"È l’ultimo punto, il più difficile perché tiene insieme tutto. L’ago affonda senza problemi, l’unico suono è un leggero mugolio arrendevole.
Ha smesso di urlare, finalmente, anche se non so bene quando.
Di certo in parte è merito della bocca cucita."
Questa storia partecipa al Writober indetto da FanWriter, lista pumpNIGHT, prompt "Filo"

Era la Fine.

Estratto dalla storia:
[...]quando allungò la mano verso la maniglia della porta, Martin Klisak udì il suono più spaventoso che uomo che vive da solo possa mai udire... passi. Passi provenire dal corridoio al di là della porta

Raccolta di racconti horror. Spero di riuscire a provocarvi qualche brivido.

Nella chiesa di St. Michael, lampi e tuoni accompagnavano la celebrazione della santa messa, accavallandosi alle preghiere di Vater Abraham senza tediarlo.
I fulmini illuminavano il cielo e il rombo di un tuono, caduto nelle vicinanze dell'ingresso della chiesa, aveva fatto scattare l'allarme del negozio di generi alimentari situato sull'isolato di fronte. I fedeli rumoreggiavano: il brusio iniziale si fece pian piano assordante, disturbando la celebrazione eucaristica.

Marise ama suo marito follemente, è una donna unica nel suo genere e amante delle poesie di Shakespeare. Ogni giorno ha a che fare con persone con qualche problema psicologico…è una psichiatra di “prima scelta”.

[ Mini-long; Original Character; Horror, Thriller; Tematiche Delicate; ]
Durante la notte di Halloween, quattro ragazzi si avventurano in una casa, famosa a causa le voci che vi circolano sopra: decantano di un luogo infestato dallo spirito adirato di una bambina che ha dovuto assistere al brutale massacro della sua famiglia. I ragazzi, un po' scettici, decidono di passarci la notte convinti che sarebbe andato tutto per il meglio, però non sempre le cose vanno come si programmano e ben presto si accorgono che qualcuno, o qualcosa, di troppo è lì con loro.
• Questa storia contiene diversi elementi dalle tematiche delicate, pertanto alcuni temi potrebbero urtare qualcuno.
• Questa storia contiene inoltre relazioni ed elementi lgbt+. Non ci sono scene spinte, ma avviso comunque.

Clare sa che suo padre non è semplicemente scomparso. L'ha preso quella cosa, quella creatura dagli occhi viola.
Deve risolvere il mistero e così mettere fine agli incubi... all'incertezza.
Deve ritrovare il suo amato papà.
Una storia destinata ad essere breve: tre capitoli al massimo. Nulla è davvero ciò che sembra, o forse è esattamente il contrario.

Reiko è un ragazzo come tanti, fino alla notte in cui un mostro gli porta via la cosa più preziosa della sua vita: il fratello. Inizierà una caccia sanguinosa alla ricerca dell'assassino, ma non tutto è come sembra, e presto se ne renderà conto, pagando un prezzo ancora più alto. SLASH/HET

Estratto dalla storia:
Non poteva essere uno scherzo, un'allucinazione o una cartaccia mossa dal vento. Più Ethan cercava di trovare una spiegazione e più una parola prendeva forma nella sua testa: mostro.

Gli adepti della confraternita del Signore della Notte si muovono tra i vicoli della città uccidendo chi non merita di esistere...

[Scritta per il compleanno di Sabriel_Little Storm ♥]
Esiste un luogo lontano, sconosciuto, isolato, in cui la nebbia non si sfittisce mai.
Si insinua in ogni anfratto, si avviluppa ai tronchi degli alberi e si infila tra i cespugli e i fitti arbusti.
È natura selvaggia quella che pare intravedersi tra infiniti banchi nebulosi che non si stancano di esistere. Si riescono a indovinare poche sagome, che sia pieno giorno o notte fonda.
Tra tutte le chiome rigogliose sostenute da busti lignei, troneggia una struttura maestosa e all’apparenza irraggiungibile.
Fatta di cemento e abbracciata da protettiva vegetazione, sorge La Torre.
Nessuno sa quando sia stata costruita né da chi, all’uomo è celata la sua utilità e il suo valore.
Attorno a essa, oltre alla nebbia, sono ricamate miriadi di leggende.

Un giovane novizio si dirige in una cupa abbazia, dove, in passato era morto il cugino.
Dalla storia:
"Anno MCCLVII
Era scesa la notte quando Amos riconobbe da lontano la sua destinazione. Camminava da giorni, attraversando le praterie e i monti che separavano il seminario dal monastero benedettino di San Michele, dove avrebbe iniziato la sua esperienza come novizio."

Se qualcuno le avesse chiesto cosa ci faceva una ventunenne inglese seduta sullo scomodo seggiolino di un HUMVEE, con un M16 di traverso sulle gambe e un asciugamani da beduino in testa, la risposta sarebbe stata semplice: Samantah Howards non aveva mai voluto essere una principessa.

Il piumino mi copriva fino alle spalle. Non volevo lasciare nemmeno un lembo di pelle scoperta per non sentire il freddo dell’inverno che quella sera era pungente.
La luce che illuminava la stanza proveniva dall’abat-jour di vetro posizionata sul comodino a lato del mio letto.