Cinque amici organizzano un'escursione in una foresta di betulle.
Il loro tranquillo campeggio si tramuta in un'esperienza terrificante... che culmina in un orrore indicibile.

《 Ognuno di noi possiede una fobia. Una paura talmente forte da spingerci a stare in un angolo con le mani che affondano nei capelli e la testa fra le ginocchia, mentre tremiamo come foglie di fronte a qualcosa che ci terrorizza a morte. 》

Sequel di "Sangue su Chernobyl".
L'UAZ di Feodor, Olga, Anatoli e Vassili è arrivato a Pripyat. Dell'Honker dove viaggiavano Svatok, Irina, Sergei e Boris, però, è scomparso. Un'esplosione fa presagire il peggio.

Vi è una linea di demarcazione tanto lieve e mutevole nel discernere un tratto caratteriale da una malattia mentale che unicamente una crescente presa di coscienza da parte del soggetto interessato può indurre ad una corretta analisi. Ma quando stesso la follia raffigura un tratto raro e sinonimo di saggezza, quale altrettanto folle potrebbe curarla in nome della sanità mentale?

Un gruppo di amici decide di staccare la spina dalla monotonia della vita newyorkese e decide di visitare la piccola cittadina di Labyrinth Town, teatro di macabre leggende metropolitane. Saranno davvero solo leggende? Riusciranno Ellie e i suoi amici a sopravvivere al labirinto?

Chi mi conosce o bazzica sotto le mie storie saprà cosa mi rende felice: l'horror e i Lordi. Due cose, effettivamente, per nulla distanti tra loro. Se ci aggiungiamo il terzo fondamentale ingrediente -la scrittura- il quadro è completo.
Ascolto i Lordi (gruppo heavy metal Finlandese) perchè ogni loro canzone è capace di infondermi -forse non a ragione- un senso d'appartenenza e tranquillità. Ho dunque preso diverse loro canzoni e ci ho scritto delle storie a loro ispirate, le storie che ho visto attraverso le parole. A volte la mia fantasia ha fatto un lavoro maggiore, altre meno: ascoltare i Lordi è come ascoltare degli spaccati di vita horror.

Non sapeva neppure come ne fosse a conoscenza, ma le sue mani andarono da sole a rovistare nel primo scaffale, trovando una chiave dietro un libro rosso.
La prese e proseguì verso destra, passando accanto alla lunga distesa di libri, fermandosi di colpo di fronte ad un portone nero, più massiccio e grande rispetto a tutti gli altri.
Dopo un primo tentennamento, infilò la chiave nella serratura e fece un paio di giri.
La porta si spalancò, azionando un meccanismo di illuminazione automatico, dotato di una luce bianca ed abbagliante.
Dietro di essa si celava al suo interno un'enorme stanza, dalla pavimentazione in legno.
Aveva tutto fuorché l’aspetto di una normale camera di qualsiasi abitazione.
Non vi era nessun tipo di arredamento, soltanto un numero svariato di manichini, dalle forme e dalle decorazioni più disparate.
Victor aveva la percezione di trovarsi in una dimensione astratta, distante anni luce da quella reale.
(Primo racconto tratto da Caduta nell'oblio di Alessia Borgia)

Gli alberi ammantati di vapore vengono agitati dal vento ululante; persino le stelle compaiono terribili nel loro ghignante luccicore, silenziose testimoni che intarsiano la volta nera.
Pochi guidatori hanno avuto l'ardire di sostare nel cuore pulsante di questa folta e sinistra boscaglia, ne sono certo. La tetra foschia che si leva dalle chiome degli anziani castagni scoraggerebbe finanche il più ostinato tra gli scettici, e d'altronde la pulsione di sopravvivenza può eludere le trappole dell'intelletto razionale.

"Al solo pensiero di poter creare meravigliosi quadri, mi emozionava a tal punto da gemere di piacere. Non riuscivo a tenere a bada la mia fame, la mia sete di anime sporche, cattive, da provare pietà per la loro ingenuità maligna.
Uscii fuori da quella casa e in mezzo le vie, ricoperte di neve fresca, ritornai a cantare melodie soavi, mentre una corona di margherite rosse mi accarezzava il capo e agghindava le mie lunghe corna ricurve, allegoria di una passione macabra."

Per decenni i più grandi ricercatori in campo biologico, in particolar modo specializzati nello studio dei microorganismi, hanno tentato di studiare il più possibile quello che ancora oggi, in molti aspetti, è un mistero per molti, il Virus. Per via della sua semplice, ma allo stesso tempo complessa, struttura non si è mai riusciti a catalogarlo come un vivente o non, ponendolo in mezzo ad essi.
Ma la comparsa di un nuovo Virus letale potrebbe finalmente dare le risposte tanto cercate o mettere l’intera umanità in ginocchio.
Alex Apocrifit si troverà dall'essere una normale liceale al dover lottare per la propria sopravvivenza e quella degli altri, contro un nemico che non può ne vedere ne toccare, un nemico sempre in continua evoluzione capace di sottomettere chiunque ne entri in contatto, ma tentare di contrastarlo è davvero la soluzione?

La realtà non è mai come la immaginiamo. A volte ci confonde, a volte c'illude. A volte ci getta in qualcosa che non riusciamo a comprendere

E' da molto tempo che la giovane Abigail viene bullizzata dalle sue compagne di scuola.
Ma Abigail nasconde un segreto spaventoso...

Una serie di racconti indipendenti, lunghi uno o più capitoli ciascuno. Storie di follia, pazzia, orrore puro. Non esiste bene nè male, solo il chaos. Nessuno può essere salvato, nessuno lo merita veramente. Non aspettatevi morali nè gentilezza, bontà o correttezza. Non aspettatevi pietà. Non aspettatevi finali lieti nè brutali. Aspettatevi il disordine, che si impossessa di tutti, spingendo a scontro, lotta feroce. E nessuno può essere salvato, nè è possibile fuggire. Il chaos permea il mondo, e permea anche te. Non adatto a lettori fragili e sensibili.

Cadendo dalle scale, il proprietario di una casa si ritrova nel suo scantinato.
La sua gamba è rotta e non riesce a muoversi. Con il passare del tempo, l’uomo scopre di non esser solo.

2020, Jack Valentine, serial killer di 17 anni conosciuto nel mondo criminale come Jack lo squartatore, per qualche strana ragione recluso in un carcere regolare ad Atlanta e non in un minorile, condannato all'ergastolo è sicuro che la sua vita sia ormai terminata dietro quelle sbarre e gli sta bene così, questo finché la misteriosa epidemia di cui aveva sentito parlare non arriva nel suo carcere, un'epidemia che trasforma gli infetti in veri e propri mostri privi di ragione e spinti da un'insaziabile fame,il loro morso significa l'inizio dell'infezione e se la parte del corpo morsa non è amputabile e la fine...veri e propri Zombie, Jack esaltato dopo aver ucciso uno di loro sente come se la sua vita abbia finalmente avuto la svolta che cercava e si fa strada con la violenza per uscire di prigione e godersi questo mondo ormai finito