Ho sempre desiderato un salvagente, nella vita.
Una rete di sicurezza, come quella dei trapezisti di un circo che ho visto da bambino: quegli acrobati mi avevano affascinato moltissimo, specie per la pericolosità insita nel loro numero sospeso a un’altezza vertiginosa. Per molto tempo, ho creduto anch’io di avere una protezione simile nella mia vita.
I miei migliori amici.
[Questa storia è stata scritta per il secondo turno del contest Storytelling indetto da Fabi su EFP – Viva gli Ironbellies Ucraini!]

Allora, questa storia è un gioco, le regole le trovate scritte all'interno, l'idea non è mia ma di Ferao, ci tengo a sottolinearlo.
Il tutto consiste nel prendere dieci personaggi e scrivere undici drabble di quindici parole con abbinamenti casuali, dati dal gioco stesso! Fatemi sapere che ne pensate!

Non è un acquazzone violento, non è un temporale.
Eppure un lampo sferza il cielo, illuminando la stanza per un attimo.
Quando se ne va, la fioca luce della candela non basta più ad illuminare i volti delle persone al mio fianco.
Plinc.
L’attesa si fa opprimente.
Nessuno parla.
Non ha ancora smesso di piovere.

Aveva smesso di contare i loro incontri quando si era reso conto di desiderarli molto più di quanto sarebbe stato giusto, o logico, o conveniente. Quando erano diventati un bisogno, per lui.
[Lily Luna/Severus] - [Per Lily_Snape]

Tutti hanno un prezzo. Tutto lo ha. Quale sarà il tuo?
-Drabble dedicate a Payton Sawyer-

Girasoli, matrimoni e telenovelas. E un'improbabile colazione amichevole tra nemici di vecchia data.

L'amore che voleva lui non era un amore come quelli dei film. Non era un amore pieno di passione, di romanticismo e di gesti eclatanti e di dichiarazioni urlate alla luce del sole. Piuttosto, lui voleva un amore che gli tenesse la mano ogni giorno, per tanti giorni, per tutti i giorni, un amore fatto di piccole cose, un bacio a fior di labbra al mattino, una risata ed un caffè, una coccola sul divano: quello che voleva lui era un amore di cui lui potesse avvertire il fiato caldo e lieve sul collo, un gemito strozzato nel cuscino, un amore sussurrato.

Vi siete mai chiesti se Petunia si sia mai decisa a superare il suo rancore nei confronti di Lily?
Vi siete mai chiesti se sia mai andata a farle visita al cimitero?

Harry ha una casa nuova.
Hermione non la approverebbe.
Ron dorme sul divano.
“Non hai dei cornflakes? Ho voglia di cornflakes.” chiese poi quando gli fu accanto.
“Penso che Ron li abbia finiti.”
“Vi siete fidanzati, tu e lui? Sembrate una coppia di vecchi sposi.”

Convinto che Malfoy non sarebbe più arrivato, si decise a farsi un bagno. Si spogliò, ignaro che un paio di occhi grigi lo osservavano attraverso una porta socchiusa.

Dieci secondi dopo Hermione Granger, tornata in possesso chissà come della sua bacchetta, violava un sepolcro.
Dieci secondi dopo, Draco Malfoy disquisiva amabilmente con un rospo dei pro e dei contro della ceretta all'inguine.
Storia in tre capitoli, profondamente assurda e senza senso, di come la Bacchetta di Sambuco seppe orchestrare la vita e la morte semplicemente giocando a scacchi.
In memoria di Harry James Potter.

Teddy/James
I segreti sono divertenti.
Vivono di labbra che si arricciano e fanno “shhhh” e di mani intrecciate sotto un cuscino.

[Dalla shot]
- Sono stanca di combattere sai? Sono stanca di vedere la gente morire … Prima Sirius, adesso potrebbe succedere … a te. Hai la minima idea di come mi uccide il solo pensiero di non poterti rivedere mai più? Di non sentirti più dire quanto io sia buffa …-

«Che insegnante noiosa che sei. La prossima volta mi farò aiutare da Ginny.»
«Ginny non studia Antiche Rune» commentò Hermione, tagliente.
«No, ma ha il senso dell’umorismo.»
{Fred/Hermione ♥}

Ecco a voi i pensieri di un quarantenne Sirius, ancora bello e casinista come a vent’anni, senza i segni di dodici anni di prigione sulle spalle. Con la stessa fama di dongiovanni, ma con la voglia, forse, di dare uno strattone alla sua vita.