Recensioni per
Una rosa nera e una rosa
di kiara 69
Buongiorno Kiata, anche se in ritardo ho letto il capitolo. |
Ciao Kiara. Ti ringrazio molto per avermi citata in questo viaggio che abbiamo fatto insieme, scambiando ogni volta opinioni. In quest'ultimo capitolo Rosalie, dopo tanta sofferenza, alla fine ritrova la pace. Ho riflettuto riguardo l'espressione emblematica: "la storia non insegna agli uomini." Mi è piaciuta molto la frase nel finale riguardante la morte, i giusti e i malvagi. Sono rimasta colpita nell'aver letto che abbia inserito parole dell'album. Grazie di questa bella avventura, con protagonista in particolar modo Rosalie. Un caro saluto. |
E così, siamo arrivati alla fine: e davvero Rosalie si merita, dunque, l'appellativo di sopravvissuta. Per anni non ho amato questo personaggio, e mai avrei pensato che qualcuno potesse scegliere lei come protagonista di un racconto: il male fa notizia, il bene no; di solito non si dice che fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce? E invece: eccola, meritatamente, protagonista. |
Rosalie, come ogni persona giusta, ha ricevuto il bene che aveva seminato, assistendo alla caduta di molti cattivi; l'unica nota dolorosa è stata la morte di Oscar ed André. |
Finale struggente, hai scelto con cura le parole per concludere questa long così coinvolgente e veritiera. Spero che tornerai presto per allietarci con i tuoi scritti pieni di pathos. |
Ed eccoti Kiara a regalarci il finale di questa storia, che è stata un viaggio condotto per far conoscere un po’ meglio alcuni personaggi minori, i quali però hanno animato con le loro vicende il mondo di L.O., trovando ognuno il proprio posto che ha arricchito ulteriormente il racconto principale. |
La Polignac è una creatura malvagia che non merita il nome di madre. |
Che brutto destino quello di Charlotte... |
Bello veramente questo capitolo. Il punto di vista di Rosalie nei confronti delle sue sorelle. Una biologica l'altra quella con cui ha passato l'infanzia. Devastante per Rosalie sapere che nulla avrebbe potuto fare per Charlotte, vittima sacrificale di una madre senza cuore, e neppure nulla per Jeanne vittima di sé stessa. Ma non giudica Rosalie. Per entrambe prova un grande affetto. Così con agrodolce nostalgia si augura che Jeanne possa trovare pace tra le braccia di Nicole, in un luogo dove le rose non sono nere e le stelle portano fortuna. Chapeau. |
Ciao Kiara. Grazie, come sempre, per ringraziare chi commenta. In questo capitolo è trattato il doloroso destino sia di Charlotte e che di Jeanne. Riguardo la prima è accennato, mentre per la seconda ripercorriamo gli eventi che conosciamo, fino alla sua sua triste fine, essendo importante in questa tua storia. Mi è piaciuta l'espressione: "madre, aiutatemi voi, in questo difficile momento." Due grandi sofferenze per Rosalie, nonostante i diversi rapporti. Chissà come finirà la tua storia, cosa scriverai nell'ultimo capitolo. Ho visto che hai pubblicato una one shot collegata a questo scritto e sarò curiosa di leggere. A presto. Un caro saluto. |
Ciao Kiara ecco che ci stiamo approssimando alla fine, ed in questo passaggio, uno fra quelli che ho preferito, hai messo a confronto queste sorelle dipingendone un affresco che ce le ha fatte percepire in tutti i loro drammi. |
Povera Jeanne, in fondo era una vittima! Ha cercato la via d'uscita sbagliata, ma in quel mondo di vittime e carnefici non aveva altra scelta. |
Bello questo capitolo! |
Cara Kiara, comincio a recensire, disordinata come sono, dopo aver fatto una scorpacciata cumulativa delle precedenti puntate della tua storia. Ora metto un po' nero su bianco le mie impressioni. Per prima cosa, è interessante che tu abbia scelto di sviluppare il rapporto dicotomico fra Jeanne e Rosalie, cosa che non ho visto spesso nelle FF. E se ci facciamo caso, il più trascurato dei rapporti nell'anime e nel manga è proprio quello tra fratelli/ sorelle: Oscar non ha rapporti con le sorelle, Andrè è figlio unico(o comunque a Palazzo Jarjayes arriva da solo); Fersen una sorella ce l'ha, ma compare solo nem manga, Maria Antonietta ha uno sfracello di fratelli e sorelle, ma sparsi per l'Europa e comunque nelle sue memorie Madame Campan, che visse per anni accanto alla Regina e ne ascoltò la voce e le confidenze, non ci lascia un lusinghiero ricordo del clima familiare di Schömbrunn; e dall'anime è eliminata anche la sorella di Luigi XVI, Madame Elisabeth, che fu molto vicina a Maria Antonoetta e ne condivide la prigionia e la fine iniqua. Quindi mi piace il tuo focalizzarti su Rosalie e Jeanne, la sola coppia di sorelle dell'anime, insieme a Rosalie e Charlotte : coppie speculari, le prime sorelle per parte di padre, le seconde per parte di madre. Poi è interessante che tu, del rapporto fra Oscar e Rosalie colga la sproporzione, il fatto che, al di là del fatto che Pscar sia una donna, la incolmabile distanza fra le due è dovuta non solo alla differenza di età (otto anni nella adolescenza/prima giovinezza sono tanti), ma al senso di infinita superiorità che Oscar trasmette alla sua pupilla, una sensazione che si affievolirà negli anni, dato che poi sarà Rosalie a soccorrere Oscar, ferita durante la caccia al cavaliere nero...e sarà lei a occuparsi di Oscar nei suoi ahimé ultimi momenti terreni... un personaggio quello di Rosalie cui tu dai il giusto rilievo... ora completo la lettura. A presto e grazie, d. |
Ciao Kiara. Mi fa piacere trovarti con un nuovo capitolo di questa tua storia. Ormai siamo giunti quasi alla fine, un bel viaggio che abbiamo fatto insieme. Rosalie scopre un tassello fondamentale della sua vita e, nonostante la sua sofferenza, alla fine fa la scelta giusta. Non macchia la sua anima pura con il sangue della vendetta. Per fortuna c'è André accanto alla ragazza e soprattutto Oscar, che emerge nella sua statura morale ancora di più in quanto di terribile stava per accadere con la Polignac. Forse nel prossimo capitolo troveremo anche Jeanne. A presto. Un caro saluto. |