Recensioni per
Racconti della Luna pallida d’Agosto
di meiousetsuna
Wow, che apertura evocativa, mi piace molto lo stile delicato e poetico che usi per descrivere il cielo, l'atmosfera. |
Ma... come si permettono questi commensali a offendere il padrone di casa, il gatto?? 😤 |
Ciao, Setsy~! ** |
Noooo ma non ci credo! Mi aspettavo di tutto, in questa storia: che ci fosse un seguito alla triste storia d’amore tra la promessa sposa dai lunghi capelli a boccoli e il giovane dalla rosa tatuata; che alla fine Momotaro ci mettesse un gommino di mezzo e Momoko accettasse la corte del giovane samurai. Invece, ecco la sorpresona finale: Momoko entra a far parte a pieno titolo del regno dei gatti, e conquista così la sua felicità. Mi è piaciuta l’idea che al termine delle sette vite ci sia un’ulteriore rinascita, o meglio un’unione con la Grande Anima del Gatto Celeste. Tutti i gatti, in realtà, sono grandi anime colme di mistero. In questa storia sei riuscita a coglierne pienamente il senso. Momoko ritrova la voce, anzi una nuova voce, e forse una nuova vita in altra forma era esattamente ciò di cui aveva bisogno per essere felice. Grazie per questa meravigliosa storia! |
Noooo il gran consiglio dei gatti è semplicemente spettacolare. Suzuko che sembra una grossa polpetta di riso... pardon, che possiede la maestà di un buddha (quello cinese, immagino). I due consiglieri e le dame di compagnia, una vera e propria corte imperiale. Momotaro che va a chiedere consiglio... cosa starà tramando il nostro felino? Davvero perfetta la descrizione di questa riunione felina, sospesa tra ironia e delicatezza. Poi è chiaro, quando si tratta di gatti io vado giù di testa... |
Qui compare un nuovo ristorante, tutto di rosa vestito e che serve hamburger con salsa. Ma molti di coloro che passeggiano all’imbrunire ammirando le lucciole (mi ha fatto morire la tua nota esplicativa... sempre meglio essere chiari!) ritrovano nell’aroma che si sprigiona dal Kibi Dango i ricordi e le suggestioni dell’infanzia. Non sono invece riuscito a comprendere chi sia la giovane vestita di rosa antico che viene a gustare il ramen freddo.. dapprincipio avevo pensato alla giovane malinconica de "La rosa tatuata", ma forse invece si tratta della proprietaria del nuovo ristorante. È Momotaro a farmelo pensare, lui che forse ha già avuto modo di farsi un giro da quelle parti e magari assaggiare un hamburger... |
Stavolta ti sto leggendo con uno dei miei gatti (sempre quello di ieri sera) seduto accanto al pc. È inutile, qui si parla di gatti, e di gatti veggenti, e la cosa no può che interessare. "Il tormento dei loro cuori aleggiava così palpabile nella stanza, da prendere quasi la consistenza agli occhi chiaroveggenti di Momotarō, di un fuoco fatuo": meraviglioso questo passo. Davvero non sapevo che in Giappone i fuochi fatui simboleggino un dolore che prende vita. L’immagine è molto suggestiva, in questa storia le suggestioni sono molte e potenti, e ti dirò che sto traendo ispirazione per una storia che sto facendo molta fatica a mettere insieme. Il detto "tra gli alberi il ciliegio, tra gli uomini il guerriero" lo conoscevo, pensavo fosse una frase di Mishima e invece no, si tratta proprio di un antico detto a proposito della caducità della vita e della bellezza. Però però... sarebbe bello se Momoko accettasse questo corteggiamento gentile e rispettoso. Sempre interessante il punto di vista del gatto che introduce quel tocco di sovrannaturale che sa rendere magica ogni scena. È lui, in fondo, il vero protagonista ed è anche un eccellente espediente narrativo, attraverso il quale ci fai conoscere i pensieri di Momoko, che ha perduto la parola e si esprime solo attraverso trasalimenti e una forte capacità empatica. |
Ohhhh ma qui... gatta ci cova! Ci sarà il misterioso e affascinante avventore? Momoko cucina per lui tutto in rosa... qualcosa vorrà pur significare! E il nostro micio avverte una punta di gelosia... noi rimaniamo curiosi di sapere come evolveranno gli eventi. Sempre apprezzatissimi i dettagli sulla cultura giapponese sapientemente inseriti qua e là. Non appesantiscono la narrazione ma la arricchiscono, facendosi gustare sapori e impressioni lontane. La stessa grazia con cui la storia è scritta rimanda a una sensibilità tutta orientale. Bellissimo e delicato il gesto con cui lo sconosciuto sfiora la mano di Momoko. Una storia tutta di emozioni e dettagli, dietro a cui s’intravede una grande conoscenza dell’ambiente e della storia. Eppure le tue conoscenze sono appunto veicolate attraverso dettagli che scorrono all’interno della narrazione, senza noiosissimi "spiegoni". Bene bene, ho imparato una cosa fondamentale. |
Stavolta scriverò la recensione avvalendomi del preziosissimo dizionario felino-italiano: prrrrrrrr prrrrrrrr (traduzione: scenetta divertente Dove spicca il dignitosissimo Momotaro, che al pesce palla che gli rifiuta un bocconcino con la scusa che lui non dà da mangiare alle bestie, replica: "Si vede!" |
Sì vabbe'... Una libera citazione anche da Blade Runner e io mi squaglio come un gelato davanti alle zampette di Momotaro. Capitolo sofferto, questo, dove intravediamo qualcosa del passato di Momoko, che torna -come spesso accade - in forma di incubo. Allora è vera la voce che circola tra gli avventori del ristorante: Momoko è l'unica sopravvissuta della sua famiglia. Scommetto che presto scopriremo come sono andate le cose. Nel frattempo, il dolce Momotaro si affretta a consolare la sua padroncina, entrando con lei in un colloquio silenzioso ma profondo. E questo comportamento non è proprio solo dei gatti parlanti: il mio Pepe vorrebbe sempre dormire con la testa sulla mia... Solo che ha certi denti da draculino capici di trapassarmi il cranio, quindi... |
La bellezza della pioggia, la magia del temporale... e la donna della pioggia vhe viene in visita, e lascia la sua ricompensa per la gentilezza ricevuta. Bellissimo e interessante questo episodio, che apre uno scorcio sulle figure leggendarie e le credenze tradizionali giapponesi. Tè bianco e alla rosa, tempura, piattini di latte serviti con grazia e gommini che gradiscono... una storia che colpisce per la grazia infinita con cui è scritta. Non so se conosci Banana Yoshimoto, me la ricordi molto. |
Rieccomi anche qui! |
Carissima! |
Riporto la recensione-valutazione del contest dei primi capitoli :) |
Ma amore! E io che credevo alla fine avresti fatt trasformare Momotarō in uomo. A pensarci, ci avrebbe guadagnato poco ;) |