accettano consigli da amici come quelli di Stiles, la situazione non può che complicarsi.

Momenti di vita quotidiana che celano un dolce segreto.
[Sterek]

«È morta, Stiles. Un mese fa». Stiles gli sorride e corre verso Melissa che lo accoglie a braccia spalancate, accarezzandogli i capelli troppo lunghi prima di alzarlo da terra e baciargli la guancia ricoperta di nei.
«Papà, dov’è la mamma?». Lo Sceriffo stringe i denti mentre una lacrima gli riga silenziosa la guancia ruvida a causa della barba incolta.
[Sterek]

[Omegaverse]
La sveglia suona imperterrita da almeno dieci minuti e Stiles sta seriamente prendendo in considerazione l’idea di distruggerla, nascondere i resti sotto al letto e far finta di non esistere.
«Figliolo? Oggi è il gran giorno. Muoviti a scendere» urla suo padre.
Entusiasmo che Stiles non condivide, proprio per niente. Rotola giù dal letto e scende in cucina. Suo padre lo sta aspettando con un sorriso sulle labbra e un cornetto, con sopra una candelina, poggiato sul tavolo. «Auguri figliolo» dice commosso «da oggi sarai a tutti gli effetti un adulto.»
Stiles dovrebbe esultare a quelle parole, ma non ci riesce. Non ci riesce perché è un Omega e, in quanto tale, la data del suo diciottesimo compleanno coincide con il giorno in cui entrerà ufficialmente nel sistema che gli assegnerà un Alpha con cui potrà scegliere di legarsi. «Grazie pà. Ma preferirei che tu non me lo ricordassi.»
«Stiles… ne abbiamo già parlato.»
«Lo so, però io non riesco ad accettarlo, ok? Non voglio dover dipendere da qualcuno, tantomeno da un Alpha che non conosco.»
«Ma la Matrice…»
«La Matrice è solo una stupida macchina che gioca con le nostre vite» urla uscendo di casa e sbattendo la porta.

Una storia piena di empatia per i maschi, soprattutto quelli privi di potere, senza voce se non quella della violenza.
"Sai una cosa, Stiles? Puzzi di vomito. È meglio che ti sciacqui la bocca" Quanto odio nella sua voce! Sembrava che il volto avesse mutato forma, adesso era quello triangolare di un cobra. Con un gesto rude, Derek gli si appoggiò dietro, inchiodandolo contro il bordo duro del lavandino, e riempì di acqua fredda una tazza di plastica rosa fucsia che aveva preso dal davanzale, forse Laura vi teneva lo spazzolino da denti. L'orlo era incrostato di rossetto, ma quando Derek glielo avvicinò alla labbra non si ritrasse schifato, come un bambino diligente che spera di evitare la punizione si sciacquò obbediente per poi sputare l'acqua sporca nel lavandino. Dalla bocca gli colava sangue, misto a saliva e ad acqua tiepida. Chiuse gli occhi e appoggiò la fronte sul lavandino, voleva scivolare nel sonno e dormire sullo sporco pavimento di linoleum, ma Derek lo scrollò di nuovo. "Dannazione! Ho detto di no!" lo sgridò.

[Sterek | Oneshot | Fluff | 641 parole]
«Che ne pensi di dirmi qualcosa in spagnolo ogni tanto?»
«Stiles, tu non capisci una sola parola di spagnolo.»

E se nella realtà le cose non sono andate come avrebbero dovuto, forse l'unico posto per essere felici è l'universo dei sogni.
Lascio a voi tutto il resto.
[Sterek of course]

Derek e Stiles sono amici.
Derek non vuole essere solo amico di Stiles.
Stiles è convinto che si accorgerà della volontà di Derek di uscire dalla zona amicizia quando farà "la mossa".
Derek cerca disperatamente di capire che cos'è questa dannata cosa perché, insomma, nei libri non c'è scritto niente su questa "mossa".
E lui ha dannatamente bisogno di uscire dalla zona amicizia.

Stiles è sempre stato un ragazzo problematico, ma in questo periodo la tristezza sembra incombere più di ogni altra cosa, e non sa perchè, e gli sembra che nessuno possa aiutarlo, tranne che una persona.
Dal testo: “Ti amo” gli disse lei, lui era girato verso la porta, e sospirando rispose “anche io"."
MaliaxStilesxLydia