Erano passati pochi mesi dalla battaglia e tutti erano ormai tornati alle proprie case.
George si svegliò con un opprimente peso sullo stomaco. Come se qualcosa di terribile fosse successo, ma non riusciva proprio a ricordare cosa fosse successo.
Si girò nel letto, trovando quello accanto al suo stranamente vuoto.
«Fred?» provò a chiamare, ma non ottenne risposta.

Remus Lupin si trova nel suo ufficio nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts in piena notte con una sola compagna: una vecchia pergamena...
"Giuro solennemente di non avere buone intenzioni"... No, non era solo. Era con loro, I Malandrini.

I pregiudizi spesso indicano solo paura, paura di conoscere e confrontarsi con altre persone. Spesso sono anche infondati. Lui credeva che i babbani fossero gentaglia, per lui erano alla pari degli animali, ma qualcosa è cambiato con quello sguardo.

[...]
- Ehi, Ramoso, aspetta! 
James si bloccò prima di varcare la soglia luminosa e lo guardò. 
- Non diventerò un Malandrino finché non mi giuri che anche George lo diventerà! 
Ramoso lo guardò alzando un sopracciglio e rise, un misto tra ragazzo e adulto, portandosi una mano sull'addome. - Avete il nome scritto su quella mappa da quando siete nati, voi due. 

Dal primo capitolo :" [...]Il primo Settembre si avvicinava velocemente e, per alcuni abitanti di quella casa, stava per arrivare il momento di partire per l'ultimo anno ad Hogwarts. Ginevra, la figlia minore, sarebbe dovuta partire in ogni caso, ma ciò non valeva per Hermione Granger: fu proposto a lei, a Ron ed a Harry di recuperare , ma solo lei aveva accettato. Ronald avrebbe lavorato per George al suo negozio di scherzi - aveva bisogno di una mano, viste le condizioni in cui era- invece Harry avrebbe iniziato direttamente il corso di formazione per diventare un Auror.
Dispiaceva a tutti e tre doversi dividere per un anno intero, sopratutto per Ron ed Hermione: finalmente, dopo sette lunghi anni di attesa, si erano dichiarati ed ora stavano insieme da circa due mesi. Si erano finalmente confessati i sentimenti che provavano l'uno per l'altra, circa un mese dopo quel fatidico bacio. Molti diranno che fossero troppo lenti di comprendonio, ma per loro due tutto ciò era naturale. "

Flashfiction scritta per divertimento, immaginando una lettera del Boccino d'Oro indirizzata ad Harry, dove lui esprime tutti i suoi sentimenti per il giovane Grifondoro nelle partite di Quidditch.

[Dall'epoca di "Un salto nel futuro"]
Nuovo anno scolastico ad Hogwarts.
Per qualcuno è l'ultimo, per qualcuno è il peggiore. C'è chi vorrebbe dichiararsi e chi fugge dalla verità, c'è chi si arrende senza provare e chi continua a provare senza arrendersi. C'è chi soffre, chi sorride, chi spettegola e chi tradisce.
C'è l'amore che arriva quando meno lo si aspetta e quello che è sempre stato sepolto in fondo al cuore.
E c'è la vita che va avanti senza esitare, ma tende indietro la mano, sperando che venga afferrata.
Perché crescere è difficile e per questo si ha bisogno di qualcuno al proprio fianco.
[Dal capitolo 13]
«Com’è che nessuno ha fiducia nelle mie capacità?» si lamentò Sirius.
«Perché Piton ti odia e sei una schiappa come pozionista».
«Parla quello che si è bruciato le sopracciglia».
«Argh, perché devi ricordarmelo!»

Avrei voluto essere un baobab grande e importante come Bella e dritta e forte come Meda.
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La mia prima storia su Narcissa Black in Malfoy! Narcissa si compara alle sue sorelle maggiori.
Manta

L'hanno portato al S. Mungo, l'ospedale dei maghi. È sdraiato in un letto, tenuto sotto osservazione. In un modo o nell'altro l'ha capito: l'hanno portato nel reparto dei matti. Ha riconosciuto quell'uomo, quello che sorride di continuo e probabilmente dice mucchi di scemenze - ringrazia di non poterlo sentire -: era nelle prime foto di Colin, quelle che aveva fatto l'anno in cui non c'era lui.
Partecipa al contest "Stavolta il contest me lo organizzi tu!" indetto da Elizha e alla settimana delle songfic indetta da Pseudopolis Yard

Pensieri tristi che nascono in Harry Potter.

Cosa succede quando due famiglie rivali diventano amiche

E se quella notte, Harry invece di restare fuori di guardia e inseguire la cerva e ritrovare Ron se ne fosse stato nella tenda a letto? Se fosse stata Hermione a vedere per prima Ron? O se se lo fosse solo immaginato?
Dal testo:
"Ecco che arriva Harry. Sento il rumore dei passi dietro di me. L’ho svegliato. Mi abbraccia e appoggia la testa sulla mia schiena.
«Vattene, Harry! Lasciami sola!» gli urlo singhiozzando.
«Hermione, guardami! Non sono Harry! Sono io, Ron! Sono tornato, sono qui!»
Riesco a girarmi un po’ prima di capire che è davvero lui. Mi guarda, ha gli occhi gonfi dalle lacrime. Non so fare altro, mi sporgo verso di lui e lo abbraccio. Lui ricambia e adesso tutto il freddo che sentivo prima è sparito. Lui è tornato, lui è qui."
RECENSITE!

Immaginate Draco e Hermione, senza Hogwarts, senza poteri, nella vita di tutti i giorni, con problemi di cuore e di scuola, quindi immaginate il nostro bel Malfoy come il principe tenebroso, e la nostra amata Grenger come la bella Cenerentola che verrà salvata dal principe, ma stiamo attenti...perchè il misterioso non sarà il Principe, ma la nostra bella Cenerentola, chissà cosa ci nasconde...
Cit cap 13: -Stai giocando con il fuoco, irlandese, e stai attena che puoi scottarti in un modo o nell'altro. E Blaise non tornerà finchè IO nonn gli diró di tornare.-
-Sei uno spara balle.- dissi decisa.
-E tu una che non sa tenere la lingua a posto, non metterti contro di me Hermione, non ne usciresti viva. E se non mi credi lo vedrai da te.- disse lasciandomi lí. Sola e immobile.
Cit cap 14: -Hermione forse la discussione di ieri non è stata abbastanza chiara, Blaise è di mia proprietà e tu non ti devi immischiare nella sua vita.- mi disse con odio.
-Ti ribadisco il concetto caro Draco gli amici non sono delle proprietà, deve essere lui a decidere.- dissi non distogliendo lo sguardo da quegli occhi tanto freddi ma allo stesso tempo tanto affascinanti.
Cit cap 17: Sorrisi a me stessa e a lui, lo avevo odiato, avevo odiato il suo modo di ragionare, quel modo di comandare gli altri, di tenere tutto e tutti nelle proprie mani, quel tono arrogante e quel modo di possedere.
Odiavo anche i suoi occhi, cosi dannatamente belli e oscuri, loro si che mi avrebbero portato all'inferno e io non mi sarei opposta.
Odiavo il suo fisico, cosi ben fatto, cosi assurdamente perfetto, mi sarei stretta a lui per sempre.
Odiavo anche quei suoi capelli, biondi o meglio bianchi come le nuvole, come potevano essere cosi? Sembravano cosi fragili, ma allo stesso tempo malvagi.
Odiavo tutto di lui, ma mi resi conto che il mio era un'odio malsano, odiavo lui perchè avevo trovato nella sua persona il mio opposto, avevo trovato l'angelo oscuro.
...E quando la vidi a pochi passi da me, cosi triste, cosi abbattuta, capii che si era arresa, che non avrebbe più lottato contro di me, e mi sentì come se una parte di me, quella peggiore fosse morta.