Recensioni per
Into the darkness
di pattydcm
In questo capitolo sentiamo ancora l’atmosfera rassicurante di quello precedente, di quel trovare, di Sh, rifugio al dramma che l’ha colpito, vicino a John, nello stesso letto, in una commovente ricerca di un calore tanto amato che possa proteggerlo dal buio della disperazione. |
All'inizio siamo accolti da un'accurata ricostruzione ambientale del luogo in cui sta Sh e l'elemento forte di questo è il fatto che tu ne "hai preso coscienza", e noi con te, attraverso le formidabili capacità deduttive del consulting.
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Non posso che rinnovare i miei apprezzamenti su John. Lo amo. No davvero, lo amo. È così sveglio, attento ai bisogni di Sherlock, nota molte più cose degli altri. Qui finisce che oltre a Sherlock mi innamoro io! Comunque lo dicevo che è più intelligente degli altri, su ciò che riguarda il suo adorato coinquilino poi non lo batte nessuno. Approfitto di questo capitolo per farti i complimenti sul caso, è davvero interessante e ben fatto. Sicuramente ti spinge ad andare avanti nella lettura, a volerne sapere sempre di più. Non è semplice metter su un giallo! Veramente brava, scrivere ti riesce benissimo! Al prossimo capitolo! |
Sempre ottima la cura dei dettagli, la posizione delle braccia di Sherlock che indica chiusura una su tutte. Ci stai mostrando uno Sherlock fragile, provato e come dice lo stesso Mycroft terrorizzato, ma senza che in realtà lo esponga. Lui prova tutti questi sentimenti, ce ne rendiamo conto, ma ci rendiamo conto anche di tutto ciò che fa per nasconderlo. Non è un qualcosa di ostentato e sei riuscita a renderlo veramente bene. |
Di questa storia mi sta piacendo particolarmente il personaggio di John. Ovviamente Sherlock è fantastico, si dimostra brillante anche in questa condizione, ma John mi colpisce in particolar modo. Da una parte perché è estremamente supportivo, è l'unico di cui Sherlock si fidi appieno e che riesce ad essergli davvero d'aiuto, lo sostiene e lo protegge ma dandogli dignità e i suoi tempi. Dall'altra perché si ritrova costretto ad accendere il cervello e ad usarlo, cosicché ha modo di dimostrare di essere molto più intelligente della media. Non sarà un genio come Sherlock, ma è brillante anche lui, di certo superiore a tutti gli altri presenti. Ma in fondo se Sherlock si è innamorato di lui un motivo deve esserci, non poteva di certo essere uno stupido! La storia torno a ripetere è davvero bella, ti prende da subito. Hai fatto un ottimo lavoro. Al prossimo capitolo! |
Ciao! Ritorno dopo un po'. Ho letto tutta la storie e l'ho amata, ora mi è venuta voglia di rileggerla e questa volta vedrò di recensire per bene, anche se non prometto tempo brevi, il tempo è sempre poco. Però questa storia merita tanto, è davvero bella. Credo però che abbia risentito del fatto di essere stata pubblicata due volte e dell'aver pubblicato i capitoli tutti assieme, altrimenti avrebbe molte più recensioni (le meriterebbe). Mi stupisco ancora una volta, come nel precedente capitolo della verosimiglianza delle reazioni, che a me appaiono davvero realistiche, ma vista la tua qualifica è più che giustificato. Ciò non toglie che sei davvero brava nel renderle nella scrittura. Le reazioni di Sherlock e John mi spezzano il cuore, l'unica consolazione è che almeno sono vicini, Sherlock ha il conforto di John. In generale non amo molto che John abbia avuto esperienze omosessuali prima di Sherlock, più che altro perché vedendo il John della serie non si capirebbe la sua cocciutaggine ad ammettere di provare qualcosa per Sherlock, però devo dire che è coerente con il John della tua storia, sei riuscita a ben integrare la cosa e non è un qualcosa che stona. In più questo Bryan non è mai un personaggio 'invadente". Bel capitolo, è una storia che ti prende fin da subito e ti tiene col fiato sospeso. Attenta ai refusi, ogni tanto sfuggono! Al prossimo capitolo! |
E sono finalmente giunta al capitolo finale di questa bellissima storia. Un finale interamente dedicato al processo ad O'Neel, in una citazione stupenda al processo a Moriarty che si vede in Reichenbach Fall. In realtà è tutto diverso, le situazioni e Sherlock stesso ovviamente... ma la citazione c'è e l'ho trovata anche bella importante. Fa sorridere la preoccupazione di John in merito a quanto Sherlock possa essere offensivo. Preoccupazione che ci sta tutta, considerata la schiettezza di quest'ultimo, ma che qui arriva a passare in secondo piano. Sì, l'avvocato della difesa fa il proprio lavoro e su questo non ci piove, ma confesso che mi ha fatta innervosire non poco il fatto che abbia tentato di screditare il testimone, con il fatto che è cieco. Come se Sherlock fosse una persona vendicativa o che accusa gente a caso solo perché, non so frustrato? Diciamo pure che avrà il fatto il suo lavoro, ma che è stato anche un bel bastardo. Perché noi sappiamo che non lo è, ma l'avvocato lascia supporre tutt'altro. Insomma, John ha ragione e Sherlock avrebbe dovuto dosare le parole e non interrogare l'avvocato (una scena spassosissima a proposito), ma al tempo stesso ero tutta dalla sua parte. Il modo in cui ha fatto capire che la sua cecità non è un intralcio al lavoro è stata grandiosa, il modo perfetto per far capire al mondo che Sherlock Holmes non è soltanto chiacchiere e fama, ma che anche dati di fatto e solo pura genialità. E questo è Sherlock Holmes, il motivo per cui lo adoro insomma. |
In questo penultimo capitolo abbandoniamo tutti quelli che sono i temi legati all'amicizia, alla fratellanza e all'amore e li consideriamo come già risolti, per poterci dedicare esclusivamente al caso in questione. Così come ho notato per diverse tue storie, la narrazione resta incentrata sul caso anche dopo che questo è stato risolto da Sherlock, il che è un po' una novità per Sherlock, che invece tende ad abbandonare tutto dopo che il caso in questione è stato risolto. Insomma, dopo le sue deduzioni miracolose. L'iper-analisi in questo caso riguarda ovviamente Moriarty. Non sappiamo come Sherlock abbia fatto a dedurlo, ma guardando ai fatti così come li propone lui sembra quasi ovvio che dietro a tutto ci sia stato Moriarty. Moriarty che sembra abbia vissuto tutto questo come la continuazione del "grande gioco" che già aveva iniziato, quella sfida a Sherlock Holmes che anche in quel caso riguardava delle bombe. Qui si è tirato più indietro e ha sfruttato il desiderio di vendetta di un ragazzo piuttosto sfortunato, oltre che non propriamente equilibrato dal punto di vista mentale e ha fatto in modo che Sherlock Holmes venisse colpito. Mi aveva già impressionata molto l'idea che il dinamitardo fosse riuscito ad arrivare così tanto vicino a Sherlock, col senno di poi mi rendo invece conto del fatto che dev'essere stato guidato da Moriarty anche in questo, il suo lasciarsi trovare e inseguire era in realtà un piano prestabilito di Moriarty. E il buon vecchio Jim io credo sia caduto in un errore più grosso di quello che commette nella serie, là sottovalutava il legame tra Sherlock e suo fratello, qui sottovaluta Sherlock stesso. Crede che senza vista sarà più vulnerabile, ma non pensa minimamente al fatto che questo incidente avrebbe potuto rafforzarlo. Perché è così che è successo e da questa brutta cosa ne esce benissimo non soltanto il rapporto tra Sherlock e John, ma anche Sherlock stesso e il modo in cui si approccia al lavoro che fa. Ha imparato a usare anche altri sensi, a usare la logica e il cervello più di quanto già non facesse, è diventato più forte e lo sarà ancora di più quando tornerà a vedere. Insomma, Moriarty ha fallito e ora grazie a O'Neel riusciranno anche a catturarlo. |
Allora, questo è stato un capitolo davvero ma davvero corposo in cui le fila iniziano a tirarsi e la conclusione è sempre più vicina. Ho diverse osservazioni da fare e per questo procederò per punti. |
Ciao, di nuovo. Ormai sono in dirittura d'arrivo con le recensioni che mi mancano con questa storia il che significa che riuscirò a lasciartele tutte quante entro oggi. Ammetto che un po' mi mancherà questa storia, ma è anche vero che ho ancora altro di tuo da recuperare quindi non resterò senza per troppo tempo. Ma comunque, bando alle ciance. Di nuovo si tratta di un capitolo breve, ma qualche riflessione te la voglio comunque lasciare sperando che io mi ricordi tutto quello che avevo pensato quando l'ho letto la prima volta. |
La brevità di questi capitoli della parte finale mi permette di lasciarti recensioni è vero più brevi, ma a una distanza più ravvicinata di tempo. Come in quelli immediatamente passati, le cose da dire non sono poi molte ma qualche osservazione ce l'ho da fare comunque, specie perché qui compare Mycroft, personaggio a dir poco controverso che nelle tue storie assume un ruolo che lo rendono ancora più ambiguo che nella serie. |
Ciao di nuovo, allora, capitolo benché non poi tanto più lungo del precedente decisamente più corposo. Come avevo già accennato, Sherlock è fantastico. Procede nel buio di un palazzo che sta crollando in maniera splendida, occupandosi anche del sergente Donovan, ferita e con una gamba rotta. La situazione non è facile e adoro come tenta di infondersi coraggio e di trovare il modo giusto per procedere quando dice: "Non ci sono problemi, solo soluzioni", lascia intendere che Sherlock stia facendo di tutto pur di non crollare e che stia tentando di tenere duro per avvicinarsi il più possibile a John e Greg. Mi sta piacendo davvero tantissimo il modo in cui l'hai caratterizzato perché ha perduto tutti i suoi punti focali, tra cui John (importantissimo, visto che è i suoi occhi, il suo "tutto") che non sa dove si trovi e lo sta facendo splendidamente. E a proposito di John, lui è l'ansia fatta a persona qui... XD Però non posso dire di non capirlo, e lo trovo anche stupendamente IC. John è molto protettivo con Sherlock di per sé, lo è anche nella serie dove si mostra persino geloso, spesso si sente in dovere di fare cose che chiunque riterrebbe stupide, come colpire con un pugno il detective capo di Scotland Yard e soltanto per difendere il suo onore. Quindi sì, è molto protettivo e in questa fan fiction lo diventa ancora di più, perché Sherlock è cieco e per quanto straordinario, per quanto geniale possa essere, ha comunque bisogno di qualcuno che gli stia accanto. E soprattutto in una situazione come questa in cui sarebbe già difficile uscirne vivi da persone perfettamente sane e con entrambi gli occhi ben funzionanti. Quindi la sua preoccupazione, il suo volersi gettare dentro al fumo senza preoccuparsi di niente e trascinandosi dietro anche il povero Lestrade, beh, ho rivisto un bellissimo John. Un John che amo alla follia e che tu fai rivivere in questa storia. |
Ciao, rieccomi a lasciarti un po' di recensioni per questa bellissima storia che sto rileggendo con davvero tanto piacere. Temo che, al contrario delle altre, questa recensione sarà piuttosto breve, ma per il semplice fatto che si tratta di un capitolo tutto sommato molto corto e temo di non aver molte cose da dire. |
Ciao di nuovo, temo che sarà l'ultima recensione che ti lascio per adesso ma mi auguro di riuscire ad andare avanti nel pomeriggio. Non so ancora però. Ad ogni modo, mi è piaciuto davvero tanto anche questo capitolo e non soltanto perché ha un cliffhanger finale davvero notevole, con questa esplosione che deflagra esattamente dove Sherlock e Sally Donovan stanno interrogando suor Domiziana, ma anche per il bellissimo dialogo tra Sherlock e John. |
Ciao, riprendo a lasciarti le recensioni per questa stupenda storia e mi ritrovo a rileggere questo in realtà molto breve capitolo, in cui però accade un fatto interessante. Il personaggio della suora è praticamente una meteora, ma ha un ruolo molto importante che è quello di portare Sherlock e John a conoscenza di un fatto molto importante. Insomma, la verità viene svelata poco a poco e mi piace molto tutto questo. |