Erano passati ben dieci anni dai tempi del liceo ma Kurt Hummel li ricordava ancora come gli anni più intensi e, forse, più belli di tutta la sua vita.
Ricordava perfettamente tutte le cose che aveva vissuto e affrontato tra le mura e i corridoi del liceo McKinley.

Quando gli chiese perché aveva fatto subito il suo nome davanti a tutto il Glee per cantare quel duetto si stranì un po’, come se si aspettasse una domanda del genere e si fosse da tempo preparato una risposta che aveva paura di dimenticare. Iniziò a parlare e le sue labbra si muovevano lente e ogni sua parola gli forava il cervello come se fossero infiniti stiletti di legno.
« There is a moment when you say to yourself, ‘Oh, there you are. I’ve been looking for you forever’. »
[Attenzione! Spoiler 2x16 *____*]

Era stato un anno incredibilmente difficile,quello passato. Incredibilmente duro. Vedersi scivolare via dalle mani senza poter far nulla per trattenerlo il proprio corpo,le proprie amicizie,la propria routine. Vedere con che velocità ogni cosa può cambiare quando fai un errore.

Poche parole per festeggiare assieme alle altre fan delle Klaine un bacio davvero dolce e atteso, che ha reso finalmente Kurt felice.

Richiuse lentamente la porta e camminò quasi in trance fino al salotto, ritrovandosi davanti a Finn e Karl guardandoli con la faccia stranita di chi ha appena visto un unicorno incornare Super Mario mentre questi cercava di acchiappare Trilli – C’è una sola stanza- disse con voce d’oltretomba – con un solo letto.
Finn spalancò gli occhi, deliziandolo con l’espressione numero tredici del suo repertorio. Karl scoppiò a ridere – Sì, purtroppo questo cesso di residence è pensato per le coppie di anziani, sapete. Non abbiamo appartamenti con due camere.
- Ah.- Kurt si ritrovò d’improvviso senza uno straccio di nulla da dire. Il suo cervello sembrava prosciugato.
- Quindi, adesso vi lascio, credo che avrete molto da fare.- disse Karl sistemandosi la camicia.
- Ah.- ripetè Kurt, mentre Finn annuiva con aria poco convinta.
- Queste sono le chiavi e il contratto per tutto il semestre.- disse Karl porgendo a Kurt una busta prima di sparire nel corridoio.
- Il semestre.
Kurt rimase immobile a fissare la porta aperta, prima di voltarsi verso Finn – Hai fatto un contratto per tutto il semestre!- gridò con voce stridula – Un semestre in questa topaia!
[Kinn. Dedicata alla Aya con tanto amore ♥]

E' una Flashfic buttata così di getto. Con tutta questa storia della puntata 2x16 mi è presa la voglia di scrivere qualcosa di (pseudo-) introspettivo dal punto di vista di Dave Karofsky. Vorrei comunque precisare che non voglio collocarla in una puntata precisa, tutto è molto vago.
Ciò che ho provato nello scriverla è sconforto.
Spero possa catturarvi in qualche modo, anche se per pochi secondi.

Ecco,questa è la mia prima storia.
I protagonisti sono Kurt e Blaine di Glee,semplicemente perchè li amo entrambi.
La storia è raccontata dai diversi punti di vista,non solo dei due protagonisti.
Spero che vi piaccia come scrivo, questo è un primo tentativo, ed è anche abbastanza breve.
Buona lettura
Manu.
-Una fredda mattina d'inverno; Kurt Hummel in un completo Marc Jacobs esce dal cancello di una lussuosa villa nell'Ohio. Sul suo viso un sorriso a dir poco abbagliante precede la luce dell'alba.

Lui aveva sorriso, aveva detto che andava tutto bene e che gli dava ragione. Ma addirittura Blaine si era accorto che stava dicendo stronzate ed era sul punto di piangere.

Erano ormai passati parecchi minuti dal termine del gioco della bottiglia ma nessuno pareva essersene reso conto, erano tutti o troppo ubriachi o troppo presi dalle strane coppie che si erano formate a causa degli alcolici - c’era anche chi era addirittura sparito dalla circolazione senza che gli altri se ne accorgessero.
Ma tutto questo pareva non importare particolarmente al padrone di casa, Sam Evans, ed anche se la sua abitazione era ormai diventata un porcile – bottiglie vuote che venivano usate per un bowling improvvisato da Puck e Finn ed era anche certo che il reggiseno di Quinn fosse finito sul lampadario del salotto - tutti i suoi sensi erano rivolti ad un qualcosa di più dolce ed appagante… e non aveva intenzione di distrarsi.

Spoiler dell'episodio 2x16! Il bacio con Blaine ha dato a Kurt il coraggio di tornare alla McKinley, dove ci sono i suoi amici. Ma dove c'è anche Dave, che degli ultimi sviluppi non sa niente. Questa breve flashfic è la mia ipotesi su cosa succederà nella mente di Karofsky quando capirà che Kurt sta con un altro. Non è inteso come un attacco a Klaine, Blaine, né tantomeno a Kurt.

Viveva in una gabbia fatta di sogni infantili e zuccherose ninne nanne. Circondata dall'amore di due genitori protettivi e da dolcissime case di bambole che curava con tenerezza.
La sua era una splendida gabbia dorata che le celava con la sua illusoria felicità la crudeltà del mondo esterno, perché per i suoi genitori la realtà poteva ferirla e poteva portarla via dalle amorevoli braccia di chi l'aveva sempre amata e protetta.

Rispondo all'iniziativa indetta dal « Collection of Starlight »: The Fandom Show.
[Minuscola drabble Will/Carl, con un leggerissimo OOC di Emma]
Neanche Carl si ricordava più perché fosse andato a cercare William Shuster nella sua aula di spagnolo.

La morsa allo stomaco era tornata, più forte del solito.
Kurt si guardò intorno alla ricerca di un possibile aiuto ma, per sua sfortuna, il parcheggio era pieno solo di automobili.
Nessun passante, nessun professore...
Vi erano solo lui, Karofsky e quella paura crescente.

Era una domenica come tante altre per molti. C'era chi la vedeva come una giornata di partite di basket e football e chi come una festa, ma per Kurt Hummel quella era la domenica nella quale, mensilmente, andava a fare visita a sua madre.

Santana Lopez e Dave Karofsky non pensavano di aver nulla in comune se non la cattiveria con cui erano soliti trattare le persone.
Un cuore spezzato che cerca sollievo, un altro bisognoso di aiuto. E la speranza di una vita migliore.
[amicizia Santana/Karofsky; paring Kurtofsky e Brittana]