I sentimenti di Vegeta dopo l'addio di Trunks.

Russia, anno 1991.
Una scia scarlatta spicca sul suolo innevato dei bassifondi della suggestiva città di Mosca.
Una scia che conduce alla vita di Iya Fonewo, sedicenne dall'esistenza travagliata e con le mani lorde del sangue della propria madre.
Perché qual'è la sottile linea che divide "giustizia" da "vendetta"?
Dedicata ad Alessandro, mio compagno di notti insonni.

A mio padre è una one-shot, è uno sfogo personale riguardo a mio padre che si è perso in un bicchiere di vino

Dire a una persona di non suicidarsi suona alquanto meschino. Se qualcuno desidera veramente morire, impedirglielo o dirgli di non farlo sarebbe un atto egoistico. E io ti amo troppo per comportarmi così egoisticamente nei tuoi confronti.

Un racconto drammatico, un amore non corrisposto, un dolore più unico che raro.

Piccola shot scritta in 5 minuti, dopo essere venuta a conoscenza di alcuni fatti...
Scusate se non sarà il massimo, però come mi è venuta l'ho buttata giù, non ho fatto alcuno correzione.

ultimi minuti di un condannato a morte

Parigi,Rivoluzione Francese. Il silenzio assordante del cuore di un Uomo. Solo il rumore dei suoi passi riecheggia sul legno fatiscente del patibolo...

Una donna nella notte canta. Canta il suo dolore.
Il suo bimbo non c'è più.
E canta la sua ninna nanna. Il dolore è troppo.
Vorrebbe addormentarsi anche lei, con il suo bimbo.
Il dolore a volte rende folli.

Il bene e il male coesistono.

[INCOMPIUTA]
Per quanto il vento possa soffiare impetuoso, un fiore resta sempre in piedi, fiero e forte, flettendosi e non opponendosi ad esso.
A volte, nel lungo corso dell'esistenza, perde i petali più deboli della sua corolla o qualche foglia secca del suo lungo stelo,
ma mai si lascia andare. Sembra quasi vivere per rallegrare ogni essere che abbia l'opportunità di ammirare i suoi splendidi colori.
La vita è una sfida diversa per ognuno, ma allo stesso modo complessa e ingannevole per tutti.
Dovremmo affrontarla come se, anche noi, fossimo fiori al vento.
Anche per questo la natura è meravigliosa: in silenzio, riesce a darci più risposte di quante riusciamo a percepirne.

Credo ci sia davvero poco, da introdurre. Era un po' che mi ronzava in testa questa storiellina, e ho pensato bene di sfruttare l'idea per il contest "La morte in cento parole" di Oyzis. 330 parole spaccate, 110 parole per ogni paragrafo. Ho provato davvero tanto a scrivere una drabble e basta, ma ho fallito miseramente. Allora ho pensato, tanto vale esagerare. Quindi, ecco qui.
Anche se metto Drabble, è una Triple-drabble, comunque.

Ricordate i giorni di sole?
[Storia partecipante al contest "La morte in cento parole" indetto da Oyzis sul forum di EFP]