Arrivata al secondo posto al progetto "il sangue rosa" contro la violenza sulle donne.
La storia tragica di una ragazzina che soffre per un errore della madre.
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tratto dal racconto:
Mi pento solamente di essere una vergine di baci
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Mi scuso per eventuali errori grammaticali ma sono dislessica, e mi scuso anche per il testo tutto attaccato, ma pubblico conil telefono. Spero che la storia vi piaccia.
Un bacio V.

Stavo pensando a lui quando sentii un tremolio sotto i miei piedi. Collegai subito ad un terremoto così presi il micio e infilai la penna nel libro per tenere il segno su Manzoni.
Nessuno avrebbe mai pensato ad un bombardamento. Nessuno. La scena che mi si presentò davanti dopo che raggiunsi mia nonna in mezzo alla via fu devastante una di quelle scene che rimangono impresse incancellabili come l’indelebile sul muro.
spero di avervi incuriosito

Sguardi freddi e timorosi, parole non dette, gesti trattenuti. Quanto vorrei cancellare tutto, tutto il dolore, i trecento giorni senza lui, ricreare quell'attrazione cosi intensa che ci teneva incollati ognuno negl'occhi dell'altro.

Patricia Timberwolves oltre ad essere una studentessa del Nort Carolina, fa parte di un branco di lupi, trasformati in umani da delle fiamme di fuoco misteriose provenienti dal villaggio vicino al bosco. La famiglia deve riuscire a integrarsi nella normale cittadina per tornare la loro vita normale, tra gli alberi dei boschi.

Cerco la più bella mentre mi dissanguo.
Cerco la più bella per costudirla nel mio cuore.
Cerco la più bella per lei, il mio amore.

non sono mai stata brava a fare le introduzioni, quindi lascio che sia la storia a parlare di sè. spero vi piaccia!
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Dal testo:
-Smettila di camminare e siediti o farai un buco nel pavimento- mi dice mia mamma. La guardo e nei suoi occhi leggo la mia stessa tristezza. Faccio come dice e mi siedo sulla scomoda poltroncina grigia accanto alla sua, la cui imbottitura fuoriesce dai buchi fatti nella stoffa dai bambini. Appoggio i gomiti sulle ginocchia e premo i palmi sul viso, comprendoni gli occhi rossi e gonfi di lacrime. Mia mamma sembra capire e mi appoggia una mano sulla spalla.
-Mi spiace davvero molto Sophie, non sai quanto.- mi dice.
La abbraccio, stringendola forte, sperando di ricevere un po’ di quella sicurezza che mi ha ormai abbandonata.
-Come farò ad andare avanti sapendo che è tutta colpa mia? Ho paura mamma. la mia vita non sarà più la stessa senza di lui.-

"Lei è il bianco, lei è le linee, lei è il Gatto del Cheshire."

Ho sempre creduto al concetto di musica come mezzo di espressione artistica,specialmente nei concept album dove gli artisti diventano occasionalmente degli scrittori e riescono a trasmetterci emozioni che solitamente il cartaceo non ci dà. Ho deciso così di prendere ispirazione alcune canzoni e trarne delle storie. Scrivo principalmente per me stessa ma anche per condividere i più bei racconti che si celano nei migliori concept del panorama musicale underground e non.
Questa storia si ispira a Used,la prima traccia del tragico album The Perfect Element Part I dei Pain of Salvation che narra la triste storia di due giovani disadattati,focalizzata però solo sul personaggio di Lui.
Il locale era stracolmo di gente,ci doveva essere qualche rapper famoso o qualche fenomeno da baraccone. Per Lui invece,era un giorno come tanti altri. Era l'incontro con il suo dolore,puntuale come sempre. Esso non lo lascia mai,irrompe silente nei suoi pensieri e se ne impadronisce.Lo accarezza e Lui si fa sedurre. Sente l'odore della paura ed è fatta: tutto ti raggiunge se rallenti. Il quinto,o forse sesto bicchiere? Il sudicio sipario cade davati ai suoi occhi e mostra uno spettacolo che ha visto troppe

I loro cuori si fermarono nello stesso momento.

Jasmine
una ragazza come tante altre si innamora di un ragazzo, che dopo 4 anni
di fidanzamento la tradisce con la miglior amica di lei.
Dopo esser venuta a conoscenza del tradimento Jasmine lo lascia,
consapevole che sarebbe stato dura senza lui.
Ogni notte la ragazza pensa al ragazzo, soffrendo.
Però in una notte di festa accade qualcosa di magico.

Sono un morto che si nasconde nelle tenebre della Terra. Io e te siamo uguali nati dallo stesso odio, dallo stesso dolore e allora perché nessuno si accorge di me, perché hanno aiutato solamente te? perché hanno lascito che mi distruggessi con le mie mani? Perché sono così solo? Aiutatemi vi prego......

Si è sempre pensato ad un carcerato come a una bestia, un essere spregevole, quando siamo noi i primi ad essere senza cuore.
Lui è un ragazzo normale, si definisce tale, ma conduce una vita basata sull'aggiramento degli ostacoli. Lui aveva una dipendenza. C'è chi impazziva per un cantante, chi per un attore, chi per un panino particolare. Lui no. Lui era dipendente dall'eroina. Proprio lui, che era nato e cresciuto come tanti altri suoi coetanei, ma era stato attirato nel vortice infinito della droga e non aveva la forza di ribellarsi ad essa, di vivere senza provare dolore. Solo quella sostanza lo salvava.

Ma, soprattutto, mi ha fatto capire che io non sto vivendo la mia, di vita. Mi sono resa conto di star sempre chiusa in casa, di nascondere sempre il viso in un libro quando sono fuori, di non sapermi aprire con le persone, di non conoscere così tanta gente, di non avere chissà poi quanti numeri nella rubrica telefonica.
Così ho deciso di vivere, proprio come ha fatto Charlie, e di sentirmi /infinita/.

"Non devi temere la notte, piccolo mio"...
Scritto per il Shakespearian Quotations Contest indetto da _juliet.

"Chiamano questo posto il Banco dei Sogni, perché è proprio questo che fa, compra sogni.
Le persone qui vendono ciò che hanno di più evanescente, ma anche di più profondo. Racchiudono la loro speranza all’ interno della loro firma, la scrivono su un foglio bianco candido, lo ripongono in una busta e vengono fin qui per farsela valutare, farsi valutare il prezzo della propria anima, come diceva mio padre."