Recensioni per
Il silenzio dei dannati
di fumoemiele

Questa storia ha ottenuto 169 recensioni.
Positive : 168
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
23/01/20, ore 11:34
Cap. 6:

Ciao!

Ed ecco che torna prepotentemente uno dei tratti caratteristici delle tue protagoniste femminili: il masochismo. Se nel capitolo precedente avevamo inteso che Bonnie avesse sviluppato una vera e propria sindrome di Stoccolma per il suo rapitore adesso il tutto si è mosso in direzione della ricerca volontaria della sofferenza e del dolore. A questo giro però, la malattia parrebbe giustificata; dopotutto ha intuito che Oystein sa parecchie cose del suo passato e che non avrebbe alcun motivo per mentirle e decide dunque che il dolore possa essere un giusto prezzo per la verità, anche se poi, quando se lo trova davanti, non ne è poi così convinta. Passando al bel muto dagli occhi di ghiaccio, anche con lui torna un tuo motivo già visto altrove: una presunta responsabilità di Dio inerente le azioni degli uomini. Ma mio bel killer, se hai fatto fuori 15 ragazze anziché prendertela con l'Onnipotente perché non te la prendi con te stesso e con la tua rabbia per essere stato abbandonato in maniera ancora alquanto criptica? Del resto l'incapacità di assumersi le proprie responsabilità è un tratto tipico di molti sociopatici come Oynstein è diventato a seguito del suo secondo omicidio in quanto nel primo pare ancor aver avuto un traccia di rimorso. Quindi Bonnie è stata adottata, in effetti il trauma deve essere stato non indifferente ma magari i genitori stavano aspettando qualcosa prima di dirle la verità, non credo gliel'avrebbero tenuto nascosto a vita ma staremo a vedere. Poi sono proprio curioso di sapere cosa risponderà la ragazza all'ultima domanda che le è stata fatta, ci dirà veramente molto sulla sua vera natura. Ci si vede al prossimo capitolo e come sempre complimenti per i dettagli e per le descrizioni anche se in questo capitolo le ho trovate leggermente prolisse, specialmente nella prima parte.
Un saluto e a presto
Will D.

Recensore Master
21/01/20, ore 20:23
Cap. 6:

Eccomi qui! Di solito seguo l'ordine delle prenotazioni, ma volevo TROPPO leggere questo nuovo capitolo, quindi ho deciso di fare uno strappo alla mia routine e fare un salto per questa bellissima e macabra storia. Ti dico subito che ne è valsa TOTALMENTE la pena.
Adoro il modo con cui stai sviluppando il rapporto tra Bonnie e Osteyn, se c'è una cosa che io ricerco sempre quando si tratta di un film horror in stile slasher è proprio la connessione tra il killer e la final girl di turno.
Michael Myers ha Laurie Strode ( sarà meglio che nel prossimo film scappi un bacio come in Halloween ressurection ), Freddy Krueger ha Nancy Thompson, e questi due, invece, hanno l'un l'altro.
Anche se in questo caso i ruoli non sono certo limitati a vittima e carnefice, al contrario qui c'è in gioco qualcosa di molto più profondo alla Killing Eve.
Bonnie nel precedente capitolo affermava di non star sviluppando la Sindrome di Stoccolma, invece in questo aggiornamento ha dimostrato di avere molti dei sintomi inerenti a questa patologia psichiatrica.
Il suo continuo ricercare Osteyn, l'affermare che lui l'ha liberata dalle catene di una realtà illusoria, che lui è l'unico a capirla...non importa quanto cerchi di razionalizzare la cosa nel tentativo di creare una propria versione mentale di quello che le sta succedendo. Ormai lei è una mosca intrappolata nella tela di un ragno, e il bello è che non se ne rende conto!
E finalmente, otteniamo il movente che spinge il nostro amabile serial killer a uccidere donne caucasiche, e devo dire che è piuttosto originale. Stava solo uccidendo quelle persone per restringere il campo e trovare la sua vittima designata, ovvero la stessa Bonnie. Con cui, a quanto pare, condivide un passato da orfana.
Un bel colpo di scena, non c'è che dire, mi ha letteralmente spiazzato!
Il tutto è stato accompagnato, come al solito, dalle tue bellissime e inquietanti atmosfere.
Non vedo l'ora che arrivi la mattanza ;)

Recensore Master
21/01/20, ore 15:45
Cap. 5:

Bonnie è libera...il primo pensiero al termine del capitolo è senz'altro questo. Perché il fatto che Oystein potesse non avere la lingua era un'opzione plausibile, come molte altre. Eppure non mi ci sono soffermata più di tanto a pensarci, poteva non voler parlare per un milione di altre ragioni. Piuttosto ero interessata al perché avesse scelto Bonnie e cosa la ragazza dovesse ricordare su di lui.
Le cose però adesso sono cambiate. Bonnie era arrivata allo stremo, fisico e psicologico. Lo stato incosciente ormai la faceva da padrone in una situazione nella quale non c'erano sbocchi.
Un bunker dal quale fuggire solo con i piedi davanti...
Un gesto estremo, che non le garantiva il successo ma che in un modo o nell'altro l'avrebbe condotta fuori da quel posto.
E finalmente è libera! Ciò che inizialmente credeva ormai irrealizzabile, e che addirittura prende per un'allucinazione diviene invece realtà.
Ma Bonnie è cambiata...non è più la stessa persona, e per quanto la cosa possa essere comprensibile risulta comunque strana.
Oystein l'ha cambiata, profondamente. Tre settimane nelle quali ha dovuto scavare dentro se stessa per tentare di sopravvivere ad una situazione surreale. E adesso...di tutte quelle spiegazioni, di tutto ciò che voleva sapere non resta niente. Solo dubbi e un vortice di domande che le ronzano in testa come farfalle.
Non può, o non vuole dare spiegazioni che non conosce? La sindrome post traumatica ci sta, ma il chiudersi totalmente può essere deletereo a lungo andare.
La domanda che mi pongo adesso è perché Oystein l'abbia liberata. Forse perché non c'era gusto se era lei stessa a togliersi la vita? E cosa è successo nei momenti di black out di Bonnie? Quando vagava tra l'incoscienza e i dolori lancinanti.
Credo che tutto questo sia solo la punta dell'iceberg, c'è molto di più...ma bisogna raschiare a fondo.
Un capitolo che mi ha sorpresa davvero, non mi aspettavo questa inattesa liberazione. E un'altra cosa...benché ci sia stato un bacio tra di loro, io non li shippo. Anzi...mi aspetto che se le suonino di santa ragione. Il marcio deve ancora salire in superficie, so che non mi deluderai su questo mia cara.
Bravissima come sempre a tenere alta la tensione, leggerti provoca sempre brividi e adrenalina a mille. Ci risentiamo presto, un abbraccio.

Recensore Master
20/01/20, ore 14:18
Cap. 6:

Ciao, cara!
Povera Bonnie penso che stare a casa e sola senza Øystein non deve essere facile visto che i suoi genitori cercano di aiutarla, ma le stanno nascondendo dei segreti e lei lo ha capito.
Neanche i suoi genitori la capiscono, non si rendono conto che lei non ha bisogno delle medicine visto che le getta o di medici, l'unico di cui ha bisogno è proprio Øystein che ha le risposte.
Una volta che torna in stanza rivede quella bambina che sulla lavagnetta scrive che lui la sta aspettando.
L'unico modo per rivederlo e tornare al lago, molto bella la scena di lei che cammina a piedi che cerca di riscaldarsi le mani, ma alla fine c'è un solo modo per rivederlo ed è quello di disegnare come la prima volta ed è quello che lo ha fatto e lui è tornato.
Alla fine questa volta è tutto diverso cominciando dal viaggio in macchina e questa volta sembra che Øystein assecondi le sue richieste molto facilmente come quella di fumare.
Una volta tornata nel luogo in cui è stata la sua prigione lui le racconta tutto che in realtà è stata adottata e che lui era in orfanotrofio con lei e che ha ucciso tutte quelle persone perché stava cercando Bonnie.
Alla sua domanda come le hai uccise e lui lo vuoi vedere...Sono curiosa di sapere come andrai avanti e quanto sangue e organi umani ci mostrerai.
Complimenti e alla prossima :)

Recensore Master
20/01/20, ore 13:20
Cap. 5:

Ciao cara Francesca! ♥
Avevo già letto questo capitolo ieri sera, ma ho avuto bisogno di un po' di tempo per metabolizzare bene perché è stato un capitolo scioccante, oltre ad essere un punto di svolta per la trama della storia. 
Tutto mi aspettavo tranne questi avvenimenti, sono stordita quanto Bonnie in questo momento, e non so più che cosa pensare onestamente (SAI CHE NOVITA', con le tue storie faccio delle congetture che in confronto CSI levate proprio). 
Dopo questa affermazione poraccia passo alla vera e propria recensione, parlando di ciò che è accaduto in questo capitolo. 
Anche io sono cascata nel tuo tranello, e non so perché, nella mia mente bacata avevo dato per scontato che Oystein fosse muto per un trauma psicologico avvenuto in passato, e non perché non avesse la lingua. Il modo in cui l'hai fatto scoprire è stato raccapricciante, il bacio con Bonnie poi, è stato uno shock, come lo sono stati anche gli avvenimenti futuri. 
A parte ciò ora capisco perché tu abbia detto sin dall'inizio che era un male shippare questi due, hai perfettamente ragione, e adesso onestamente non sono più affascinata dalla figura di Oystein, ma sono terrorizzata perché è FUORI DI TESTA, è pericoloso, ed è un sadico manipolatore, e tu avevi già dato parecchi indizi riguardo a queste sue caratteristiche, ma ovviamente la bimbominchia che è in me si è focalizzata sulla figura bonazza di Martin Wallstrom piuttosto su ciò che rappresenta realmente, insomma, sono cascata nel suo fascino misterioso E ADDIO OGNI TIPO DI RAGIONAMENTO RAZIONALE. 
Con questi avvenimenti inaspettati i miei dubbi si sono moltiplicati, ora ci sono ancora di più punti di domanda anche perché l'atteggiamento del rapitore è davvero difficile da decifrare. 
Lasciando Bonnie "libera", lui ha fatto in modo di non liberarla realmente, le ha devastato la mente, e il modo in cui hai descritto ciò che ha subito si ripercuote sui suoi atteggiamenti, come ad esempio il mutismo assoluto. Mi sono venuti i brividi quando hai piazzato la verità di ciò che lei aveva subito durante il sequestro, lei stessa è convinta che lui non le abbia fatto realmente del male, quando invece è evidente che non è così. 
Il fatto che da una parte lei voglia cercare delle risposte lo comprendo ovviamente, è una situazione che traumatizzerebbe chiunque, e lei forse ha reagito anche troppo bene alla situazione, però dall'altra parte temo per lei, e se tu non fossi una scrittrice sadica probabilmente l'avresti lasciata perdere, salvandola. Ma la verità deve ancora essere scoperta, e il fatto che Bonnie cerchi il proprio rapitore pur di scoprire che cosa è accaduto realmente mi fa capire che forse la verità che si cela dietro è agghiacciante. Ed io, non vedo l'ora di scoprirlo. 
Sarò ripetitiva, ma sei bravissima come sempre, ormai lo sai. 

Alla prossima!
Shakana

Recensore Master
19/01/20, ore 22:57
Cap. 4:

Ciao cara! ♥
Eccomi qui per l'ABC del Giardino, e questo capitolo mi è piaciuto un sacco, ma su questo non avevo dubbi neanche prima che iniziassi a leggere dato che ormai te l'ho detto in tutte le salse che ti ammiro come autrice. 
Comunque, mi sta piacendo come stai delineando l'introspezione di Bonnie, è in una situazione tremenda, e come descrivi ciò che prova e l'ambientazione chiusa e asfissiante in cui resta intrappolata, attraverso il tuo modo di scrivere la fai percepire anche a noi lettori. 
Ho apprezzato l'utilizzo del diario, Bonnie stava lentamente impazzendo dato che non poteva fare praticamente nient'altro praticamente, neanche aveva il senso del tempo e chiunque al suo posto avrebbe fatto fatica a vivere in un contesto del genere (aggiungici poi la paura di essere stata rapita da uno psicopatico killer attraente e muto come Oystein e siamo a posto proprio), comunque, a parte questo mio mezzo delirio, ho iniziato a spaventarmi veramente quando Oystein ha iniziato a comportarsi in maniera decente, quasi premurosa per via del compleanno della ragazza.  Una cosa che m'inquieta un sacco di Oystein è il suo modo di comportarsi, penso anche io come Bonnie che lui stia facendo qualche giochetto mentale creepy, nel senso, non le ha ancora fatto del male, ma potrebbe essere una sua sorta di sadismo perverso dove prima di farla fuori vuole farla sentire al sicuro. Spero di no, sarebbe bello vedere che Bonnie alla fine si salva, ma conoscendoti come scrittrice, dubito fortemente e immagino una carneficina XD.
La pizza con l'ananas mi ha fatto morire dentro, quello è stato veramente un colpo basso cara Francesca XD. A parte ciò, mi hanno stupito molto i pensieri di Bonnie, ovvero del fatto che probabilmente il rapitore l'aveva catturata perché in passato quest'ultimo ha subito un trauma da una donna con i stessi tratti estetici (un atteggiamento tipico dei serial killer). Ma io personalmente non penso che sia davvero così, forse c'è un'altra verità dietro, molto più complessa (?). Un'altro dettaglio che mi ha colpita molto è la risposta di Oystein ai dubbi della ragazza: 

"Se tu fossi come le altre saresti già morta."

DA BRIVIDI. Questa frase la dice lunga, c'è un qualcosa di non detto nel loro rapporto macabro, ormai è chiaro, ora c'è solo da scoprire quali sono questi tasselli mancanti. Come sempre mi è piaciuto un sacco il capitolo, passo a leggere il prossimo capitolo!

Shakana
(Recensione modificata il 20/01/2020 - 12:10 am)

Recensore Master
19/01/20, ore 17:17
Cap. 4:

La pizza con l'ananas è un vero orrore, mentre ho trovato divertente la battuta sul Nokia. Cmq direi che non devi preoccuparti che i lettori prendono le congetture di Bonnie per delle spiegazioni, sono fatte bene e si capisce che sono pensieri senza una prova solida.
Dal mio punto di vista hai espresso molto bene l'enorme stress a cui si sente sottoposta, rendendo chiaro il vaneggiare della sua mente amplificato dalla paura e dall'assenza di stimoli. Il cervello non smette mai di lavorare, e trova sempre qualcosa su cui concentrarsi.
Ho trovato abbastanza tragico, ma era prevedibile, il fatto di essere in una zona isolata. Dove scappare non la porterebbe da nessuna parte.
Mentre con piacere leggo che Bonnie ha senza la mancanza di quell'affetto dei suoi genitori che forse prima sembrava un peso.
Ho trovato invece abbastanza inquietante la sala degli orologi, ne ho già viste di simili in qualche film e sono sempre angoscianti.
Cmq direi che alla fine Bonnie ha ricevuto davvero un duro colpo, se vorrà sopravvivere credo che dovrà prima di tutto far giungere la sua mente a una conclusione: combattere o fuggire. Mi piace pensare che in qualche modo si siano riattivati i suoi istinti più primordiali, trovando in essi la risoluzione per reagire.

Recensore Master
19/01/20, ore 11:04
Cap. 6:

Ciao cara <3
Oooh, le cose si stanno scaldando parecchio, ADORO.
Finalmente capiamo un po' cosa lega Oystein e Bonnie. Un po' immaginavo che il loro legame risalisse all'infanzia, però non immaginavo che Bonnie fosse stata adottata, ecco xD Tra l'altro il legame che avevano doveva essere particolare, se Oystein è arrivato ad uccidere tutte quelle ragazze solo per poterla riprovare... l'ha fatto disperatamente, è stato il suo scopo per chissà quanto e adesso che ha Bonnie con sé forse non gli sembra vero. Ecco perché il riguardo nei suoi confronti, riguardo che anche lei stessa ha, perché non vuole ferirlo.
Bonnie non poteva rimanere col dubbio. Sapeva che scoprire la verità avrebbe fatto male (e ha fatto male), ma come si dice, meglio questo che una bugia. Mi piace molto come giostri la figura della "ragazzina" uccisa da Oystein, che fa un po' da messaggero/illusione [?] a Bonnie. Penso che a quest'ultima ci vorrà un po' per riprendersi... insomma dovrà scavare nel suo passato e magari farsi anche una bella chiacchierata con i genitori, ecco.
Adesso non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo che si prospetta essere molto interessante... e cruento, adoro **
Complimenti davvero, come sempre sei riuscita a sorprendermi :*


Nao

Recensore Master
19/01/20, ore 10:39
Cap. 6:

Più vado avanti nella lettura, più mi rendo conto di provare dei sentimenti contrastanti nei confronti di Bonnie. Da una parte provo pena per lei, una povera ragazza che si è ritrovata suo malgrado in una situazione molto, molto brutta. Però, dall'altra parte vorrei anche prenderla e darle una bella testata sui denti. Voglio dire, ormai sei stata liberata, puoi riprendere la tua vita di prima. E invece che fai? Fai di tutto per ritrovare il pazzo che ti ha tenuta in ostaggio, e quando lo ritrovi vai con lui spontaneamente? Ma sei proprio fuori di testa! E come se tutto questo non bastasse, abbiamo anche scoperto il motivo inquietante dietro al suo rapimento (evito gli spoiler per gli altri lettori). Devo dirlo, non me lo aspettavo. Uno sviluppo interessante, che di sicuro manderà la storia in una direzione parecchio sanguinosa.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
16/01/20, ore 20:05
Cap. 5:

Ed eccomi per il consueto appuntamento del giovedì!
Wow, non mi aspettavo che sarebbero successe così tante così in questo capitolo, confesso che mi sono dovuto rileggere alcuni passaggi per comprendere appieno quello che stava succedendo, è stato un vero viaggio sulle montagne russe!
A volte, invece, sono rimasto talmente scioccato da credere di aver letto male.
Ma basta farneticare e passiamo al capitolo vero e proprio.
Ho amato il primo pezzo, penso che sia stata la migliore rappresentazione letteraria di un attacco di panico che io abbia mai letto all'interno di una qualsiasi fan fiction. L'angoscia provata dalla protagonista, il trip mentale e allucinante, l'atmosfera carica di orrore e tensione...è stato realizzato tutto in maniera a dir poco perfetta, devo farti i miei più sentiti complimenti ( ma quando mai non te li meriti tutti ;).
Il bacio è stato davvero inaspettato! Certo, anche tu che mi avverti di non shippare sti due...e poi mi sbatti in faccia scene del genere, posso assicurarti che è abbastanza ( molto, in realtà ) difficile non fare il fan boy di fronte ad una situazione come questa.
Tra l'altro, non mi era mai passato per la mente che il nostro amabile serial killer non avesse la lingua! Pensavo che fosse un mutismo selettivo alla Michael Myers, non un difetto fisiologico vero e proprio. Sicuramente originale!
E pi, sorpresa delle sorprese...Bonnie viene liberata! Ok, QUESTA è stata una svolta degli eventi che non mi sarei mai immaginato.
E, a quanto pare, l'intera vicenda ha lasciato un bel marchio su di lei, ma in fondo me l'aspettavo ( almeno non si è beccata la Sindrome di Stoccolma ).
Inutile dire che ora non vedo l'ora di leggere la seconda parte, soprattutto perchè mi hai appena rassicurato che vedremo tanto sangue stile slasher anni 80!

Recensore Master
15/01/20, ore 16:45
Cap. 1:

Ciao! Finalmente sono riuscito a passare per leggere la tua storia!
Cominciamo subito con la presentazione del capitolo: mi piace il formato che hai dato al testo, devo dire che non me lo aspettavo ma apprezzo quando gli scrittori su questo sito si prendono il tempo di organizzare queste "piccole" chicche per rendere più piacevole il loro testo. Io, per esempio, sono sempre impaziente di pubblicare le mie storie e infatti l'impaginazione è semplice e poco articolata, quella la lascio solo per i miei occhi sul file originale, purtroppo... XD La copertina all'inizio aggiunge un tocco professionale, così come i piccoli quadretti che hai utilizzato per dividere il testo (forse è solo un caso, ma quando hai detto che Bonnie aveva addosso una coperta a quadri al suo risveglio nella prigione, ho pensato che la scelta di questo motivo potrebbe non essere casuale.)
Dal poco che ho avuto modo di leggere della storia fin'ora, la citazione iniziale sembra seguire il pensiero della protagonista, ma potrebbe anche collegarsi a qualcosa più avanti nella storia. Se fosse questo il caso, terrò gli occhi aperti per scoprirlo.
Passando alla storia, abbiamo una protagonista che si presenta come un personaggio piuttosto semplice, quasi stereotipato oserei dire, che non ama molto la compagnia degli altri e sente di non piacere alle persone che le stanno attorno (o forse è lei a non piacersi, da come sembra intendere nella parte in cui descrivi i suoi occhi e il modo in cui a causa loro si senta diversa dagli altri ((o magari sono le lusinghe degli altri a non piacerle, che le sembrano false e prive di sentimento?))) In ogni caso Bonnie non ci viene presentata come priva di difetti: per esempio, mi ha colpito molto il fatto che fumi. Non so perché, mi ha sorpreso e basta! E qui mi ha fatto sorridere il commento "i fumatori hanno paura di beccarsi il cancro eppure fumano comunque".
E qui passo a commentare lo stile utilizzato, a partire dal tempo della narrazione: ti dico subito che sono pessimo a scrivere al presente, le poche volte che ci ho provato è stata una sofferenza, quindi ti ammiro per aver deciso di continuare in questo modo nonostante dalle note mi sia sembrato di capire che anche per te non è il massimo! Il ritmo della storia è lento, ma riesce a caricare una tensione mostruosa tanto che mi sono ritrovato a trattenere il respiro al primo incontro con lo sconosciuto! Sei stata bravissima a far immedesimare il lettore nella protagonista! La stessa cosa è successa nella parte seguente, quando lo sconosciuto comincia a scrivere: sono arrivato alla risposta nello stesso istante in cui ci è arrivata Bonnie, proprio perché ero talmente preso dalla situazione da non riuscire a fare due più due!
Passando poi al nostro misterioso rapitore, non sembra essere cattivo come mi aspettavo, dato che al momento sembra volere solo parlare. Non so cosa aspettarmi da lui, né sono sicuro di aver inteso bene quello che abbia fatto a Bonnie visto che all'inizio dell'ultima parte c'è questa frase che mi ha lasciato perplesso "per i primi secondi non sente niente, poi è dolore puro alla vista del sangue." Ecco, non ho capito se si tratti solo di una metafora oppure se effettivamente il sangue ci sia e l'uomo misterioso abbia già fatto del male a Bonnie. Scusa per questa piccola deviazione, dicevo quindi sul rapitore di Bonnie che non so bene cosa possa volere ancora: potrebbe essere qualcuno che la conosce (un lontano parente?) o uno che condivide il suo pensiero (e qui ci ricollegheremmo alla citazione all'inizio del capitolo) e vuole instaurare una sorta di legame folle con lei? O, ancora, un sadico che potrebbe volerle far credere di essere suo amico e renderla una sorta di marionetta priva di anima? Sto viaggiando un po' troppo, ma queste sono le ipotesi che mi sono venute in mente durante la lettura.
Mi sono soffermato sul termine psicopatico quando l'ho visto: stavo per segnalartelo chiedendoti come mai da un momento all'altro avessi deciso di utilizzarlo, ma subito dopo ho avuto la mia risposta dalla stessa Bonnie.
Il finale del capitolo solleva molte domande, ma è anche molto "foreshadowing" e lascia veramente la voglia di fiondarsi a leggere il seguito! Avevi chiesto un parere "cattivo" ma mi è letteralmente impossibile trovare qualcosa da criticare in questo capitolo! E' stato un piacere scoprire questa storia, e spero di poter tornare presto a leggere gli altri capitoli, ma purtroppo si tratta di un periodo piuttosto indaffarato e io non sono il massimo della velocità nel leggere e lasciare recensioni... In ogni caso ti faccio i miei complimenti per questo capitolo e ti saluto al prossimo capitolo!
Altair13Sirio

Recensore Veterano
14/01/20, ore 21:54
Cap. 3:

Ciao, tesoro!!
Eh vabbé. Non ho proprio scuse per il ritardo osceno con cui passo, l'unica cosa che mi consola è che anche tu riesci a capirmi quando si vorrebbe passare prima ma per qualche motivo non ci si riesce a concentrare, sedersi e mettere per iscritto frasi sensate. Ma, finalmente, l'ispirazione è arrivata anche in casa mia quindi CHE BELLO TORNARE QUI *-* 
Questa storia mi sta piacendo da morire e non ne sono sorpresa, perché sei sempre una garanzia. Si procede lentamente, ma non significa che ciò accada in maniera difettosa: una storia deve prendersi i tempi necessari per la narrazione di cui ha bisogno e i tempi qui sono assolutamente perfetti. Sarebbe inutile imbarcarsi in un horror/thriller e aspettare di avere tutto servito su  un piatto d'argento. Non avrebbe senso, non avrebbe appeal e, soprattutto, la tensione su cui il genere si basa andrebbe allegramente a mignotte. E qui di tensione ce n'è a bizzeffe e io ADORO. Adoro il senso di claustrofobia che mi fai vivere tramite la cattività di Bonnie, adoro il sentirmi disperata tanto quanto lei, impossibilitata a scappare ma ancora guidata dalla propria forza di volontà e dall'istinto di sopravvivenza. Bonnie non si è di certo arresa -e questo le fa onore- ma adesso deve per forza tentare un'altra strada. 
Non so davvero di cosa pensare di Oystein (ti chiedo scusa per l'assenza di barra ma la mia voglia di andare a cercare la lettera in questione sta sotto le scarpe ahahah). E' interessante, è intrigante, ma non riesco a inquadrarlo appieno, tanto da domandarmi se sia effettivamente il serial killer delle farfalle. Credo lo sia, credo tu non ci abbia dato motivo di farci credere il contrario, ma si sa, il plot twist è sempre dietro l'angolo. Io continuo a sostenere che sia una persona del passato di Bonnie e che la mente di lei abbia elaborato un pesante trauma che ha portato lui al mutismo e lei alla balbuzie e alla rimozione di ricordi terribilmente scomodi. Non riesco però a incastrare le uccisioni delle altre ragazze, in compenso. Il dettaglio della farfalla è stupendamente macabro. Ho pensato ci fosse un simbolismo sulla metamorfosi, sul cambiamento da bruco a farfalla e mi ha ricordato un sacco Il Silenzio degli Innocenti -e a dirla tutta, molte caratteristiche della storia mi richiamano il film/libro, senza però il bisogno di copiare, sono solamente piccole chicche che mi piace notare. Anche perché so che arriverà il momento in cui tutto prenderà senso e io esclamerò "AAAAAAH" come una povera scema, estasiata dalla tua capacità di mettere insieme i tasselli di un puzzle che ti sei diverita a costruire e metterci davanti <3 

Bon, concludo come sempre, con una gran voglia di continuare perché, al solito, sono sempre più innamorata delle tue storie, Herschell Gordon Lewis ti benedica <3 

Alla prossima, cara, e come sempre SCUSA PER IL RITARDO ALLUCINANTE unh sono un clown. 
Lion. 

Nuovo recensore
14/01/20, ore 18:28
Cap. 5:

Ciao :)
Allora premetto che la bandiera bianca per me significa: "buono ma con qualcosina da migliorare/sistemare".
Un difetto di questo capitolo che mi ha fatto storcere il naso è che: tu nel primo capitolo avevi detto che la protagonista non avrebbe rivisto il lago, facendo presagire una sorte in esilio o di morte. Poi però lei torna e il lago lo vede, va lì ad aspettare oystein.
Quindi crea confusione nella trama, uno che leggerà la storia in un fiato lo noterà ancora di più di chi come me aspetta le varie pubblicazioni.

Poi la frase: "L'espressione della personificazione bambina di Bonnie cambia" è un po' contorta... Se vuoi far capire che Bonnie sta descrivendo la sè stessa bambina così come si vede nel sogno è meglio usare un'altra tecnica.
Qua e là a volte ci sono delle esagerazioni, delle metafore che rendono pesante la frase. Ricorda il consiglio di Stephen King : meglio una frase semplice e lineare che aggrovigliarsi nei giri di parole. "Hanno le labbra spaccate dai sorrisi e le iridi che urlano segreti insalubri" è un esempio di queste esagerazioni. Ovviamente è un pensiero mio.
La storia mi piace e mi incurisce perciò non vedo l'ora che arrivano i prix capitoli. Avevo anche trovato un errorino di battitura ma me lo sono perso, rileggendo lo troverai.
Alla prossima

Recensore Master
14/01/20, ore 17:29
Cap. 5:

Cara fumoemiele! ^^

Suonate campane! Per una volta c’ho preso! È senza lingua proprio, il nostro caro Oystein (c’è un girone dell’inferno per chi scrive Æsir, Ǿystein e compagnia cantante. Ci finiremo entrambe, lo sai?? Ora, effettivamente c’erano questi svenimenti e soprattutto l’ultimo mi aveva fatto un po’ troppo effetto Dante che sviene ogni tre secondi, avevo quasi storto il naso dicendomi perché fumoemiele, sempre così accurata, la fa sempre risvegliare… Ecco perché. Continuo a dire che questa storia non so dove andrà a parare. Oystein appare più inquietante, adesso. Vuole che lei viva e che ricordi, ma nel fatto di approfittare di lei da drogata c’è una perversione tale da macchiare il rapporto che quasi si intravedeva tra di loro e che non ho mai inteso come ship, io, ma che a volte mi ha fatta sospettare che vi fosse una mente superiore malvagia di cui il muto fosse una sorta di pedina.

La svolta inaspettata, l’ospedale, il mutismo di Bonnie e questa sua ricerca della verità mi appaiono come credibili e ben scritti e ho amato che tu non abbia piazzato Oystein pronto ad accoglierla al lago. Occorre concentrarsi, di nuovo, sulla chiesa, sui sogni e sugli orologi, che sono gli elementi su cui insisti di più – e lei ora vuole misurare il tempo, ma prima occorre scoprire perché Oystein ne era ossessionato, perché a posteriori la stanza con le decine di orologi era inquietante; eppure… si guarda l’orologio quando si aspetta qualcosa o qualcuno. Anche le farfalla hanno iniziato a divenire protagoniste indiscusse della storia non solamente per il macabro fattaccio della farfalla nella carne (brrr), ma per certe similitudini molto poetiche che mi sono piaciute moltissimo, come “muti come farfalle.” L’immagine della bambina che si dilania la carne trova quasi un corrispettivo in Bonnie che tenta di tagliarsi le vene. Coincidenze? Non credo. Non è ancora il momento per svelarlo, forse??

Come sempre, ti faccio una valanga di complimenti per la costanza con cui hai tenuto il segreto sugli abusi di Bonnie, per la coerenza che questa prima parte dimostra. Le tue storie sono sempre affascinanti e leggerle è un vero piacere!
Un abbraccio forte e a presto,
Shilyss

Recensore Master
14/01/20, ore 14:54
Cap. 5:

Ciao!

Dopo una prima parte in cui ci scatta pure un bacetto privo di lingua tra rapitore e rapita, un dettaglio decisamente importante come Bonnie ci ricorda, e un tentativo involontario di suicido da parte della nostra al fine di potersi rimuovere quel maledetto tatuaggio a forma di farfalla che dovrebbe classificarla come la prossima vittima del killer, Øystein ci sorprende tutti, accompagnando la sua vittima priva di sensi in ospedale e restituendola alla vita di tutti i giorni. Dovrebbe essere finito tutto e finalmente la ragazza dovrebbe poter avere la possibilità di tornare alla vita che faceva prima (non che fosse una pacchia per lei, tra accenni di depressione e quant'altro); invece non ci sta e ritiene che il rapitore le abbia fatto un torto a lasciarla andare così, senza una spiegazione. Ha sviluppato una forma molto grave di sindrome di Stoccolma, non riesce neanche a rendersi più conto del male che le è stato fatto e se c'è un motivo per cui odia il muto (ma la odierà veramente? Credo proprio di no) è proprio per questo improvviso e ingiustificato salvataggio in extremis! Ho cambiato idea, ora credo sarebbero proprio una bellissima coppia! E dai su, ma come si fa... e questo legame che si è venuto a creare il vero orrore a questo punto, al di sopra di tutto il resto. XD Brava, hai saputo creare una gran bella tensione anche quando non ce ne sarebbe più dovuta essere.
Un saluto e a presto
Will D.