Recensioni per
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
di _Woodhouse_

Questa storia ha ottenuto 175 recensioni.
Positive : 175
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
16/07/19, ore 00:45

Caos.
Sento il suo stomaco contrarsi ad ogni battuta di James. È ovvio che c'è qualcosa, e non credo sia solo orgoglio, ha bisogno di farsi guardare.
Robb diventa quasi una macchiietta quando loro due parlano. Non è un'accusa, anzi, è ciò che probabilmente voglio percepire io perché mi piace questa loro lotta che in fin dei conti sembra solo essere un modo per guardarsi.
L'oscurità li inghiottirà e sarà troppo tardi *-*

Recensore Veterano
16/07/19, ore 00:36

Dimmi ti prego che si mettono insieme. TI PREGO!
Questi battibecchi sono miele per me ahahahahah.
Bene, Jo finalmente esce gli artigli, non può di certo essere solo James a fare l'ironico e il supponente.
Le riflessioni di Robb mi portano ancora di più ad amare James.
Sono divisa in due, però, perché adoro la parte riflessiva e passionale di Robb per quanto riguarda la sua vita e il suo lavoro, per come riversa in ciò che lo circonda ciò che lui è. Ma temo che Jo potrebbe infatuarsi di James, di questa sua oscurità mal celata!

Recensore Veterano
16/07/19, ore 00:28

"Noi esseri umani siamo un tale paradosso"
È una frase così vera da far paura per ciò che vuol dire eppure così bella!
Confermo che James è più il mio tipo, che lo spumeggiante amore di Robb mi annoierebbe subito mentre il suo fare così "tradandato" mi attirerebbe!
Sto scoprendo poesie nuove che mi piacciono un sacco e mi piace l'idea che a sottolinearle sia un tipo così burbero, un po' ad indicare come l'inchiostro possa trasformare chiunque.

Recensore Veterano
16/07/19, ore 00:13

Sono sempre stata dell'idea che leggere i libri altrui sia un po' come rovistare nrlla loro anima, come fregarsene della loro privacy, soprattutto se i libri sono vissuti, utilizzati come dei post it in cui scrivere scrivere ciò che si prova.
Ecco, Jo per me sta facendo questo.
James mi incuriosisce da morire, mi piace la voracità di Robb, ma il tono provocante di Jamis probabilmente mi colpirebbe di più, mi porterebbe a rispondere, a chjedere, a giocar.. Sarebbe una sfida!
(Recensione modificata il 16/07/2019 - 12:15 am)

Recensore Veterano

Beh, è come in quea casa ci ritrovassimo anche noi. È tutto così chiaramente descritto:gli sguardi attenti, l'ansia palpabile di Jo e Robb che cerca solo di far conoscere la sua donna.
Ho immaginato la libreria per come l'ho sempre sognata nella mia futura casa, con i libri che più amo, e le poesie di Neruda avranno sicuramente un loro posto. Ne hai scelto una davvero molto bella e inerente ai pensieri di Jo, a ciò che sto iniziando a pensare del suo malessere.
Percepisco il loro amore e me ne avvolgo totalmente!

Recensore Master
15/07/19, ore 21:57

cara Woodhouse, ^^
Proseguo la lettura e mi fermo perché è tardi, altrimenti questa è la tipica storia dove andrei avanti a oltranza. E anche questo capitolo l'ho letto in pochi minuti, segno che mi piaceva davvero tanto, ma tanto. **
Ma quanto è meravigliosamente umana e insicura questa tua Jo? Non so da dove cominciare questa recensione perché ho davvero tante, tante cose da dire. La prima, Jaime. Adoro i rapporti tra fratelli e hai subito saputo creare una fortissima intesa tra i due, usando nomignoli e un cameratismo notevoli. Poi ci sono loro due, James e Jo. Mi ha colpita molto vedere come hai abbandonato il passato per un presente proprio in occasione di questo incontro. I punti di vista crudi e nudi dei due si succedono l’uno all’altro. Emerge non solo il disagio e il desiderio di fuggire di Jo, ma l’attenzione con cui James valuta, giudica e a suo modo indaga.

Pesa Josephine negli aspetti esteriori (nome, vestito, fisico) giudicando in modo un filo inappropriato, come quando cerca di capire che curve abbia l’estranea neocognata. Alla fine, è vero, decide che non gli importa, ma decidere che non gli importa, ribadirselo, è un campanello d’allarme non male, che suona piuttosto forte. Apprezzo il fatto che entrambi, come due soldati, abbiano mantenuto la posizione e siano rimasti nella stanza. In particolare, Jaime ha ribadito con forza il suo essere nella propria casa – è stato calzante. Poi c’è il pezzo finale con Jo, che si ricollega con quanto dicevo a inizio recensione. Jo vorrebbe un amore che è tale nella fame, nel bisogno, nell’assenza. Non lo prova perché sta con un bravo ragazzo che le si dà in toto. È pronta a cedere alla passione perché è quello di cui ha bisogno. Solo che la letteratura è finzione e i grandi amori cantati dai poeti, per dirla come Pavese che dà il titolo alla tua storia, non sempre erano felici. Rimango incantata. Tanti complimenti davvero **.
Shilyss

Recensore Master
15/07/19, ore 21:30

Cara Woodhouse!

La tua scrittura è bellissima e rapisce, ma a rapirmi sono anche i tanti indizi che nascondi in questi capitoli che leggo di corsa – le cose che mi piacciono le leggo di corsa. Qui c’è Jo che cancella le occhiaie ed evidenzia la rima inferiore. Sottolinea lo sguardo e cancella quella stanchezza finta, che in realtà è genetica. L’ossessione di Jo è anche la mia, lo confesso. Il suo modo di guardare casa dei Draper è interessante. Osserva tutto con aria investigativa – ma, in fondo, è così che si fa quando si entra nelle vite degli altri, ma mentre la seguivo nella sua esegesi dei sonetti di Neruda, nell’arredamento e nella valutazione di una famiglia che si è svelata solo parzialmente, non posso fare a meno di pensare a quanto il narratore sia onnisciente e distaccato, ma quasi crudele. C’è sempre, in lui, un tocco di giudizio amarissimo – è sempre una puntura, però, nulla di più. Ora, Josephine legge e s’incanta. Legge Neruda e legge una poesia che parla di carne e passione e vorrebbe provarla anche lei, ma la passione è qualcosa che si esaurisce, non dura. Come il piacere, deve essere limitato. È innamorata dell’amore, Jo.

Il cambio totale di tempo e persona è spiazzante, ma io l’ho adorato, perché fa entrare direttamente nella testa del fratello di Robb e ci provoca lo stesso spiazzamento che vive Josephine nel ritrovarselo dietro. James è un lupo. Valuta, guarda, giudica con una certa superiore supponenza. Mette volutamente in difficoltà e provoca (Affamato e oscuro, ma quello sono io) eppure è sinceramente preoccupato per il libro, come se Jo potesse, con le sue unghie lunghe, magari laccate, rovinare le pagine. Una paura ovviamente eccessiva, ma che spiega il senso che questo libro sicuramente galeotto ha sui due protagonisti.

Avvincente l’incontro, bravissima tu <3. Corro a proseguire ^^
A tra poco, pochissimo!
Shilyss

Recensore Junior
15/07/19, ore 15:31

Sono molto curiosa di conoscere la storia che c'è alle spalle di Josephine, cosa nasconde quella vecchia fotografia e come si comporterà James nei suoi confronti, dopo questa notte. I sentimenti che prova sono ancora contrastanti anche se, non lo può negare più neanche lui, qualcosa è cambiato. Come se il nodo che lo frenava si fosse sciolto, l'ho trovato più libero e in qualche modo più sereno nel suo tormento. Sono contenta stia iniziando ad accettare la verità e che si sia interrogato su di lei, su chi sia davvero e sul perché lo attragga in questo modo, ricordando particolari ben precisi di alcuni loro incontri. Mi è piaciuta davvero molto la canzone che hai scelto per questo capitolo, l'ho trovata perfetta come sottofondo alla lettura, contribuendo ad immergermi nelle tue parole che ogni volta mi catturano. Per questo ti ringrazio e aspetto con ansia il prossimo aggiornamento. Rivka

Recensore Veterano

Ciao, sono qui per lo scambio! Scusa il ritardo, ma sono in piena sessione estiva!
Questo primo capitolo mi è piaciuto tanto.
Mi è piaciuta la riflessione sul tempo, davvero tanto,anch'io come Robb ho quest'ansia e cerco di vivermi i momenti in maniera quasi imbarazzantemente morbosa... Ottanta scatti in una notte sono un esempio perfetto.
Su Jo sono un po' confusa, ma ovviamente è tutto voluto dalla storia, quindi bravissima!
Mi piace anche il tuo stile, molto curato nei dettagli, non lasci niente all'interpretazione, spieghi tutto in maniera spontanea.
Continuo...

Recensore Veterano
14/07/19, ore 19:58

Ciao,
Ho aspettato con ansia l'uscita di questo capitolo, curiosa per come la storia sarebbe proseguita e non sono rimasta per nulla delusa. Fin dalle prime righe ho percepito come l'atmosfera fosse cambiata rispetto a quella vorticosa della festa. Tutto mi è sembrato più lento, più disteso, quasi ovattato. Forse a creare questo effetto sono state le numerose descrizioni e la presenza limitata di dialoghi, che mi hanno trasmesso l'idea di una dimensione quasi onirica.
Ho trovato le descrizioni di questo capitolo particolarmente suggestive in quanto per trasmettere qualcosa hai utilizzato immagini visive insolite (cioè non basate sulle solite frasi fatte), ma senza cadere in un'ampollosità vuota, e questo ha reso le scene particolarmente vivide nella mia immaginazione.
Mi è piaciuto molto anche il modo in cui hai trattato dei sentimenti, talvolta contrastanti, che legano i due personaggi. È stato interessante il punto in cui James riconsidera la sua valutazione di Josephine. Come al solito, non ha negato che l'ambivalenza di quello che prova nei suoi confronti, eppure sembra aver approfondito questo suo sentimento in un modo che va oltre l'ostilità. Credo sia proprio questo che renda interessanti i tuoi personaggi: la loro impossibilità di essere completamente luce o ombra.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo e magari di scoprire di più sulla famiglia di Josephine.
A presto, spero

M.

Recensore Master
14/07/19, ore 12:59

Ciao <3
Io ho amato questo capitolo, niente, oramai sono andata del tutto. E mi sono presa una crush incredibile per James, perché è cupo e misterioso e affascinante e io cado come una pera davanti ai personaggi (e agli uomini), così. Indubbiamente, già da come si presenta a Jo, è completamente diverso da Robb. Quest'ultimo è rassicurante, James invece ti mette in soggezione ma allo stesso tempo ti affascina. Tra l'altro, vogliamo parlare del modo in cui li hai fatti incontrare? Cioè, io penso di essere morta. Nello stesso istante in cui Josephine leggeva, in cui si è fatta trascinare dalla passione che quelle parole le hanno provocato, lui arriva. Qui ci scatta il "galeotto" fu il libro, NE SONO SICURA. Sono già impazzita. Comunque così a primo impatto, non mi pare che James e Jo abbiano una grande impressione l'uno dell'altro, forse perché lui crede che lei sia una sempliciotta e lei lo trova... forse un po' dispotico? E mi sto facendo tutti questi flash soltanto da questo capitolo, pensa un po' come sarò più avanti. Che poi MAMMA MIA i triangoli di questo tipo, ma quanto li posso amare?
Ovviamente tutto reso più bello ancora dalla tua scrittura appassionante e che mi trascina dentro. Complimenti davvero, adoro tutto.
A presto :)

Nao

Recensore Veterano

Eccomi per lo scambio, scusa per il ritardo!
Allora, questo primo capito è un mix di emozioni, immagini, colori. È così potente e intenso che mi sono sentita immersa.
Ciò che ho apprezzato di più è la presentazione dei personaggi Robb e Josephine in un modo non schematico o troppo superficiale, anzi direi più originale e intenso.
Questo primo capitolo è una premessa perfetta per una storia che sembra avvincente!

Recensore Master

Ciao! Mi dispiace per il ritardo, ma eccomi qui. 
Diciamo subito che sono molto stupita, più che altro perché adesso ho notato la data di pubblicazione di questo primo capitolo. Se scrivevi già così bene cinque anni fa, sono fin troppo impaziente di scoprire i nuovi capitoli più recenti: saranno magnifici e superbi! 
Mi piace moltissimo, naturalmente, il titolo che hai dato alla storia. Rende subito l’atmosfera presente e pressante anche nel primo capitolo, di un amore intenso e tanto desiderato, ma con delle zone oscure e di ombra di cui neanche i protagonisti sembrano appieno rendersene conto. Mi è piaciuto il tono della tua narrazione, è molto evocativo e pieno di bellissime immagini, soprattutto la parte iniziale. Robb è un animo inquieto, un animo di un artista, e le considerazioni sul tempo... hai toccato delle cordi profonde. È un tema che mi appassiona e mi spaventa e sono contenta di aver letto un’esposizione così chiara e significativa. Jo è un personaggio interessante quanto Robb, sembrano nascondere tanto altro sotto la superficie del loro amore passionale e travolgente. La scelta del nome Jo è legata ad un’influenza da parte di “Piccole Donne”? Sono curiosa, ammetto di aver subito pensato a lei.
Spero di rileggerti presto, sono molto curiosa di sapere come continua. 
Complimenti, è già un primo capitolo straordinario :)
A presto!  

Recensore Master

Allora, spero ti sia utile una recensione di un capitolo scritto cinque anni fa. La parte che più ho apprezzato è stato il discorso sul tempo e quanto sono fugaci gli attimi, l'ho trovato maturo e davvero ben scritto, considerando la difficoltà del trattare un tema simile. Vorrei dirti di fare attenzione ad alcune frasi che scrivi, ce ne sono giusto un paio ma visto che sono vicine e simili, ho pensato di porre l'attenzione su di loro.
"Lo sguardo di Robb si fece una linea sottile, mutò in due pozze di languore" e poi "un fotografo analitico, emotivo ". o è una linea sottile o un cerchio. o sei analitico o emotivo. Sono due opposti quindi non si può essere tutti e due.
In generale è scritto molto bene, hai uno stile molto 'romantico', come la corrente letteraria, nel senso che ti focalizzi molto sulle emozioni e sono tutte emozioni molto forti, totalizzanti, che consumano i personaggi. è un modo di scrivere poco realistico ma che ha anche un certo fascino se usato bene e tu hai una buona padronanza del linguaggio quindi è piacevole il risultato.

Recensore Master

Ciao cara Woodhouse!

Indizi sparsi, prosa che sembra un balletto classico fatto in punta di piedi, uso di autori noti e libri galeotti. Questa storia mi sta conquistando, ma lo fanno anche i tuoi personaggi, persi in una storia d’amore già verso il suo placido declino. Robb è sicuro del suo possesso, della sua preda. Si addormenta con lei sulle ginocchia, è il figlio e bravo ragazzo così dolce, così solido, così noioso. Senza alcun palpito nel cuore tranne quel bisogno di fermare il tempo, laddove Jo, invece, è liquida e sfuggevole come l’acqua e s’incanta leggendo versi di Neruda. Nel modo in cui tratta la propria copia delle liriche del poeta traspare parte della sua personalità. Una, di nuovo, che si lascia trasportare dalle liriche senza metodicità. Tanti indizi rivelano che la coppia è drammaticamente male assortita, compresa la dolcezza che profuma quasi di nostalgia, passando per l’amore vissuto senza la lussuria – la passione – che invece trasuda nei versi scoperti da Josephine per caso. Mi chiedo anche, se è lecito e posso, se il nome della protagonista ricalchi in qualche modo quello dell’eroina di Piccole Donne.

C’è il peso dell’assenza dell’altro, del figlio amante di Neruda, dell’anima probabilmente liquida anch’essa che corrisponde al nome del fratello di Robb. Aleggia tra loro nella nota stonata che si avverte nella “spietata dolcezza” e nel dolore al fianco di Jo. È come se Robb la stessa incastrando nel milione di scatti di cui la fa oggetto. C’è chi dice che a forza di scattare foto si perda poi la verità, la vera essenza. Forse è vero, in questa storia più delle altre. Continuo a essere incantata sia dall’eleganza delle tue frasi che dalla ricchezza introspettiva della storia. Appena inizio a leggerti è come precipitare in una dimensione separata e non riesco ad alzare gli occhi dal pc. Perdonami se passo solamente oggi – il caldo, ahimè, e la real life a volte incombono, ma a certe storie è bene dare tutta l’attenzione che meritano.
Un caro saluto e spero a presto,
Shilyss