Recensioni per
Il silenzio dei dannati
di fumoemiele

Questa storia ha ottenuto 169 recensioni.
Positive : 168
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
13/02/20, ore 20:39
Cap. 8:

Eccomi qui!
E finalmente, il capitolo che aspettavo da tempo immemore : quello delle risposte! E mamma mia, ce ne sono state parecchie.
Te lo dico ora : questa storia sarebbe perfetta se trasporta in un film. Non sto scherzando, presenta le tempistiche giuste per evitare qualunque taglio e renderla per intera su schermo.
Forse ti sembrerà una considerazione banale, ma quando io leggo una storia o ne scrivo una...beh, me la immagino sempre sotto forma di film, e quest ci andrebbe a pennello, anche perchè fatta molto bene sia dal punto di vista del contenuto sia da quello delle descrizioni, che permettono una visuale a tutto tondo di quello che sta avvenendo.
La storia dei nostri due psicopatici ( perchè ormai mi rifiuto di considerare Bonnie normale ) mi ha colpito molto, era praticamente una sorta di Hansel e Gretel versione horror, con la direttrice dell'orfanotrofio nei panni di una strega improvvisata.
Ovviamento ho apprezzato un sacco la resa della tensione, ogni momento era un concentrato di pura suspance, e da un minuto all'altro mi sarei aspettato che ci scappasse il morto, con Bonnie che usciva di senno, Os che si stancava di lei...mi sono immaginato vari scenari mentre i due fratelli scendevano nella cantina.
Poi, come sai, io ho un debole per le visioni folli, e le tue sono sempre una gioia per gli occhi, ironicamente parlando.
Mi aspetto uno showdown con i contro, ma non darmi un doppio omicidio/suicidio alla Halloween 2, non ci provare!

Recensore Veterano
13/02/20, ore 17:33
Cap. 4:

Mamma mia. Ero arrivata a un certo punto del capitolo con la pelle d'oca e l'ansia a mille: LA PIZZA CON L'ANANAS VERO MOSTRO (credo che a Stephen King piaccia perché non si è ancora dato di scriverne un libro a proposito). 


Scherzi a parte, cara (macché scherzi), non credo sarò mai in grado di eguagliare la stupenda recensione che ho ricevuto da parte tua, ma ci provo comunque. Mi dispiace che i miei tempi da bradipo delle paludi mi abbiano fatto rimanere indietro con la storia alla sua quasi conclusione (come sempre!! Smettila di essere così veloce a scrivere che mi sento in colpa per la mia pigrizia!). 


Il capitolo mi è piaciuto ALLA FOLLIA. In generale, sto amando terribilmente tutto il pacing della storia, che può sembrare lento ma è invece perfetto per il tipo di racconto ed è meravigliosamente coerente con la sensazione di Bonnie che le giornate trascorrano in maniera terribilmente lenta. Non empatizzare con la ragazza è praticamente impossibile, ci entri così bene nella testa di Bonnie che non posso fare a meno di sentirmici presente anche io, coinvolta nella pazzia in cui scivola giorno dopo giorno a causa di quella routine terrificante. E coinvolta in quella sensazione di avere l'acqua alla gola, un po' per il soffocamento di quattro mura che ci rinchiudono insieme a lei -ed è frustrante non poter far nulla per aiutarla-, un po' per la sensazione che il tempo sta per scadere. Non possiamo mai sapere quando Oystein deciderà di aprire quella porta non per comunicare con lei, ma per mettere fine alla sua vita. La sua apparente gentilezza nei suoi confronti è ancora più terrificante dell'idea che lui sia un assassino e tenga una ragazza prigioniera,. Ed è la vera domanda della storia: perché sembra volerla tenere in vita? Le sue intenzioni sembrano essere sempre meno chiare anziché farsi più evidenti e questa cosa mi fa assolutamente impazzire e chissà come cambierai le carte in tavola, come scoprirai tutti gli elementi enigmistici che si susseguono man mano nella lettura. Sono incantata, davvero. 


Ora, l'idea che Oystein abbia fatto "festeggiare" a Bonnie il suo compleanno mi sa tanto di ultimatum, un modo di salutare una vita che le verrà strappata. Ma penso non sia così, che sia un'ipotesi troppo banale e, inoltre, vi è sempre il tassello che lei debba ricordare qualcosa di fondamentale. Ho la sensazione che le altre ragazze bionde uccise in precedenza siano stati degli sbagli di Oystein, alla vera ricerca di Bonnie. Credo che questo sia ciò che la rende diversa dalle altre: lei è quella giusta, quella che c'entra qualcosa nel suo passato, nella causa del suo mutismo inquietante e beh, insomma, tutti gli evidenti problemi psichici da cui è afflitto. 


Oh, quanto mi diverto a lanciare ipotesi, anche se poi devo aspettare di scoprire l'arcano man mano nella lettura. Ma è tremendamente divertente e, soprattutto, se lo faccio è perché la storia mi ha preso così tanto da aver bisogno di spremermi le meningi per giungere a una conclusione. Aaah, non vedo l'ora di continuare <3 <3 


Il mio solito baciones, tesoro. Al prossimo capitolo <3 
(Recensione modificata il 13/02/2020 - 05:34 pm)

Recensore Master
13/02/20, ore 14:08
Cap. 1:

Cara **
Che bello iniziare questa nuova avventura! Oltretutto come sempre riesci a stupirmi e a farmi immergere nei tuoi mondi, ma la cosa che più mi ha colpito di questa storia, all'inizio, è come hai definito Bonnie. Un personaggio che ha infilato una maschera che ora non riesce a tirare via, che cerca di rendere tutto "positivo", tutto felice, dipingendo i colori come a voler imporre questa felicità, questa estate fuori che significa però un'inverno interiore fortissimo, gelido, triste e melanconico. Una Bonnie che ostenta allegria, ma che è spezzata, che sente che le manca qualcosa dentro. La sua balbuzie poi, sottolinea più avanti questa sua natura, e il fatto che non ne conosca l'origine – come la cicatrice – è di certo motivo di grande curiosità da parte mia, perché certe cose di cui si è all'oscuro mi affascinano sempre. Perché poi t viene da chiederti se lo risolverà, questo disturno lessicale, alla fine (o se sopravvivrà, conoscendoti sono pronta a tutto XD).

Per quanto riguarda invece il seguito, è turbolento. Nasce da una quiete che Bonnie ricerca, e che abbandona a malincuore: quella dei rumori della città e della sua arte. Del suo tirar fuori quello che ha dentro.
Ma l'arrivo dello sconosciuto, un nuovo personaggio dei tuoi che non vedo l'ora di conoscere e scoprire, ribalta tutto. Ribalta l'animo quieto fuori – ma ingarbugliato dentro – di Bonnie.
Ma quel "Sono muto, Bonnie", è la sintesi di un incubo, di una confusione mentale, di mille domande intrecciate nella testa, rinchiuse nel panico totale del cuore di Bonnie. Non solo è muto, non parla e ccenna al fatto che lei sappia benissimo perché è lei, ma sa anche il suo nome. E questa espressione: Ha il sentore di lingue asportate, corpi mutilati e cicatrici Mi ha letteralmente aperto nuovi orizzonti, nuove aspettative, ma non ho idea di cosa ci aspetti, e il mutismo di lui e la balbuzie di lei sono di certo motivo di grande interesse, perché voglio capire l'origine, voglio sapere cosa alberga nel cuore di Bonnie e cosa vuole questo sconosciuto – che forse non lo è davvero – con lei.
Non ho parole, potrei leggere mille storie tue, sarai sempre in grado di sorprendermi, di stupirmi, di tenermi incollata e, soprattutto, di coinvolgermi emotivamente con i tuoi personaggi ♥
Sei bravissima ♥
Miry

Recensore Master
12/02/20, ore 15:06
Cap. 8:

Cara fumoemiele,
questo capitolo è di una potenza inaudita. Il tuo linguaggio si fa lirico e brutale a seconda dei casi, giocando con figure retoriche che adoro, toccando temi che sono duri come mattoni. Da diverse recensioni puntavo il dito sul crocefisso ed ecco svelato l’arcano (annunzio spoiler). Dopo aver perso i genitori a seguito dell’omicidio suicidio del padre, i due bambini vengono portati in orfanotrofio, dove subiscono sevizie inaudite. La cosa agghiacciante è il modo in cui l’hai detto, con l’adulta che colpevolizza la bambina spingendola a pregare per il di lei marito orco, anziché prendere una roncola e affettare almeno una delle sue estremità. La cosa curiosa è che Bonnie da questo orrore si era salvata. Aveva dimenticato tutto e viveva più o meno tranquillamente, anche se la balbuzie e l’inquietudine che già dipingevi nei primi capitoli denotavano una non risoluzione del personaggio e la triste necessità di fare i conti con un passato da dimenticare.

Oystein, dal canto suo, è come quegli animali che diventano pazzi perché hanno preso troppi colpi in testa. Il suo attaccamento verso Bonnie è morboso e l’idea malsana che ne abbia abusato per proteggerla fa parte della sua psicologia deviata, di un amore che si è intossicato fino a divenire blasfemo – tema che torna nell’odio verso la divinità che caratterizza i personaggi, agnelli trasformatisi in lupi per sopravvivere. Il climax raggiunto con questa vittima/carnefice che dovrebbe riuscire a compiere il disegno di Oystein rende tutto più psicologicamente interessante: nessuno dei personaggi è puro, senza macchie, anzi: sono tutti dei dannati, persi in un vortice di disperazione e odio, imploranti al cospetto di un dio muto e incapace di consolarli. E l’immagine della costruzione che brucia è fortemente d’impatto. Un caro saluto e tanti, tantissimi complimenti per la ricchezza e la maturità di uno dei capitoli più belli che hai scritto (per ora ^^).
Shilyss

Recensore Master
10/02/20, ore 19:03
Cap. 8:

Io Mirko, nel pieno delle mie facoltà mentali, ammetto di essere stato dalla parte del serial killer stavolta ( Cerca di non svenire). Capitolo che chiarisce i tanti misteri dietro a loro due e fa capire che, nonostante tutto lui ha sofferto le vere pene dell'inferno come infanzia non solo costretto a stare con sta pazza ma anche a farsi fessare capisco perché sia diventato così hai creato un background davvero stupendo brava come al solito.
La parte finale, quyel ricordo, è stato davvero molto bello da leggere finalmente anche lei ricorda quello che è successo e le fiamme che ci furono. E, finire il capitolo con la frase dannati, è+ stato un tocco di classe.

Recensore Master
10/02/20, ore 17:00
Cap. 8:

Ciao <3
Penso che l'arrabbiatura e lo stato d'animo di Bonnie ci sta perfettamente.
Lei pensava di provare qualcosa per Øystein, ma alla fine si è rivelato suo fratello ed era per questo che conosceva molte cose di lei.
Il sogno che la ragazza fa mi ricorda molto l'incendio della cattedrale di Notre Dame e la scena era molto realistica.
Quando si sveglia non trova suo fratello, all'inizio pensavo che vedesse altri video di come suo Øystein ha ucciso le altre e mi ha sorpreso anche che lei ha sentito una persona che si lamentava e subito ha pensato ad un'altra ragazza.
cerca un modo di entrare in quella zona, ma non riesco a trovare nulla fino a quando Øystein non torna e si scopre che lui tiene prigioniera colei che li aveva accolti nell'orfanotrofio.
Mi sono chiesta il motivo, ma la risposta è arrivata subito dopo continuando la lettura.
Questa donna che doveva far del bene ha trattato Øystein come se fosse di sua proprietà ed è stata sempre lei a tagliargli la lingua e devo dire che è stata di una crudeltà allucinante.
Una coppia voleva adottarlo, ma lei con una bugia è riuscita a tenerlo con lei.
Quando anche Bonnie era nell'orfanotrofio lei tentava di tenerli separati perché aveva capito che tra loro vi era un rapporto speciale che non era solo fratello/sorella.
Mi ha colpito come questa persona abbia fatto credere a Øystein che i genitori adottivi di sua sorella le avessero cambiato nome, ma in realtà solo il cognome e anche lui se lo avesse saputo avrebbe evitato di uccidere molte ragazze, ma sa anche che presto verrà catturato.
Ora i pezzi del puzzle sono quasi completi, ma per Bonnie sono troppe informazioni che ad Øystein dispiace vederla cosi, ma spero che la ragazza rimanga in vita.
Ti faccio tantissimi complimenti per il capitolo e alla prossima :)

Recensore Master
09/02/20, ore 18:27
Cap. 8:

Devo dire che la lucidità e il contegno assolutamente da invidiare, sono le caratteristiche che più mi sorprendono di questa ragazza. Benché abbia versato fiumi di lacrime (e mi sembra il minimo) sembra reggere il tutto con una stabilità mentale fuori dal comune.
Ha saputo una verità agghiacciante e sconvolgente, roba da spaccare tutto quello che ti capita a tiro e dare capocciate ad Oystein fino a quando non gli torna la ragione.
Va bene il senso di solitudine, vanno bene le similitudini e le affinità caratteriali, va benissimo che lui ci sia legato essendo l'unico residuo della sua pseudo famiglia...ma andarci a letto era evitabile caro il mio silenzioso amico.
Bonnie manda giù un boccone amaro, e si sente sempre più sprofondare nell'abisso di menzogne e falsità che finora l'hanno circondata.
La cosa che non le riesce di capacitarsi è il perché non riesca a ricordare assolutamente niente!
Possibile che abbia dimenticato i soprusi la violenze e le vessazioni subite? Possibile che il suo cervello abbia eretto un muro così impenetrabile e solido da non poter essere scalfito neppure davanti alla sconvolgente realtà che il suo ritrovato fratello le piazza davanti?
Il gioco però è tutt'altro che concluso. Una vittima speciale giace nel luogo che l'ha vista prigioniera nei giorni addietro. Una vittima che Oystein si premura di tenere in vita perché evidentemente ha ben altro in serbo per lei. E così...l'aiuto che Bonnie vorrebbe dare a questa persona si tramuta in rabbia silenziosa che cresce piano piano. Perché adesso lei sa. Sa che dietro a questa storia c'è il suo zampino, come un burattinaio ha tirato i fili di questo gioco assurdo creando un giocattolo mortale senza rendersene conto. Oystein ha maturato odio, vendetta e risentimento. Le parole che non può più pronunciare lasciano il posto ai fatti che invece raccontano molto, di ciò che è stato e su ciò che sta per diventare.
Bonnie non sa se è ancora in grado di reggere altre rivelazioni, altri ricordi...aneddoti. Io credo che la ragazza sa che quel velo che ormai tiene in piedi a fatica sta per essere squarciato. E allora cosa accadrà? Che ne sarà di lei e della vita che ha condotto finora?
Forse lei c'entra eccome con l'inizio di questa lenta discesa verso l'Inferno. L'orfanotrofio, l'incendio...l'accendino che prende vita e da il via alle fiamme. Devono scappare, fuggire via...subito, lontano. In fondo lei è quello che ha fatto, lui invece è rimasto incollato tra i fantasmi e gli incubi della sua infanzia, che adesso non sono solo minacciosi, ma terribilmente reali.
Bellissimi davvero questi ultimi due capitoli, intensi e senza respiro come solo tu ci sai regalare. So che ti stai avviando verso la conclusione di questa storia, e come sempre mi sale l'ansia di sapere e il terrore di lasciare andare altri personaggi ai quali mi sono affezionata. Vabbè...ma è giusto così. Ci risentiamo prestissimo, un abbraccio tesoro.

Recensore Master
09/02/20, ore 15:07
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui! Wow, ma la tua storia già mi ha messo la giusta curiosità per continuare a leggerla e volerne sapere di più.
Prima di tutto mi piace tantissimo il personaggio di Bonnie, mi piace l’idea che sia balbuziente e voglio capire proprio da che cosa viene generato questo suo balbettare, visto che hai detto che presto si avranno delle risposte in merito. Ma ancora di più mi piace lei che esprime ciò che sente, ciò che ha dentro attraverso i suoi disegni, mi ha colpito molto la descrizione delle sue opere, quando dici che mette tanto coloro, per non far capire il dolore che ha dentro, le sue ombre, i suoi scheletri, ma chi guarda più affondo può percepire perfettamente tutto ciò. Lo trovo un passaggio di una profondità incredibile e fa capire perfettamente come si senta Bonnie riguardo al mondo, nonostante la sua vita perfetta, fatta di tutti i confort, con genitori amorevoli e buoni amici. Ma si capisce che qualcosa non la fa stare bene con se stessa e il mondo e voglio capirne di più.
Il killer, cosa dire di lui, mi incuriosisce ancora di più che Bonnie. Il fatto che sia muto lo trovo veramente geniale ed é proprio questo che lo rende così affascinante agli occhi di chi legge. Complimenti davvero.
Ora ciò che mi chiedo é: come fa a conoscere il suo nome? E che cosa intende con “Lo sai già, perché fai finta di nulla?” Che Bonnie gli abbia fatto qualcosa senza saperlo, ma l’ha dimenticato? Azzardo una teoria, forse Bonnie ha rimosso ciò che ha fatto al killer, magari hanno un passato comune, ma Bonnie gli ha fatto qualcosa di terribile, solo che non si ricorda che cosa sia e ha rimosso sia lui, sia ciò che ha fatto. Magari il suo balbettare é legato proprio a ciò che è accaduto con questo ragazzo che invece sembra conoscerla molto bene. Lei poi è balbuziente e lui muto, forse non è una casualità ciò, forse é proprio questo il legame.
Ecco, sappi che mi ritroverai ancora a leggere la tua storia, perché hai catturato tutta la mia attenzione.
Complimenti davvero, non solo per la trama originale, ma anche per il tuo stile di scrittura, davvero piacevole, pieno di descrizioni, che invoglia ancora di più a leggere la tua storia.
A prestissimo.

Recensore Master
09/02/20, ore 11:34
Cap. 8:

Un oneshot per San Valentino? Hmm...non vedo l'ora di leggerlo!

Ma veniamo al capitolo. Effettivamente è un po' pesantino, ma del resto è in linea col resto della storia. L'idea della proprietaria dell'orfanotrofio rinchiusa lì dentro, come nuova vittima di Oystein, è davvero bella, così come quella di aggiungere informazioni in più sul passato. Contribuiscono all'atmosfera della storia, che è sempre più cupa. E non poteva essere diversamente, visto che ci stiamo avvicinando al finale. Ti confesso che ho un po' paura al riguardo. Se tutto questo è quello che è successo finora, tremo all'idea di cosa hai progettato per il finale.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
09/02/20, ore 11:31
Cap. 8:

Ciao cara **
Mamma mia che capitolo... è stato veramente intenso e finalmente sono venute fuori molte scomode verità. Mi dispiace tantissimo, sia per Bonnie che Per Oystein. Forse più per quest'ultimo che ha dovuto convivere con questi ricordi terribili. Bonnie fino ad un certo punto aveva rimosso, e il sentirsi dire certe cose, non posso neanche immaginare cosa voglia dire. Quando non si conosce il passato di Oystein si pensa subito: "Vabbé è pazzo, agisce così perché è andato di testa". E invece non è esattamente così... lui come Bonnie è spezzato, in lui ha preso il sopravvento l'istinto di sopravvivenza. Tutto quello che voleva era proteggere Bonnie e il fatto di non esserci riuscito lo lacera dai sensi di colpa. Il fatto che li abbiano separati l'ha spezzato definitivamente e - giustificabile e o meno - la sua reazione è stata molto umana (così come quella di Bonnie). Mi ha colpito molto che abbia legato e sequestrato la donna che poi alla fine è quello che l'ha cresciuto ma... che str****a. Cioè, a questo punto è impossibile non provare empatia per Oystein, chi è che non si sarebbe comportato allo stesso modo, al posto suo? Davvero, nonostante abbia fatto delle cose sbagliate, mi è venuto di abbracciarlo. Bonnie ovviamente è sconvolta. Prima per la rivelazione sulla loro parentela, poi per quel passato che riaffiora nella sua mente. E fa così male da essere insopportabile, da portarla a dire ad Oystein "spegnimi, uccidimi". L'ultima parte, con tutto quel fuoco, cavolo sembrava di vedere un film. E' stata maledettamente bella e d'effetto e giuro che io ora voglio un film su questa storia. Sono veramente curiosa di vedere cosa succederà, ora che ci avviciniamo alla conclusione.
Complimenti davvero, è stato bellissimo T_T

Nao

Recensore Master
06/02/20, ore 09:57
Cap. 7:

Cara fumoemiele, ma buongiorno!
Devo dire che un piccolo sospetto in questo capitolo mi era venuto, ma solo in questo, però serviva la conferma, ma andiamo con ordine: Bonnie ha seriamente qualcosa che non va e negli ultimi due capitoli le frasi di Oystein circa il fatto che cercasse lei e che era speciale in qualche modo mi avevano messo la pulce nell’orecchio, assieme a una riflessione sul titolo. “Il silenzio dei dannati” accomuna i due protagonisti, lui muto, lei balbuziente. Entrambi fanno fatica a parlare e quindi è ragionevole pensare, soprattutto a questo punto della trama, che siano loro i dannati, i folli (poi c’era la visione della bambina sanguinante, quel mezzo ricordo di Bonnie).

Ma Bonnie, dicevo, non sta tanto bene e non tanto per lo stress post traumatico che hai descritto con cura né per la volontà di tornare al lago per incontrare nuovamente il suo aguzzino. Quello, confermo le mie teorie precedenti, poteva tranquillamente passare per la volontà di conoscere la verità e di prendere di petto la situazione passando da personaggio che grida e scappa a personaggio che affronta il proprio aguzzino (e qui penso al personaggio di Laurie, che citi nelle note e che si difende piuttosto bene dal fratello psicopatico). La volontà di vedere gli omicidi e di volerne vedere di più, però, segnano il confine tra ragionevole curiosità e morbosità, tanto che persino Oystein rimane un attimo turbato e vorrebbe evitare che la ragazza vada avanti in una visione che la nausea, ma non la terrorizza. E lei tutto sommato molto cinicamente parla di vita e di amore con un distacco che quasi fa pensare a un’approvazione o a un’assoluzione, per ricollegarci a quel crocefisso che svetta sempre. Ecco perché lei è dannata come lui (e se fosse stata lei a staccargli la lingua? Mah). La scena successiva conferma tutto ciò: spiegato come mai Bonnie sia stata adottata, hai dato un altro indizio che ora appare coerente e che nelle ultime righe mi aveva fatta sospettare: il fatto, cioè, che Oystein avesse investito tanto tempo ed energie nella ricerca non di una coetanea, ma di qualcuno con diversi anni meno di lui. Forse questo è stato l’indizio che, a posteriori, è stato più grosso. Per quanto concerne l’avvertimento incest, ovviamente se lo avessi piazzato sarebbe venuto tragicamente meno tutto l’impianto della storia, quindi… hai fatto bene come hai fatto. Com’è noto io non amo questo tipo di rapporti e li evito come la peste (soprattutto dove bazzico io, tanto che persino le fanart che recano anche solo qualche vago accenno mi provocano un profondo senso di disagio, ma diciamo che ho subito una sensibilizzazione, ecco), ma ti scrivo di questo perché in questo contesto rappresento la lettrice che evita di leggere storie con questo avvertimento ma a cui piace cosa scrivi e come lo scrivi. Credo, quindi, di poter rappresentare un buon campione circa come viene percepito un rapporto del genere, dato che spesso sul sito c’è chi lo va cercando e chi, come me, no (per dirti, anche gli Sharpe di Del Toro rientrano nelle cose che per me “meh”).

Fatta questa premessa, ti dico non mi ha dato fastidio leggere del legame di sangue che lega Oystein e Bonnie per una semplice ragione: è morboso, malato e sbagliato, lo dici continuamente, ed è scritto senza entrare nel dettaglio. Lo dici in ogni istante. Non viene esaltato, ma sottolinei quanto sia sbagliato anche se Bonnie prova piacere – ma è la stessa tipa che voleva vedere un altro video di ragazze fatte a pezzi e uccise, quindi non è il massimo della sanità mentale o della rappresentatività. Con ciò voglio dire che pur non amando il genere non l’ho trovato spiacevole, non interromperei la lettura, non ti ho maledetta o cose simili, proprio perché hai avuto l’intelligenza di presentarlo come un rapporto perverso e abusante e non come, purtroppo, spesso viene mostrato, con connotazioni romantiche inquietanti e fuori dal mondo. Tu appari centrata, nel mondo, e… spero di essere stata chiara, ma qualora qualcosa del mio pensiero e del mio apprezzamento <3 non fosse chiaro non esitare a fare domande, eh! In due parole (dio, sta recensione non finisce più ^^’) mi è piaciuto e continua a piacermi tantissimo perché stai dimostrando di affrontare anche temi delicatissimi con intelligenza e maturità.
Un abbraccio,
Shilyss ^^

Recensore Master
05/02/20, ore 20:18
Cap. 7:

...* rilegge attentamente l'ultima frase *
..oooooook...ora capisco perchè nelle note iniziali del primo capitolo avevi accennato al fatto di shipparli a nostro rischio e pericolo.
OMG! Ok, QUESTO sì che è stato un bel colpo di scena alla " Io sono tuo padre" in pieno stile Darth Vader.
Anche se, Oystein, ragazzo mio...avresti potuto svegliarti un po prima, eh?
Questo capitolo è stato praticamente un trattato di discesa nella follia, e Bonnie appare sempre meno come la vittima della storia. Al contrario, ora mi sembra quasi che questa sia una fic sulle origini di una serial killer, e la cosa mi intriga assai. Non è affatto quello che mi ero immaginato dopo i primi capitoli, penso che questa volta tu ti sia proprio superata.
Da grande fan dell'horror ho apprezzato un sacco la resa scenica delle parti più splatter e grafiche, sì forti da leggere, ma comunque dotate di un'atmosfera surrele e onirica, quasi da sogno.
Mi aspettavo che prima o poi avresti inserito nella fic un qualche tipo di droga, e per stavolta hai deciso di utilizzare la classica cannabis. è un po' il tuo marchio di fabbrica, come per King lo sono gli scrittori alcolizzati.
Ora, immagino che questa rivelazione scioccante distruggerà definitivamente la psiche di Bonnie. Voglio dire, a meno che lei non sia una Lannister, immagino che fare sesso con il fratello non sia qualcosa che prenderà alla leggera.
Forse sarà proprio questo a farla scattare...

Recensore Master
03/02/20, ore 19:05
Cap. 7:

Ciao!

Capitolo decisamente horror questo con un gran bel affondo (perdona il giro di parole) nello splatter: la scena vista nel dvd è abbastanza raccapricciante, forse per via della perizia descrittiva che come al solito ti accompagna (anche se probabilmente non era necessario eccedere così tanto nei dettagli). Come se avessimo bisogno di altre conferme, ora sappiamo perfettamente che i nostri due protagonisti sono accomunati da una follia che se in Oystein è esplosa da tempo, nella sua stramba sorellina comincia in maniera più decisa proprio in queste righe: il piacere o comunque la non disturbante curiosità che prova nell'assistere allo squartamento di una ragazza mi ha lasciato più disturbato che la scena in sé.
La "ciancicata" tra i due mi è sembrata leggermente gratuita, avrei aspettato ancora un altro po': e va bene che sono attirati l'uno dall'altra, però fare quello che hanno fatto loro mi è sembrato alquanto affrettato (te lo avevano chiesto in molte questo momento eh ? XD). Ah e già, poi c'è il fatto che sono fratello e sorella solo che lui lo sapeva e lei no. Sarò impopolare nel dire questo, ma credo che i genitori adottivi abbiano fatto benissimo a separarli. Sono stati molto perspicaci, per non dire profetici. Aspetto solo di sapere in che circostanze il nostro simpatico amico abbia perso la lingua; se come credo si è trattato di un gioco crudele fatto da qualcuno, forse forse tutta questa follia si poteva anche capire nei confronti del suo eventuale aguzzino ma contro 15 ragazze che avevano l'unica colpa di ricordargli la sorella... posso dire che spero muoia nella classica sparatoria della polizia americana, crivellato di colpi? Sì, gli auguro francamente una morte rapida e relativamente poco dolorosa ma solo per il male che immagino gli sia stato fatto; se poi dovessi scoprire, come pure è possibile, che sia una punizione auto-inflitta scaturita dalla sua follia beh, allora spero nella comparsa di qualche parente vendicativo di una delle tante ragazze uccise, che voglia indugiare sul suo corpo in maniera meticolosa come la sua. Questo tuo villain si odia che è un piacere, complimenti ma la sorella non sta messa molto meglio e non è affatto una vittima delle circostanze. Lei però proverei a salvarla, ben chiusa per qualche tempo in qualche clinica di alta sicurezza, s'intende. Come sempre mi provochi recensioni molto emotive, non è da tutti/e, complimenti.
A presto
Will D.

Recensore Master
03/02/20, ore 18:47
Cap. 1:

Ciao, eccomi finalmente qui per lo scambio del Giardino.
E' la prima volta che recensisco una tua storia e sono grata allo scambio per averne avuta la possibilità, perché hai uno stile davvero coinvolgente che è riuscito a trascinarmi all'interno della vita di Bonnie con pochissime parole. Ho apprezzato particolarmente il modo in cui ci hai fatto approcciare alla tua protagonista, amante dell'arte e del disegno, e ciò facendolo attraverso la vista come senso principale: hai creato un mondo ovattato, fatto di tratti a matita e di laghi ghiacciati da osservare. Posso capire che, essendo balbuziente, si senta a disagio nelle situazioni in cui è costretta a parlare e ho trovato particolarmente significativo come si sia resa conto del pericolo scatenato dallo sconosciuto e abbia cercato di salvarsi parlando con lui - senza sapere che fosse tutto inutile vista il suo essere muto. Chissà se Bonnie potrà disegnare ancora, mostrando il suo lato sensibile e se lui riuscirà ad apprezzare la sua arte o se invece questa non influirà affatto sulla storia.
Mi chiedo cosa spinga il nostro villain a essere, per l'appunto, un killer e, soprattutto, vorrei sapere se Bonnie se la caverà.
Invidio molto gli scrittori che sanno scrivere storie di suspense, mi piace leggerle, ma non mi sento affatto in grado di scriverle.
Spero di proseguire quanto prima nella lettura perché mi hai davvero catturata.
A presto,
Francy

Recensore Master
03/02/20, ore 12:57
Cap. 7:

Ciao, cara <3
Io sono rimasta con il fiato sospeso per tutto il capitolo. Volevo chiederti scusa dovevo passare ieri, ma poi ho avuto dei problemi.
L'inizio mi sembrava tutto cosi tranquillo e anche rilassante con Bonnie che rispetto alla prima volta in cui era stata imprigionata ha la sensazione di essere in un posto completamente diverso.
lei era curiosa di vedere come ha ucciso tutte quelle ragazze prima che la trovasse.
Mi sembrava di vedere un film horror devo dire che le descrizione di come Øystein uccideva le sue vittime sono davvero ben fatte e mi ha molto incuriosita il fatto che lui non guardasse negli occhi le sue vittime.
l'atteggiamento di Bonnie mi ha molto colpito nonostante tutto quello che vedeva le faceva senso, non voleva smettere di guardare il video, nonostante Øystein la guardava cercando anche di convincerla a smettere di guardare il video, ma alla fine del primo lei voleva guardare gli altri.
Mi piace molto il paragonare quelle povere ragazze non sarebbero mai diventate delle farfalle, ma erano destinate a essere delle crisalidi per sempre e Øystein uccidendole le ha liberate.
Il legame con le farfalle ci viene spiegato dallo stesso Øystein che dice che quando i due si trovavano all'orfanotrofio andavano spesso a caccia di farfalle ed per questo che lui marchiava le sue vittime con il simbolo delle farfalle.
Passiamo alla notte di passione che hanno passato i due. Penso che è stato voluto non mettere descrizioni e per quello che si scopre secondo me hai fatto bene, anche se hai segnalato le tematiche delicate.
Bonnie secondo me lo stava cercando perché Øystein è la persona che la fa stare bene che la capisce e anche se dopo si sente in colpa per quello che ha fatto, anche se non può negare che le sue piaciuto.
La rivelazione finale di Øystein è stata pazzesca ed ora voglio sapere la reazione di Bonnie.
Complimenti per il capitolo e alla prossima :)