Recensioni per
Il silenzio dei dannati
di fumoemiele

Questa storia ha ottenuto 169 recensioni.
Positive : 168
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
20/12/19, ore 09:05
Cap. 1:

Ciao, visto che sono in pari con la morte della farfalla ho pensato di iniziare a leggere questo tuo nuovo progetto. Comincio dalla fine: non dovremmo scippare la coppia? Saranno mica fratello e sorella separati per qualche motivo?
Vabbè, come ho iniziato la chiudo. Stavolta ci porti un po’ più a nord, quindi non posso non apprezzare. Devi essere una persona con uno spiccato senso artistico, dal momento che riesci sempre, in un modo o nell’altro, a passare comunque questo tratto ai tuoi protagonisti. Che sia scrittura, fotografia o pittura. Qui il languore dei paesaggi nordici diventa quasi una cortina per nascondere il dissidio interiore della protagonista, che ha tutto e non apprezza niente. Mi rifaccio alle sue parole e bilancio della vita credo. E’ interessante però accostarci il particolare della balbuzie. Potrebbe essere una difficoltà che nasce da motivi fisici ma credo che la dica anche molto pure sull’interiorità di una persona. Del resto, in quei casi mi pare si passi non solo dal logopedista ma pure dallo psicologo. Come se la maschera di Bonnie si infrangesse insomma nello stentare della sua voce. La voce è poi un tratto distintivo anche del villain, per il semplice fatto che non c’è. Gli è stata strappata? Forse sono io che voglio vederci troppo ma è come se fosse una sorta di legame ideale tra i due protagonisti, nella mia mente contorta. Ottime ambientazioni e descrizioni, oltre all’introspezione.
Insomma, mi ha coinvolto molto. Alla prossima

Recensore Master
19/12/19, ore 18:25
Cap. 1:

Ed eccomi qui per cominciare un'altra epica long!
Controlliamo i temi...horror, sì, sì, bene, bene...psicologico, eccellente...descrizioni stupende, piene di riflessioni psichedeliche da malati di mente che ti colpiscono come un pugno allo stomaco? Assolutamente presenti.
Cosa potrebbe esserci di meglio?
Cervello : un serial killer alla Michael Myers...
Cervello, non possiamo avere tut...e invece sì, per la barba di Palpatine!
Aaaaaaah, aspettavo da tempo che creassi un villain che possedesse le suddette caratteristiche. Bello all'apparenza, muto e assolutamente spietato, proprio come il nostro amabile assassino di baby sitter.
Come già citato sopra, le tue bellissime descrizioni hanno reso la sua entrata in scena agghiacciante e molto suggestiva, merito anche delle considerazioni personali della protagonista.
Parlando della protagonista, sembra un personaggio molto interessante, e adoro il fatto che sia anche una citazione vivente di Bill Tartaglia, uno dei migliori protagonisti dei libri di King.
Mi chiedo come svilupperai il rapporto tra lei e il serial killer, visto che ci hai avvertito di non shipparli. Presumo sarà molto diverso rispetto a quello tra i protagonisti di un'altra tua long horror che sto leggendo di recente.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo cap!

Recensore Master
17/12/19, ore 21:17
Cap. 2:

Ciao fumoemiele! <3 <3
Beh, giusto, non glielo hai (ancora) amputato xD! E hai tutta la mia solidarietà per il dentista. La cicatrice, lo psicopatico muto e la croce sono connessi, sì, ma come? Mi era già sembrato strano che Bonnie non ricordasse nemmeno un aneddoto della cicatrice e ora sono convinta che l’abbia rimosso. Un meccanismo di difesa plausibile anche in considerazione della giovane età della ragazza. Hai reso molto bene il senso di claustrofobia e di oppressione vissuti da Bonnie, così come il fatto che senza riferimenti temporali o visivi il tempo perda di significato facendoci impazzire. È stato un passaggio introspettivo molto bello. Oltre ad avere uno psicopatico muto che anche se volesse non può parlare (ma in realtà le comunica solamente in maniera irritante che vuole lei ricordi) abbiamo anche la perdita di un altro senso, sebbene temporanea: la vista durante le passeggiate attraverso l’edificio.

Bonnie è ben costruita perché ha dei limiti e dei difetti: non passa dalla finestra e non riesce a orientarsi se bendata e – miracolo! – se cade si fa male. Questi elementi di realismo me la fanno piacere ancora di più anche perché conoscendoti so che se per la trama ti dovesse servire di farla morire al prossimo capitolo saresti capacissima di farlo XD. Leggendo questo capitolo mi sono fatta due domande sul non rapporto che lega questi due personaggi. Nel prologo chiedevi di non shipparli e in effetti anche Bonnie non è mossa nemmeno da un secondo dal dubbio che lo psicopatico – non il ragazzo, il muto o che ne so, ma solo e sempre lo psicopatico – possa liberarla o essere, che ne so, lo sgherro di un altro psicopatico ancora più cattivo (cosa che comunque sospetto proprio per la voglia di farle ricordare qualcosa). Di sicuro per il momento vuole mantenerla in vita e probabilmente vuole che viva a lungo (altrimenti l’avrebbe uccisa sul momento o non le avrebbe portato le medicine). Verso la fine c’è qualche sprazzo di memoria – perché questi due si conoscevano, è evidente, ma per il momento gli indizi che hai lasciato sono troppo pochi per capire che cosa sta succedendo. La presenza della croce finale, tuttavia, mi intriga e parecchio, anche **.

Come al solito resto incantata dalle tue trame avvincenti e bellissime! **
Brava, brava, bravissima **
Shilyss

Nuovo recensore
17/12/19, ore 14:50
Cap. 2:

Ciao :)

La trovo una storia interessante per il momento. So che è presto per esprimere giudizi quindi rimango cauta e aspetto di vedere il proseguo. Sicuramente mi intriga, il dettaglio che il sequestratore sia un uomo di aspetto gradevole non è superficiale a mio avviso ma contribuisce alla suspense, mi spiego: tu hai detto o così mi pare di aver capito che non c'è sindrome di stoccolma in questa storia; allo stesso tempo, i sadici che rapiscono per il piacere di farlo sono spesso dipinti come dei mostri. La suspense sta nel fatto che un giovane carino, muto, apparentemente gentile anche se un po' brusco potrebbe essere un pazzo, o avere una motivazione per ciò che sta facendo. Non so se mi sono spiegata, siccome non sei scaduta nel cliché del 40enne pedofilo e emarginato sociale, ora da questo personaggio posso aspettarmi di tutto.
Ottimo lo stile narrativo, scorrevole, con gli intercalari gergali giusti dal momento che è in prima persona.

Seguo

Recensore Master
16/12/19, ore 15:31
Cap. 2:

Ciao!
Ed eccoci con il secondo capitolo.
Devo dire che mi ha messo molta ansia. Nel vedere Bonnie si ritrova rinchiusa e sempre il tempo non passa mai e lei si sente agitata e vuole cercare di capire le motivazioni per cui si trova li.
Mette anche nervoso il ticchettio che sente e neanche il disegno riesce comunque a tranquillizzarla.
Certo trovarsi in un luogo e non capire il motivo per cui è stata imprigionata ti fa impazzire.
Quando lo vede entrare lei le dice che comunque ha dei bisogni e quando lui le porge la benda che va sugli occhi mi sono chiesta che cosa volesse fare ed ho pensato alle cose più brutte, ma poi la porta davanti al bagno.
Ha fatto un pochino ridere il pezzo in cui rimane incastrata nel tentativo di scappare, ma alla fine con due tentativi non riesce a fuggire dal suo rapitore.
Ci sono molte domande comunque non mi sarei mai aspettata che lui aiutasse Bonnie dopo che si è fatta male, portandole del ghiaccio e degli antidolorifici e per questo mi chiedo quale legame ci sia tra i due e cosa lei debba ricordare che invece il rapitore vuole che ricordi.
Molto bello anche la parte in cui parli di Dio e cosa pensa Bonnie della fede.
Io sono curiosa di sapere cosa la protagonista deve ricordare.
Complimenti e alla prossima :)

Recensore Master
16/12/19, ore 11:05
Cap. 1:

Orbene...eccomi. Quando approdo sul tuo profilo è come leggere il prestigioso menù di un ristorante a cinque stelle con capo chef Hannibal Lecter😄
Insomma...dove becco becco resto sempre soddisfatta e appagata. Quindi, in attesa di sapere le sorti di Ivy e Soren, faccio la piacevole conoscenza di un'altra giovane fanciulla di nome Bonnie.
E devo dire che questa ragazza, almeno per queste prime battute, dell'apparenza si discosta al quanto dalle altre protagoniste delle tue storie. È sicuramente una ragazza solitaria che ama starsene per conto suo, ma questo è un privilegio che vorremmo concederci in molti di noi, ma ahimè non è sempre possibile. Le piace disegnare, cosa che io apprezzo molto, ma di cui sono totalmente incapace. Infatti credo che si sappia farlo abbia un autentico dono della natura. Ma torniamo a noi...
Uno scenario tipicamente invernale con un lago ghiacciato a fare da sfondo a questo insolito e 'agghiacciante' (direi che il termine calza a pennello) incontro. Un uomo d'aspetto più grande di Bonnie che scopriamo essere muto, quindi impossibilitato a dialogare in modo attivo con la ragazza. Adesso...cosa voglia da lei è prematuro saperlo e anche solo immaginarlo, sicuramente non è un incontro casuale, ci sarà un chiaro scopo a tutto questo che si scoprirà via via. Dopo l'iniziale e stranamente tranquilla presentazione ci getti subito nel mistero e nel brivido. Bonnie viene stordita e rapita, e lì io comincio a leggere come una 'dannata' perché già avida di sapere e capire quante sorprese mi riserverà questo capitolo. E infatti la troviamo imprigionata e senza possibilità di cominciare con l'esterno. Questa persona l'avrà scelta perché hanno similitudini nel linguaggio o nelle solitarie abitudini?
Troppo semplicistica la cosa...i dubbi sono tanti. Aspetto qualche capitolo in più per fare congetture più concrete. Ti dico subito invece che mi piacciono (ma questo era scontato) i riferimenti a Bill, e a Michael Myers. Anch'io trovo che i serial killer sono più interessanti e mettono più paura quando stanno zitti. Altro esempio è il mitico Jason che non spiccica una parola ma come va giù lui con il coltello, o accetta, o mannaia...insomma qualsiasi cosa si ritrovi per le mani, non lo fa nessuno.
Quindi io direi che a questo punto sarà davvero un piacere dividermi equamente tra queste due long in corso. Mi lascerò guidare dall'istinto e dagli aggiornamenti, e non vedo l'ora di sapere cosa mi aspetta tra le gelide mura della cella di Bonnie. A presto tesoro...

Recensore Master
15/12/19, ore 23:43
Cap. 1:

Eccomi anche qui.
Sono riuscita a passare prima di andare a dormire, e ne è valsa la pena anche stavolta.
Avevo pensato che il killer fosse muto già solo quando non le aveva risposto al saluto nel parco. Sa il suo nome e non so cos'ha in mente, ma è molto intrigante.
Ora non posso fare a meno di pensare a quanto sia diverso dall'altro aspirante killer (Soren) di cui ho letto poche ore fa. Il che denota una spiccata fantasia ed un'ottima cura dei personaggi, brava!
Anche lei mi piace. Bonnie.
Trovo stupendo il fatto che tu l'abbia caratterizzata dalla parola. Mi spiego: non riesco a mantenere la concentrazione sulle cose, e spesso quando leggo i dialoghi trovo i personaggi tutti uguali. Non riesco a seguirli, non capisco chi parla con chi, e credimi, è molto frustrante.
Adoro trovare dei personaggi che vengano caratterizzati per mezzo della parola perché è effettivamente il modo in cui uno scrittore si esprime.
Io stessa ho iniziato d< qualche tempo a dotare i miei personaggi di dialetti oppure a far ripetere ad un determinato personaggio certe parole, o frasi. Oppure fargli usare cose particolari, tipo uno che parla a monosillabi, qualcuno con la R moscia, un altro che usa molti proverbi... cose del genere.
Trovo che caratterizzare il modo in cui parlino dia più spessore e realismo, oltre a rendere più chiaro chi stia parlando in un certo momento, per cui adoro questa tua scelta stilistica.
Sono curiosa di sapere cosa accadrà.
Mi pare di capire che una tua caratteristica sia quella di iniziare subito le storie con un bel colpo di scena e vedere come si svilupperà la cosa dopo.
Molto bello, molto sperimentale. Mi piace.
Sono curiosa di vedere se riuscirai a trovare un modo più immediato per far esprimere lui senza che ogni volta debba scrivere su fogli.
Questa storia sarà molto divertente!
Buonanotte.

- A.

Recensore Master
15/12/19, ore 17:30
Cap. 2:

Ciao!

Beh sì, si tratta di un capitolo terminato in maniera abbastanza brusca ma che certamente serve a far aumentare la tensione nel lettore; che ci fosse un legame tra rapitore e rapita si cominciava ad intuire già nel precedente capitolo e ora viene sottolineato che è proprio così, solo che naturalmente la nostra non ricorda. La traccia potrebbe essere nella misteriosa cicatrice, mi è venuto subito da pensare ad un trapianto di organi in cui il misterioso rapitore sia stato il donatore "involontario".Se cercasse una vendetta, direi che la cercherebbe maggiormente verso i genitori della ragazza piuttosto che contro Bonnie stessa. Certo, questa è la mia anima thriller che parla e chissà che non ci abbia preso! Particolarmente coinvolgente ho trovato il tentativo di fuga, chiaramente andato a male ma almeno ci ha provato. Non mi esprimo invece sull'ateismo enunciato, a me sembra invece l'esatto contrario: c'è voglia di credere ma che si infrange contro una serie di situazioni empiriche che lo rendono difficoltoso. Chi non crede, tra l'altro, non se le pone nemmeno certo domande. La storia è gradevole, continua così. ;)
Un saluto
Will D.

Recensore Master
15/12/19, ore 17:25
Cap. 1:

Ciao cara! ♥
Eccomi qui, dopo the Butterfly's death non vedevo l'ora di iniziare questa tua nuova long, e io già sto adorando troppo, conoscendoti come scrittrice immagino già che regalerai parecchie gioie (per modo di dire, mi aspetto sangue e omicidi) a noi lettori, questa nuova trama già m'ispira un sacco, quindi dopo la lettura di questo primo capitolo ti dico che come al solito sto già apprezzando il tuo nuovo lavoro.
Mi sono sempre piaciuti i tuoi personaggi perché non sono mai banali, hanno una caratterizzazione che non è mai campata in aria, dai sempre dei background coerenti che contestualizzano le loro personalità, nulla è mai messo a caso quando si tratta delle azioni dei tuoi personaggi, e ora la mia domanda principale è perché questo misterioso villain muto ha rapito proprio Bonnie. 
Inoltre, penso proprio che il motivo per cui Bonnie è balbuziente verrà spiegato nei prossimi capitoli, e come hai rappresentato lei in questo primo capitolo mi ha affascinato, il modo in cui hai combinato la sua storia personale con la sua passione per l'arte mi ha fatto empatizzare ancora di più con lei, e già adoro tutto quanto praticamente. Leggendo le tue note finali ho avuto paura per ciò che avrai in mente di fare con questa storia, mi fido di te, quindi PROVERO' (non ti garantisco niente cara, io i cattivi li amo spudoratamente come se non ci fosse un domani) a non scippare Bonnie con il suo misterioso rapitore, ma già questa tua avvertenza per me è un campanellino d'allarme, perché ho paura che possano esserci delle scene forti prossimamente (?), tipo torture o scene così. 
Oppure dici che non dobbiamo shipparli perché sono parenti (?) 
Ma lo vedi quali teorie strampalate mi fai dire cara? Davvero, non fare caso al mio disagio, io la butto così, se non ho azzeccato la teoria fai finta di niente e ignora questa recensione delirante. 
Comunque sono d'accordo anche sul tuo discorso sui serial killer di bell'aspetto e sul riferimento diretto a Jeffrey Dahmer, ora non vedo l'ora di scoprire che cosa avrai in mente di fare, come al solito ti lascio una recensione positiva, con tantissimi complimenti non solo per il tuo talento, ma anche per le tue idee originali. Alla prossima!

Shakana

Recensore Master
15/12/19, ore 14:33
Cap. 1:

Approvo la tua decisione riguardo l'aspetto del killer, abbiamo una persona dall'aspetto normale e questo rende la storia più credibile e realistica. Alcuni potranno anche dire che un killer con malformazioni risulta più divertente, ma niente è più inquietante della normalità. Quando leggiamo di mostri possiamo sempre farci una risata dicendo che non esistono. Ma quando è una persona qualsiasi a essere mostruosa, sappiamo che la possibilità di essere aggrediti non è così irreale e questo spaventa.
Venendo al killer ho indovinato quando ho pensato fosse muto, non so come ho collegato la cosa ma quando hai introdotto una protagonista balbuziente, davanti al mutismo dell'antagonista mi è venuto spontaneo pensarlo.
Adesso credo che sarà importante la cicatrice di Bonnie ai fini della storia, dopotutto hai sempre dimostrato di non inserire dettagli non essenziali nelle storie passate. Sulla sua mentalità, è sicuramente in linea con il personaggio. Da quello che leggo immagino non debba avere più di vent'anni o cmq siamo intorno a questa età. Un momento in cui si accumulano tante paure diverse che causano il così detto mal di vivere. Balbettare rende tutto più difficile, ti fa venire voglia di mimetizzarti sullo sfondo facendo in modo che nessuno ti noti. La sensazione che mi ha trasmesso Bonnie quando parla di un mondo affollato e caotico.
Detto questo fammi dire che non si dimostra nemmeno eccessivamente furba, se senti che sei in pericolo con ogni fibra del tuo corpo scappi all'istante dalla parte opposta e lei di tempo ne ha avuto.
Segnalo solo una cosa secondo me negativa, questa frase: "La stessa primavera che Bonnie mai più vedrà fiorire." fa quasi da spoiler su quello che è molto probabile che avvenga. Io la toglierei, ma come vedi non è una vera critica.
Per il resto il capitolo e le descrizioni fisiche e della psiche sono fatte bene come al solito.

Recensore Master
15/12/19, ore 11:04
Cap. 2:

Cavolo, povera Bonnie. Stavolta ci sei andata più pesante dell'altra. Lei già è in una brutta situazione: rapita da un maniaco che sembra conoscerla ma non può spiegare nulla perchè è muto, e a quanto pare non vuole neanche farlo di sua sponte; chiusa in un buco puzzolente, senza nessuna delle comodità basilari che renderebbero la sua permanenza più sopportabile. Ma darle l'impressione di avere una possibilità di fuga, solo per togliergliela dopo neanche un secondo...beh, è crudele. Non che mi lamenti, sia chiaro. E' una bella scena, e posso solo ipotizzare che sia appena l'inizio di una vera e propria discesa agli inferi. Comincio a temere per lei.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
15/12/19, ore 11:00
Cap. 2:

Ciao cara :)
Penso che tu abbia concluso il capitolo nel migliore dei modi, non sei stata affatto brusca. E' stata un'AGONIA, anche se in senso buono. Credimi, ho sentito tutta la disperazione di Bonnie che si ritrova chiusa lì dentro, senza sapere perché, da quanto o da chi, si sente in panico e vuole scappare. Anche quando pensa di non volerci neanche più provare, comunque un tentativo lo fa, perché l'istinto di conservazione è più forte della paura stessa. Il suo misterioso aguzzino mi incuriosisce non poco. Già solo il fatto che sia muto lo rende molto interessante, ma soprattutto mi chiedo: cosa vorrà da Bonnie? Ho capito che c'è qualcosa che lei ha dimenticato, magari si sono già incontrati? Ha anche fatto riferimento ad una cicatrice che non sa come si è procurata, magari c'entra qualcosa?
Tra l'altro, lui non mi sembra intenzionato ad ucciderla, però le sue intenzioni non sono chiare né per noi né per la povera protagonista disperata, che ha perso la cognizione del tempo. Non ha neanche una fede a cui aggrapparsi, quasi guarda con disprezzo quel crocifisso, per lei la vita è stata troppo difficile e adesso le cose non vanno di certo meglio. Non c'è che dire, sono molto curiosa di capire perché si è arrivati a questo punto. Ogni volta mi sorprendi e qui non sarai da meno, me lo sento.
A presto, un abbraccio <3

Nao

Recensore Master
11/12/19, ore 14:59
Cap. 1:

Ma ciao fumomiele!

Mi piace moltissimo questa Bonnie: come sempre, riesci a tirare fuori personaggi originali, interessanti e nuovi da leggere e a cui affezionarsi (a proprio rischio e pericolo XD). Gongolo perché amo molto il personaggio di Billy, adoro Il silenzio degli innocenti e hai perfettamente ragione sui serial killer. Detto questo, andiamo al capitolo vero e proprio: mi piace molto come hai costruito questo ambiente di sogno e come hai utilizzato l’arte – in questo caso i dipinti di Bonnie – per spiegare qualcosa in più della personalità della ragazza. Mi interessa il concetto del fatto che usi tonalità vivaci per nascondere altro, così come il fatto che non ricordi il perché della cicatrice. Questo credo che sia un indizio particolarmente importante che la accomuna allo psicopatico muto non solo perché cosi – mi pare – che lascino presagire le ultime righe, ma anche per una considerazione che mi sono ritrovata a fare sulla cicatrice di lei: in genere, questo tipo di ferite entrano a far parte delle “leggende di famiglia,” cose che vengono raccontate come aneddoti e che si ricordano e si sanno a memoria – potrei citare milioni di storie su quella volta che io e mio fratello ci siamo presi la bronchite e/o ci siamo fatti male con grande spavento dei nostri genitori.

Come mai Bonnie non ricorda della cicatrice? La storia non è vera e quindi una parte di lei l’ha dimenticata? Non le presta importanza perché ha voluto rimuovere tutto? E come mai appena lo psicopatico scrive lei quasi anticipa quello che lui le dirà? Lui la conosce, questo è fuor di dubbio. Un dettaglio inquietante è però quasi a inizio capitolo: di Bonnie viene detto che vuole dipingere il lago d’inverno restituendogli la bellezza dell’estate, ma viene anche anticipato che lei non vedrà mai la primavera. Oh mio dio! Un altro lavoro da seguire con attenzione, scritto molto bene (sei sempre stata brava, ma diventi sempre più brava) e avvincente. Brava, bravissima ^^!
Shilyss :)

Recensore Master
11/12/19, ore 12:37
Cap. 1:

Ciao!

Inizio con un'annotazione che desidero farti caldamente dopo aver letto questo primo capitolo: finalmente una protagonista femminile non masochista, complessata e introversa, per carità, ma non più amante del dolore quanto più affetta da una chiara forma di cherofobia, come cantava Martina Attili nello scorso X Factor, ossia la paura di essere felici sebbene si abbiano tutte le carte in regole per esserlo. Non è negatività quanto più una strana forma di ansia che deriva (forse) da una inconscia convinzione di non meritarsi ciò che si ha. Poi ci sono anche la balbuzie ma credo più che altro di grande timidezza nel parlare. Un'artista tormentata a tutto tondo che riesce a vedere qualcosa di affascinante, almeno inizialmente, nel suo rapitore; ho pensato esattamente a Jeffrey Dahmer quando me lo sono immaginato. Intrigante il fatto che sia muto e poi... e poi attendo il seguito. Complimenti per questo prologo, ti dimostri come sempre grande cultrice del genere horror e oltretutto a questo giro hai saputo modificare una delle caratteristiche principali della tua protagonista.
A presto
Will D.

Recensore Master
08/12/19, ore 17:20
Cap. 1:

Eccomi per lo scambio del giardino di EFP.
Come prologo mi piace molto tutto il background che ci hai mostrato della protagonista sul fatto della sua vita e di cose le piace.
Le descrizioni del luogo sono davvero vivide si riesce a percepire proprio le sensazioni di lei anche davanti a questo sconosciuto muto che la rapisce.
Il fatto che lui la conosca e l'abbia portata li oltre che a tagliarle la maglia in alcuni punti non promette niente di buono.
Come al solito c'e poco da dire l'horror è il tuo pane quotidiano senza non saresti tu.
Non vedo l'ora di leggere il seguito a presto.