Recensioni per
ossessione
di duduccia

Questa storia ha ottenuto 194 recensioni.
Positive : 189
Neutre o critiche: 5 (guarda)


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Recensore Junior
29/06/13, ore 21:13
Cap. 9:

Ciao carissima :D :D :D
Questo capitolo mi è piaciuto davvero tanto! ho visto un Hermann molto più umano e sensibile, anche se non riuscirò mai a capire del tutto la sua personalità, ha una mente un po' contorta.
Continua così la tua storia mia appassiona sempre di più! a presto!

Cath

Recensore Veterano
29/06/13, ore 19:20
Cap. 9:

Buonasera c:
Okay, oggi non credo mi dilungherò molto (?) ma non so, dipende tutto da che cosa mi viene in mente mentre scrivo, perché a volte inizio a divagare e non la smetto più. Okay, iniziamo.
Premetto dicendo che tipo in questo capitolo mi sono quasi commossa çç
Scrivi parecchio bene. Diciamo che questo non l'ho mai detto a nessuno (?) quindi boh. Bene, mi piace il modo in cui scrivi. Ecco.
Diciamo che oltre ad avermi commossa mi ha inquietato un sacco, soprattutto per il modo in cui hai descritto i sentimenti di Elena. Premettendo che la mia situazione era totalmente diversa (sopratutto era meno tragica), so cosa vuol dire amare una persona che fa male a te e agli altri. Come dici alla fine, probabilmente è solo perché noi donne riteniamo di dover dare amore a chi a noi sembra averne bisogno. In queste situazioni, nonostante una persona ti picchi o quant'altro, non riesci ad allontanarti da essa ed anzi ti ci avvicini ancora di più. Io sono stata sempre esclusa dai miei compagni perché giudicata "brutta", e trovare questo ragazzo che, nonostante mi facesse male, mi dichiarava amore, mi dava un senso di sollievo e di conforto. Direi che la mia situazione era un po' simile a quella di Elena, anche se, come ho già detto prima, la mia è molto più semplice, più facile e molto meno tragica. Cooomunque, chiudiamo questa interessante parentesi sulle mie relazioni amorose, ahah.
E' comprensibile che lui l'abbracci durante il bombardamento, magari ora che sta arrivando la fine si rende conto di ciò che è successo, di ciò che è stato anche lui a fare, e magari anche delle conseguenze delle sue azioni. Questo non implica un cambiamento delle sue opinioni; mi sembra che per il momento nei sentimenti di Herman non sia cambiato (quasi) nulla nei confronti degli ebrei in generale, ma solo nei confronti di Emma (poiché pianista).
La bugia di Herman in merito alla sorella. Non so se considerarlo come un atto pratico o un atto di pura bontà, in un certo senso. Potrebbe essere benissimo un atto pratico, e la cosa è molto probabile: insomma, lui vede che Elena è in una mezza crisi di nervi, allora cerca di calmarla con una bugia. Il tutto ha senso. Ma magari lo dice per esser buono, per non farla soffrire oltre. O magari è solo una combinazione delle due cose.
Quando le chiede se si sente un donna o una bestia! Cristo, stavo per mettermi a piangere. Non so spiegare perché, ma sicuramente tu che l'hai scritta puoi capirmi. Cioè, si capisce che i nazisti credevano davvero che gli ebrei fossero bestie. Santo Cielo, è questo che mi inquieta e mi fa piangere allo stesso tempo. Okay, stop su questo punto perché non voglio mettermi a delirare.
Ecco, la parte seconda (?).
Herman è il perfetto nazista, quindi mi sembra giusto che tu abbia inserito una scena dove lui incolpa lei per lo smarrimento di un oggetto. E' una cosa che secondo me facevano un po' tutti quindi okay. Sicuramente però non me lo aspettavo da lui :c Cioè, in un certo senso sì, ma poco prima era stato così gentile... va beh, tutti i nazisti avevano l'abilità di essere piuttosto lunatici con le loro cameriere.
Oddio, quando la manda a prendere la morfina credevo che fosse talmente tanto arrabbiato da volerla somministrare a lei! :o Cristo che colpo mi hai fatto prendere! :c Magari voleva ucciderla in overdose da morfina (??), che ne so io. Per fortuna ha voluto la che lei facesse un'iniezione a lui. Che ansia, santo Dio, che ansia.
L'ultima parte è la più bella. Insomma, lì mi sono proprio sciolta. Mhh, secondo me la storia poteva anche concludersi così. Però non è questa la conclusione, c'è scritto che la storia è in corso. Comunque, insomma, lascia intendere che quello tra Elena ed Herman è un rapporto un po' malsano. Non so, forse io l'avrei conclusa così. Ma magari nei prossimi capitoli farai di meglio, che ne so. :3
Mhh quindi, scusami per la recensione infinita ma questo capitolo mi è piaciuto un sacco e volevo un po' ripagarmi per la recensione neutra ahahahah. *imbarazzo*
Quindi, ti faccio di nuovo i complimenti e ci vediamo alla prossima!
Valentina.





Recensore Junior
29/06/13, ore 18:45
Cap. 9:

Ciaoo!
Beh inanzitutto oggi non sono dell'umore giusto per fare una recensione decente quindi cercherò di fare del mio meglio!
Allora il capitolo è scritto bene e rispetta anche una coerenza storica. Boh forse in questo capitolo vedo un Kommandant più umano, anche lui non ce la fa a sopportare gli orrori del lager e affoga tutto nell'alcol e nella droga, ma daltronde come dargli torto? Neanche il peggiore dei nazisti può rimanere impassibile davanti a una strage di bambini. 
Si capisce anche che ormai la guerra è agli sgoccioli e la soluzione finale, ordinata da Himmler, tutti i convogli in arrivo lo dimostrano, è in completa attività.
Comunque mi è piaciuto molto e non vedo l'ora di leggere il seguito! Ciao, Alee

Recensore Junior
27/06/13, ore 19:19
Cap. 8:

dio, questa storia è meravigliosa,è qualcosa di unico, scrivi veramente bene, continua al più presto!

Recensore Master
26/06/13, ore 18:23
Cap. 8:

Purtroppo non ho moltissimo tempo per recensire. Nonostante tutto voglio lasciarti un segno del mio passaggio qui. Elena non immagina ancora l'orrore di Auschwitz, nessuno avrebbe potuto e èer questo mi fa doppiamente pena. Presto svanirà ogni sua capacità di provare pietà, perfino per se stessa. Questa storia corre sempre su equilibri delicatissimi. Fin'ora sei riuscita a mantenere un equilibrio quasi perfetto tra tutte le componenti in gioco. Sono sempre più avida di leggere il resto.

Recensore Veterano
24/06/13, ore 19:53
Cap. 8:

Salve!^^
Sono in ritardo, ma gli esami mi oberano d'impegni; per fortuna sono riuscita a ritagliare un breve lasso di tempo per poter leggere e recensire.
Hai prodotto un capitolo bellissimo, non deludi mai le aspettative del lettore! ;)
Povera Emilia, bambina innocente destinata ad una fine così crudele; del resto i tedeschi erano molto spietati con i bambini: li illudevano, promettevano loro che presto avrebbero abbracciato i propri cari, ma questo non avveniva mai.
La reazione di Elena risulta più che comprensibile.
Ho trovato Hermann un po' contraddittorio: dapprima è interessato alla salute di Elena, fin quasi a mostrarsi gentile e affabile; poi il suo lato malvagio affiora dirompente nello scorgere la reazione della ragazza, mostrandosi insensibile e impassibile. Davvero una personalità contorta!
Comunque, complimenti cara! *_*
Al prossimo capitolo!^^

Recensore Junior
23/06/13, ore 08:17
Cap. 8:

No...Emilia T___T Mannaggia... Questo capitolo è stato il più triste dei precedenti...mi sento svuotata, incredibilmente svuotata...
Non immagino il dolore di Elena dopo tutto quello che è successo. Davvero, non ci riesco.
Ancora un bellissimo capitolo, come sempre d'altronde. Aspetto con ansia il prossimo per vedere l'atteggiamento dei due protagonisti principali...anche se in qualche modo mi fa un po' paura.
Spero che aggiornerai presto! Con affetto,
White_Harlequin

Recensore Junior
22/06/13, ore 18:50
Cap. 8:

Ok, il pomeriggio e la mattina di oggi mi hanno fisicamente distrutta e non so quanto questa recensione potrà sembrare decente ma ci provo comunque :) allora qua Herman la salva dopo averla lui stessa picchiata e diciamo che, dato che a lui Elena serviva più della droga, la cosa è fattibile dato che se avevi conoscenze giuste nei Lager riuscivi a sppravviverci. Poi si capisce già che lui fa differenza fra Elena e le altre ebree che lavorano in casa, come Anna che è comunque costretta a portare la stella. Però si capisce anche che lui Elena la vuole tenere in vita solo perché quando lei suona, è come se fosse il Kommandant a suonare, ma ora mi sorge spontaneo un dubbio: che lei per lui sia solo la pianista o qualcosa di più? Comunque vedo un po' stupido il fatto che lei voglia andare a Auschwitz. Nel senso, era più che ovvio dalle parole del nazista che sua sorella era morta, ma forse era lei stessa a autoconvincersi del contrario, nonostante fosse consapevole della sorte che era capitata alla sorellina. Beh che dire, aspetto il prossimo capitolo! Ciao, Alee

Recensore Veterano
22/06/13, ore 18:14
Cap. 8:

Buonasera ^^
Oggi sono poco ispirata e quindi non so se riuscirò a tirar fuori una recensione decente, ma cercherò d'impegnarmi.
Okay, diciamo che c'è una cosa in generale che non mi è chiara: come ha fatto Herman a salvarla senza destare sospetti?
Insomma, è ovvio che l'ha fatto perché lui a Elena ci tiene, in un modo o nell'altro. Però come? Va bene, ha ordinato ai medici di non ucciderla con la siringa e curarla in seguito. Ma poi? Nessuno ha parlato all'alto? Nessuno lo ha rimprovarto, nessuno si è chiesto perché lui abbia creato tutta questa confusione per salvare un'ebrea per giunta malata di polmonite? Insomma, a quei tempi la polmonite era praticamente mortale. A nessuno è venuto il dubbio che Herman potesse in qualche modo essere un traditore del nazismo, visto che si è dato molto da fare per salvare un'ebrea? Mi sembra una cosa un po' sospetta, questa. Boh, mi sembra che questo punto non sia molto chiaro, dal punto di vista oggettivo intendo. Le motivazioni di Herman sono molto evidenti.
In più, Herman dovrebbe essere molto scosso per ciò che è successo con Elena quella sera in cui ci ha quasi fatto sesso. Insomma, non si sente... che ne so, "tradito" da Elena? Dal suo punto di vista, è lei che lo ha sedotto, è lei che lo ha costretto a fare tutto ciò che ha fatto. Inutile dire che l'ha fatto di sua volontà, ma Herman, nazista, non lo ammetterebbe mai, nemmeno con se stesso. Invece, dopo averla salvata in circostanze non del tutto chiare, fa pure il dolce con lei mentre è malata. Okay, ci può stare, magari vuole solo che lei guarisca così può riprendere a suonare. Però anche questo pezzo boh, non l'ho capito bene. Dovrebbe essere arrabbiato con lei, penso.
Okay, parliamo un po' di Elena.
Ovviamente appena non vede i bambini un po' si preoccupa; mi sembra anche giusto. Ammiro molto il coraggio con cui affronta Herman, io non ce l'avrei mai fatta. Mhh, però non credo che una persona, al suo posto, avrebbe desiderato andare ad Auschwitz solo per salvare la sorella. Ho ascoltato numerosi racconti di prigionieri riusciti a sfuggire al nazismo, e secondo questi, dopo un po' che sei là dentro, la solidarietà nei confronti degli altri svanisce.
Ovviamente Elena non è traumatizzata come i detenuti che lavorano nel campo poiché è praticamente sempre stata nella villa Herman, che l'ha trattata relativamente bene, quindi magari riesce ancora a preoccuparsi per il destino altrui. E poi diamine, Emilia non è una bambina qualunque, è sua sorella, quindi mi sembra giusto che lei sia un po' preoccupata.
Boh, te la metto neutra per quella cosa di Herman che non mi è chiara e di cui non mi capacito. Nonostante il suo ruolo sia importante, il suo comportamento non dovrebbe essere privo di conseguenze. Poi io so pochissimo di come funzionavano questo tipo di cose a quel tempo, quindi potrei sbagliarmi, ma questa è solo una mia impressione.
Emh okay, aspetto una tua risposta, magari mi schiarirai un po' le idee perché io proprio sono rimasta un po' interdetta. Se i chiarimenti avverranno nel prossimo capitolo, dimmelo semplicemente e capirò.
Okay, allora aspetto la risposta e ci vediamo al prossimo capitolo c:
Nella speranza che tu non mi odi,
Valentina.
(Recensione modificata il 23/06/2013 - 12:31 pm)

Recensore Junior
21/06/13, ore 18:35
Cap. 7:

Uhm... Ho riletto la tua storia un'altra volta per decidere per bene cosa scrivere nella recensione. La storia è coerente e si capisce quello che accade. Rispetta il periodo storico e l'olocausto, cosa che molte storie non fanno. È una cosa che non sopporto infatti vedere storie su questo triste argomento con gente che, oltre a scrivere cavolate su cavolate, discrimina anche la Shoah e tutto ciò che accadde in quel periodo e a me, appassionata del nazismo (non fraintendermi, non lo sostengo minimamente) leggere alcune cose da fastidio, soprattutto pensando che certa gente ci è morta lì dentro! Poi ho letto anche le piccole parti che hai scritto in tedesco e sono rimasta sollevata da ciò: da mezza tedesca (e al tedesco come lingua ci tengo più che all'italiano) vedere alcune frasi tradotte da google translate in maniera pessima fa abbastanza schifo! Comunque la tua storia mi ricorda molto la "relazione", se così si può chiamare, tra Göth e Helen nel film Schindler's List (non so se l'hai visto). Insomma lui che vorrebbe portarsela a letto, ma, da bravo nazista, non riuscirebbe a vivere con un simile "disonore" e lei, povera, costretta a subire tutto di lui, però è attaccata al Kommandant perché, nonostante sia l'assassino di tantissimi suoi simili, è l'unico che la può aiutare. Però lei, a differenza di Helen Hirscher, ha la musica. Si scopre il passato da musicista di Herman e per lui far migliorare la ragazza al piano, è come per lui continuare a far concerti. Ma un altro ostacolo si mette in mezzo: la soluzione finale ordinata da Hitler. Tutti i campi dovevano essere svuotati e, prima o poi, anche gli abili al lavoro sarebbero finiti sotto il Zyklon B. L'unica cosa che non mi quadra molto è che ci fosse la droga in quel periodo. Anche perché poi l'immagine dei gerarchi nazisti ubriaconi e drogati non era vera, a differenza di quello che si vede sempre nel film di Schindler, dove spesso le SS sono inquadrate a bere e divertirsi. Ovvio, qualche bicchiere ci scappava, ma non penso ci fossero già le droghe. Ti consiglio di leggere il libro di Rudolf Höss: "Comandante a Auschwitz" è la sua autobiografia. Höss è appunto stato comandante del più tristemente noto campo di sterminio. Ti potrebbe fare alcune informazioni su come si svolgevano le attività nei campi. Lo trovo tranquillamente in internet. Comunque ora aspetto con ansia il prossimo capitolo! Ciaoo, Alee

Recensore Junior
17/06/13, ore 17:10
Cap. 7:

Questo capitolo è bellissimo! semplicemente lo adoro! mi chiedo come finirà tutto questo, finalmente ho visto in Herman all'inizio un briciolo di umanità!
continua così! sei bravissima! a presto!

Nuovo recensore
17/06/13, ore 08:16
Cap. 7:

La storia di sta facendo sempre più interessante e appassionante. Che il nostro Herman stia cominciando a mostrare qualche crepa di umanità nella sua algida corazza di uomo spietato?
Complimenti, sei molto brava a scrivere e trattare di un argomento così delicato non deve essere facile, ma continua così :)
Non vedo l'ora di leggere il seguito!

Recensore Veterano
16/06/13, ore 21:34
Cap. 7:

Ciao!^^
Dunque, giungo con un po' di ritardo a causa dello studio matto e disperatissimo.
Allora, mi è piaciuto questo capitolo; sapevo che prima o poi ci sarebbe stato un qualsiasi tipo di rapporto tra i nostri protagonisti, stroncato dal timore di Elena e dal ricordo delle parole di Frau Schneiderhann. Dalla vicenda è trapelato perfettamente il desiderio di Elena: l'essere amata. Hermann, che odia profondamente gli ebrei, ha cacciato via la ragazza, quasi come se volesse eliminare la vicenda accaduta.
Insomma, questa storia esercita un fascino incommensurabile sul lettore, genera dipendenza e voglia di leggere per scoprire la conclusione.
Solo una cosa: i genitori di Elena ed Emilia?
Alla prossima!^^

Recensore Master
16/06/13, ore 21:27
Cap. 7:

Non puoi neanche immaginare la mia felicità quando ho visto che avevi aggiornato! Un nuovo capitolo di questa fic era esattamente quello che mi ci voleva per raddrizzare questa giornataccia!
Ti dico subito che non mi aspettavo affatto Elena sarebbe crollata al primo contatto: ero convinta che avrebbe resistito, per quanto possibile nella sua situazione! Invece tu mi hai stupita. ^^ In realtà, mi piace la scelta che hai adottato, perché dà immediatamente la misura del profondo baratro in cui è caduta: arrivare a desiderarlo in maniera colpevole e poi arrivare perfino a perdere la ragione avvicinandosi fisicamente a lui.
Herman è disperatamente innamorato. Un amore sbagliato, ossessivo, malato, quasi baudeleriano e a tratti vittima e carnefice si confondono, scambiandosi i ruoli. Sono l'uno la vittima dell'altro. (in maniera esclusivamente simbolica, ovviamente, perché in realtà la vittima è lei). Se così non fosse l'avrebbe uccisa sul colpo. Essere cacciata di casa non è niente rispetto a quel che le sarebbe potuto capitare. Ma ora lui dovrà andare a riprendersela e inventare anche una buona scusa per poterlo fare! Non vedo l'ora di leggere l'evoluzione della loro storia, che mi appassiona sempre di più. L'unica cosa che rimpiango è che i capitoli siano un po' corti, ma non perché in questo ci sia un difetto (anzi, sei incredibilmente efficace), ma solo perché finiscono troppo presto. Sei davvero brava.
(Recensione modificata il 16/06/2013 - 09:38 pm)

Recensore Junior
16/06/13, ore 19:00
Cap. 7:

Rieccomi ancora una volta a commentare questa bellissima storia.
Sembra che tutto stia andando a rotoli per Elena: il comandante che la vuole vicina, la sua morte(imminente o meno che sia), il suo essere scacciata (ed ora come farà!?).
Spero che tutto si risolva! E che fine ha fatto la sorellina di Elena!?
Spero che risponderai alle mie domande al pià presto e complimenti per il bel capitolo.
Alla prossima,
White_Harlequin