Recensioni per
Bizantiniana
di Quattro Venti

Questa storia ha ottenuto 70 recensioni.
Positive : 70
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/11/20, ore 19:36

La citazione di manzoniana memoria si addice perfettamente al piccolo Aiolia: rimasto solo al mondo, circondato da pregiudizi e sospetti e con un fratello morto ammazzato di cui non può nemmeno legittimamente piangere la dipartita, Leo appare davvero fragile. Fragilissimo. 
Ma è tremendamente difficile avvicinare una persona rinchiusa nel suo dolore – specialmente se ella vede in te la causa principale di tale sofferenza –, e Shura ha paura anche solo di incrociarne lo sguardo. 
Tuttavia, trovo struggente il fatto che Capricorn ci provi: il gesto fa onore al senso di giustizia che, nonostante tutto, non posso fare a meno di accostare al personaggio. 

Recensore Master
13/11/20, ore 19:15

Devo ammettere che quel "Ne parli come se fosse una gravidanza" mi ha strappato un ghigno – subito rientrato, perché ridere troppo fa venire le rughe. 
Scemenze a parte, non ho capito se questa drabble mi abbia comunicato più malinconia o tenerezza. 
Aiolia ha passato gran parte della sua esistenza a rifuggire il ricordo del fratello, giacché troppo doloroso e/o infamante – essendo morto nel peccato, Sagitter non meritava rimpianto. Mi piace pensare che Evil Saga abbia attuato una sorta di ostracismo nei confronti del suo ex compagno, sì da insabbiare ogni dubbio. 
A seguito della battaglia delle Dodici Case, tuttavia, ecco che la stella del Sagittario ridiviene di diritto l'astro più luminoso del firmamento: Leo può adesso pensare all'amato congiunto (ex art. 307 c.p.) senza riserve, e il fatto che Shura gliel'abbia ricordato non può più fare male. 

Recensore Master

Questa drabble è ... particolare. 
A primo acchito, parebbe strano sentir parlare di preghiere rivolte ad altra divinità che non sia Atena; e tuttavia, prima della battaglia delle Dodici Case, è proprio Atena la "grande assente" del Santuario. I suoi cavalieri credono di combattere nel di lei nome, ma non la sentono
Per delle anime in pena come quelle di Shura e Aiolia, non avere un dio presso cui cercare conforto è davvero la punizione peggiore; così, entrambi tentano di esorcizzare le loro paure appellandosi a ciò che conoscono.
Fa quasi male l'invocazione di Capricorn, perché pare davvero la supplica di una persona disperata – e spaventata. 

Recensore Master
06/11/20, ore 19:14

Ah, questa scena. 
Da brava amante della coppia io l'ho sempre vissuta con gli occhi di Milo e Camus, ma devo ammettere che, in quest'ottica, la cosa si fa interessante anche per Shura e Aiolia. 
Durante il combattimento alla Sesta Casa, Shaka ha lasciato ai tre – finti – spectre di un senso ciascuno; a Capricorn è rimasta la parola, ed è con questa che tenta di smussare lo sdegno e il disprezzo di Leo. 
Quest'ultimo, però, ovviamente non lo vuole ascoltare: l'evidenza dà ragione alla rabbia del Leone e, comunque, egli non è tipo da perdersi in chiacchere. 
Così, oltre all'orrore di aver dovuto indossare i panni del traditore (ancora), Shura si ritrova schiacciato dall'odio dell'ultima persona dalla quale avrebbe voluto essere odiato. 
Che meraviglioso mix di drammaticità e angoscia!

Recensore Master
05/11/20, ore 16:39

Anche io ho sempre pensato che Aphrodite sia un gran pettegolo – perché sì, certi uomini assomigliano davvero a vecchie comari. 
Del resto, esiste un gossip più ghiotto della nascita di una nuova coppia? 
Per fortuna di Shura e Aiolia, sia Pisces che Scoprio hanno dei compagni poco inclini alle ciarle; Camus per riservatezza, Death Mask per totale disinteresse. 
Tuttavia, io scommetto che Cancer abbia accettato la scomessa (chiedo venia per il gioco di parole)!
 

Recensore Master

Quando si è completamente, follemente innamorati di una persona, l'istinto suggerirebbe di squarciare ogni velo, per mostrarle ogni più piccola scanalatura del sentimento che essa ci desta – il "cuore delle cose", appunto. 
Ma, spesso, l'autoconservazione e l'orgoglio generano ritrosie, e tutto rimane dentro
(Nota molto meno romantica e filosofica: credo proprio che Shura sarebbe ben felice di accontentare Aiolia, usando magari un altro tipo di "spada" XD)

Recensore Master

Io credo che, dopo la Notte degli Inganni, il senso di colpa sia diventato il marchio di fabbrica di Shura almeno quanto Excalibur. 
Nei confronti di Atena, di Aiolos, del Grande Tempio, dei suoi camerata più giovani – Aiolia in testa. 
Mi sembra quasi di vederlo, lo sguardo accusatorio del piccolo Leo, ogniqualvolta si sia ritrovato al cospetto del cavaliere che lo ha privato dell'amatissimo fratello maggiore; di sentirne il peso indicibile poggiarsi sulle spalle di Capricorn, come un'eterna spada di Damocle.
Poi, evidentemente, qualcosa è cambiato, ma non al punto da fugare le ombre del rimorso nel cuore di Shura il quale, nonostante tutti siano tornati alla vita e la pace regni sovrana, ancora si chiede come sia possibile che Leo non lo odi – anzi, tutt'altro. 

Recensore Master
05/11/20, ore 16:16

Fossi al posto di Saga e Shura, io proverei una soggezione terribile nei confronti di Aiolos. 
E, da quel che mi è parso di capire, il Capricorno non è da meno. 
Il conto in sospeso più grosso – e più equivoco –, però, Shura sembra averlo con Aiolia; nemmeno io credo che sia stato un caso, il fatto che, fra tutti i Gold Saints, il Decimo Custode sia andato a incappare proprio nel Leone dorato. 
Che sia comparso esattamente al cospetto di chi voleva? XD 

Recensore Master

Ciao!
La coppia Shura-Aiolia sprizza angst da tutti i pori, e "dove c'è angst, c'è _camus_" (frase liberamente ispirata al ben più noto slogan della Barilla); ho altresì una passione per le BDT, dunque il vostro progetto ha catturato la mia attenzione sin da subito. 
Come recensione di esordio, avverto subito che questa non sarà un granché: complici i disegni non proprio di mio gradimento, non mi sono mai decisa a mettere le mani su "Episode G" e, dunque, non ho la più pallida idea del contesto in cui si svolge la presente drabble.
Tuttavia, ho ben riconosciuto l'ardente impulsività che, a parer mio, caratterizza il personaggio di Aiolia, e la comprensibile fascinazione esercitata da questa su Shura – altro spirito bollente, la cui essenza è però racchiusa sotto una corazza quasi inscalfibile. 
Sebbene in ritardo, vi seguirò volentieri!
Irene 
 

Nuovo recensore
23/10/20, ore 13:20

La mia è una recensione cumulativa, anche se ogni capitolo – per diversità di scrittura, per tutti i singoli spunti da apprezzare - meriterebbe un commento: e sarebbero tutti positivi.

Devo fare una premessa, e può darsi che mi ripeta perchè questa cosa l'avevo già scritta, in una recensione ad un racconto scritto da un'autrice il cui stile è incredibilmente simile a quello di una delle due metà di questo duo.

Personalmente, tendo a credere che se un Gold Saint proverà qualcosa per altri che non sia Athena alla quale deve venerazione assoluta, cercherà quell'altro soltanto tra i suoi parigrado: ciò per tanti motivi che sono peculiari di questa opera - non ultimi ovviamente l'ambientazione tanto simile a quella della Grecia classica ed il carattere elitario della casta, i cui componenti non sembrano, almeno, inizialmente, volersi mescolare agli altri esseri umani - e che vanno al di là delle caratteristiche più comuni di molti manga/anime, quali l'ambiguità fisica dei protagonisti, e la tendenza generale dei fandom femminili a immaginare coppie Shōnen-ai ovunque ed anche dove non se ne sentirebbe effettivamente il motivo né, sinceramente, la necessità.

Pertanto in Saint Seiya, e segnatamente tra i Gold Saints, trovo alcune coppie Shōnen-ai (Milo e Camus, Aiolos e Saga, forse anche Death Mask e Aphrodite) non solo plausibili, ma quasi inevitabili, per storia personale e per carattere - appena abbozzati dall'autore, sì, ma spesso approfonditi in modo credibile dal fandom - e per le caratteristiche che ha/che avrebbe potuto avere il loro legame.

Eppure tra queste coppie che trovo credibili e affascinanti non c'è quella protagonista della vostra raccolta; piuttosto considero la coppia Aiolia /Marin tra le poche eccezioni apprezzabili e plausibili, in un ambiente di legami maschili o di assenza di legami.
L'unico collegamento tra Shura e Aiolia è per me Aiolos, prima oggetto di affetto fraterno ed ammirazione incondizionata, e poi fantasma shakespeariano simbolo del rancore e del senso di colpa dei protagonisti, come del resto emerge anche dalla lettura dei vostri brani.

Perchè questa premessa, che con la recensione in sé c'entra ben poco?

Perché nonostante io non veda questi due personaggi uniti da una relazione di tipo sentimentale, ciò non mi ha impedito di trovare la vostra raccolta una delle mie preferite. Ed è stato piacevole ritrovarla aggiornata in un periodo in cui ben poco consola quando mi trovo a passare da questo sito, oggi una giostra di Mary Sue e di brani privi di corretta punteggiatura.

Sono molte le cose che ho apprezzato, dalle citazioni di inizio brano e la sensibilità con cui vengono accostate ai singoli capitoli (alcune sono delle vere perle), all'attenzione ai dettagli (...che dire della formazione calcistica declinata in vecchio stile, come si faceva ancora negli anni 80: il mediano, la mezz'ala, lo stopper...!). Ma in realtà mi sono piaciuti anche i momenti ironici e comici... 

E da ultimo, vorrete perdonare il tono serioso che stava prendendo la recensione: da fan di epoca ormai archeologica tendo a considerare tutto ciò che riguarda Saint Seiya materia di vitale importanza, e a volte mi dimentico che scrivere di ciò che amiamo è in fondo un gioco. Un magnifico gioco, per quanto vi riguarda. 
Spero vivamente che la raccolta venga aggiornata e, perchè no, integrata con altre. 

Per conto mio vi seguirò con interesse!

Recensore Master
05/10/20, ore 15:28

Io felice che siete tornate! *_* Mi è piaciuta tantissimo la drabble: questi ragazzoni dovranno pur mangiare? Poi l'abbiamo detto più volte, l'amicizia del trio dei miracoli al contrario è stupenda! Più Maskuzzo cuoco per tutti! XD Il povero Aiolia, cognato scomodo suo malgrado, non può che guardare dal bordo campo. Alla prossima!

Recensore Master
06/12/18, ore 21:41

Non mi ricordo se avevo lasciato una recensione a questo capitolo nella scorsa versione della raccolta, ma l'ho riconosciuta subito *fa gli occhi a cuoricino* Il binomio "di chi sei?"/"non ero tuo?" è la sintesi ideale di questa coppia: un rincorrersi e formare il cerchio perfetto. E dentro il cerchio: sangue, denti, luce e buio, la fretta e la voglia, mani, colpi terribili. Può far paura, ma è la prova che è VERO. E dopo una vita di menzogne e sbagli, c'è bisogno di verità, di occhi che ti guardano fisso, di voci che non hanno timore di dirti le cose come stanno. Questa parentesi rossa durerà ancora un pochino? Se sì, mi farete MOLTO felice *_* Alla prossima!

Recensore Master
06/12/18, ore 21:33

Mi scuso in anticipo per la recensione sconclusionata che sto per scrivere ma torno da una giornata di tirocinio. Ne ho ancora per una settimana, poi mi dovranno raccogliere con il cucchiaino. Il lutto in Saint Seiya non ce lo fanno vedere granché: sono tutti troppo impegnati a prendere a mazzate il nemico di turno per sprecare tempo a piangere i cari estinti. Ma qui si parla di una triade particolare, che sicuramente avrebbe meritato più attenzione da questo punto di vista: Aiolia piange, e grazie al cazzo, permettetemi la volgarità per una volta. Shura ha tanta di quella voglia di piangere che gli si legge in faccia, ma ci sono troppe variabili in ballo e in fondo il latte versato, versato rimane. Sempre sul pezzo, il nostro Capricorno. Poi c'è Saga, e qui stendiamo un velo spessissimo e che più pietoso di così, tra megalomania e tremenda colpa, davvero non si può. In tutto questo, il fantasma di Aioros oscilla come una scure attaccata ad un filo di lana. Mi piacerebbe leggere delle considerazioni sul sopra citato trio del Santissimo redivivo: fratellino amatissimo, allievo diletto e amante traditore. A me un po' di sana rabbia da parte del Sagittario non mi dispiacerebbe leggerla. Sepoffa' ?

Recensore Master
15/10/18, ore 17:46

Fu così che il buon Capricorn divenne una palla.
...
Bene.
No dico, BENE.
Il bello è che chiede pure scusa! Perchè si ostina a predicare bene e razzolare male malissimo questo ragazzo, PER-CHE' dico io, madre santa!
...
Scusate, l'Aiolia di turno si è impossessato della tastiera.
Dicevamo: questa cosa che la Terra come pianeta è a momenti pesante e leggera a seconda della dimensione da cui la si guarda fa molto "Shura", in effetti.
Egli muore, e pensa, povero stolto, di togliersi così tanti pesi: ma è solo un illusione!
Da misero peccatore ha vissuto, con tutta la pesantezza della lordura terrena, e da misero peccatore ascende al cielo: gli strati dell'atmosfera sono leggeri per chi vola, ma il volo è breve, effimero, prima del nulla cosmico.
Io piango tantissimo.
Quando tornano le sconcerie a rating rosso?
*fa la faccia da cucciolo*
 

Esco finalmente dal mio antro, dopo letture e letture. Sono una fan di vecchia data, diciamo fan della prima gloriosa era e mi premurava scrivere un paio di righe su questa mia lettura. Bella, bella, bella. Veramente, sopratutto per la caratterizzazione dei personaggi, con in testa il caro Death Mask.