Carissima Woodhouse,
come sempre leggerti è un vero piacere, che mi concedo in tutta serenità sorseggiando del tè (al mirtillo, quest'oggi) e come sempre mi riempi il cuore di emozioni, date dalla tua prosa e dai tuoi contenuti.
Jo, Robb e James cominciano a instaurare un rapporto contorto, dove, in questo capitolo, le loro conversazioni si fanno più ostili ma non peccano di profondità, che sfociano in domande esistenziali, sempre più sentimentali e filosofiche. Conversazioni sì ostiche e frustrate, ma che non mancano di qualcosa di intenso e straordinariamente realistico.
Jo è un personaggio che ha dimostrato una grande evoluzione nel corso della storia. È pacata, dolce, sentimentale, ma è arguta e capace di punzecchiare l'animo umano, tanto che ho avuto la sensazione che James la stia vedendo sempre più come un nemico, qualcuno in grado di metterlo in seria difficoltà. Entrambi ottimi oratori, entrambi bravi a discutere e a usare le parole, laddove invece Robb un po' pecca.
Robb, però, non si dimostrare peggiore di James, in questo capitolo. Se in altre circostanze Jo ha visto in lui una pochezza "intellettuale", nella parte dove sono a letto insieme c'è quell'intimità e quella confidenza tipica di una coppia, Robb si dimostra ancora una volta l'uomo di Jo. James, invece, è più freddo e distaccato; qualcuno che forse cerca ancora un posto nel mondo; che si occupa di molte cose, ma che non ne dimostra una vera e propria passione che viene dal cuore. Sembra quasi che nulla lo scalfisca, che la sua arroganza non riesca a fargli piacere davvero qualcosa così che la affronta con un'aridità che dimostra, in qualche modo, la pesantezza di una vita ancora giovane ma che grava come una millenaria sulle sue spalle. Curioso, James, e affascinante, ma spento nel cuore. Qualcosa che va riacceso, come una fiamma non del tutto estinta, ma che rischia di morire per sempre.
C'è proprio questo ad accomunare James e Jo, due personalità quasi completamente opposte, ma che non peccano di intellettualità e acutezza. Entrambi sono tormentati da qualcosa, dal senso di mancanza, di nostalgia, che però diventa motivo frustrato di discussioni, continue e che non portano quasi mia a niente. Gestite, come sempre, dai tuoi dialoghi estremamente realistici e appassionati.
Jo, in questo capitolo, si rende conto che Robb non lo ha davvero perso, che nei suoi lunghi istanti di riflessione su cosa possiede e cosa le sta scivolando tra le mani, Robb fa ancora parte della prima categoria. Ma James è entrato di prepotenza nella sua vita, non può negare che sia scattato qualcosa e, qualsiasi cosa sia, la sta cambiando.
Un capitolo meraviglioso, intenso, vero e umano, che mette a nudo i dubbi esistenziali e il valore della vita, che rimane ancora un dogma.
Complimenti e alla prossima, sai sempre toccare le corde giuste.
Miry |