Recensioni per
in the name of the Black
di Marti Lestrange
Ciò che conta è parlare il latino davanti a dei bambini XD ma tutto puoi, se ti chiami Walburga e tratti i tuoi figli non come tali, ma a metà tra soldati, allievi e in parte burattini. Con uno ci è riuscita, con l'altro no, con l'altro no e si vede anche da questo episodio. |
Tra l'altro ho capito anche io che il parallelismo tra la casa di Sirius e la cella sia stato voluto XD (mi sento un tipo sveglio a volte). Però ecco, il fatto che queste tre storie siano molto simili tra sé, e si facciano l'occhiolino a vicenda, e cambiano solamente i modi di vedere dei vari personaggi fa tanto pensare. Il sangue chiama, per quanto possiamo allontanarcene essere parte di una famiglia di sangue vuol dire anche questo, no? E per un po' tutti loro sono (o sono stati, o si sono sentiti) dei Black. E, in quanto Black, per quanto distanti, "mutatis mutandis" vivono quasi le stesse vite. Caffè e sigaretta, ad esempio, mi riferisco a quello. |
Sente solo freddo perché è... freddo *badum tss* |
Il fatto che tu ci abbia provato è già lodevole di per sé. Nemmeno io sono in grado di provare anche minimamente ad immaginare la violenza, però rimanendo tecnicamente in questa storia c'è molto di "sbagliato", come ad esempio Cygnus che utilizza il termine "Amore", che di per sé fa rima con Walburga che dice "Ora puoi baciarmi" a Orion. In sé e per sé questi termini dovrebbero essere dolci, eppure risultano terribili, da aguzzini, mentre dentro le vittime accresce la sensazione di essere dominati, sensazione che diventa certezza nel momento in cui compaiono, semplicemente. Ecco la paura. Io ci ho visto tutto questo e può essere solo merito tuo e del tuo talento indiscutibile. |
Fiat Lucius! AHAHAHAHAH |
Tu non mi puoi liquidare Bella e Rod in 149 parole, bellissime, eh, un'immagine tenera e romantica e riesco pure a immaginare questi due primogeniti carichi di aspettative dal mondo, impegnati a portare avanti un'eredità più grande di loro in una guerra che sta per inglobarli e stritolarli in un modo che non darà loro scampo. È bella l'idea che ci sia quel rifugio, quel posto dove loro due possono essere solo se stessi e parlare o rimanere in silenzio perché non c'è nessuna regola prestabilita tra loro, nessun copione da seguire e se non hanno voglia di parlare allora anche il silenzio va bene. |
Sono in pari! Assurdo, ero la prima a non crederci! |
Ciao Marti, |
Marti, te lo dico: già la gif mi ha fatto salire l'ansia! |
Ciao Marti, |
Non ci sto credendo che FORSE sono in pari! |
Eccomi qui, ami! |
Ciao Marti, approfitto di un momento di calma (dormono sia il piccolo Grifondoro che il suo papà) per cominciare finalmente la lettura di questa raccolta che stavo già seguendo grazie ai tuoi post su Instagram e Facebook. |
Marti, |
Vorrei dirti che arranco ma non credo che renderebbe l'idea, però ci sono, ami, e devo tornare in pari! |