Recensioni per
Feel the moment.
di Polveredigente

Questa storia ha ottenuto 204 recensioni.
Positive : 203
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
15/12/14, ore 19:50

In verità questa recensione non la meritavi, non la meriti, e non al meriterai mai.
Ma lo faccio per la storia, di te poco mi importa. u.u
Tu sei cattiva, malvagia e crudele.
La storia no, questa storia è meravigliosa, e tu non ci credo che sei tu la scrittrice.
Okay, andiamo avanti.
Non dilunghiamo in cavolate!
Alloooooora.. che dire di questo capitolo..
George è davvero troppo dolce.. e.. mi fa troppa tenerezza *ç*
Ho amato questa parte:



E se potesse rimettersi tutto a posto?
Se potessi avere una vita felice e serena, magari senza fuochi d’artificio o nodi sempre stretti intorno allo stomaco, ma bella?
Una vita di quelle da film americano, dove la mattina prima di uscire da casa baci il tuo fidanzato e vai a lavoro con le labbra che ancora danno d’amore?
Un amore semplice, niente di così megalattico o esagerato, dove non giri il mondo con un bacio, dove non ci sono destini scritti, dove ti crei la tua storia passo dopo passo, senza nessuna pretesa solo con la consapevolezza di avere accanto sempre qualcuno che ti appoggerà, ti farà sentire bene e si prenderà cura di te.
Se potessi meritarmelo?
Se fosse stato scritto da qualche parte che stessi male, che sbagliassi, ma che incontrassi una persona in grado di mettermi in salvo? 


Si, forse George può metterlo in salvo.. ma non sarà mai Louis.
Non lo amerà mai come ama il suo migliore amico, mai.

E poi c'è l'ultima parte, Louis.
Beh lui mi fa sempre scendere una lacrima di troppo..
E' cambiato così tanto dall'inizio della storia che a volte stento a credere sia ancora lui.. ç____ç

SEI UNA GRANDISSIMA BASTARDA!
E IO NON POSSO FARE ALTRO CHE ODIARTI.
Perciò accontentati.. per ora.


ADDDDDIO.





 

Recensore Master
10/11/14, ore 22:28

Cara Allen,
non puoi mancare per tutto questo tempo e poi tornare con un capitolo del genere, io seriamente non reggo.
C'è tutto questo dolore che mi fa quasi venire voglia di urlare e piangere e incazzarmi con il mondo, ed è una bella cosa perchè diavolo, ci sono così dentro questa storia.
Il battello, la cena, quello sprazzo di Louis ancora vivo, che però dura poco, e il mio cuore si rompe definitivamente assieme a quello di Harry il mattino dopo, quando c'è solo un'ombra di Louis, anzi nemmeno quella, che si è ridotta a sniffare cocaina.
E da un lato mi viene da arrabbiarmi con Zayn perchè comunque lui doveva aiutarlo e lo so che ci ha provato, ma non ci è riuscito. Forse è che sono così dalla parte di Harry che mi viene da ragionare solo secondo il suo punto di vista, ma sono così arrabbiata!
Poi c'è davvero la catastrofe.
C'è George che si libera di tutto ciò che ha sempre trattenuto, e poveretto lo comprendo perchè ci vuole coraggio a trattenere tutto, e Louis che scoppia con lui e io non reggo, seriamente.
Il colpo finale, la chiamata di George, Zayn che non ha detto nulla ad Harry, il presentimento di quest'ultimo fino ad arrivare al fatto sconvolgente. Louis è in coma. E' crollato definitivamente e si, Harry non c'era con lui ma può recuperare, deve andare da lui e cercare di rimetterlo in sesto.
'È così che rimani vivo. Quando soffri tanto da non riuscire a respirare, è così che sopravvivi.
Ricordando che un giorno chissà come, inspiegabilmente, non ti sentirai più così. Non soffrirai più così tanto.'
Questo verrà aggiunto alla lista delle frasi meravigliose che mi fanno venire i brividi. Grazie, davvero.
Non so, io sono senza parole, così colpita da questo capitolo.
E ti prego, non farci aspettare così tanto.
Un bacione,
Kath ^.^

Recensore Junior
10/11/14, ore 12:25

Ho letto questo capitolo sabato ma non l’ho recensito subito, perché ho provato cosi tanto che avevo bisogno più di qualche ora per analizzare ogni cosa, ecco perché ora sono qui a rileggere e a lasciare una recensione. Voglio precisare dicendo che vengo dalla 8x12 di Doctor Who e che quindi sono già nel pieno più infinito di emozioni più diverse e che non sono pronta a ributtarmi in questo capitolo, perché sono già in lacrime di mio, ma le lacrime per questa storia sono incontrollabili, quindi proverò a dire qualcosa di sensato ma non prometto niente.

Prima di iniziare però, voglio fare una premessa: quando ho letto il capitolo sabato, ho provato qualcosa di indefinito per George, perché come tu sai o come hai notato attraverso le mie precedenti recensioni, io provo un amore sconsiderato per lui. Lo stimo tantissimo come personaggio e vorrei un George nella mia vita. Forse avrai capito dove sto andando a puntare, ma quando ho letto la sua reazione sono rimasta un po’ senza parole, ed è per questo che mi sono presa qualche giorno prima della recensione. Tutto questo per dire che adesso ho capito il suo comportamento, anzi, inizio a chiedermi come abbia fatto a trattenersi cosi tanto.

Di solito recensisco per momenti ma dato che sento un miscuglio di emozioni dentro lasciami dire anche un’altra cosa, o meglio lasciamo aprire un’altra parentesi: l’angst. Hai letto le mie recensioni e in tutte parlo molto spesso del tuo tipo di angst (perché è tuo e nessuno scrive in questo modo l’angst, proprio è una cosa che ti appartiene e io lo adoro), e dico sempre che è intrappolato nelle parole, che non lo vedi ma lo percepisci in tutto il testo e poi arriva quel momento particolare e colpisce dritto al cuore. Perché il tuo angst arriva dalle lettere e al cuore e lì resta fermo fino a quando esplode ma questa volta è stato diverso, molto diverso. Sarà stato per la lunga pausa, sarà che non leggevo questo angst da un bel po’ di tempo, sarà che quasi avevo dimenticato la sensazione ma ha colpito subito.

Non è stato nascosto e dalla prima parola scritta fino all’ultima ha fatto male. Quando parlo del tuo angst dico sempre che ha il suo momento per farsi sentire, bhe io ora credo che era solo una sensazione a quello che stava per arrivare. Io credo che quel momento si la rottura di Louis, che noi percepivano attraverso le parole e i pensieri di Harry, ma non provavamo a pieno perché quel guscio dove era nascosto non era ancora distrutto. Adesso che ogni cosa si è distrutta, l’angst è riuscito a fuoriuscire e a fare realmente male. E questo mi riporta alla parte di quando parlo di George.

Lui era parte di questo spettacolo come noi. Lui fissava il guscio forse anche sperando che non si distruggesse mai e quando l’ha fatto è stato il primo a esplodere. Perché lui ha tenuto tutto dentro come un segreto, non mostrando mai realmente quello che provava ma quando tutto è esploso lui non è riuscito a fermarsi. E come il contenuto del guscio è uscito fuori senza controllo e prepotente la stessa cosa è successa a lui. Quando lo letto la sua reazione ero tipo: “Questo non è il mio George. Lui non avrebbe mai questo tipo di reazione. Non voglio. Ti prego no” e non sto qua a parlarti delle lacrime versate. Ma adesso lo capisco e per capire questo bisogno partire dall’inizio (ho detto che sarebbe stata una recensione confusa questa, ma del resto anche le alte sono cosi, ma è l’unico modo che ho per farti capire cosa mi hanno - mi hai - fatto provare).

Parigi. Come si può fare una recensione sensata, quando i pensieri di Harry sono più confusi dei miei? Il mio piccolino che capisce che deve salvare Louis, che fa i conti su quel lato di Louis che non è il suo Louis, che finalmente capisce quanto male sta. E decide di fare qualcosa, di non lasciare Zayn da solo in quella lotta ma di fare la sua parte, quella parte che ha lasciato sulle spalle del moro perché voleva essere migliore e voleva provare ad amare ancora, o meglio far capire a se stesso che poteva riuscirci di nuovo. Cosi parte e lui è là ad è il suo Louis. Quando Louis esclama: “E’ la mia salvezza!” ho pianto in una maniera unica, perché è vero ma allo stesso tempo mi ha spezzata perché prima era Harry che lo salvava. E ho pianto anche al: “Il mio Zayn”, perché voglio dire çç

Battello. E inizio con questa frase: “Louis è accanto a me, e si stringe alla mia mano come se fosse l’unica ancora a mantenerlo a galla” che non commenterò perché parla da se. Poi c’è un momento bellissimo che mi ha fatto scendere una lacrima solitaria, dove Harry parla del fatto che sono una famiglia e dice: “siamo qui, per il bene di tutti quanti, perché di male ce ne siamo fatti abbastanza ed è arrivata l’ora di ricominciare a stare bene, a vivere bene” ed è una frase bellissima, soprattutto molto importante nella storia, forse perché cosi vera. E le prime schegge al questo guscio di protezione ai sentimenti più dolorosi arriva quando Louis chiede: “Non hai sofferto, vero?” e i pensieri di Harry fanno più male.

E la terza parte e ultima a Parigi distrugge ancora, ma ancora non del tutto. La visione di Louis che Harry trova di fronte non è ancora distrutta ma comunque non c’è modo per sistemarla e quando Harry pensa: “Non arrenderti Harry, non farlo. Devi salvarlo, lì sotto c'è il tuo Louis” è stato unito al mio pensiero, perché abbiamo urlato la stessa cosa e il: “Ti avrebbe fatto sentire meglio vedermi sanguinare?” è stato il punto di non ritorno. Perché non è solo un diverso Louis, ma forse qualcosa che c’è sempre stata e sempre nascosta. Proprio come l’angst nascosto tra le parole che aspetta per far male e alla fine fa male, perché arriva quell’istante di cui ho già accennato all’inizio di questa recensione.

Ed eccoci al momento di rottura, dove abbiamo un George che esplode e un Louis che esplode con lui, mentre Harry e Zayn si lasciano crollare insieme a loro. Inizia tutto con un momento no di Louis e scuse di Harry per non esserci. Ed io, come Harry, sono grata a Zayn per non essersi mai arreso, per non essere mai andato via, per non averlo mai fatto sentire solo, per esserci anche durante la sua distruzione. Ma come Zayn, consapevole per fermare tutto e regalare pace a Louis, c’è bisogno dell’aiuto di Harry e di quei tendergli la mano e farlo stare bene, che non manca solo a Louis ma anche a me.

“Un giorno mi disse che i tuoi occhi gli ricordavano il verde del parco di Doncaster dove vi siete conosciuti, mi disse che quel verde gli ricordava chi fosse sul serio”
“Poi io sono sparito…e lui sembra essersene dimenticato.”

E qui dovrei tornare a parlare dell’esplosione di George e delle parole dette. Del suo sguardo che supplica Harry di non mandarlo via e di Louis che non lo vuole vederlo ma non lo farò perché ho già detto troppo su questo e questa recensione sta diventato una os lol ma è stato una cosa che mi ha colpito molto, il modo in cui la caduta ha fatto perdere il senno a tutti, anche a George. E poi la chiamata. La chiamata di George da ubriaco ad Harry e la reale rottura. Perché Louis tocca il fondo e Harry lo sentiva. Perché George sta mostrando il male che sente dentro. Perché Zayn non ha parlato ed Harry non è lì. E tutto si distrugge e fa male e adesso lo posso vedere.

Hanna.

Recensore Veterano
09/11/14, ore 14:08

Ti detesto!
Profondamente!

Non puoi farmi questo :(

Il mio Louis che sta così male mi distrugge, anche solo se è una ff a me distrugge vederlo così.
Comunque, finalmente sei tornata!
Pensavo di dover venire sotto casa tua a puntarti una pistola contro ma meno male non ce ne è stato bisogno!
Amo il capitolo, mi piace, è lunghissimo e scritto benissimo e proprio lo adoro anche se Louis si sta in pratica ammazzando lo amo comunque. Scrivi benissimo e mi emoziono tantissimo ogni volta che leggo un nuovo capitolo!

A presto, si spera, 😊😊😊
Bye

Sam

Ps: non ti azzardare a tornare così tardi oppure mi costringi a venire sotto casa tua!

Recensore Junior
01/10/14, ore 17:25

Prima di iniziare a recensire vorrei dire una piccola cosa: Visto? Ho mantenuto la mia promessa e ho recensito tutti i capitoli. Questa cosa mi fa sentire fiera di me, anche perché è stato bellissimo rileggere questa storia e analizzare il tutto con più attenzione. E stato piacevole scrivere le mie opinioni e l’emozioni provate. Spero di non averti annoiata perché sono venute giù belle lunghe queste recensioni, ma proprio non potevo fermarmi. Spero che tu le possa leggere e capire quanto questa storia è entrata nel mio cuore, quanto sei riuscita a farmi sentire Harry e poi Louis e il modo in cui mi hai fatto comprendere Zayn e amare George. Vorrei avare a disposizione altri 100 capitoli da recensire, da amare, da analizzare, su cui piangere e sorriderci su..quindi io aspetto, eh?

Vorrei solo farti notare che il capitolo è impostato un po’ confuso ma penso solo che sia per la fretta o perché non avevi tempo per sistemarlo, ma a me va bene cosi. Voglio dire, quello che volevi far arrivare è arrivato chiaro e forte come sempre e io ho pianto le mie belle lacrime, era solo una cosa da farti notare, tutto qui. Ora torniamo al capitolo e alla mia recensione.

Il capitolo si apre con i pensieri di Harry e le sue lacrime. Io non so bene come commentare questo oltre al fatto che mi ha spezzato il cuore. Harry è una delle persone più dolci e belle del mondo e non dovrebbe mai soffrire in quel modo. Dovrebbe essere trattato con attenzione e affetto e quando questo non succede il mio cuore si infrange. E si infrange vedere Louis vittima delle sue insicurezze e fa male sapere che Harry non è stato lui per aiutarlo ma del resto non gliene faccio una colpa e lo capisco. Voleva essere migliore, voleva provarci veramente, voleva essere felice, non voleva ferire nessuno anche se alla fine niente è andato secondo i piani. Perché tutti ci hanno sofferto e nessuno ci ha guadagnato niente.

Il momento tra Gemma e Harry è stato bellissimo e dolcissimo. Alle volte vorrei scuotere Harry per le spalle perché seriamente, era l’unico a non vedere quello che i suoi occhi trasmettevano guardando o parlando di Louis. Quel sorriso puro e incontrollato che si allargava sul suo viso e lo rendeva ancora più bello e adorabile. Ma forse semplicemente non voleva vedere e considerato quanto ha sofferto, posso capirlo.

“Mi manca un pezzo, e non so nemmeno da quale parte del corpo l’abbia rubato so solo che il mio corpo si ribella, che vorrebbe in ogni momento correre da lui, perché solo quando sto con lui mi sento completo, anche se dovessi fingere per sempre di volergli solo bene, forse mi basterebbe, forse non farebbe così male.” Lo senti il mio cuore farsi in piccoli pezzi? No, perché io lo sento e fa un po’ male.

“Cosa ti da la forza di andare avanti, piccolo?”
“Lui.”

E con la terza parte arriva anche il mio momento preferito perché: Doctor Who. Allora tu non puoi citarmi il mio Dottore cosi senza avvisare (che poi la scena è stata comica perché ero in lacrime e mentre Louis e Zayn erano: “Smith è il Dottore” “No, Tennant lo è” io ero “Ma che cosa dite, nessuno ci pensa al mio Eccleston? Okay ci è stato per una sola stagione ma i meriti a quel uomo meraviglioso glieli vogliamo dare?” La prova che questa storia è reale nella mia testa, perché stavo battibeccando con delle parole lol).

Tolto il momento “divertente e da fangirl” questa parte mi ha un po’ lasciata, non lo so, non so quale sia l’aggettivo migliore. Perché c’è Nick che muore dietro a Louis e Harry rivela che lui ha dormito da loro la sera dell’inaugurazione, Zayn che non sa cosa pensare e poi arriva Louis e Harry nota come negli occhi di Zayn ci vede un brivido l’orgoglio perché comunque Louis ha scelto lui. Ti lascia come dire, frastornata. Cerchi di analizzare tutti, ma sai che ti mancano dei tasselli quindi più di quello non puoi fare.

Una cosa che ha infranto il mio cuore e quando Louis non ricorda di Harry. E se ha fatto male quando non l’ha riconosciuto, immagina sapere che proprio non lo ricorda, neanche l’incontro la mattina dopo -dove tra l’altro gli ha detto di andare via. Però come dice Harry, ci troviamo di fronte due Louis e quello lì di fronte a lui, che stringe Zayn e gli fa la predica è il suo Louis e quel Louis non può dimenticarsi di lui.

E poi la lettera di Zayn. Zayn ci fa entrare nel suo mondo e ci mostra la sua visione delle cose. Ed è cosi delicato che fa piangere. E non sono sicura che ‘delicato’ sia il modo migliore per descriverlo, ma mentre leggevo il messaggio avevo la sensazione che qualcosa si potesse rompere, qualcosa di fragile che teneva i pezzi di qualcosa già troppo distrutto. Come uno scandire del tempo già finito. Perché ti rende fragile quando ti mettono di fronte alla realtà, al bisogno di Harry e Louis e alla loro mancanza. Ed è delicato perché Zayn non usa concetti pensati ma i più semplici. Ti mostra il suo mondo con semplicità anche se alla fine non è semplice affatto. Ed è complesso e meraviglio e bellissimo da amare. E andare più nel dettaglio non avrebbe molto senso perché in quel messaggio c’è racchiuso tutto e adesso tocca a Harry capirne le parole e andare avanti, ma questa volta portando con se il suo LouLou.

Hanna.

Recensore Junior
30/09/14, ore 18:29

Succedono cosi tante cose in questo capitolo e vengo dette cosi tante cose, che non so neanche da dove iniziare, ma credo che iniziare dall’inizio sia sempre la cosa migliore.

Per una che si deve ancora riprendere dal tatuaggio di Louis, quello di Harry è stato un colpo al cuore. Inizio dicendo che vedere Harry compiere 21anni mi ha fatto piangere come una mamma che vede diventare il proprio figlio adulto. Voglio dire, l’ho visto crescere, capitolo dopo capitolo, e non solo di età ma proprio come persona. L’ho visto diventare un adulto e realizzare quanto è cresciuto fa piangere. Come avrebbe dovuto far piangere, se solo fosse stato là, Louis.. E non so cosa dire su questo perché nella mia testa è impossibile. E’ impossibile che Louis non si sia intrufolato nella sua camera dalla finestra e lo abbia riempito di dolcezza. E’ impossibile che non fosse li con lui a fare qualche stupidaggine insieme. Questo il mio cuore non lo accetta e non lo farà mai.

Come poi pensandoci, se non trovo le parole per commentare la prima parte del capitolo, come posso illudermi di trovarle per la seconda? Il modo in cui Harry descrivere l’espressioni delle persone, quando entrano nella pasticceria dicendo che li non ci sono brutti pensieri e che si può essere solo felici, mi ha fatto sorridere e anche tanto. Il mio bambino. La dolcezza di Harry e il suo voler far stare bene tutti, mi riempie sempre cuore, il mio amore, vorrei volerlo fare stare bene perché lo merita. Poi arriva la chiamata di Zayn e il mio cuore si è fermato perché era tutto sbagliato. Non doveva andare cosi. Harry doveva essere al fianco di Louis, come sempre e come sempre avrebbe dovuto dirgli che era il migliore, che andava tutto bene e mandare via tutte le sue insicurezze ma non è andata cosi. E’ il moro che ne prende le feci e cerca di salvare Louis da tutte quelle paure perché forse è giusto cosi anche se sembra tutto cosi sbagliato. Ma comunque Harry è lì e dice a Zayn quello che dovrebbe fare - quello che lui dovrebbe fare ma che non può - e aiuta Louis a stare meglio, ancora una volta.

"Sta piangendo, vero?"

Digli che è il migliore mi verrebbe da dire, ma lo trattengo, quella è la nostra frase, no? Solo io potrei sussurrargli semplicemente quelle lettere in fila per farlo sorridere, solo io.

Un angelo che soffre non è mai qualcosa di neanche lontanamente sopportabile. Soprattutto se l'angelo non sa di essere tale, e si distrugge considerandosi un semplice umano.

"Ci manchi davvero tanto, ma lo capisco."
"Anche voi, più di quanto crediate, però capiscimi."

Spero che tu ti renda conto delle perfezioni che riesci a creare e quanto queste mi facciano piangere.


Voglio un George nella mia vita sì, è cosi che ho deciso di iniziare a commentare la terza parte, perché quel ragazzo è qualcosa di unico. Il modo in cui ama Harry, il modo in cui vuole proteggerlo anche da se stesso, il modo in cui vuole dargli tutto e farlo sentire felice è qualcosa che toglie il fiato. E non voglio commentare i pensieri di Harry, anche perché sento che siamo diventati una cosa sola e fanno più male sulla pelle, nelle ossa, al cuore. Perché crede di non essere ancora abbastanza, di non meritarlo. Di non essere abbastanza per amare Louis e non meritare l’amore di George.

“Io non lo vedo, e dimentico la precisa fragranza che il suo corpo emanava, quel misto fra bucato appena ritirato e lavanda, che si mischiava con l’odore sempre presente di tabacco.
Io non lo vedo, e dimentico la sfumatura dei suoi occhi quando fuori pioveva e lui voleva andare a giocare a calcetto.
Io non lo vedo, e dimentico cosa voglia dire essere avvolti dalle sue braccia, sentire il suo respiro infrangersi contro la nuca, il suo cuore battere nella mia schiena.
Io non lo vedo, e lo dimentico, piano, lentamente, inesorabilmente.
Per quanto si possa voler bene ad una persona se non la vedi, la dimentichi.
E ritorna come una cannonata nel cuore di Doncaster.” --> questo mi fa spezzato il cuore in un modo cosi profondo che non saprò mai essere in grado di spiegare.

“Ma lui è come una canzone, il suo ricordo non ti uscirà mai dalla testa.”

“Nonostante tutto?”
“Nonostante tutto.”

“Ci sono persone che non finiscono mai di volersi bene semplicemente perché ciò che le lega è più forte di ciò che le divide.”



Tu fai questa cosa - questa cosa che mi fa rimanere senza fiato - che sembra che tutto vada nel verso giusto, che niente di particolare succederà e poi tutto cambia e arriva qualcosa di inaspettato e ti fa spalancare la bocca dalla sorpresa: la chiamata di Zayn, quello che Zayn dice, le lacrime di Harry--e sì, anche le mie di lacrime perché non c’è tuo scritto che non mi faccia lacrimare senza controllo.

"Ho capito che tu ti voglia allontanare da lui in modo da poterti fare una vita, e lui lo ha accettato..."
"Louis ha accettato la tua scelta, ma non posso negarti che stia di merda."
"Non credevo possibile che a qualcuno potesse mancare qualcuno come tu manchi a lui."

Zayn..no. Tu dovevi stare zitto, chi ti ha dato il permesso di parlare, ah? No. No. No. No. Io tutto questo non lo voglio accettare--il mio piccolo LouLou. Zayn ho sempre amato il tuo modo di vedere il mondo, il tuo essere sincero e amare nel più semplice dei modi, ma questo non avresti dovuto, dirlo anche se corrispondere a verità. E sì, sto parlando per me perché se penso al mio piccolo Hazza, penso che le lacrime non si fermerebbero mai.

"Non centro più nel vostro mondo."
"Tu centri sempre, Harry."


Ti ho mai parlato per il mio amore per George? Ti ho mai detto che se non ci fosse avrebbero dovuto crearlo e che il mio cuore batte e un sorriso nasce sul mio volto al pensiero che faccia parte della vita di Harry? No, perché è quello che sento. E George diventa reale nella mia testa e non solo un personaggio di un racconto. Lui con i suoi modi di fare, pronto a proteggere Harry, pronto ad amarlo anche se il suo amore non basterà mai.

In questa quinta parte, il 30 Giugno 2013, io ho amato George con tutto il mio cuore e ho ancora sentito quel bisogno che il suo cuore non si infranga o che non provi dolore. George e Zayn non sono poi cosi e in questo particolare giorno lo si può notare. Entrambi portano Harry di fronte una realtà che il riccio non è pronto a vedere o che non può credere che lo sia. (Vorrei ringraziare Zayn e il mio George per questo, davvero grazie).
Ed è proprio George che cerca di far capire quando Louis lo ami, anche se forse non lo sa ancora. E ho amato George perché ha detto una cosa che ho sempre pensato, dando luce a qualcosa che ho sempre voluto dire a Harry. Come ho detto: Mi sento un po’ George e questo è parte del mio amore per lui. Lui ama e protegge Harry, come io vorrei fare. Dice quello che Harry non vuole sentire, come io vorrei fare. Vuole vedere Harry felice più di quanto cerchi la felicità per me stesso e lo amo per questo. E ho pianto. E stata la conversazione più semplice e più emotivamente distruttiva di sempre.

E starei ore a parlati di quel 30 Giugno e di quella caffetteria, perché vengono dette e provate cosi tante cose che le parole non basterebbero mai per descrivere tutto quello che è successo. Come le realizzazioni di Harry che finalmente ha capito di mettere se stesso prima di ogni cosa, che cambiare non serve e che essere solo lui può bastare. Come il cuore del mio George che capisce che non può più combattere, perché Louis ha già vinto, ma che non uscirà mai dalla vista di Harry perché lo ama e questo non cambierà mai. Come Harry che dice a George che lo ama e magari con un diverso tipo di amore ma lo ama ed è grato di averlo nella sua vita. Harry che ha provato realmente ad amare George e George che ci aveva creduto realmente.

“..il nostro momento è stato breve e al tempo stesso infinito, ed un infinito non si cancella con un numero primo.”

Il pensiero che formula Harry su quanto la cosa giusta assoluta non esiste e che tutto è relativo toglie il fiato. - > “Mi rendo conto che cercare di essere perfetti non ha giovato a nessuno, per questo non scelgo Louis, non scelgo George, scelgo semplicemente il vero me. Io voglio essere felice, io me lo merito, io che ho messo la felicità degli altri prima della mia.” <- il mio bambino è cresciuto cosi tanto che voglio rimettermi a piangere.

"Sarò la spalla su cui piangere, l'amico con cui uscire quando non vuoi pensare, e quello con cui ridere davanti alla televisione." Per favore, portatemi da lui, lasciatemelo stringere forte e non lasciarlo mai andare via. Dargli tutto l’amore che merita perché la cosa più bella di questo mondo. (Ci sono Harry e Louis che si amano tra Harry che crede di non essere abbastanza e Louis che ha paura e poi ci sono io che piango per questo e allo stesso tempo spargo amore nei confronti di George che è più reale di quanto lo sono io).


E poi arriva tutta la parte in cui, mio caro George, ti avrei fatto santo dove il mio George fa capire al mio -sempre e per sempre, non importa il tempo- piccolo Hazza quanto in realtà Louis sia innamorato di lui e che forse non ne è ancora pienamente consapevole. Gli mostra che tra Louis e Zayn c’è una chimica e il loro è un amore diverso ma che tra lui e Louis si tratta di anime gemelle, qualcosa di vero, di più forte.

"Perchè tu non gli hai confessato il tuo amore?"
"Perchè non ho visto nulla da parte sua..."
"Esattamente, lo stesso ha fatto lui. Non vede come tu possa amarlo..."
"Una volta me lo ha anche detto."

(“..voi siete innamorati da far schifo” Oh George, tanto amore per te).

“Non te l’ho mai detto… “Ma ti amo. Non so di che tipo d’amore si tratti, ma ti amo.”
“Anche io Harry Styles. Proprio per questo che voglio vederti felice.”
“Ti prometto che prima o poi ci riuscirò”

E io più di questo non posso aggiungere.


E adesso che ho descritto il più bel momento di sempre tra Harry e George (e non perché si sono lasciati o per il dolore che alleggiava nell’aria - anche perché per me non sono mai stati realmente una coppia, erano due persone che si amava ma non quel amore che brucia dentro.) arriviamo al punto in cui il mio cuore si è spezzato i mille e più pezzi e non sono sicura di avere il coraggio per commentare questo. Il mio piccolo LouLou, Harry che corre via, George ancora lì a mostrare una realtà che Harry non vuole vedere per paura. Che cosa ne hai fatto del mio cuore?

“Dio, ti fa sentire la persona più importante sulla faccia della terra.”
“Perché?”
“Perché nel tuo cervello ogni suo bel gesto, ogni sorriso che ti riserva, tutto ciò che fa per te, è accompagnato da un’unica frase: può avere chiunque ed ha scelto te.”
“Ecco qual è il problema…E’ come una droga: ti induce a morire per lui.”
“Non dirlo.”
“Lo dico Harry. Guardati adesso, o cerca di ricordare come sei stato i primi tempi che è partito…Le crisi che avevi in piena notte, le lacrime che versavi senza alcuna ragione apparente, erano semplicemente crisi d’astinenza.”
“Ma molti hanno smesso di drogarsi, no
“Della gente, mai. Puoi smettere di fumare, puoi smettere di usare erba o di tirare cocaina…Ma non smetterai mai di amare, perché per quanto faccia male, ti fa vivere.”

“Lo ami davvero?” (more like: “Nonostante tutto?”)
“Lo amo davvero.” (“Nonostante tutto”)

E credo che con questo, questa recensioni - con citazioni e parole alla rinfusa - sia conclusa.

Hanna.

Recensore Junior
28/09/14, ore 20:36

Probabilmente in questo capitolo c’è la prova del perché io adori cosi tanto George, perché io sorrida quando è accanto ad Harry e perché io non voglia che lui si faccia male. Vedo in George un po’ me stessa o almeno quel voler essere abbastanza per Harry, quel volerlo saper salvare. Perché è quello che fa George, ci prova. Ci prova con tutte le sue forze e non si arrende mai ed è proprio lì, accanto a Harry. E cerca il modo per dire al più piccolo che può amarlo, che può fidarsi di lui, che può aiutarlo a farlo stare meglio. E per quanto sappia che forse quello non sarà mai abbastanza, che il cuore di Harry è già irrimediabilmente donato a qualcuno, lui continua a provarci e non lo lascia andare via. Non può bloccare la caduto ma diventa un appiglio per non farlo essere solo. E sono grata a George per questo e sono felice che George sia lì dove vorrei essere io e dove dovrebbe esserci Louis.

Ed è questo il problema. Per quando Harry veda tutto questo attraverso le attenzioni di George, lui spera ancora che un giorno ci sia Louis. Che lo stringa forte a se e che gli sussurri che è ora di smettere di precipitare, perché ora lui è proprio al suo fianco e non lo permetterà mai più. Ma questo Louis non lo fa, forse perché precipita a sua volta e non sanno aiutarsi e non sanno come amarsi senza ferire nessuno e Zayn e George aiutano e io li ringrazio.

Di solito analizzo il capitolo, seguendo le vari sezioni cui è suddiviso ma questa volta non ci riesco e neanche ci proverò. Questa volta è diverso ma non so spiegare il perché. Ho passato molti minuti - dopo aver riletto il capitolo - a pensare a cosa era più appropriato dire e cosa scrivere ma forse ancora adesso non lo so. E non perché questo capitolo non mi abbia emozionato ma solo perché è stato differente. Sentire George esclamare quel ‘ti amo’, vedere Harry che prova a dare una possibilità a quel rapporto, solo perché vuole convincere se stesso che può ancora farlo, perché lui lo merita e dopo correre da Louis, perché gli manca, perché è il suo migliore amico, perché una parte di se lo amerà sempre. Come si può descrivere questo?

L’incontro tra George e Louis è stato interessante, come interessante è stato il senso di protezione di Louis nei confronti del suo piccolo Hazza e la stretta contro la caduta di Harry, di George. E lo amano entrambi, in modo diversi e in dimostrazioni diverse, ma Harry ne ama solo una e cerca di proteggere la seconda. Perché non vuole far del male a George, anche se ammira il suo provarci ancora.

Fa male e colpisce la distanza che Harry sente quando è con Louis. Come, anche stando a pochi passi, lui fosse troppo lontano per essere toccato e fa male. Fa male quando "Il giorno dopo ti ho trovato sul mio divano a guardare la tv con Zayn. C'è qualcosa di migliore?" di Louis e il "Ma soprattutto lo odio perchè ti fa bruciare di un amore che non è il mio." esclamato da George. E ancora ringrazio George per aver tenuto saldo Harry e averlo assistito durante la caduta, cercando di recarli meno dolore possibile.

E poi il tatuaggio di Louis e le mie lacrime.

Así te amo porque no sé amar de otra manera.
Così ti amo perchè non so amare altrimenti.

Hanna.

Recensore Junior
28/09/14, ore 01:44

E come ogni volta, mi sono ritrovata a leggere le tue parole con semplicità, mentre fluivano dalla mia bocca e raggiungendo la mia mente. Il problema sorge quando si fermano nel mio cuore e ogni emozione si impossessa di me. E piangere va bene, ma quando dopo mi devo ritrovare a scrivere una recensione, tutto si complica. Perché è complicato mettere a parole una emozioni quando la si sta provando. E questo capitolo mi è sembrato cosi semplice, ma adesso che le prime lacrime stanno scendendo indisturbate sulle mie guancie, non ne sono più sicura e trovare le parole da scrivere diventa complicato.

Cercando di dare senso a questa recensione, partiamo dall’inizio: Louis geloso. Sul serio, piccolo Hazza, te ne sorprendi? Louis ti ama cosi tanto ed è ovvio, almeno ai miei occhi, che provi gelosia per qualcuno che ti amo al proprio posto. Perché George e Zayn non sono poi diversi, agli occhi dell’altro: sono due bravissime persona, che sanno dare pace e amore e che voglio essere amati. Ma Harry amerà sempre Louis e Louis apparterà sempre a Harry, anche se tutto è un tantino complicato al momento.

Dopo arriva un momento di rottura, ma ancora tutto è come sempre. Louis e le sue insicurezze - forse un po’ più grandi, e per questo mi spavento un po’ - e Harry proprio al suo fianco. Proprio come quando erano bambino, proprio come sarà sempre. Harry pronto a ricordarli che è il migliore e che andrà tutto bene. Pronto a sorreggerlo e a trarlo in salvo, prima che si faccia del male. E il mio cuore manca una serie di battiti e una lacrima solitaria segna il mio volto perché…. Louis, luce dei miei occhi, tu sei molto di più che abbastanza.

Non so come commentare il 3 Giugno 2011, non sono neanche ben sicura di cosa sia successo. Ci sono quei momenti che accadono troppo in fretta e cercare di capirci qualcosa è praticamente impossibile, ma ci sono anche quei momenti in cui tutta va a rallentatore, proprio come in questo caso e ti senti stordito e confuso e vorresti solo chiudere gli occhi e pregare che il tempo torni a correre intorno a te.

E poi arriva il 24 Dicembre e tutto mi sembra un sogno. Un sogno troppo vivido mentre le lacrime indugiano ai bordi degli occhi, non sapevo cosa fare e alla fine piccole lacrime cadono, perché è la sensazione che ti da. Cadere lentamente e non più dolorosamente. Perché Harry sta cadendo e lo sta facendo anche da molto tempo, ma adesso che il tempo rallenta, forse fa anche più male.

“Buon compleanno piccolo LouLou. Ricordati di me.”
“Grazie piccolo Hazza. Hai quel qualcosa che più sei lontano e più si incastra fra i pensieri.”

Hanna.

Recensore Junior
28/09/14, ore 00:47

Probabilmente ho sorriso per la prima volta - grazie George - dopo cosi tante lacrime per questa storia. Quando lo letto la conversazione tra Harry e George, non potevo non sorridere. Non mentre Harry, cosi impegnato a capire come potesse interessare a qualcuno, stava cercando di non ascoltare il suo cuore che faceva ancora male. Che avrebbe fatto ancora male. E Harry forse non avrebbe mai amato George o nessun altro, ma vederlo chiedersi se poteva capitare - per quanto io voglia che abbia una bellissima storia d’amore con Louis - mi ha fatto sorridere. Quindi voglio ringraziare George per questo, che sembra una persona gentile e che non tratterà mai male Harry.

Il 2 Giugno 2010 è stato il giorno in cui il mio cuore ha smesso di battere, il mio corpo era vittima di singhiozzi incontrollabili e il mio viso era ricolmo di lacrime, che scendevano più pesanti e tristi, di tutte le altre volte. E non so realmente come analizzare tutto quello letto (perché io ho letto questo capitolo, la prima volta, mesi fa) e forse mai riuscirò a farlo. Anche se sono passati mesi e i miei occhi hanno letto molte, troppe, parole e la mia mente ha fatto i conti con altri Harry e Louis in altre storie, devo dire che quello che Louis chiede a Harry è ancora causa dei miei pensieri.

“Non dovrai mai dimenticarti di me."
"Non ci riuscirei anche volendo."
"Giurami solo di non smettere mai di cercarmi."
"Perchè?"
"Perché per quanto si possa voler bene ad una persona se non la vedi, la dimentichi. Per questo trovami nelle piccole cose, cercami nei poeti più disparati, ricordati di me quando sentirai l'odore di una torta, porta una nostra foto sempre con te."
"Non ti lascerò mai andare davvero."

Questo pezzo della conversazione è come un mantra nella mia testa e vorrei spiegarti il perché e forse un giorno lo farò, ma non mi sembra argomento da recensione, quindi torno a parlare di Harry e Louis.

Quando Louis dice che si trasferita a Londra, ho sentito qualcosa spezzarsi dentro di me prima di percepire che stava succedendo la stessa cosa anche a Harry. Perché era sempre stato lì, per Louis e credeva realmente sarebbe stato per sempre cosi. Sempre insieme, pronti a trarsi in salvo, a condividere momenti privati e tal volta banali, tra segreti e abitudine. E adesso tutto sta per cambiare, per arrivare alla fine. Perché il suo Louis, il tuo migliore amico e il ragazzo di cui era innamorato, da sempre, ora sta per trasferirsi a Londra, nella loro città, con Zayn e ogni cosa sarebbe cambiata. E qualcosa ha continuato a spezzarsi, come la voce di Louis pronto a piangere a sua volta. E quel “Louis non piange male” a fare male nel mio cuore, già sofferente.

E come ho detto: George mi piace. Per quanto non può trarre in salvo Harry, si è rivelato ottimo per rallentare la caduta. E tratta Harry con gentilezza e sa aspettare e sa che non avrà mai del tutto il suo cuore - anche se questo non lo ammette a se stesso. Ed è strano affezionarsi a una persona/personaggio che non sia Harry/Louis/Zayn, ma George mi piace e non voglio che soffri, per quanto so che Harry sia destinato a Louis e che non potrà mai amarlo realmente. Magari come un amico, la sua pace, il suo attimo per respirare. Ma continuo a pensare che non voglia che soffra.

"Quanto sono stato stupido a poter pensare di eclissare il sole."
"Louis non sta andando via, vero?"
"Il vento spegne il fuocherello basso, ma nutre quello più profondo."
"Voglio farti brillare almeno una volta come lui è in grado di fare anche con una semplice chiamata."

E quando arriva Louis, il cuore di Harry riprova quella famigliare sensazione di cadere, non che George avesse mai arrestato la caduta, ma era abbastanza piacevole non farci i conti tutti i giorni, Ovviamente il piccolo Hazza non aveva mai smesso di cadere e quando trovandosi a pochi passi da Louis, si era sentito stordito, aveva subito trovato il suo posto da chiamare casa tra le sue braccia mentre: "Sei qui, sei mio, stai bene." e ancora "Più forte." "Sei mio." "Sei qui." "Sei il migliore." “E profumi di sogni." riempiva l’aria.

E l’ultima parte mi ha fatto piangere, ma niente tristezza o dolore, solo di felicità. Felicità nel vedere che ci sono ancora, che si cercano ancora, che voglio ancora tenersi nelle proprie vite. E questo lo sempre saputo, che quel loro amore non sarebbe andato mai via, ma quando vedi questi loro momenti, non puoi evitare di sorridere e piangere e respirare giusto un po’. E per quanto sono sempre lì, devo dire che mi manca questo di Harry e Louis. Mi mancano le loro conversazioni, il loro esserci sempre e anche le lacrime di felicità. Ed è quello che ho sempre voluto per Harry, quello che sono Louis può donare.

L'importanza che va data alla lontananza non va commisurata in metri ma in battiti cardiaci, ed i nostri continuano a battere contemporaneamente. Tuo sinceramente, Louis William Tomlinson.

Hanna.

Recensore Junior
27/09/14, ore 23:03

E vorrei salvare Harry. Vorrei stringerlo tra le mie braccia e farlo sentire al sicuro. Vorrei darli l’amore di Louis - che per il momento, spero - non può avere. Perché costretto a quel poco - o tanto - che il più grande gli concedere. Quei sorrisi più veri, lo sguardo sincero e una stretta contro la caduta libera. E fa male vedere Harry cadere, ogni secondo di più, quando tutto quello che vorrei darli e regalarli èl’amore che si merita di provare. E aveva ragione Zayn, perché Zayn ha sempre ragione. E inizia a bruciare e fa male, quella sensazione nel petto. A recare doloro e a non riuscire a trovare una soluzione. E si bea dei piccolo tocchi di Louis, che lo aiuto a rallentare e allo stesso a toccare il fondo con più velocità.

E mentre e lì, cercando di mandare via Louis, cercando di negare ancora un po’ a se stesso quei sentimenti che fanno male, in qualche modo sta urlando di non lasciarlo mai più andare. Di restare al suo fianco per sempre, anche se sarebbe bruciato nel suo dolore. Perché era un dolore più dolce se Louis era lì a stringerlo a se, a dirli che era importante e che non lo avrebbe lasciato mai. E vederlo cosi perso fa sentire persa anche me e vorrei correre da Louis e mostrarli quello che sono sicura già sa ma non dice niente e finge di non vedere. Perché forse fa male anche a lui e forse ha solo paura di perdere tutto.

E come si può non sorridere e allo stesso tempo morire, quando Louis cerca un modo per tenere Harry sveglio perché sta andando da lui? E non ha molto importanza che Zayn sia con lui o che lo chiami “Amore”, perché sta andando da Harry dal suo Piccolino e va tutto bene, no? Solo un piccolo salto nel vuoto, mentre ci si sente a casa in un abbraccio che sa di amore, che sa di casa, che sa di vita insieme.

"Un letto è troppo piccolo per due persone."
"I letti singoli sono fatti per due persone che dormono abbracciate."

Non ho molto da dire sul 1 Luglio 2009 anche se lo adorato tanto, per qualche secondo è stato come tornare indietro, a quando Louis cercava di mostrare come si vedeva a Harry ma senza quelle emozioni che stanno portando il riccio alla pazzia, o almeno non cosi calcate. Perché si sono amati dal primo momento e non avrebbero mai smesso di farlo. Lo avrebbero fatto a loro modo, niente che il mondo avrebbe mai compreso realmente..e forse neanche loro.

La conversazione tra Zayn e Harry in quella caffetteria di Londra il 12 Settembre 2009, mi ha fatto piangere. E forse non stupisce più questa cosa detta da me, ma mi ha fatto piangere in un modo nuovo. Non ho mai detestato Zayn, forse solo un po’. Solo perché mi sento protettiva nei confronti del riccio e vederlo soffrire per qualcosa che non può controllare, mi spezza il cuore. E sì, forse ho detestato Zayn un quel 2 Novembre 2007, per aver fatto notare una cosa a cui il più piccolo non era ancora pronto a capire e accettare. Ma non lo mai detestato realmente. Anzi, credo di essere innamorata del modo in cui lui percepisce il mondo e questa conversazione, ne è l’ennesima prova.
Perché Zayn è diretto e non ci pensa due volte a chiedere a Harry se è riuscito ad ammettere i suoi sentimenti, e per quanto Harry sia ancora un po’ spaventato ad ammetterlo ad alta voce, alla fine lo fa. In parte perché è Zayn e Zayn sa cosa si prova ad amare Louis, anche se lui lo ama in un modo tutto suo.

"Sono innamorato di Louis." dice e il modo in cui lo pronuncia sembra quasi facile, semplice, la cosa più facile al mondo ma è molto più simile a un urlo stanco. Un urlo che non ha mai smesso di essere tale, anche una volta lasciato libero. Perché lo ama, perché ama tutto del suo migliore amico, e non può più negarlo. E non può più negarlo a Zayn, che forse l’ha sempre saputo, anche durante il loro più incontro.

"Ed ecco tutto spiegato. Il primo contatto con la droga di un bravo ragazzo. Peggio di qualsiasi droga, peggio di qualsiasi dipendenza. L'inizio della fine, non riuscirai mai più a dimenticare quel bacio."

Infondo Harry e Zayn, anche se cosi opposti, non sono poi cosi diversi. E quando Zayn cerca di far capire cosa m’è amare Louis Tomlinson, attraverso quella metafora del sole e di come ti faccia sentire vivo vederlo da distante ma una volta dentro, brucia. E fa male quanto la peggior bruciatura, capisci quanto hanno in comune. E forse non è tanto ma quando quel tanto si chiama Louis Tomlinson, bhe questo basta per bruciare, anche se non faresti altro al mondo perché anche bruciare per Louis Tomlinson e meglio che non brucare affatto.

"L'amore è indiscutibilmente bello solo quando non ci sei dentro, una volta entrato nel gioco brucia quanto il sole e fa male quanto la peggior bruciatura, ma non so in che modo astratto è l'unica cosa in grado di farci sentire davvero vivi."

E poi, dopo lacrime e mezzi sorrisi, il capitolo si concludere con i Louis e Harry che abbiamo sempre conosciuti, solo non più cosi piccoli. Con le insicurezze del più grande e Harry sempre lì per esserli accanto e a dirli che andrà tutto bene. Pronto a trarlo in salvo, prima che tocchi terra. E questo mi porta a chiedermi: Chi trarrà in salvo Harry? Quando ancora dovrà cadere prima di toccare terra? Quando ancora il suo cuore dovrà bruciare prima che qualcuno - Louis - si decidi a spegnerlo?

Hanna.

Recensore Junior
22/09/14, ore 19:13

Questo capitolo. Come posso iniziare a commentare questo capitolo? Dicendo che ho pianto? Dicendo che ho sentito il mio cuore spezzarsi, battere e poi spezzarsi ancora per un milione di volte al secondo? Dicendo che mi sono sentita una pappina informe sul pavimento, mentre pregavo per un po’ di aria e un battito che non facesse male nel petto? Dicendo che mi sono sentita niente, perché dopo questo quello che era questo capitolo, io non sono più niente. E forse è un pessimo modo per iniziare una recensione, ma come persona che è diventata niente, eccola comunque. Non farà facile lasciare una recensione di senso compiuto, dato le mie condizione, ma io ci metto tutta la mia buona volta e vediamo cosa ne esce fuori.

La prima e la seconda parte le voglio commentare nello stesso momento. Perché è stato leggendo quelle due parti che mi sono chiesta cosa me ne faccio di me e a sentirmi niente. Perché sono niente in confronto a: “Tu centri sempre.” - “Resta.” o "Arriverai in capo al mondo." - "Rimani con me..." Cosa me ne faccio di me stessa quando Louis continua a volere Harry al suo fianco e il riccio sente il cuore mancare perché è ancora una parte fondamentale nella vita del più grande? Quelle insicurezze del più grande, che non lo lasciano mai ma che cessano quando il più piccolo è al suo fianco e quando Harry è lì niente può far paura, perché è parte di una vecchia promessa, che sta crescendo con loro e non li lascerà mai. Come la confusione di Harry quando vede il più grande piangere e lui non lo fa mai e nella sua mente cerca di capire il problema perché Louis è troppo scosso per parlare. Ad avere paura di vederlo andare via da lui e le parole di Zayn che tornano a bruciare dentro Harry, con molto più intensità della prima volta che sono state pronunciate e quel tarlo che si fa beffe di lui.

E quel tarlo diventa realtà quando nella terza parte, si chiede se quello che è stato detto da Zayn sia reale e ancora quelle parole a bruciare e a fare male, perché adesso inizia a percepire le fiamme che non sono solo colori sullo sfondo, ma emozioni che si stanno svegliando. Louis è andato a Londra con Zayn e parte di una promessa, si vede sgretolarsi agli occhi di Harry, che inizia a chiedersi perché Louis non l’abbia portato con se e soprattutto a ricordare che a Londra sarebbero tornati insieme. E pensa che ha solo 9 messaggi come consolazione ma che non servono poi a molto perché gli manca e lo vorrebbe lì e come un richiamo Louis è lì, pronto a non lasciarlo mai e il mio cuore ha perso molto di più di un singolo battito. Perché senza rendermene conto sono diventata Harry e con lui anche le sue paure e quel tarlo che non era più solo quello. E con il tempo sono diventata le braccia di Louis pronte a stringere il più piccolo e a dirli che non sarebbe mai andato via da lui. E come si può sentire vivi o semplicemente respirare di fronte a frasi come: “Ogni giorno che passava senza vederti sentivo la pelle staccarsi dalle ossa.” o “Sarei potuto morire senza di te.” No, non c’è niente di vivo in me.

E poi la quarta parte… se ti dico che a un certo punto ero cosi concentrata sulle parole scritte che non ho pianto, mi credi? E se ti dico che ho pianto con il cuore, perché mi senti troppo vuota per provare un metodo per mostrare le miei emozione, mi credi cosi? Quando ho letto per la prima volta questo capitolo - molto tempo fa - ho singhiozzato cosi tanto che non me ne sono vergognata. Perché non c’è vergogna nell’essere caduta nella mente di personaggi che ora mai sono persone in carne e ossa e da poter toccare. Non c’è vergogna nell’essere diventata quelle emozioni, che non riescono più a nascondersi cosi bene, come facevano un tempo. E ogni cosa crolla, ogni cosa è più forte e intessa e un bacio ha il sapore di tamburi nel petto. E non ci sono più regole perché inizia a cadere in una voragine di emozioni e non ti chiedi più quando finirà, ci resti dentro aspettando una tregua tra un respiro e l’altro. Forse anche io sono ubriaca proprio come Louis ed è giustificata il modo in cui ogni cosa sembra come un vetro appannato ai miei occhi. Ed è tutto successo cosi presto e ancora quelle lacrime sul volto di Louis, il mio piccolo LouLou che non piange mai e ancora il mio piccolo Hazza al suo fianco, confuso, ma consapevole che non gli lascerà mai la mano. E un bacio. Un bacio dato che amarsi per vivere, mentre io ci annegavo dentro. E ci sono tutte emozioni nel mio cuore e iniziò a chiedermi come sia possibile ma alla fine mi limito a far cadere un ultima lacrima e poi a cambiare la pagina.

"Come se fra me e te possa mai esserci qualcosa."
"Come se tu possa mai amarmi."
"Come se un come te potesse mai innamorarsi di uno come me."

Se qualcuno ci vedesse penserebbe che ci amiamo da morire.
Invece per me, in questo momento, è chiaro che io e lui ci amiamo per vivere


Hanna.

Recensore Junior
22/09/14, ore 17:34

Posso dire che ho pianto anche per questo capitolo, senza sembrare stupida o qualcosa di simile? No, perché ho pianto tanto, soprattutto nell’ultima parte, ma come sempre andiamo con ordine. Devo dire che mi piace prendermi il mio tempo, per respirare e provare a mettere a parole quello che ho provato. Mentre leggo il capitolo, faccio sempre una pausa per prendere fiato e dopo aver pianto, mi rilasso nel buttare in lettere quello che ho appena provato e questa volta non è da meno. Questo capitolo segna una svolta e mi fa fatto tremare un po’. E decisamente non sono più il piccolo LouLou e il piccolo Hazza ora mai e anche se sono passati realmente pochi capitoli da quando lo erano, ho sentito ogni singolo anno scorrere, con la stessa lentezza con cui sarebbe passato nella realtà.

Il capitolo si apre con Harry che ha bisogno di parlare e con Louis che è sempre lì per ascoltare. Il mio cuore ha mancato un battito quando Harry confessa di provare attrazione per Taylor e il modo in cui Louis usa pronomi maschili, non capendo ancora di che Taylor Harry stia parlando. E all’inizio ho creduto di leggere male ma quando Louis risponde con un: Ahh capisco di non aver letto male e il mio cuore si riscalda quando iniziano a parlare dell’amore e della paura di amare e a quelle due certezze che Louis offre. Dire che ho anche pianto in quel passaggi e ormai scontato. Si possono contare su un pugno chiuso le volte in cui non ho pianto, proprio perché ho pianto sempre, anche una singola lacrima. E poi come non si può piangere quando Louis dice ad Harry di mettersi a letto con lui e poi lo tiene stretto tra le sue braccia? Ah! Il mio povero cuore.

La seconda parte del capitolo mi ha messo allegria, ma quella allegria dove in torno ci alloggia l’angst, che sta solo aspettando di implodere nel mio cuore. Tutto sommato ho riso di fronte l’imbarazzo di Harry e il modo in cui Zayn e Louis si stuzzicavano, anche se il mio cuore soffriva un po’. Era bello vedere che Louis non ha mai lasciato Harry e che lo aveva sempre al suo fianco, anche se il povero riccio arrossiva di fronte la sfacciataggine dei due. L’insicurezza di Louis sempre lì e sempre lì si trova Harry pronto a dirgli che va tutto bene e a credere in lui. Perché lui lo conosce. Conosce quel bambino che lo faceva ridere e sempre solare, quel bambino bravo e che non piange mai. E negli anni ha conosciuto quel ragazzo e le sue preoccupazioni, ogni stato d’animo e ogni emozioni. E lo conosce e sa come prenderlo e farlo sentire meglio. Quando alla fine Louis confessa a Harry di essere innamorato di Zayn e mostra le sue paure, ritorna anche la confusione di Harry, quel non sapere cosa dire ma anche quel suo essere al suo fianco. E vedere Louis innamorato e avere un po’ paura mi ha fatto piangere.

E poi arriva la terza parte e se la gente mi viene a dire che non ha pianto, io iniziò ad urlarli contro che è un bugiardo, tutti bugiardi perché hanno pianto tutti. Perché come fai a contenere l’emozioni quando Zayn dice cose come: “Harry tu sei innamorato di Louis?”, all’improvviso, di punto in bianco, senza un avvertimento mentre era intento a parlare dei suoi tatuaggi? Come si fa a non piangere quando nota che Harry non è ancora arrivato a quella ammissione con se stesso e piangere ancora quando Harry cerca di far capire al moro che è solo un affetto di amicizia che prova per il più grande e nient’altro? Come non si può piangere quando Zayn ci mostra la sua prospettiva del mondo e quello che vede quegli occhi di Harry? No, perché io ho pianto. Ma che dico piangere, io ho singhiozzato senza ritegno, mentre cercavo di darmi un contegno e ripetendomi che erano solo parole quelle scritte. Ma la realtà è che non erano solo parole scritte, erano emozioni che avevano preso forma di parole e che mi stavano facendo bruciare gli occhi e piangere era il mio solo conforto a quelle parole. Non so se ho amato Zayn per aver notato una cosa cosi chiara ma allo stesso tempo cosi nascosta o averlo un po’ odiato, perché chiaramente Harry non era pronto e quella nuova realtà, ancora nascosta dall’innocenza di una bugia che brucerà nel suo petto e lo farà impazzire proprio come dice Zayn. E frasi come: “Lo ami perfino quando non c’è.” o “Voglio solo capire come sia possibile convivere con una cosa del genere senza diventare matti.” o ancora “È il vostro modo di amarvi, ed io lo noto. I miei occhi non mentono mai, amico. La gente si.” E infine “Amare Louis è la cosa più bella di questo mondo, ma sicuramente non la più facile.” resteranno per sempre a bruciare nel mio petto e con questo ho concluso.

Hanna.

Recensore Junior
21/09/14, ore 16:04

Lo confesso. In questo capitolo ho versato più di una singola lacrima, a dire la verità, ho continuato a piangere anche dopo aver finito il capitolo. E sto piangendo ancora, mentre scrivo questa recensione e cerco di farti capire il perché io stia piangendo, ma sapendo già che fallirò. Spiegare un’emozione non è cosa semplice, soprattutto quando la stai provando e provo cosi tanto in questo momento, che mi sembra il doppio complicato. E tiro su con il naso, mentre la vista si appanna ancora un po’ e il ricordo di quello che ho appena letto, ronza nella mia testa e non blocca le lacrime. All’inizio credo di aver pianto per la dolcezza di Louis Tomlinson.

La prima lacrima è scena troppo in fretta quando Harry pensa: “perché è vero che le sveglie esistono da anni, ma dove lo trovi un migliore amico che il giorno del tuo compleanno si presenta a casa tua per fare colazione con te?” e ho pianto perché felice che Harry avesse una persona come Louis al suo fianco. E poi come si può restare impassibile nel vedere Louis “famigliare acquisito”, “punto fisso durante gli anni” tra gli Styles mentre fa colazione?

La seconda lacrime è scena quando Harry propone a Louis di vedersi più tardi ma Louis dice che si deve vedere con Eleanor. Ho sentito il mio cuore emettere uno strano suono, ma ho fatto il possibile per ignorarlo ma è stato difficile ignorare la sensazione che ha provato Harry. La stessa sensazione che avevo provato io e il sollievo non mi ha avvolto quando Louis ha proposto di vedere un film o quando ha esclamato che non lo avrebbe lasciato.

Ma il sorriso è tornato a farsi sentire nel vede Louis cercare di convincere Harry a preparare una torta, anche se il più piccolo odia farlo. Ed era ancora lì quando Harry accusa Louis di fare la faccia da cucciolo e prontamente il più grande si difende dicendo che non è vero. Ma quel sorriso ha iniziato a vacillare quando Harry dice (citando): “Louis tu potresti convincere chiunque a fare qualsiasi cosa se ti impegnassi solo un minimo.” ma non per la tristezza, forse più per un misto di semplicità e onesta della frase detta. Ma ho pianto ancora quando Louis dice (citando ancora): “Tu mi ami allo stesso modo in cui ti amo io.” e Harry sta per dire che è un bugiardo ma poi ricorda che sua madre gli ha insegnato a non dire le bugie e per questo non lo fa.

Tempo fa, ti scrivi per messaggio, che durante la lettura di questa ff avevo pianto anche per quei momenti, che non sono stati concepiti per far piangere ma aggiunsi anche che c’era quella nota di angst che galleggiava nell’aria ma che ancora non potevo vedere. Quando arriva il 26 Settembre, ho sentito di nuovo quello strato di tristezza, che il mio cuore riusciva a percepire ma era ancora nascosto ai miei occhi. Non commenterò la dolcezza di Louis che insegna a Harry a sentire o la solita confusione del riccio, che mi fa sempre sorridere. No, non commenterò niente di tutto questo ma non posso non prestare attenzione a quel: “Voglio essere primavera.” “Vorrei essere il tuo ciliegio, piccolo.” che mi ha fatto singhiozzare più del dovuto.

Per me (avendo già letto tutti i capitoli fin’ora pubblicati), il 2 Dicembre ha scalfito qualcosa nell’aria. Lo avevo percepito anche la prima volta e ci avevo anche pianto, perché ancora quella sensazione nello stomaco del più piccolo e quella sua solita insicurezza nel più grande. Ma ho pianto ancora di più, vedendo l’arrivo di Zayn nelle loro vite e quel bigliettino tra le mani di Louis.

La cosa che ancora mi sorprende del tuo modo di scrivere è come un minuto prima io stia ridendo per una battuta del più grande e quello dopo io stia sprofondando per quella sensazione nello stomaco del più piccolo. Ma tutto ancora rimane fermo lì e resto a chiedermi cosa sia giusto provare in quel momento, cosi sorrido mentre una lacrima segna ancora il mio viso.

Hanna.

Recensore Junior
21/09/14, ore 00:25

Leggere le tue parole è come quando ascolti quella canzone che ti fa sempre sorride e ritrovarti a piangere. Non perché quella canzone e triste o perché tu sei triste mentre l’ascolti, semplicemente piangi. Forse perché è stata la prima volta che l’hai ascoltata davvero o perché l’hai capita solo in quel momento. Non ha importanza il perché, semplicemente pensi a come quella canzone che ti ha fatto sempre sorridere, in quel momento, ti abbia fatto piangere. Ed è proprio questo che mi succede quando leggo questa fanfic. Sono lì che la leggo con un tenero ed enorme sorriso sul volto, mentre vedo questi piccoli Harry e Louis che non sono più cosi piccoli e dopo piango. Non lacrime pesanti ma lacrime di comprensione. Lacrime di chi sta realizzando che sta per cambiare tutto. Lacrime che voglio preparare a lacrime più forti e sentite. Lacrime che nascondono la vera natura delle parole appena lette. Lacrime che hanno capito cosa è nascosto, anche se i nostri occhi ancora non vedono chiaramente, forse perché pieni di lacrime.

E questo capitolo inizia con Louis, che dopo una domanda di Harry, risponde che da grande vuole fare il modello e con questa confessione, mostra un po’ della sua insicurezza. Ma ancora una volta Harry è proprio lì accanto a lui, a cercare di capire quelle sue parole e a dirli che andrà tutto bene, proprio quando erano più piccoli e aveva visto Louis piangere per la prima volta. E c’è un velo di tristezza e forse spaventa, ma sono insieme e niente può andare storto, giusto?

Il capitolo poi prosegue e ci sono questi “non più piccoli” Harry e Louis che fumano la loro prima sigaretta e il mio cuore si è stretto nel petto quando Harry pensa che Louis (citando) ‘sembra improvvisamente più grande, più lontano’ e ancora quella paura che spaventa nell’aria, unita alla dolcezza per momento, che fa nascere quella piccola lacrima, ma che ancor ancora non scende, perché sente che non è il momento. E’ il momento dolce arriva quando Louis fa stendere Harry, cosi da poter avere la sua testa sulle sue gambe.

Louis innamorato di Londra, che non riesce a trattenere il suo entusiasmo e che chiede a Harry: “Harry quando diventiamo grandi veniamo qui ad abitare?” ha seriamente rischiato di far cadere quella lacrima, già pronta a cadere da un bel po’ di tempo. Sentire Harry sussurrare che sarebbe andato ovunque lui volesse, basta che lui fosse felice o il “Non cambiare mai”…come non si può lacrimare per questo? E si lacrima per la dolcezza del momento, per la sua semplicità e leggerezza e pure con quel tocco di pesantezza che ancora non si vede ma che inizia a farsi sentire sempre di più. E quella è una promessa e il mio cuore si stringe nel petto, perché è una promessa e con le promesse bisogna stare attenti: sono facili da formare ma altrettanto fragili da distruggere o non mantenere.

E quando a fine capitolo, con il 2004, arriva il primo bacio di Louis è lì che si ha la realizzazione che non sono più due bambini e che sono molto più di due piccoli ragazzini. Che stanno crescendo cosi in fretta e quella paura che qualcosa posso ferirli e farli versare lacrima. Le stesse lacrime che ho versato io quando Harry si è domandato se il suo cuore fosse qualcosa di importante e quella successiva quando Louis esclama che dovrà piacere a lui, la futura persona che meriterà il suo cuore, o non se ne farà niente. E anche qui, quella tristezza camuffata in dolcezza. E si sorride e si sorride anche mentre una lacrime segna le nostre guance e scende indisturbata, facendo più scompiglio di quanto se ne aspettasse.

Hanna.

Recensore Junior
20/09/14, ore 23:36

Io adoro il tuo modo di scrivere. Sì, è cosi che ho deciso di iniziare questa recensione. Non credo sarò mai in grado di farti capire cosa mi trasmettono le tue parole, ma sappi solo che resterei inchiodata lì a leggere, capitolo dopo capitolo, senza stancarmi mai anzi, ne chiederei ancora. Perché le tue parole incantano e sono cosi semplici che sembrano facili da leggere, ma nascondono cosi tanto che resti lì a leggere per cercare di capire e indovinare e provare più emozioni possibili. Ed è quello che mi ha subito colpito del tuo modo di scrivere. Non ci sono paroloni o concenti complicati e si ha questa sensazione di facilità e di liberta e semplicità, che forse è una delle cose più complicate da mettere a parole. Le parole non si accavallano e sembrano quasi armoniose quando le si legge. Si ha la sensazione di essere catapultati in un altro universo, dopo tutto è nascosto ma anche in bella vista. In modo in cui descrivi la vita di questi due bambini che lentamente crescono, mentre gli anni passano e cosi rilassante e allo stesso tempo, hai quella lacrima alla punta dell’occhio, che minaccia di scendere presto e forse quella lacrima è anche scesa una volta terminato il capitolo. Forse era giustificata dalla dolcezza di questo primo capitolo e dalla semplicità con cui è stato scritto ma oserei dire che quella lacrima era lì per tutto quello che non è stato detto e quella frase conclusiva, che sta lì a dirci che ci aspetta qualcosa che forse ci farà piange di più ma non rilevandoci se di gioia o di dolore e questo mi tiene ancora con il fiato sospeso.

E forse la mia voce ha tremato giusto un po’ quando il piccolo Harry non dice quel: “Ed i miei occhi” quando Louis esclama che il suo colore preferito è il verde. E forse il mio cuore ha mancato qualche battito nel vedere il piccolo Louis piangere, perché lui non piange, quando racconta che Mark vuole un altro bambino e che lui non è suo figlio. E quella confusione nella testolina del riccio, ma che però non dice niente e cerca un modo di consolare il suo migliore amico per sempre. E forse il mio sorriso si è allargato quando Louis, già un po’ più grande confessa che ama le fossette di Harry e che un giorno diventerà grande anche lui. E forse, o sicuramente, quella lacrime è scesa leggendo di Louis che dice a Harry che avrebbe sempre trovato un modo per stare insieme e quella frase finale che ha scavato qualcosa nel mio cuore e quella lacrima ci è finita dentro, segnando che non sarebbe stata la prima.

Hanna.