"...Un bacio non è altro che un apostrofo rosa tra le parole t'amo..." La New Generation alle prese con piccoli, grandi problemi di cuore.

La guerra è ormai finita, Harry è un auror e sta per avere il suo secondo bambino.
Degli strani sogni e la misteriosa comparsa di un neonato decisamente particolare turbano la sua pace, tornando a scuotere la famiglia Potter sedici anni dopo, quando Tom, il bambino-che-è-stato-salvato, scoprirà che Hogwarts non solo nasconde misteri, venduti come leggende, ma anche il suo oscuro passato...
La nuova generazione dovrà affrontare misteri, intrighi, nuove amicizie e infine, l'amore.
“Essere amati ci protegge. È una cosa che ci resta dentro, nella pelle.”
Può davvero l’amore cambiare le carte che il destino ha messo in tavola?
[Next Generation]

Finì di disinfettarli la ferita e la fasciò con delle bende. -ho finito..possiamo andare..- disse poi e fece per alzarsi. -ti devo parlare.- la bloccò lui . -non abbiamo niente da dirci.- -io invece si.e tu mi dovrai ascoltare.- sentenziò. -no,non credo che lo farò.- rispose testarda voltandosi verso la porta . Il corpo di lui la bloccò fra la porta e lui stesso lei era voltata di spalle ed estremamente sorpresa da questo gesto.Il petto di James,ancora nudo era a contatto con la schiena di lei,lasciata interamente scoperta dalla scollatura della maglietta.

Fanfiction partecipante all'iniziativa "2010: a year togheter", indetta dal C.o.S.
«Perdonami del ritardo, Tom, questi giorni sono da cancellare»

Remus J. Lupin scopre che Harry è entrato in possesso della Mappa del Malandrino, e a malincuore si trova a metterlo in guardia contro Sirius Black.

Questa one-shot non è un gran chè, ma ho deciso di pubblicarla ugualmente... Le vuvuzela sono delle trombette di plastica da stadio che in questi giorni sono diventate famose grazie ai mondiali di calcio. Sono fastidiosissime ma qualcuno si è inventato un nuovo modo di utilizzarle....sempre che la tv non sia accesa..... (non aspettatevi chissà cosa....)

Remus J. Lupin e Harry alle prese con le lezioni private di Difesa Contro Le Arti Oscure. Ancora pensieri e ricordi per l'insegnante.

La vidi seduta sul cornicione, con le stelle come sfondo. Solo in quel momento mi accorsi veramente di quanto fosse bella, con la sua camicia da notte bianca un po’ sopra il ginocchio e gli scuri boccoli rossi in disordine. Come potevo però pensare quelle cose? Era per colpa sua che m trovavo lì, che mi ero trovato lì, e probabilmente avrei scontato altre volte con lei quella punizione.[…] Quando alzò il viso e mi vide, una smorfia di odio offuscò i suoi tratti. Abbandonò il cornicione scendendo senza fare nemmeno un fruscio fino al pavimento. -è colpa tua.- non seppi come risponderle, ma quando vidi che si avvicinava mi allarmai, quando Lilian Potter era in quello stato era capace di lanciare fatture dalla potenze esplosiva. -Potter stai sragionando.- Le presi una spalla, ma la mno vi passò attraverso, quasi non ci fosse più quella ragazza a osservarmi. […] -Mi devi aiutare… o giuro che al confronto Mirtilla Malcontenta ti sembrerà un timido fantasmino!- continuai a guardarla esterrefatto mentre lei aleggiava come un’ombra di fronte a me. L’avevo uccisa?

E' la mia prima ff su Harry Potter. Ho voluto provare ad immaginare il primo incontro tra Harry e Remus J. Lupin, narrato dal punto di vista di Lupin. Spero di non terrorizzarvi troppo.

La mattina del 1 Marzo 1980 la confusione regna sovrana in casa Weasley. Molly ha dato alla luce il suo sesto bambino, e adesso bisogna trovargli un nome: i genitori tifano per 'Bilius' ma..."Papà" proclamò solenne Bill "fa davvero schifissimo" "Io con uno che si chiama Bilius non ci gioco" gli diede man forte Charlie. Percy si sistemò gli occhiali e disse serio "Se lo chiamate Bilius vi diserediamo" Aveva sentito quella minaccia tante volte dal padre, e se n'era fatto una sua idea.

“Devi stare calma, non ti farò del male!” “Lo prometti?” “Lo prometto!” Rispose Ginny stancamente.

Tutto è possibile se ci credi

Mi mancherai. La nostra amicizia semplice e cristallina. Quella totale e incondizionata sicurezza che avevamo l'una dell'altra. Quella fiducia cieca che mai nessuno è riuscito a capire. -riscrivo la one shot perchè a quanto pare si vedevano solo simboli-