Ehi, Sis ^^
Come stai?
Io sto meglio, mi sono un po' ripresa e sono più o meno pronta ad affrontare la gita scolastica imminente. Preferirei che le vacanze pasquali inziiassero subito ma... pazienza, dovrò aspettare un altro pochino.
Intanto il mio umore è molto migliorato e approfitterò dei giorni di gita per leggere qualche bel libro e scrivere un sacco di idee nuove, così al mio ritorno dovrò solo ricopiarle e limarle al pc.
Ah, prima di partire pubblicherò un pensierino che – mi auguro caldamente – potrà interessarti ^^
Così avrai 5 giorni per recensire :)
Se riesco risponderò a qualche tuo messaggio prima di partire, ma nel caso non ci riuscissi...
Ti mando tantissimi bacioni ora ^^
Ti scriverò via sms, spesso, la sera. Di giorno sarà dura, ci hanno riempito di mete da visitare. Ma la sera avrò – spero – del tempo libero. E ho sempre amato le sere, in gita. Tutti si fanno gli affari loro e io mi piazzerò sul letto con un quaderno, una penna e il mio mp3. Il Nirvana, praticamente.
Ma ora passiamo alla recensione del capitolo, orsù!
*si sfrega le mani*
Ok, ti dirò, è stato meno traumatizzante di quanto mi aspettassi. Molto meno dell'altro, comunque.
Qui vi è più una tristezza sedimentata, una sorta di rassegnazione e sofferenza silenziosa.
Nel capitolo precedente c'è stato il Boom, lo scoppio della bomba.
Ora invece è tutto più tranquillo. Triste ma tranquillo, almeno per il momento.
Come i ricordi di Yuuto durante i primi incontri con Kageyama-san (^^) e quando ancora tutto era agli inizi.
Quando si comincia qualcosa, tutto è più bello: sarà la novità, la dolcezza, sarà che si è più freschi e vivi...
Con loro due un po' è stato così: Kageyama ha trovato in Kidou un modo per tenere a bada le tenebre nel proprio cuore, anche se solo per un po'.
E mi fa sempre uno strano effetto figurarmi Yuuto bambino che ha questi flash di ricordi... è una contraddizione temporale che mi tranisce anche adesso. Tendo a dimenticarmi che Yuuto non sarebbe, in teoria, un bambino di 5 anni, ma un ragazzo di 14.
Fai bene a ricordarlo, di tanto in tanto.
Ah, mi ricordo questo tuo appunto sull'andare a capo e lo spazio bianco.
L'avevi scritto anche in una tua shot originale, giusto?
Ricordo che mi era piaciuta tanto ma non ero riuscito a recensirla per mancanza di tempo e cose simili.... però me la ricordo e mi era piaciuta. E mi piace tutt'ora.
Così, siccome non te l'ho detto prima, lo dico ora. E' molto bella e molto poetica, un ragionamento interessante che mi ha dato da pensare.
Mi ricorda tutte le occasioni perse, le frasi non dette, quel senso di rimpianto che ogni tanto mi prende quando non riesco a fare o dire qualcosa per paura o per qualche altro motivo. A volte ci ripenso, penso a cosa avrei potuto dire o fare e mi rimane l'amaro in bocca.
Tu, con questo paragone, hai rappresentato benissimo questi sentimenti.
Sei un po' scrittrice un po' poetessa, tu ^^ la mia geniale Soushi, non potrei chiedere di meglio :)
E' ben reso anche il senso di estraniamento che Yuuto prova nei confronti di... praticamente tutto ciò che non riguarda Kageyama. La "nuova" Raimon (mi dispiace, ragazzi, la squadra originaria rimane la migliore v.v anche se pure voi vi fate valere), Endou e Haruna, la città.... E' il luogo in cui è vissuto ma allo stesso tempo gli è quasi estranea, così come i nuovi legami formati (Natsumi Endou) e una crescita interiore (Mamoru che cerca di comportarsi da persona seria).
I battibecchi e le discussioni tra Endou, Haruna e Kidou sono uno spasso!
[-Eccoti qui! Finalmente soli!-
-Ehi ehi! Piano eh. Mi stavo quasi assopendo… E non mi sballottare troppo Endou! Non sono un peluche!-
-Sei paffutello e caldo proprio come un bambino, sai? Sei adorabile!-
-E perché, cosa ti sembravo? Una scimmia?!-
Otonashi e Endou camminavan lesti per le già buie strade di Tokyo, passandosi il piccolo Kidou di mano in mano, increduli e affascinati come del resto c’era da aspettarsi… Il piccolo però non sembrava molto d’accordo sul fatto che i due lo tormentassero con così tanta insistenza.
-Ditemi una cosa… E per favore mettetemi giù!-
-Kidou per carità! Hai delle gambe talmente tanto vessate che non…-
-Ma che vessate e vessate… Questi sono graffi alle ginocchia perché Hikaru mi ha messo in porta, quando giocavano a calcio! Le mie gambe stanno benissimo!-
-Hai giocato in porta Onii-chan?! Davvero?-
-Haruna… Ti prego. Da coetanei ancora ancora… Ma non mi puoi chiamare “fratellone” adesso! Potresti essere mia madre!-
-Oh! Sai che idea…? -
-Non ci pensare nemmeno. Piuttosto scappo di casa. -
-Perché, non pensi che potrei prendermi cura di te?-
-No, sei negata. -
-Ehi! Bada a come parli, nanerottolo!-
-Ah! Visto? Prima “onii-chan” e adesso “nanerottolo”?! -
-Beh, ma sei mi fai arrabbiare colpa mia non è…!-
-Siete proprio fratelli, è innegabile.-
-QUALCUNO TI HA CHIESTO QUALCOSA?!?!-
-No no, per carità. Scusate, era tanto per dire…-
-Bene, taci Endou-kun che devo dare una lezione al mio bambino…-
-Ehi ehi ehi! Lasciami stareeee!!- ]
Dai, è fantastico. Semplicemente fantastico! Sei stata bravissima a passare dalla "zona Kageyama" alla "zona Raimon". Non so come dirlo, ma mi aspettavo che la narrazione si sarebbe fatta tutta più seriosa, ma questi due matti non potevano combinarne una delle loro ^^ è tutto così allegro che per un momento mi viene da dimenticare tutti i triboli e le preoccupazioni.
Qua mi sembra di ritrovare il Kidou 14enne un po' saccente e serio. Solo... come si fa a prendere sul serio un tesorino così adorabile? Semplice, non si può v.v Concordo con Haruna e i suoi istinti materni, baby-Kidou è un amoreeeee! Mi vien voglia di spupazzarlo, i bimbi sono sempre splendidi... lui in paritcolare ^^
Ma la malinconia e la tristezza rimangono, più fini e sottili, non sia mai che ce ne dimentichiamo, eh!
[-Ehm… Non vorrei disturbare ulteriormente, ma non potremmo posticipare il tutto a quando saremo a casa? Ci stanno guardando tutti…-
-Tsk! E che guardino…!- Haruna si ravvivò gli capelli ondulati, socchiudendo gli occhi con fare allusivo.
-Wow! Questa sì che è nuova… Endou che si preoccupa di cosa pensa la gente quando ci vede correre per la strada…-
-Ma non si possono fare paragoni del genere! Adesso sono cresciuto, un minimo di reputazione da mantenere ce l’ho anch’io…-
“-Hikaru…! Kidou è forse l’unico che ancora mi considera una persona con una reputazione dignitosa! Cosa gli vai a raccontare?!- “
Il bambino ebbe per un attimo un capogiro, il suono delle risate in quel tavolo risuonarono nelle orecchie taglienti e incrinate. ]
Hai riportato a galla quel ricordo, una di quelle scene che particolarmente mi era piaciuta. Nel leggere quelle righe il mio cuoricino ha gioito subito, per istinto. Ma quando ho metabolizzato il contesto... mi è calata addosso una gran tristezza. Se non sono entrata nella storia e rapito Kidou per riportarlo dal nostro Soushi, c'è mancato davvero poco.
Poi si torna all'ilarità perchè, ehi, lo sconvolgimento di Yuuto è legittimo. Endou sposato con Natsumi.... bah....
Comunque è troppo divertente l'immagine di Mamoru e Haruna che corrono per la città e danno spettacolo ^^ uhuhu, non è cambiato poi molto, il Capitano ^^
Comunuque concordo con il piccoletto. Non ci tengo a star male di stomaco solo per far contenta la rossa. Io poi non riesco a fingere che una cosa mi piaccia quando proprio NON MI PIACE. Faccio un sacco di smorfie mentre mastico e i miei ridono sempre come dei matti. Mi sgamerebbe subito.
E poi morire avvelenata non è nei miei programmi ^^
Poveri Mamoru e Haruna...
La scena in camera è stata molto tenue, all'inizio. Riuscivo proprio a figurarmi baby Yuuto in camera dei due coniugi che osserva l'ambiente alla luce della luna.
Molto suggestivo, ben fatto v.v
Ma mai quanto il lento (ma neanche tanto) scivolar nell'incubo di Yuuto. E' reso in maniera tanto perfetta da farmi scendere i brividi lungo la schiena. Bello e inquietante.
Il lento delirio... accentuato dal mischiarsi delle parole assonanti e dell'incoerenza (apparente – perchè so che ogni cosa che scrivi ha un senso preciso) dei pensieri del piccolo e lo scivolone nella follia.
Ha anche dei toni un po' (tanto) macabri che mi hanno inquietato da morire.
Sarà che ho finito proprio ieri un libro chiamato "wintergirls – ragazze d'inverno" che parla dell'anoressia e in questo libro la protagonista ha forti allucinazioni anche astratte delle cose più assurde. C'è un punto, quando si taglia, che è descritto talmente bene e in modo talmente sanguinolento e forte che non riuscivo a continuare la lettura, mi stava venendo una nausea pazzesca e un malessere molto forte.
Oddio, quello che hai scritto tu non è di questo genere, ma è forte e graduale e ben fatto quanto i pezzi di racconto che ho letto di recente.
Per indicarti il livello della tua bravura che cresce sempre più.
Ah, adesso tocca a Kageyama ^^ eh... credevi mi fossi dimenticata di lui, neh? Come potrei?
Ho voluto lasciarlo per la fine (cosa insolita, io di solito vado in ordine, oggi mi è venuta così)
Ecco, con lui si può dire addio al capitolo tranquillo (escluso il finale, ovvio) perchè mi hai colpita nel mio punto debole.
Kageyama è la nostra roccia, il nostro pilastro. Calmo, pacato, imperscrutabile in ogni situazine, con un piano B sempre pronto per ogni evenienza e un sorrisetto ironico che ormai per me è la più efficace delle rassicurazioni.
Qui invece è mostrato in tutta la sua vulnerabilità. Un uomo (un vecchietto, non è più un giovanotto, anche se non si direbbe) stanco e addolorato per la perdita del suo piccolo.
Non mi abituerò mai a vederlo piangere, mai.
E poi c'è il piccolo Hikaru che fa del suo meglio per sollevargli il morale. Quel suo sorriso scalda il cuore ma non fa altro che farmi rattristare ancora di più.
Non so dirti perchè, è così e basta.
[Accese la televisione. Squadrò lo schermo, tentò di concentrarsi su quelle immagini sfavillanti nel buio del salotto. Cambiò canale. Lanciò un'altra occhiata. Cambiò di nuovo.
“Non mi lasciare…”
Quel premere il pulsante e vedere quei puntini luminosi formare un’altra immagine, altre facce, era quasi diventato un movimento catatonico. Non riusciva a fare altro.
“… Fa meno male quando sono con te…”
Altre voci qualunque, ad un volume talmente alto per coprire i sussurri di qualche giorno prima.
Altre facce qualunque, luminose e finte, per annebbiare nella mente quegli occhi commossi che continuava a vedere ovunque si voltasse…
“… Mi prendi in braccio, e il dolore non lo sento più…”
Kageyama si prese la testa fra le mani, le orecchie battevano dal dolore.
-E’ giusto così, è per il tuo bene… Starai meglio, senza di me. -
Lanciò uno sguardo terribile contro la presentatrice di un gioco televisivo. Poco ci mancò che non la incenerisse sul serio.
“E comunque mi sono sempre annoiato, a guardare la televisione.”
Prese il telecomando, e premette con forza il pulsante rosso.
Lo schermo si spense, e lui piombò nel buio. ]
Questa è la parte più bella. Davvero.
Kage-kun che cerca di distrarsi con la Tv (è così... normale, in quel momento. Non un Comandante, non il futuro Dio del Calcio uhuhu.... non Kageyama Reiji o Kuroiwa Ryuusei. Solo un padre a metà a cui manca il proprio piccolo.) ma le parole di Kidou – bellissime, per di più – ritornano e gli impediscono di mollare la presa su quel pensiero.
E' fantastico, amo quella parte anche se mi strazia
E' simbolico il fatto che lui spegne il televisore e tutto "piomba nel buio", come se Yuuto, la sua luce, se ne fosse definitivamente andata.
Oddio, so che non finirà così, che i due si rivedranno – e che diamine, ci vuole un addio degno di questo nome e pieno di angst v.v – ma nel frattempo la tensione emotiva è forte e io mi deprimo per nulla.
Se bruciassi delle calorie per ogni volta che mi deprimo o mi agito per queste cose ora sarei magra come una pertica. Uff, la vita è ingiusta.
E poi, se potessi, rinuncerei alla magrezza ideale per avere Kidou ^^ (meglio tonda e con un esemplare di Kidou che magra ma senza quel tesoro :) )
[e il cielo che Kageyama ha guardato prima di essere investito ]
Tu. Vuoi. Ucicdermi.
E cavolo, non puoi ricordarmelo. Ancora sto male se ripenso a quell'episodio, anche sapendo che lui è vivo e vegeto.
Comunque ho paura di scoprire dove sia finito Yuuto. Ma è saltato dalla finestra del primo piano? Non so se sia il caso. Lui è piccolino e non troppo in salute, con un salto del genere ci resta secco.
Non è che, chessò, magari c'è qualcosa ad attutirgli un po' la caduta. Altrimenti sarebbe inverosimile. Chessò, un cumulo di foglie o qualcosa del genere.
Dimmi tu che ne pensi della mia obiezione.
Ora vado, a dopo (se riesco – spero – rispondo anche a qualcos'altro) Sis :*
Kiss
Rae |