Che panico dover recensire questo capitolo. Non sono sicura di essere pronta ma farò del mio meglio per scrivere cose di senso compiuto (anche se vorrei commentare il tutto con T.T perché ero una fontana disperata mentre lo leggevo). Ora mai l’emozioni che hai seminato qua e là nella storia, si stavano facendo sentire e non si stanno nascondendo più. Questo capitolo rappresenta tutta la sofferenza che non si mostrava negli altri capitoli, come se stesserò aspettando queste esatte parole per far sentire la loro potenza. E la loro potenza ha fatto male. Avevo capito fin da subito che come storia non sarebbe stata leggera, parlando di angst, ma ancora non capivo quanto. Mi ritrovavo a piangere durante la lettura di ogni capitolo ma non riuscivo a vedere o a capire per cosa lo stessi realmente facendo e adesso forse l’ho capito e soffro ancora di più. Ma passiamo al capitolo, perché sicuro sarai stanca di sentire i miei pensieri.
Questo capitolo è composto solo da due parti, da due date molto significative nella vita di Harry e per quella di Louis. Da qui in poi tutto cambierà, o forse meglio dire che da qui tutto inizierà. Perché Gemma ha fatto accendere nella testa di Harry quella consapevolezza che ha sempre saputo di avere ma non vedeva, perché veniva nascosta dai suoi sensi di colpa.
La parte iniziare, mi ha lasciato senza fiato. Harry che inizia a sentire, proprio come lo stavo facendo anche io. A sentire. A sentire realmente. A sentire come il suo Louis gli ha insegnato a fare molto tempo prima, quando era piccoli e durante la loro crescita. Tra una poesia e una giornata nel loro posto al parco.
Come posso andare da Zayn e stringerlo tra le mie braccia e dirgli che ha fatto abbastanza? Come posso prendere Harry dalle spalle e dirgli che questo non è il momento dei sensi di colpa e che bisogna agire, prima che realmente sia troppo tardi? Come posso prendere Gemma da parte e ringraziarla fino alla nausea, perché ha messo a parole i miei pensieri? Come poterle dire grazie per aver fatto quello che volevo fare io da quando ho iniziato questa storia?
Vorrei realmente essere più brava con le parole per descrivere come mi sento mentre ascolto i pensieri di Harry e poi le sue parole a Gemma, ma non ne sono in grado. Ho sempre il capitolo aperto accanto alla pagina di Word quando scrivo una recensione, per non dimenticare mai niente, per descrivere ogni mia più piccola sensazione per ogni momento ma questa volta non ci riesco. Ogni volta che guardo quella pagina e leggo quelle parole, inizio a piangere non riesco a staccare gli occhi per spostarli su questa pagina bianca, per scrivere qualcosa di sensato, anche la più piccola emozioni. Perché è troppo. Non posso impedire a Harry di sentire di non aver rispettato la sua promessa fatta da bambino o a Zayn di pensare che non abbia fatto abbastanza. Non posso essere lì, al fianco di Gemma, a far capire ad Harry da dove dover ricominciare. E se non sono in grado di fare questo, allora non so cosa dire.
"Mi avrebbe mai amato?"
"Ti sei risposto da solo, amalo Harry, ama tutto di lui, come solo tu sai fare, e allora potrà ricominciare a vivere. Potrete ricominciare a vivere. Devi solo ricominciare da voi."
Durante tutta la prima parte di questo capitolo, oltre a piangere come una bambina che ha perso tutto dalla vita, mi sono ritrovata ad annuire, senza controllo. La mia testa scattava in avanti e indietro, perché tutto quello che pensa Harry, tutto quello che risponde Gemma, tutto quello che dice Harry era sempre stato lì. Era quel urlo disperato che nessuno riusciva a sentire ma che adesso sta rendendo tutti sordi, per quanto forte si sta facendo sentire. E ho pianto perché non è troppo tardi, non ancora.
E poi arriva Zayn e le sue parole, le sue accuse e i sensi di colpa, mi hanno fatto versare lacrime bollenti giù per le guancie, mentre non riuscivo a capire il giusto peso delle sue parole, mentre ancora dentro di me cercavo di farlo stare bene, mentre capivo le sue intenzioni ma allo stesso tempo volevo proteggere il cuore di Harry che le stava ascoltando. Mentre io stessa, morivo ascoltando quel ultimo consiglio cosi simile a quello di Gemma, cosi simile al battito del mio cuore, feroce nel petto.
Una tempesta silenziosa che impazza senza la forza nemmeno di urlare, senza grandi scenate, semplicemente lacrime che si portano dietro ricordi felici, attimi di tristezza e pezzi d’anima che cadono per terra senza far rumore, perché in fin dei conti che rumore fa un corpo che si disintegra?
E come con George, questo è il crollo di Zayn. Perché restano persone e anche se voglio proteggere la persona che amano, fino a distruggersi quando succede, quando si distruggono, non posso far altro che crollare. Perché non c’è più niente e capisco Zayn. Sembra voler dire: “Ho visto Louis crollare, ho provato a salvarlo e rimetterlo in sesto, mi sono distrutto pur di riuscire a sorreggerlo nella sua caduta libera, ma tutto quello di cui lui aveva bisogno eri tu. Ho passato anni a guardare i suoi demoni e quando ho capito che non ero io quello che potevo distruggerli, allora mi sono distrutto da solo. Perché io lo amo ma non posso salvarlo, perché sei sempre stato tu” e questo ha distrutto me.
Mi sono sempre chiesta, tra un capitolo e un battito mancato, cosa ne sarebbe stato di Zayn quando Harry e Louis avrebbe finalmente capito. Di certo non mi aspettavo di vedere questo Zayn, che mi ha sconvolta ma non ne sono del tutto sorpresa. L’animo umano è complicato e molto fragile e non posso immaginare cosa possa succedere dentro una persona come Zayn, con il suo modo di vedere il mondo, quando realizza che non può salvare la persona che ama perché questa persona ne ha bisogno di un’altra, un’altra che tra l’altro, non sapeva bene come fare. E lui è restato lì a guidare uno dall’altro, mentre si distruggeva e subiva in silenzio, perché lui ama Louis e non può smettere di farlo. Proverà sempre a salvarlo, anche se capisce che sta solo spingendo se stesso più verso il basso. E penso che Zayn sia il mio nuovo eroe, un po’ come lo è stato George.
“Mi ero ripromesso di rimanere al suo fianco, al vostro fianco, fin quando il vostro amore non fosse venuto a galla. Fin quando i vostri occhi non si sarebbero incontrati per una volta completamente sinceri e dalle vostre labbra non sarebbe uscita la verità non vi avrei abbandonato, ma adesso penso che il mio dovere stia per finire, perché adesso tocca a te combattere, perché nonostante il vostro amore non sia quello scritto nei libri, nonostante il vostro sia fatto più di parolacce che di parole d’amore, di mancanze più che di presenze, ricorda sempre che l’amore è l’unica cosa che ti fa vivere.”
Hanna (Recensione modificata il 18/02/2015 - 01:35 pm) |