Recensioni per
Racconti della Luna pallida d’Agosto
di meiousetsuna

Questa storia ha ottenuto 79 recensioni.
Positive : 79
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/11/19, ore 22:20

Wow, che apertura evocativa, mi piace molto lo stile delicato e poetico che usi per descrivere il cielo, l'atmosfera.
Ho notato che Momotaro è un gatto molto educato, un vero gentilgatto. (u_ù)
La storia della Ame-onna mi ha rattristato, a maggior ragione che pare essere uno spirito così quieto e docile. Se non altro la reazione di Momoko è stata interessante, ha permesso di scorgere un tassello del suo passato, uno molto doloroso, sembra.
Chissà se si scoprirà mai chi ha perduto la donna. La sua storia mi intriga così tanto!
A presto, Micia~♥

Recensore Master
22/11/19, ore 21:05

Ma... come si permettono questi commensali a offendere il padrone di casa, il gatto?? 😤
Che mancanza di rispetto!

E Momotaro dimostra ancora una volta il suo acume nel cogliere le emozioni delle persone, che tenero ad andare dalla fanciulla per tirarla un po' su~
Immagino da cosa possa essere dovuto il suo malessere... Ancor più terribile avere il proprio amato così vicino ma non poter averlo, non poter vivere il proprio amore alla luce del sole. Queste storie di amori ostacolati mi mettono sempre tanta malinconia. 😢
E comunque Momotaro che fa quello che gli pare è il top! Stupendo e puccioso~♥

Recensore Master
22/11/19, ore 20:53

Ciao, Setsy~! **
Dopo tanto tempo che avevo la raccolta nelle seguite finalmente riesco a cominciarla!

Ma quante ne sai, Setsy??
Sono rimasta davvero stupita dall'accuratezza del lessico, impallidisco — come la luna del titolo xD — di fronte a tanta conoscenza. 😮
In questo racconto emerge uno dei tuoi marchi distintivi: il gatto.
Quando si dice che gli animali sanno cogliere le emozioni più celate, Momotaro va oltre però, che iniziasse a parlare non me l'aspettavo, sarà stata l'influenza mistica della luna? **
Le caratterizzazioni sono così suggestive, molto belle. E la figura della donna mi ha intrigato subito, con questo alone di mistero che la circonda e il suo mutismo dovuto a chi sa quale evento. Tuttavia, molto emozionante il passaggio in cui il gatto parla invece della voce del suo cuore, certe volte sono le azioni e il proprio atteggiamento a valere più di mille parole.
Racconto molto carino, brava!! (*^*)

Recensore Master
26/04/19, ore 12:45

Noooo ma non ci credo! Mi aspettavo di tutto, in questa storia: che ci fosse un seguito alla triste storia d’amore tra la promessa sposa dai lunghi capelli a boccoli e il giovane dalla rosa tatuata; che alla fine Momotaro ci mettesse un gommino di mezzo e Momoko accettasse la corte del giovane samurai. Invece, ecco la sorpresona finale: Momoko entra a far parte a pieno titolo del regno dei gatti, e conquista così la sua felicità. Mi è piaciuta l’idea che al termine delle sette vite ci sia un’ulteriore rinascita, o meglio un’unione con la Grande Anima del Gatto Celeste. Tutti i gatti, in realtà, sono grandi anime colme di mistero. In questa storia sei riuscita a coglierne pienamente il senso. Momoko ritrova la voce, anzi una nuova voce, e forse una nuova vita in altra forma era esattamente ciò di cui aveva bisogno per essere felice. Grazie per questa meravigliosa storia!

Recensore Master
26/04/19, ore 12:26

Noooo il gran consiglio dei gatti è semplicemente spettacolare. Suzuko che sembra una grossa polpetta di riso... pardon, che possiede la maestà di un buddha (quello cinese, immagino). I due consiglieri e le dame di compagnia, una vera e propria corte imperiale. Momotaro che va a chiedere consiglio... cosa starà tramando il nostro felino? Davvero perfetta la descrizione di questa riunione felina, sospesa tra ironia e delicatezza. Poi è chiaro, quando si tratta di gatti io vado giù di testa...
ps: vedi che ti sto tartassando con le mie rece... non occorre che rispondi a tutte, non voglio portarti via tutto il tempo. Resta su "Albione", scrivere è una faticaccia che io conosco molto bene...

Recensore Master
26/04/19, ore 12:15

Qui compare un nuovo ristorante, tutto di rosa vestito e che serve hamburger con salsa. Ma molti di coloro che passeggiano all’imbrunire ammirando le lucciole (mi ha fatto morire la tua nota esplicativa... sempre meglio essere chiari!) ritrovano nell’aroma che si sprigiona dal Kibi Dango i ricordi e le suggestioni dell’infanzia. Non sono invece riuscito a comprendere chi sia la giovane vestita di rosa antico che viene a gustare il ramen freddo.. dapprincipio avevo pensato alla giovane malinconica de "La rosa tatuata", ma forse invece si tratta della proprietaria del nuovo ristorante. È Momotaro a farmelo pensare, lui che forse ha già avuto modo di farsi un giro da quelle parti e magari assaggiare un hamburger...

Recensore Master
26/04/19, ore 11:51

Stavolta ti sto leggendo con uno dei miei gatti (sempre quello di ieri sera) seduto accanto al pc. È inutile, qui si parla di gatti, e di gatti veggenti, e la cosa no può che interessare. "Il tormento dei loro cuori aleggiava così palpabile nella stanza, da prendere quasi la consistenza agli occhi chiaroveggenti di Momotarō, di un fuoco fatuo": meraviglioso questo passo. Davvero non sapevo che in Giappone i fuochi fatui simboleggino un dolore che prende vita. L’immagine è molto suggestiva, in questa storia le suggestioni sono molte e potenti, e ti dirò che sto traendo ispirazione per una storia che sto facendo molta fatica a mettere insieme. Il detto "tra gli alberi il ciliegio, tra gli uomini il guerriero" lo conoscevo, pensavo fosse una frase di Mishima e invece no, si tratta proprio di un antico detto a proposito della caducità della vita e della bellezza. Però però... sarebbe bello se Momoko accettasse questo corteggiamento gentile e rispettoso. Sempre interessante il punto di vista del gatto che introduce quel tocco di sovrannaturale che sa rendere magica ogni scena. È lui, in fondo, il vero protagonista ed è anche un eccellente espediente narrativo, attraverso il quale ci fai conoscere i pensieri di Momoko, che ha perduto la parola e si esprime solo attraverso trasalimenti e una forte capacità empatica.

Recensore Master
26/04/19, ore 11:26

Ohhhh ma qui... gatta ci cova! Ci sarà il misterioso e affascinante avventore? Momoko cucina per lui tutto in rosa... qualcosa vorrà pur significare! E il nostro micio avverte una punta di gelosia... noi rimaniamo curiosi di sapere come evolveranno gli eventi. Sempre apprezzatissimi i dettagli sulla cultura giapponese sapientemente inseriti qua e là. Non appesantiscono la narrazione ma la arricchiscono, facendosi gustare sapori e impressioni lontane. La stessa grazia con cui la storia è scritta rimanda a una sensibilità tutta orientale. Bellissimo e delicato il gesto con cui lo sconosciuto sfiora la mano di Momoko. Una storia tutta di emozioni e dettagli, dietro a cui s’intravede una grande conoscenza dell’ambiente e della storia. Eppure le tue conoscenze sono appunto veicolate attraverso dettagli che scorrono all’interno della narrazione, senza noiosissimi "spiegoni". Bene bene, ho imparato una cosa fondamentale.
(Recensione modificata il 26/04/2019 - 11:29 am)

Recensore Master
26/04/19, ore 01:02

Stavolta scriverò la recensione avvalendomi del preziosissimo dizionario felino-italiano: prrrrrrrr prrrrrrrr (traduzione: scenetta divertente Dove spicca il dignitosissimo Momotaro, che al pesce palla che gli rifiuta un bocconcino con la scusa che lui non dà da mangiare alle bestie, replica: "Si vede!"
Sempre scritta con grazia e gentilezza questa storia, tutta nei toni del rosa e, in questo capitolo in particolare, pervasa da un umorismo leggero gradevole. Tutto è "gentile" in questa storia, nel senso di "raccontato con levità di spirito", lieve e rilassante come il fruscio di una penna intinta nell'inchiostro per tracciare ideogrammi.

Recensore Master
26/04/19, ore 00:42

Sì vabbe'... Una libera citazione anche da Blade Runner e io mi squaglio come un gelato davanti alle zampette di Momotaro. Capitolo sofferto, questo, dove intravediamo qualcosa del passato di Momoko, che torna -come spesso accade - in forma di incubo. Allora è vera la voce che circola tra gli avventori del ristorante: Momoko è l'unica sopravvissuta della sua famiglia. Scommetto che presto scopriremo come sono andate le cose. Nel frattempo, il dolce Momotaro si affretta a consolare la sua padroncina, entrando con lei in un colloquio silenzioso ma profondo. E questo comportamento non è proprio solo dei gatti parlanti: il mio Pepe vorrebbe sempre dormire con la testa sulla mia... Solo che ha certi denti da draculino capici di trapassarmi il cranio, quindi...

Recensore Master
26/04/19, ore 00:14

La bellezza della pioggia, la magia del temporale... e la donna della pioggia vhe viene in visita, e lascia la sua ricompensa per la gentilezza ricevuta. Bellissimo e interessante questo episodio, che apre uno scorcio sulle figure leggendarie e le credenze tradizionali giapponesi. Tè bianco e alla rosa, tempura, piattini di latte serviti con grazia e gommini che gradiscono... una storia che colpisce per la grazia infinita con cui è scritta. Non so se conosci Banana Yoshimoto, me la ricordi molto.

Recensore Master
25/04/19, ore 23:51

Rieccomi anche qui!
Certo che essere donna nell’antico Giappone (come nell’antica Cina: mi viene in mente Mulan) non doveva essere facile. L’unico destino possibile era quello di servire il marito, e anzitutto di compiacere i suoceri, senza possibilità di scegliere o dire una sola parola. Che tristezza per questo amore che non vedrà mai la luce, e come sono davvero diversi i gatti, che davvero fanno a botte, e botte da orbi, per conquistare le signore feline... sempre impeccabile la scrittura, piena di poesia e sostenuta da una precisa ricostruzione storica. Al prossimo capitolo!

Recensore Master
25/04/19, ore 23:38

Carissima!
ti sto leggendo con uno dei miei gatti seduto sulle ginocchia. Gatti e Giappone, davvero non potevo perdermi questa storia, che peraltro avevo già occhieggiato e cominciato a leggere tempo fa: una storia scritta con grande sapienza e magia, capace di trasportarti in un altro tempo e in un altro luogo... il Giappone tradizionale con tutto il suo fascino. Una storia che ha tutto il sapore della fiaba, dove i gatti sanno leggere nel cupore (ma questo, più che fiaba, è realtà) e dove giovani donne graziose che paiono uscite da antiche stampe su fogli di bambù servono con grazia millenaria e nascondono oscuri segreti... complimenti, complimenti e ancora complimenti. E adesso torno in Giappone e corro a leggere il seguito!

Recensore Master
28/01/15, ore 17:01

Riporto la recensione-valutazione del contest dei primi capitoli :)

Nona classificata: Setsy
 
Stile 10/10
Lo adoro. Semplice e delicato, il tuo stile ci fa approdare nel Giappone incantato dei tempi passati.
La flash sono brevi, autoconclusive, ma non per questo frettolose o senza alcun filo conduttore, anzi. Mi piace molto il tuo modo di scrivere; tocca il cuore alzando appena un velo.
 
Contesto e coinvolgimento della trama 17/20
Purtroppo non c’è un vero e proprio contesto preciso e descritto, ma oserei dire che anche questo è il punto di forza della storia. Siamo immersi in un’atmosfera di sogno nel Giappone degli spiriti e dei gatti parlanti. Lo adoro.
Il punto dolente, semmai, è il coinvolgimento della trama, questo perché… Beh, non c’è una vera e propria trama. Ci sono episodi, c’è un filo conduttore, ma non una trama di fondo. Mi dispiace tantissimo doverti togliere dei punti per questo, ma il senso del contest era proprio vedere quanto l’inizio di una long invogliasse a leggere poi tutta la storia… E qui non c’è una storia. La cosa, però, è bilanciata dalla bellezza delle flash, che ti invoglia comunque a leggere per sapere quali nuovi episodi attendono dietro l’angolo.
 
Caratterizzazione dei personaggi 17/20
Non c’è una vera e propria caratterizzazione con introspezione; semmai… Ci sono piccole frasi e racconti che delineano ciò che serve della personalità dei personaggi. I due protagonisti, la donna e il gatto, emergono subito come anime gentili (il gatto decisamente più furbo della pacatezza della donna); gli avventori, che sono solo di passaggio, hanno lo stesso una certa complessità di fondo che, pur con poche parole, emerge.
Il problema è che mi piacerebbe sapere di più, ecco. Anche se capisco che questo non sia lo spirito proprio della storia, sono tremendamente curiosa in merito alle vicende tragiche vissute da lei, al suo essere muta… E vorrei anche sapere cosa pensi nel profondo il gatto, perché si sia fermato proprio lì con lei.
 
Originalità 10/10
Decisamente originali. In genere se si parla di Giappone si vedono trame complesse con spiriti ecc (o con robot giganti – scusa, so che è brutto generalizzare, ma è per farmi capire). La tua è una raccolta fresca, invece. Un velo di pioggia che ti passa sulla pelle; un drappo ti seta che ti sfiora piano.
L’ho trovata molto originale.
 
Gradimento personale 10/10
Credo che si possa dire fuori da ogni dubbio che l’ho amata. Mi ha ricordato molto… Uhm, non ho né un manga né un anime con cui fare il paragone; piuttosto, l’ho vista bene come la sigla finale di un anime, dove si vede questa donna seduta fuori dalla locanda con il suo gatto, mentre i titoli di coda scorrono (non è un anime reale, eh, intendo dire la scena che immagino quando arrivo in fondo al racconto).
Bellissima
 
Penalità: -5. Purtroppo, sono costretta a darti una penalità perché la storia non è una long ma una raccolta.
 
TOTALE 59
 

Recensore Master
28/08/13, ore 03:05

Ma amore! E io che credevo alla fine avresti fatt trasformare Momotarō in uomo. A pensarci, ci avrebbe guadagnato poco ;)
Molto meglio il tuo finale. Non me lo aspettavo, davvero.
Che finale dolcissimo e, soprattuto, che belle parole hai trovato. La dichiarazione di Momotarō era davvero ricca d'amore. Alla fine Momoko è riuscita a liberarsi della sua vecchia vita, a lasciarsi alle spalle il passato e ha trovato la libertà, l'amore, la felicità.
Questa raccolta mi ha emozionato tantissimo e, credimi, vuol dire che sei una scrittrice coi fiocchi.
Davvero tanti complimenti, tesoro.
P.s. Quel Frrr finale era un ti amo??? ^^