oddio.. questa storia, questi capitoli sono i migliori che abbia mai letto, non ti chiedo di continuare subito perche anche tu hai i tuoi svaghi e divertimenti, ma ti prego, CONTINUALA. un bacio, Sarah

Leggi la risposta dell'autore

Ciao! Non sai quanto abbia atteso il tuo capitolo, e le mie attese sono state ripagate da un capitolo a dir poco fantastico! La parte dove lei suona per lui è abbastanza angosciante e ora ho dei seri dubbi sul lieto fine della storia! Spero aggiornerai in fretta! Ciaoo Alee

Leggi la risposta dell'autore

Eccomi qua c:
Scusa l'estremo ritardo nel recensire. Per la verità, avevo iniziato la recensione domenica mattina scorsa (mi sembra), ma non ho avuto né il tempo né la voglia di terminarla. Domenica, nella tarda mattinata, sono partita. Sono andata in un posto dove non c'era connessione, quindi non ho avuto proprio la possibilità di scrivere questa recensione. Ah, e ne ho anche tantissime altre arretrate. Pardon, quindi, ahahah, ma farò un po' schifo.
Cristo che ansia! (ho pensato che la stuprasse cristoddio eccome se l'ho pensato) Herman ubriaco è un uomo veramente pericoloso, molto più di qualsiasi altro, molto probabilmente perché è una SS.
Da ubriaco, probabilmente capendo poco e niente, si stupra davanti alla faccia di Elena un'altra donna rumena, probabilmente un'internata nel lager (penso).
Cosa vuole dimostrare con questa mossa, mi chiedo? Ci ho riflettuto molto, ma non sono giunta a conclusioni significative.
E' evidente che lui desideri Elena, con questo non intendo dire che la ami nel vero significato della parola, tutt'altro. Lui stesso ammette di desiderarla, ed è un desiderio quasi disumano, inquietante e ai miei occhi orribile.
Ma ripeto, che cosa ha voluto dimostrare violentando e poi uccidendo l'altra donna? Vero, in gran parte credo sia il gesto di un uomo ubriaco e quindi quasi privo di ragione, ma la sua mossa deve aver pur avuto un fine, se l'ha fatto sotto gli occhi di Elena. Voleva forse dimostrarle che non è buono? Questo lei dovrebbe saperlo. Probabilmente Herman voleva soltato ribadire la sua posizione, il potere che ha nel lager, ma mi sembra una mossa molto azzardata e poco necessaria, visto anche la sua posizione.
In tutti i casi, è un bel colpo di scena che mi ha lasciata a dir poco a bocca aperta, anche perché è in contrasto con i capitoli precedenti. Quindi okay, alzo il pollice per l'ennesima volta! (complimenti ewe)
Vorrei aggiungere che anche Elena desidera Herman, a questo punto è chiaro, anche se per motivi molto diversi da quelli del nazista, che dovrei aver già ribadito nelle precedenti recensioni. In caso contrario, lo farò nelle prossime (??).
Mhh, Herman, Herman. In un certo senso mi sembra anche invidioso dell'abilità di Elena nel suonare.
Va beh, ora lascio perdere Herman, credo che gli dedicherò uno spazio piuttosto ampio nella prossima recensione (se mi ricorderò di farlo, ma prenderò un appunto per sicurezza). Lo farei in questa, sarebbe proprio il caso di farlo, ma non ho tempo. Devo fare un'altra decina di recensioni e cercare di scrivere qualcosa io.
Quindi mi dileguo.
Complimenti e al prossimo capitolo!
Valentina.

Leggi la risposta dell'autore

come al solito hai scritto un capitolo meraviglioso, veramente stupendo, la piccola Elena si sta innamorando e quello che mi sorprende è che lo ammette addirittura a se stessa! aggiorna presto questa meravigliosa storia! un bacio, Sarah.

Leggi la risposta dell'autore

Con questo capitolo entriamo decisamente nel vivo del racconto, cominciamo a conoscere quello che Elena ci ha anticipato ad ogni capitolo: la loro follia. La scena è, ovviamente, molto cruda. La donna uccisa con un colpo in testa mi ha turbata e mi ha lasciato una sorta d'amaro in bocca. Ovviamente non poteva esserci altra conclusione possibile, ma è stata comunque una scena forte: non ci hai indugiato, tuttavia la crudezza del fatto nudo è venuta fuori lo stesso. Forse quella povera ragazza rumena è stata la prima vittima "collaterale" del loro amore senza speranza.
Mi piace moltissimo che Elena continui a vedere Herman per quel che è: un assassino, nonostante l'amore ossessivo e malato che prova per lui, e che sappia perfettamente che amarlo è un'abberrazione, una pazzia di cui non riesce a fare a meno. Il momento più alto del capitolo lo hai raggiunto inserendo Il Cantico dei Cantici.
A proposito di questo, l'unica cosa che avrei corretto io sono le parole di Elena quando dice che allora non lo conosceva ancora: gli Ebrei in generale leggono molto i testi sacri e questo è forse uno dei pezzi più famosi dell'Antico Testamento, per cui mi sembra improbabile che non lo avesse mai incontrato prima. Però è una piccolezza, una frase, una parola... Il resto è tutto perfetto. Le parole della Bibbia spezzano poeticamente l'orrore e un'altra volta riescono a dare una dimensione umana a quest'ossessione, avvincono, conivolgono. A livello strutturale le hai inserite nel momento più adatto e un'altra volta l'equilibrio che hai creato è perfetto. In questo capitolo, più che in altri, mi verrebbe di parlare di equilibrio musicale. La parola è molto vicina alla musica. Questa è una verità elementare che i greci sapevano perfettamente e che è più evidente in poesia che in prosa. Mi chiedo se suoni. Fai molti riferimenti al pianoforte ed alla musica in generale ed hai detto più volte che la sonata di Mozart è la vera anima della storia, quindi verrebbe facile pensare di sì, ma queste sono sciocchezze: un qualunque cretino può informarsi su un'opera aprendo google. La comprensione musicale che mostri qui, però, non si improvvisa. Quell'interruzione è ritmica, spezza completamente il fluire del racconto, si insinua come se fosse un intervento musicale... Perciò mi dico che o suoni o scrivi davvero bene. Sia come sia, hai capito una delle cose più difficili da comprendere, ossia che la scrittura è più uditiva che visiva e che somiglia molto più alla musica che a un film o un quadro. Se tutti comprendessero questo, avremmo meno scrittori mediocri.
Complimenti.
(Recensione modificata il 08/07/2013 - 04:23 pm)
(Recensione modificata il 08/07/2013 - 04:25 pm)

Leggi la risposta dell'autore

Ciao, cara!^^
Dunque, questo capitolo è da brividi: Hermann che stupra una donna e poi la uccide senza pietà, come se fosse un oggetto o una creatura spregevole; credevo che avesse voluto violentare Elena, visto il desiderio che nutre di lei, vista la sua incontrollabile bramosia. Elena è come se persistesse in uno stato di confusione: prova amore e odio per una persona che ha stroncato in maniera disinteressata milioni di persone...
La storia diventa ancor più interessante, e di conseguenza io sono ancor più curiosa, in particolar modo vorrei leggere la storia dal punto di vista di Hermann così da comprendere a fondo la sua psiche, i suoi tormenti...
Alla prossima, brava come sempre!! Baci! >****<

Leggi la risposta dell'autore

Che orribile decadenza... Sul serio, il tutto lascia letteralmente a bocca aperta.
Ora, non ho idea dei pensieri che potessero passare nella mente dei detenuti o dei prigionieri in generale, ma dubito che, per quanto la curiosità possa essere forte, si possa cadere nelle braccia dello stesso uomo che ha sterminato milioni di persone tra cui i genitori e la sorella.
Probabilmente Elena sta perdendo la ragione e cerca un qualche appiglio per tirarsi su. Ma sarà Hermann quell'appiglio?
Francamente, non credo proprio. Hermann mi sembra troppo orgoglioso per fare qualcosa per lei spassionatamente, considerando quanto poco la sopporti, all'infuori delle sue dita sui tasti del pianoforte.
Spero di vedere delle svolte nel prossimo capitolo. In questo momento Elena mi sembra come una barca in mezzo al mare. Speriamo che non cada a picco come il Titanic!
Alla prossima,
con affetto
White_Harlequin

Leggi la risposta dell'autore

Questo capitolo mi ha fatto rimanere con il fiato sospeso! dire che mi ha sconvolta è poco !
Temevo che la violentasse ! temevo che l'avrebbe uccisa !
Infondo Hermann la desidera da morire ! questo capitolo mi ha lasciato una grande tristezza e solo ora ne capisco il motivo, ha violentato quella povera donna rumena per poi ucciderla! e questo mi ha lasciato tanta rabbia!
E' stato un capitolo fortissimo!
Mi ha colpito la frase finale " Non ha cuore per avere pietà" a parer mio verissima e significativa.
A presto. Complimenti ancora. Bacio.

Cath

Leggi la risposta dell'autore

Mi sembra che la situzione esterna stringa come una morsa. Forse la scarsità di tempo farà precipitare le cose, come successe nella realtà: gli ultimi mesi di guerra, per assurdo, i nazisti cercarono di accelerare la "soluzione finale", quasi come se fosse una corsa disperata contro il tempo. Elena non sarà capace di dirsi di resistere, perché il lager l'ha privata di qualsiasi umanità e perché cammina sull'orlo dell'abisso da troppo.
Il pezzo finale è il più bello di tutto il capitolo: sei capace di descrivere mirabilmente i contorcimenti di un'anima, attratta da ciò che dovrebbe odiare. Così Elena si lega due volte ad Herman: una attraverso l'ossessione, il desiderio, la lussuria, l'altra attraverso l'orrore, la rabbia, l'odio che inevitabilmente lui le fa provare verso se stessa. E più si odia, più è dolce cedere, come un abbandono nel momento in cui non rimane altro. Se tutto è perso perché resistere? Sono certa che i pensieri di Herman ci daranno il giusto completamento della storia.
La tecnica di narrare la storia che coinvolge due persone, dando di volta in volta il punto di vista all'uno e all'altro, è una tecnica post-modernista. Ad esempio, il taglio che hai scelto tu mi ricorda il Collezionista di Fowles. Mi chiedo se in qualche modo sei stata influenzata da questa corrente oppure l'idea di svolgere la storia in questo modo è stata un'esigenza derivata dal materiale narrativo che avevi.

Leggi la risposta dell'autore

Bellissimo capitolo, come sempre. Certo, senza dubbio molto triste nonostante la "buona notizia" dei russi sul fronte tedesco. In un certo senso quella notizia positiva viene oscurata da tutto il resto che non lascia adito a compromessi.
Hermann sta perdendo la testa. E' chiaro che sia così e non c'è niente che potrebbe farlo rinsavire, a parer mio. Helena si sta confondendo in un mondo a lei sconosciuto e che, secondo me, non sarà una bella scoperta.
Per quanto sia bello questo capitolo, mi sento come svuotata ed i protagonisti stanno perdendo di vista la strada maestra, ma spero che ricominceranno a far girare di nuovo gli ingranaggi fin troppo pieni di ruggine che hanno in testa.
Se a primo acchito ti potrebbe sembrare una critica, voglio che tu sappia che sono troppo colpita per non esporla come tale.
Di nuovo complimenti per la storia.
White_Harlequin

Leggi la risposta dell'autore

Più leggo questa storia più mi appassiono: è davvero coinvolgente, i personaggi sono come vivi e le loro emozioni sono ben descritte. Non vedo l'ora di capire ciò che Hermann prova e il perchè del suo comportamento, quindi spero che aggiornerai presto!
Ho letto dalla tua risposta ad un'altra recensione che la storia è la revisione di un tuo libro già pubblicato, ''K 475'' : ne avevo già sentito parlare in rete, ma non ho avuto occasione di leggerlo perchè non sono riuscita a trovarlo in nessuna libreria (dicevano che è di una casa editrice di nicchia con cui non hanno contatti), potresti dirmi dove posso trovarlo in formato cartaceo, dato che anche sul web lo trovo solo come ebook?

Leggi la risposta dell'autore

ciaoo ho letto la tua storia e mi ha particolarmente colpita se benne io non ami i racconti tristi la tua storia mi piace forse perche elena non si abbate e cerca di soporta per sopravvivere anche dopo la morte della sorella e i maltrtamenti di tutti sopratutto quelli di Herman che un giorno la tratta bene e poi male non vedo l' ora di sapere come si svolgera la storia dopo la guerra e se elena rincontrera i suoi genitori?? aspetto il tuo prossimo capitolo ciaooo !!

Leggi la risposta dell'autore

Ciao :)
Ad ogni capitolo aumenta il coinvolgimento in questa storia, e con esso le domande sui due protagonisti.
Elena si ritrova, in un certo qual modo, perversamente attratta dal suo aguzzino, in quella che potrebbe essere definita una sindrome di Stoccolma. Come si può spiegare? Forse perchè, nonostante i maltrattamenti, Herman è l'unico a considerarla ancora come un essere umano, almeno quando suona, e a tenerci un briciolo a lei, anche se solo in relazione alle sue mani d'oro da pianista?
E il nostro Herman, invece, per quanto mostro sia, è pur tuttavia umano: ha mandato centinaia di bambini ad Auschwitz, perfettamente consapevole di quale sarebbe stata la loro sorte, ma annega la mente nell'alcol e nelle droghe per non pensare al rimorso e all'orrore che altrimenti lo perseguiterebbero; picchia Elena selvaggiamente, la tratta peggio di una schiava, la insulta, sta riducendo in briciole pezzo per pezzo, giorno dopo giorno, la sua volontà e la sua dignità, minaccia di ucciderla ad ogni pie' sospinto, eppure, quando scoppia una bomba vicino alla villa, non esita a farlle da scudo con il proprio corpo. Aveva una famiglia, era una persona normale, forse è stata la guerra a cambiarlo tanto: è la guerra a rendere bestie tutti gli uomini, tanto i persecutori quanto i perseguitati. 

Leggi la risposta dell'autore

amo ogni giorno di più questa storia, scrivi magnificamente bene,sai, secondo me puoi addirittura scrivere un libro! a presto, Sarah.

Leggi la risposta dell'autore

Ciao!^^
È stato un capitolo bellissimo, del resto come gli altri che precedentemente hai esposto.
Sì, i nemici tedeschi cominciarono a bombardare i campi di concentramento, vedendoli come luoghi sospetti. La parte finale del capitolo l'ho apprezzata particolarmente: trapelano i forti sentimenti di Elena, il suo bisogno d'amore e la sua inesperienza. Ormai la guerra sta volgendo al termine, quindi sono ancora più curiosa di scoprire come continuerà la storia di Elena e Herman, permarrà tra i due sicuramente questa sorta di "amore", ma come continuerà?
Attendo il prossimo capitolo...
Alla prossima!^^

Leggi la risposta dell'autore