"Quei pantaloni attillati mi fanno venire ancora più voglia di fottere il culo perfetto che ti ritrovi"
"Che aspetti a farlo, pezzo di merda"

Jimin è un ragazzo solare, disponibile e con un sorriso che illuminerebbe le giornate più buie. Un ragazzo bellissimo e dal cuore d'oro.
Yoongi è un ragazzo solo, freddo e triste. Terribilmente triste. Ma questo non lo sanno in molti.
Eppure si sa. Gli opposti si attraggono.

Giro leggermente la faccia e trovo il suo viso fare capolino dalla mia spalla a pochi, pochissimi centimetri da me. Mi si secca la gola in un istante e avvampo accorgendomi di quanto sia cresciuto e cambiato dall’ultima volta che ci siamo visti; il suo viso diventato così marcato, le sue labbra rosa socchiuse, i suoi occhi da cerbiatto che osservano il mio disegno nascosti leggermente da quei capelli neri che sembrano così morbidi...

One shot ispirata al video Wedding dress di Taeyang.

"Non avrei mai pensato di dirlo, ma... mi sono innamorata di lui."
"Haneul..."
"Lo so. Non posso amarlo.
So che è il fidanzato di mia sorella."

"Quanto staremo via?"
"Non lo so..." fece avvicinandosi a me. "Dipende da quanto tempo impiegheremo a trovare ciò di cui abbiamo bisogno" portò un dito sotto il mio mento, ed io alzai lo sguardo titubante su di lui.
"E dopo averlo trovato?" dissi a bassa voce.
"Anche questo dipenderà da cosa troviamo. Ma qualunque cosa accada, tu, angelo..." avvicinò il suo viso al mio, le labbra che si sfioravano. "Tu sarai sempre mio" sussurrò, per poi poggiare la sua bocca gelida sulla mia.
Devil's voice is sweet to hear.

Settembre 1991, da qualche parte in Corea del Sud.
Jeon Jungkook aveva nove anni la prima volta che incontrò lui.
I capelli tinti di biondo gli ricadevano a ciocche sugli occhi e sulla fronte, coprendone gran parte. Gli occhi, dalla forma sottile erano scrutatori dietro quei grossi occhiali che andavano di moda fino a qualche anno prima. La pelle era pallida, di un biancore quasi accecante e che faceva da enorme contrasto con l’aura oscura che emanava a prima vista. Sulla guancia vi era un taglio da cui fuoriusciva del sangue di colore rosso intenso, così come dal suo ginocchio sbucciato che si intravedeva dai larghi e strappati jeans che aveva indosso.
[YOONKOOK]

"Non avrebbe mai saputo che Namjoon aveva adorato Donnie Darko e che il suo obiettivo della settimana era quello di far capire il finale a più persone possibili. Non avrebbe mai conosciuto Taehyung e il suo particolare modo di vedere le cose, Hobi e il suo dono di far sentire a proprio agio gli altri. Oppure Yoongi, che si era finalmente appisolato con la testa che sporgeva dal bracciolo del sedile, Jungkook che al contrario era più sveglio che mai o Jimin che in quel momento era tutto preso a canticchiare una canzone che non era ben sicuro di aver riconosciuto.
Si soffermò a guardare ognuno di loro. E sorrise"
[dal primo capitolo]

Seul, 2015.
La notte di Halloween era sempre stata un evento storico all'Anathema, la discoteca più in voga della città. Già non era un posto raccomandabile, ma in quella occasione raggiungeva apici scandalosi. Sorprendeva pure Jimin e lui di certo non era un santo. A meno che ai santi non sia permesso fare i ballerini nei club.
Jimin si sarebbe aspettato di tutto, tranne che essere coinvolto a sua insaputa in un esperimento. In effetti, non gliene si può fare un torto; da quando in qua le mele hanno incubi, gelosia e passione come effetti collaterali? E da quando in qua le maledizioni si trasmettono con un bacio?
I suoi amici non possono saperlo. Yoongi non vuole saperlo. Non vuole avere più niente a che fare con Park Jimin.

-What are you trying to do?-
-I don’t know, what do you think I’m doing?- I said while pushing him on the bed and putting my hands on his chest. I approached him and I almost touched his neck with my lips.
- I think you’re trying to drive me crazy.-

Pensieri di Min Yoongi in una notte d'estate.
Nascosti, guardinghi, attenti sempre. Quella vita l'avevo scelta io eppure non mi stava più bene. Mi sentivo sempre più in catene, l'amore dei miei compagni sembrava non bastare.

«Cos’ha da sorridere tanto?» «Sei cresciuta tanto, Bella.»
Confusione.
Infine, panico.
Le sue dannate e rosee labbra si piegano in un ghigno, in attesa delle mie prossime parole, ma il mio cervello è intento a scavare nella memoria, la ragazzina diciottenne costantemente racchiusa nel suo mondo che si apre solo per morire dietro agli sguardi del suo perfetto vicino di casa. E’ intento a recuperare quella figura che caratterizzò quelle vacanze invernali, in particolare il giorno del suo diciottesimo compleanno.
Con intento scavo nella mia memoria per riafferrare quel ricordo dove quel - ormai - uomo, prese la mia verginità.
A/N: Breve storia di due capitoli con presenza di linguaggio e scene violente/di sesso.

Hoseok è un goblin e ormai sono 900 anni che attende colui che potrà mettere fine alla sua lunga vita: lo sposo del Goblin.
Taehyung è uno studente di diciannove anni con una vita difficile e numerosi problemi. I suoi zii lo maltrattano e a scuola tutti lo ignorano a causa della sua capacità di vedere i fantasmi.
Yoongi è un mietitore di anime di 300 anni che non ha alcuna memoria del suo passato e che per sua sfortuna si ritrova ad abitare con il Goblin.
Jimin è uno spensierato ventunenne. La sua è una vita semplice almeno fino a quando il destino - chiamato comunemente Namjoon - non lo farà incontrare con Yoongi.
«E questa qui, amici miei, è proprio la storia del triste ed eterno amore del Goblin e del suo sposo.»
[VHOPE E YOONMIN con accenni NAMJIN]

_Esprimi un desiderio, hyung – lo invito, chinandomi poi subito a baciare via la scia bruna dalla punta del suo naso, e lui, ormai completamente allungato contro il mio busto, stringe un po' di più la presa sulla mia vita e lascia, con un fremito possente, che io lo tiri sù e lo sospinga indietreggiando piano fino al divano, dove lo parcheggio tra i sospiri, sprofondando a mia volta sul rivestimento in pelle traslucida.
_Ti...amo... - biascica lui in quel suo modo arrendevole che usa solo in mia presenza, dandomi completamente alla testa. E quasi mi soffoco a metà di un bacio, mentre il mio corpo si muove automaticamente un po' più vicino al suo.
_Quello non è un desiderio... - osservo impertinente, fremendo piano contro di lui e leccando via con lentezza esasperante la glassa dalla sua guancia bollente.
_Ti..ti voglio... -

"Ancora indeciso se i capelli che gli solleticavano l’orecchio gli stessero dando fastidio o piacere, si schiarì la gola e schiuse le labbra: era pronto, anzi prontissimo a cominciare uno dei suoi discorsi, di quelli aspri, nichilisti, profondamente misantropi."
Una cortissima quanto dolce Yoonseok per il compleanno del nostro Suga-hyung!