Recensioni per
Il silenzio dei dannati
di fumoemiele

Questa storia ha ottenuto 169 recensioni.
Positive : 168
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
02/02/20, ore 19:25
Cap. 7:

Eccomi per lo scambio del giardino di EFP.
Quando ho letto la prima parte mi sembrava di essere davanti a un programma di cultura sul corpo umano oppure di Dexter ti dirò una scena che è forte per come la mostri ma che davvero ti lascia lì a leggerla con sempre maggiore curiosita per capire, fino a che punto arrivi.
Il comportamento di lei mi ha lasciato da un lato stupito perché vedere un simile spettacolo darebbe noia a chiunque e invece lei sembra non fare una piega e lascia di merda pure il killer.
Poi va be la scena di loro due che vanno a letto insieme ho detto va be dai ci staaa sindrome di Stoccolma is coming ma il momento finale cosa cavolo ho letto?????? Sono rimasto non di merda di più!!! Che poi quel bischero è stato un errore perché siamo fratelli ehm amico ma dirlo qualche ora prima no?!
Non vedo l'ora di leggere il prossimo sappi che ti vengo a cercare un giorno per sti traumii

Recensore Master
02/02/20, ore 18:51
Cap. 7:

IO NON ERO PRONTA PER QUESTO.
Non lo so quanto questa recensione sarà delirante, ma davvero, un colpo di scena dopo l'altro, ho provato un sacco di emozioni con questo capitolo. Emotivamente parlando è stato tutto una mazzata, dall'inizio alla fine. 
E nonostante ciò è sicuramente stato il mio capitolo preferito fino ad ora. 
E tu Francesca, quando pubblicherai un libro sarò lieta di comprarlo perché sei troppo brava, non lo dico per leccarti il di dietro, lo sai quanto mi piaci come autrice da quando ho scoperto le tue storie. Non so neanche dove partire, credo che inoltre citerò alcune frasi che mi sono piaciute un sacco, quindi perdonami in anticipo se leggerai una recensione poco lucida da parte mia (m'impegnerò ad essere decente!). 
Comunque, parto con Bonnie, devo ammettere che il suo personaggio secondo me è inquietante quasi quanto Oystein, e lo dico perché in questo capitolo si sente l'apice dei suoi sentimenti (MALATISSIMI) verso il suo carnefice (E NON SOLO, ci arriverò dopo), ed è tutto Creepy as fuck. 
Ti giuro, ho odiato tantissimo Oystein in questo capitolo, è veramente il villain più sadico e spaventoso che tu abbia mai scritto, il momento in cui fa veramente vedere a Bonnie come ha ucciso una sua vittima è stato davvero disturbante, ho sentito un senso di nausea e disgusto durante quella scena. E mi sono sentita malissimo per quella vittima, uccisa nella maniera più atroce, e ti voglio riportare una frase che mi ha fatto venire i brividi:

"Non che sia semplice capire quand'è viva e quando non lo è, dal momento che è immobile anche mentre viene vivisezionata."

Mi sono sentita malissimo, mamma mia. Con questo capitolo mi hai proprio devastata, c'è poco da fare. Nonostante quella visione macabra Bonnie non si allontana affatto emotivamente da quel mostro di Oystein, ANZI, prova una forte empatia che nemmeno lei inizialmente non si riesce spiegare. 
E ho percepito in maniera molto forte questa sensazione durante questo capitolo, quando Bonnie inizia a provare una sorta di compassione verso Oystein mi sono sentita male perché in effetti i suoi pensieri non sono poi "così sbagliati", nel senso che è vero che Oystein, per essere così disturbato deve aver vissuto qualcosa di atroce in passato. E la lingua mozzata mostra solo un scorcio della verità. 
Inoltre Bonnie sembra provare sempre di più un qualcosa di malato verso questo disturbante personaggio, il fatto che lei si senta "capita" solo da Oystein la dice lunga, mostra quanto anche lei abbia "qualcosa che non va" dentro di sé, e forse il fatto di non ricordarsi assolutamente nulla del suo passato è la chiave per scoprire il motivo. 
La parte dove fai capire che Bonnie e Oystein hanno avuto un rapporto sessuale dopo è stato disturbante in una maniera assurda, mi sono sentita scioccata per tutto il tempo, Bonnie mi spaventa quanto Oystein, dico davvero, e questo perché lei stessa capisce che quello che è appena successo è sbagliato, una cosa che mi fa adorare il tuo modo di scrivere è l'importanza che dai all'introspezione dei tuoi personaggi. Infatti tutto sembra avere un "senso" anche se poi questa vita... UN SENSO NON CE L'HA (Vasco Rossi cit. Non farci caso, ormai ho preso la via della follia). 
Comunque, ammetto che io sono stata una di quelle che ha pensato alla parentela solo al primo capitolo grazie alle tue note finali dove sottolineavi che non dovevamo shippare assolutamente questa coppia, poi questo sospetto l'ho totalmente rimosso, e ora ci sbatti in faccia la verità in maniera davvero sadica e perversa. 
CIOE', OYSTEIN DOPO AVER AVUTO UN RAPPORTO CON BONNIE AMMETTE CHE LEI IN REALTA' E' SUA SORELLA?

Io vado direttamente all'inferno, non credo di essere psicologicamente pronta alla fine di questa storia. 
Sei fuori di testa, ma le tue storie mi fanno volare. 

Alla prossima. 
Scusa per il delirio. Sto ancora male. 

Shakana

Recensore Master
02/02/20, ore 16:29
Cap. 7:

😲 Posso cominciare una recensione così? No perché diciamo che è l'esatta espressione alla fine della lettura di questo capitolo.
Allora...partendo dal presupposto che io non li ho mai shippati insieme, sempre perché credevo che prima o poi Bonnie sarebbe crepata male, come qualche mia vecchia conoscenza con il cuore strappato dal petto.
Diciamo che il mio interesse era verso il passato di Oystein, anche se a questo punto Bonnie c'è dentro fino al collo.
Ma porca miseria (posso imprecare? shhh...lo faccio sotto voce)
Ma com'è possibile che lei non si ricordi un cavolo di niente?!? Ho capito che erano bambini, ho capito pure che hanno avuto un'infanzia travagliata, ma lei sembra aver fatto tabula rasa di tutto!
A questo punto mi sorge il dubbio che se andiamo a raschiare il fondo c'è anche molto peggio.
Che lei si sentisse in qualche modo legata a doppio filo con lui si era capito già diversi capitoli fa. Che ci fosse una malsana attrazione, da parte della ragazza pure, ma lui però...lo sapeva! Lo ha sempre saputo, e quindi avrebbe dovuto fermarsi prima.
C'è qualcosa di profondamente distorto nella mente di Oystein, e questo era abbastanza palese, intendiamoci. Uno che cerca la sorella scomparsa e ammazza ragazze per 5 anni di fila non è che sia troppo sano di mente. Quello che mi chiedo adesso però...è come abbia fatto Bonnie a cancellare quella parte della sua vita.
Se c'è un trauma alla base che le impedisce di ricordare.
Non è neppure 'normale' il fatto che lei guardi in modo così vorace ed interessato l'omicidio di una coetanea con quel modus operandi poi...
Insomma, sembra che le similitudini tra i due stiano emergendo in maniera inquietante. Con lui Bonnie non si sente più fuori dal mondo, non si sente più 'diversa' tra coetanei con i quali dovrebbe interagire in modo semplice e del tutto normale.
Non è più solo la classica dipendenza che spesso si crea tra vittima e carnefice, qui entra in gioco il legame di sangue di fratellanza che accomuna due menti che hanno da sempre viaggiato su binari fuori dalla normalità.
Molti gli interrogativi ancora da scoprire. Certo è che la bomba, grossa, è stata sganciata. E adesso mi aspetto di vederne delle belle. A volte bisognerebbe ascoltare quella vocina nella testa che ti dice che stai facendo una stronzata. Quel senso di disagio e di malessere che suonano come un maledetto campanello d'allarme che anticipa il baratro nel quale stai per finire, e dal quale ne uscirai non con le ossa a pezzi, bensì con la mente ed il cuore completamente sbriciolati.
Capitolo bomba, per una storia che sale d'intensità man mano che si va avanti. Semplicemente fantastica! Descrizioni e scene top! Sento ancora il rumore delle mani di Oystein che scavano, strappano e rompono ossa...
A presto mia cara...vado un attimo a riprendermi. Noi ci risentiamo presto dalle parti delle drabble. Ciaooo

Recensore Master
02/02/20, ore 10:08
Cap. 7:

AAAAAH.
E niente, a questo punto è doveroso partire dalla fine. Anzitutto sono tristissima anche io che la storia sia quasi giunta alla fine, sappilo 😭
E poi io non avrei Mai, MAI pensato che Oystein e Bonnie fossero fratelli, mai. Questo in alcun modo intacca la mia ship, dal momento che sono abituata a shippare persone nelle situazioni più disparate, però sono proprio sconvolta perché non ci sarei mai arrivata. Sappi che il loro momento di dolcezza (che non ho trovato affatto melenso) mi è piaciuto un sacco. Oramai Bonnie ha stabilito con Oystein un rapporto di empatia, lo comprende e le fa male vederlo in queste condizioni. Rimane stupita da sé stessa quando si rende conto che forse, in un certo senso, sta iniziando a privare qualcosa per lui, che quella vicinanza non le dà fastidio, tutt'altro. Magnifica tutta la scena di lei che guarda il video, ma le scene splatter sono un po' la tua specialità e sapevo mi sarebbe piaciuta. Agghiacciante e dettagliata come volevo che fosse. Poi mi è piaciuto che Bonnie non riuscisse a staccare gli occhi dalla schermo, così come non riuscisse a dispiacersi. Non ha avuto l'ipocrisia di dire "però provo dispiacere". Quasi come se non fosse umana. E invece, al contrario, Bonnie tira fuori la parte più umana di Oystein. Che dire, mi hai sorpresa tantissimo. Ora voglio leggere della reazione Di Bonnie.
Complimenti, a presto 💖


Nao

Recensore Master
01/02/20, ore 15:49
Cap. 3:

Ciao e scusa il ritardo. Probabilmente sara' il caso di rimandare I prossimi scambi a periodo piu' liberi pure per me.
Inizio subito col dire che sviste non mi pare proprio di averle notate, anzi.
E' Vero, e' ancora un capitolo di transizione, con pochi avvenimenti...a direi carico di informazioni e scoperte interessanti, per quanto poche ease possano sembrare.
Li per li mi sono domandata se la bambina bionda (e credo malata o comunque sia non sanissima) dell'inizio del capitolo sia reale oppure no. Se sia un'altra vittima dello psicopatico o solo uno spettrale ricordo. In seguito infatti ci parli di vittime bionde, bambine... Una compagnia di sventura di Bonnie? Perche' del passato di questa ragazza, o meglio di come si sia procurata la cicatrice, si sa ancora poco. E quel poco che ci hai svelato in piu' oggi, oltre ad essere agghiacciante fa comunque riflettere. Ho sempre avuto l'impressione che il villain fosse un'altra vittima, qualcuno magari che e' rimasto muto a seguito di qualche trauma/tortura che forse anche Bonnie poteva aver in parte subito in passato. Qui, pero', sembra aver confermato di essere il carnefice. Solo, boh, mi pare troppi giovane per esserlo. Magari ho fatto male I conti. Ma se ha pochi Anni piu' di Bonnie e lei e' stata vittima da bambina... Insomma puo' in ragazzino essere un assassino seriale con un minimo di nozioni mediche? X non parlare del fatto che non si e' fatto acciuffare. Questo almeno credo di aver capito. O si tratta di un genio del male, ma neppure heinstein era cosi' dotato da piccolo (Nel suo Campo intendo) oppure io proprio non ho capito l'eta' del villain, e ci puo' stare.
Continua poi la lotta di Bonnie col silenzio distorto che la avvolge e la disturba. Felice pero' che la ragazza non so abbatta e tenti comunque di trovare sempre un modo per sopravvivere. Chissa' che prima o poi ci riesca.
Ottimo capitolo Insomma. Alla prossima :)

Recensore Master
31/01/20, ore 16:23
Cap. 7:

Alla faccia del rapporto malato! Questo è...è...beh, non me lo aspettavo proprio. Che fossero entrambi dei fuori di testa però l'avevo capito da un pezzo. Già lui, che per trovare lei ha trascorso anni ad ammazzare ragazze innocenti, come una sorta di novello Jack lo Squartatore. Ma dico io, che bisogno c'era di farlo? E di farlo in quella maniera atroce, poi, manco stesse macellando degli animali. E a completare questo bel quadretto, c'è lei, che invece di starsene a casa a farsi i razzi suoi, si è messa a cercare il suo rapitore. E oggi ci ha dato un altro bell'esempio di follia pura. Devo dirlo, non prevedo nulla di buono per questi due. Spero solo che non ci vada di mezzo qualche altro innocente.

Al prossimo capitolo!

Recensore Master
31/01/20, ore 11:43
Cap. 1:

Ciao ^^
Questo inizio è molto intrigante. Conosciamo la protagonista, Bonnie, una ragazza balbuziente che ama disegnare e odia il caos cittadino. Si entra subito nel vivo della vicenda, vedendo il sequestratore tra gli alberi che si avvicina a lei. Bonnie dice di aver visto molti film horror e quindi sa come vanno certe cose, ma secondo me ha capito solo che non ci si deve dividere XD Cioè, io se vedessi degli occhi che mi fissano, scapperei via subito (sono abbastanza fifona, ma quello sarebbe anche istinto di sopravvivenza XD) e, in ogni caso, cercherei di girare a largo di tizi inquietanti...
Comunque adesso lei è intrappolato in questa stanza con il suo rapitore muto che però conosce il suo nome. Sarà un suo stalker? Teoria molto banale, lo so ^^" Magari ha a che fare con la balbuzie di Bonnie, elemento che hai detto sarà importante per la storia... Suppongo che lo scoprirò solo continuando a leggere ^^
Mi fa piacere che tu abbia scelto un assassino che non ha un aspetto grottesco. Proprio come hai fatto notare tu, spesso accade proprio il contrario e, soprattutto nel caso di maniaci, avere un aspetto intrigante è loro di grande aiuto, vedi Ted Bundy.
È stata una lettura molto interessante e spero di poter continuare presto a leggere questa storia ^^
Baci, pampa

Recensore Master
29/01/20, ore 22:06
Cap. 6:

Cara fumoemiele,
Ok, non so da dove cominciare: e questo è un bene, senz’altro. Adesso sparerò una marea di ipotesi, tesi e considerazioni di cui una buona metà saranno sconclusionate. Anzitutto, Bonnie è davvero ancora sotto gli effetti dei disturbi che seguono a un trauma. Il mutismo, la percezione che tutto quello che le è capitato è accaduto per un motivo preciso che le viene tenuto nascosto, la necessità di sapere e questo senso di invincibilità su cui insisti dimostrano come la ragazza stia cercando un modo per emergere dall’incubo in cui è precipitata. Credo che lo stia facendo replicando ciò che le è successo, ma mantenendo il controllo della situazione: ecco perché cerca volontariamente Oystein, ecco perché si lascia riportare in quella casa. Crede che facendolo di sua spontanea volontà potrà capire e uscire non da preda. Ecco un altro elemento che mi ha incuriosita e che, conoscendoti, non è casuale. Ora, Bonnie sa benissimo che Oystein è l’assassino delle farfalle e anche se non ricorda con precisione quello che è successo sa che è stata abusata da lui (che si divertiva pure con le vittime, alè). Ora, questo fatto viene totalmente taciuto. Viene mescolato in un più generico “mi ha fatto del male” che arriva persino a sfociare nella pietà allorquando (com’è uscito ‘sto allorquando? Vabbè, lo lascio) lei ribatte quasi da fidanzatina piccata all’orribile compleanno e se ne pente perché lui si sarà sbattuto.

La necessità di essere padrona di se stessa e dei propri ricordi, la consapevolezza che lui sa il motivo per cui lei ha sofferto e la scioccante consapevolezza di essere non simile alla donna che ha generato l’impulso a uccidere, ma di essere proprio quella donna, sono il motivo per cui Bonnie soprassiede a tutto ciò. Assieme alla sindrome di Stoccolma e a qualche disturbo post traumatico. Tra i milioni di domande che mi ronzano in testa vince una, in particolare: ma chi ha tagliato la lingua a Oystein e questa Bonnie bambina… era innocente oppure no? Se fossero sempre stati due pazzi? In trip totale e mezza distrutta dopo una giornata folle, ti abbraccio e ti faccio come sempre mille complimenti per questa storia bellissima.
Con una frase finale inquietante, ma bellissima <3
Shilyss :)

Recensore Master
28/01/20, ore 00:07
Cap. 6:

Ciao cara Francesca! ♥
Eccomi qui, sono contenta di essermi messa in pari con la lettura di questa long che devo dire, mi sta piacendo un sacco, come d'altronde mi hanno appassionato anche le tue storie precedenti. 

"Ho ucciso tutte quelle ragazze perché cercavo te e non sapevo dove fossi finita. Dovevo togliere tutte le bionde sulla mia strada dalla vista, in modo da restringere il cerchio."

Questa frase mi ha fatto sputare un polmone XD. 
Ho voluto riportare questa citazione perché il personaggio di Oystein è dannatamente spaventoso, e lo si nota soprattutto in questi ultimi due capitoli dove insieme a Bonnie stiamo scoprendo la verità. 
Io sono una di quelle lettrici che non azzecca mai con le proprie teorie, quindi ora non saprei che cosa hai in mente, però come dici tu stessa nelle note mi immagino tanto sangue e violenza nel prossimo capitolo, e ho sinceramente paura di ciò che Bonnie dovrà vedere con i propri occhi. 
La sua psicologia non è facile da comprendere a primo impatto, lei è stata vittima di un trauma ed è normale che lei reagisca con l'assoluto mutismo a casa con i suoi, è come se non si sentisse più a suo agio nella sua vita, è come se le fosse scattato qualcosa dentro la mente da quando è stata rapita da Oystein, ed è per questo che non si dà pace e cerca con tanto vigore la verità. 
Il fatto di non essere stata uccisa dal suo rapitore le fa capire che c'è un un motivo preciso dietro, e infatti, quando lei stessa va alla ricerca del proprio aguzzino lui sembra avere una reazione soddisfatta, come se lui sapesse già che Bonnie l'avrebbe cercato. 
E il fatto che si scopra che Bonnie è stata adottata non mi stupisce più di tanto, nei capitoli precedenti si era capito che la sua infanzia fosse strettamente collegata con Oystein (infatti penso che la bambina fantasma sia lei da piccola), ed io all'inizio credevo che anche quest'ultimo fosse una "vittima", ma alla fine si rivela un sadico serial killer come ci hai presentato sin dall'inizio, e mi ha fatto ridere le sue risposte a Bonnie, quando raccontava ciò che aveva fatto per trovarla. Questo capitolo è stato importante perché ci sono delle forti rivelazioni, come sempre mi è piaciuto un sacco, ma ormai lo sai, quanto apprezzo le tue storie, sono stanca di farti i complimenti da ora in poi le mie recensioni saranno solo mezzi deliri XD. Perdonami, se puoi!

A prestissimo cara!
Shakana

Recensore Master
27/01/20, ore 16:45
Cap. 6:

Siccome fare ipotesi è congetture pare non sia la cosa che mi riesce meglio...stavolta non ci provo nemmeno 😄
E non perché non voglia farlo o perché la storia non mi intrighi...anzi è esattamente l'opposto.
Stavolta voglio godermela, voglio lasciarmi sorprendere, sbalordire e restare di stucco dicendo "ok, non avevo capito un caxxx"
Il fatto che i genitori di Bonnie nascondessero qualcosa l'avevo intuito da tanti piccoli particolari, come se il loro ruolo lo vivessero più come un dovere, invece che una cosa fatta con amore e per amore.
Penso che il malessere e il disagio che Bonnie vive è dovuto anche a questo, il cervello archivia ma non cancella, è come se facesse cadere una coltre di nebbia sui ricordi che non vogliamo tornino alla memoria. Poi arriva qualcuno...che comincia a grattare su quei ricordi, e la crosta superficiale si sfalda facendo riaffiorare un disagio che neppure sapevamo di provare. Parlo in generale...ma il riferimento è chiaramente per Bonnie.
Non avrebbe mai cercato di rivedere Oystein ad ogni costo se dentro di sé non avesse in qualche modo capito che lui sapeva qualcosa del suo passato che faceva fatica a ricordare. Magari voleva addirittura che fossi lui stesso a svelargli quel dubbio, quel tarlo che si era insinuato nella sua testa e che lei aveva cercato di scacciare come una zanzara fastidiosa. Troppo poco il tempo che hanno trascorso insieme all'orfanotrofio perché Bonnie si ricordi di lui? Oppure lo ha dimenticato per ben altri motivi...
Lei è andata via dopo pochi mesi, e lui è rimasto lì a marcire. Perché marcire? Cosa gli anno fatto, come ha vissuto lì dentro?
Se in qualche modo Bonnie ne è coinvolta o è la causa scatenante di quel astio che si percepisce nelle sue parole non mi è chiaro. Se sia una sorta di vendetta la sua, una gelosia o senso di riscatto per qualcosa che desiderava avere ma che non ha mai avuto.
Le informazioni che ci fornisci in questo capitolo sono importanti, fondamentali direi, ed io penso che davvero la salvezza per questa ragazza sia rappresentata da questo assurdo individuo. Che sia folle di suo, oppure il prodotto di una società marcia dalle fondamenta, credo sia l'unico in grado di chiudere i conti con il passato di Bonnie. Se il risultato finale sarà piacevole o meno, lo lascio decidere alle tue abili mani che donano suspense e brividi qualunque cosa tocchino.
Alla prossima (non vedo l'ora)

Nuovo recensore
27/01/20, ore 11:10
Cap. 6:

Ciao :)
beh si direi che finalmente ci prepari alla parte veramente horror, quella che tutti stavamo aspettando.
Agganciandomi all'ultima recensione, quella neutra, in cui criticavo alcune frasi troppo contorte: in questo capitolo dai prova di poter usare frasi ricche di sfumature e metafore, ma senza arrivare a frasi di difficile comprensione. Quando si usa uno stile molto elaborato, bisogna stare attenti. Qui le frasi funzionano.
Poi finalmente stiamo capendo l'origine di tutto, ed è fantastico perché capiamo che c'è una ragione al rapimento.
Oysten mi sembra proprio ossessionato da lei, e sembra più lui avere una sorta di sindrome di Stoccolma; questo perchè, anche se è un rapitore e un assassino, lo percepisco come una persona che ha sofferto e che si è autoinflitto più dolore ancora cercando Bonnie (che forse è la causa inconsapevole dei suoi problemi).
Unico appunto: verso metà testo hai scritto "Le macchine camminano", però non credo sia il verbo più appropriato. Meglio corrono, sfrecciano, pensaci su

Recensore Master
26/01/20, ore 17:10
Cap. 2:

Avevo letto il primo capitolo per la recensione critica, che come ricordi non mi era stata facile. Qui non sono obbligata a spigolare su eventuali errori (che non ci sono) e ti dirò che l'unica cosa che proprio non mi piace è sempre la stessa, l'impaginazione al centro che da cellulare mi sborda un po' da entrambi i lati.

Tutto il resto è affascinante. Sia dal punto della descrizione della paura che avvolge Bonnie come un sudario, sia quella del tempo immobile, sia quella dei pensieri ossessivi che oscillano dal rabbioso al disperato. Mi piacciono molto le storie introspettive che vanno a fondo nei pensieri dei protagonisti, e qui ci offri uno spaccato della mente della ragazza. Comprendo il suo ateismo e la stimo istintivamente per non essere ricorsa a inutili preghiere, tra l'altro. Alla fine, hai ragione a dire che non è una ragazza comune, nè che possa definirsi un clichè. Tra l'altro devo farti un plauso per la scelta di un personaggio balbuziente. Non è affatto facile da rendere. Con anche un villain muto la storia ha un titolo perfetto, ed è ovviamente votata a lunghe introspezioni, perchè risulterebbe impossibile creare dei dialoghi veri e propri nel rapporto vittima-carnefice... E questo ti mette molte difficoltà in più per la caratterizzazione di entrambi. Una bella sfida!

Il tuo cattivo, al momento, sembra non esserlo fino in fondo. Ha qualcosa da dimostrare, qualcosa da mostrare a Bonnie, e vuole che sia lei a capirlo in prima persona. Forse fa parte della sua tortura, o forse c'è un lungo conto in sospeso con lei o la sua famiglia. Magari entrambi.

Il tuo stile, come già ho avuto occasione di dirti, è pulito e asciutto. Non c'è mai una parola di troppo, non ti sdilinqui in descrizioni infinite, non hai nulla di lezioso. Descrivi una realtà cruda e dura, e per questo hai bisogno di un linguaggio netto, preciso, senza inutili fronzoli.

Chiaramente, sono molto curiosa di vedere come proseguirà. A presto!!!

Recensore Master
25/01/20, ore 11:40
Cap. 1:

Ciao!
Di solito, per gli scambi con autori che non ho mai avuto occasione di conoscere, tendo a preferire leggere dapprima delle one-shot, per farmi un'idea dell'autore (e per lasciare un parere un minimo più sensato a una storia conclusa, invece di rischiare di passare dal primo capitolo di una stori che magari non continuerò mai). In questo caso, però, dato che avevi espresso una preferenza, ho provato comunque ad aprire questa storia giusto per farmi un'idea... e niente, mi sono ritrovata in fondo al capitolo senza quasi accorgermene.
Ho apprezzato davvero moltissimo il modo in cui ci hai introdotto in questa storia; hai uno stile pulito e curato, molto preciso, e trovo che tu abbia gestito la narrazione al presente in maniera ottimale: è una scelta che a volte sfugge un po' di mano, e rischia di banalizzare e appiattire la narrazione, ma tu l'hai resa, a mio parere, un punto di forza, perché contribuisce a rendere un senso di sospensione, di costante attenzione a tutto ciò che sta accadendo, di vigile attesa che qualche cosa accada.
Mi piace molto anche la tua protagonista: non la conosciamo ancora bene, chiaramente, ma si è già presentata in maniera piuttosto netta, evidenziando le sue peculiarità e la complessità che si porta dietro. Hai lasciato degli indizi molto sottili su un passato difficile e ancora non del tutto chiarito, un passato che Bonnie stessa sembrerebbe non ricordare, o non riuscire a far del tutto emergere, e la cosa mi intriga molto. Soprattutto se rapportata a questo rapimento, che mi dà tutta l'idea che Bonnie non sia una vittima casuale: sia per il senso di deja-vu che prova dinnanzi al suo rapitore, sia perché quella felpa rovinata a scoprire le cicatrici mi fa pensare proprio al volersi accertare che lei sia davvero la persona che l'uomo stava cercando.
Mi rassicura molto sapere di non dover temere alcuna ship fra i due, perché confesso che è una dinamica che raramente mi convince (anche se chiaramente tutto dipende da come viene costruita la situazione).
Mi hai decisamente lasciato con la voglia di proseguire nella lettura il che, per un capitolo d'apertura, direi che è ottimo.
L'unica cosa che non mi ha convinto (ma si tratta di un dettaglio tecnico, che niente ha a che vedere con la stesura della storia) è l'impaginazione, perché leggendo da mobile il testo non si adatta allo schermo, e dover fare avanti e indietro per ogni riga è un po' fastidioso. Ma insomma, per il resto la storia mi è piaciuta davvero tanto: hai costruito uno scenario molto credibile, con la giusta dose di inquietudine e la consapevolezza che ci sono tanti elementi ancora da scoprire, brava davvero!
A presto!

Recensore Master
24/01/20, ore 10:52
Cap. 6:

Eccomi per leggere questo nuovo capitolo. Devo dirtelo ho letto varie storie tue con personaggi femminili che, piano piano, sprofondano nella passione per il bad boy di turno ma devo dirtelo in questa ti sei superata.
La lenta discesa verso la passione per il suo ex sequestratore qua è mostrata in una maniera perfetta. La paranoia, la paura che tutti le mentano e il non fidarsi di nessuno condida con la voglia di non collaborare rappresentano appieno credo lo scendere di Bonnie verso la voglia della verita che troviamo alla fine di questo capitolo e che ti lascia non solo confuso ma anche basito. E l'ultima domanda ecco che apre un'altra forse possibile passione? Non vedo l'ora di scoprirlo.
Comunque cazzo anche lui non aveva altri modi per trovarla anziche accoppare gente a caso???
Ciaoo alla prossima.

Recensore Veterano
24/01/20, ore 00:46
Cap. 2:

Ciao mia adorata!
Ecco che finalmente trovo un po’ di tempo per tornare finalmente da te e continuare questa bellissima long.
Devo ammettere che sei riuscita a farmi provare un senso di ansia per tutto il capitolo, soprattutto perché sto scrivendo questa recensione in cucina dove ho un grande orologio che ticchetta ad ogni secondo che passa; puoi ben immaginare come siano messi i miei nervi in questo momento.
Penso che sia davvero difficile non empatizzare con Bonnie e chiedere come ci si potrebbe sentire nella sua situazione. Posso solo immaginare la paura con la quale sta convivendo, il non sapere dove si trova e che cosa quel maniaco vuole da lei. Immagino che la sua mente possa ipotizzare gli scenari più nefasti possibili per il suo futuro, ma anche chiedersi se la sua famiglia sia preoccupata per lei, se si sono accorti della sua mancanza e se la stanno cercando. Penso che se mi trovassi in una situazione simile, penserei molto ai miei genitori e penso che mi sentirei morire dentro al pensiero di dargli una preoccupazione e un doloro così grande.
Ovviamente, accanto ai tanti pensieri, Bonnie inizia ad avere anche delle urgenze fisiologiche, come il bere e l’andare in bagno. Per un secondo ho immaginato che avrebbe dovuto davvero fare i suoi bisogni in un angolino, ma, fortunatamente, il maniaco l’ha accompagnata in bagno. Penso che anch’io, come lei, vedendo finalmente una finestra, avrei provato ad affacciarmi per vedere se potevo utilizzarla come via di fuga o almeno capire dove mi trovavo. Naturalmente il maniaco entra in bagno mentre lei è ancora arrampicata sopra il wc e tra i due inizia un piccolo scontro che porta Bonnie a farsi seriamente male al braccio.
Qui sono rimasta per una seconda volta piacevolmente convinta perché non immaginavo che il maniaco, accorgendosi che la ragazza si è fatta male, cerca di aiutarla con ghiaccio, bende e medicinali. Sembra anche che i due abbiano finalmente un momento di dialogo – se così si può chiamare una conversazione per metà verbale e per metà scritta – ma ovviamente si tratta di un momento fugace e, dopo poco, Bonnie si ritrova nuovamente da sola in quella sorta di gabbia.
Mi è piaciuta molto la parte finale quando la ragazza si accorge del crocifisso e ci porta tutte le ragioni che la portano a dire che Dio non esiste. Devo ammettere che l’ho trovato molto interessanti, ma i miei pensieri in materia me li lascio per una nostra conversazione privata, perché aprirebbe mille file e parentesi diverse che sarebbe troppo complicata per leggerlo qui.
Sono certa che la balbuzia di Bonnie sia stata causata da qualcosa che è avvenuto in passato e che lei certamente non ricorda, ma sono anche piuttosto certa che il maniaco ne sa qualcosa.
Ovviamente dopo questo secondo capitolo sono sempre più curiosa di scoprire che cosa lui voglia da lei e il perché di questa cicatrice che ha sulla schiena – non so perché, ma visto come ne hai accennato in questi due capitoli, penso sia un elemento abbastanza importante.
Mi sembra quasi scontato dirti che il capitolo è scritto benissimo e che, ancora una volta, sei riuscita a trasmettere nel lettore tutto l’amore che tu hai per la scrittura. Non lasciare mai che nessuno soffochi questo tuo amore perché sarebbe davvero un peccato nei tuoi confronti, perché perderesti qualcosa che ami e in cui riesci benissimo, e noi lettori, che perderemmo un’autrice che ha davvero tante cose da dire in questo campo.
Continua a scrivere che io sarò qui a leggere.
Alla prossima mia cara,
Jodie