Recensioni per
Pourquoi est-ce qu'on se déguise?
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 189 recensioni.
Positive : 187
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
11/04/22, ore 21:35

Si sono scoperte le carte, hai ragione: ma credo che, nonostante a vedere messi a nudo i propri sentimenti sia stato André (che qui è una visione), la vera "denudata nell'anima" è stata Oscar, che deve iniziare ad ammettere di provare per André qualcosa di importante.

Recensore Master
11/04/22, ore 18:04

Ciao Dorabella, ti lascio una recensione positiva perché alla fine, dopo aver letto il precedente capitolo e scoperto oramai l'arcano che si celava in questa tuo esperimento di scrittura"che si è avvalso di molteplici innesti letterali e agganci persino cinematografici, ero dunque già preparata ad un epilogo lontano, lontanissimo all' originale. Il capitolo 15 è stato solo un pretesto ma il racconto è assolutamente alternativo sia nella forma che nei contenuti
Ci dici che se ci fosse stato questo "what if" Oscar e André avrebbero reagito diversamente e il loro rapporto si sarebbe trasformato. A me pare che il tutto sia già parecchio ooc e non (solo)per il fatto di questo André, alla ricerca di prostitute o donne che assomigliassero ad Oscar ,neanche (solo) per il fatto di una Oscar curiosa, più che mai " femmina" che cerca alacremente un contatto furtivo nella lettura di un diario non poi così segreto.
No. Sono I dialoghi, sono le descrizioni d' insieme,le inquadrature e i sentimenti vissuti di profonda intimità spirituale. Qui tutto è molto diverso molto molto alternativo.
Le parti iniziali, quelle si, mi sono piaciute in particolare il capitolo dedicato a Charlotte, per il resto sospendo il giudizio, questa storia è bella e accuratissima ma non nello spirito di Lady Oscar anime/ manga
Un caro saluto e in bocca al lupo per i prossimi lavori!
(Recensione modificata il 11/04/2022 - 11:07 pm)

Recensore Veterano
11/04/22, ore 15:49

Carissima Dora,
Dopo l’ultimo aggiornamento, che si interrompeva volutamente sul più bello (quanta suspense!),  ero in trepidante attesa delle successive succose vicende riportate nel diario di Andre’, in primis del colloquio con Madame Tellier.
La maîtresse si rivela essere una donna determinata, spiccia e con un certo senso per gli affari. 
Con Andre’, comunque, si dimostra piuttosto comprensiva (oserei dire quasi affettuosa).
Mi hanno fatto morire gli occhi allarmati di Andre’ alla prospettiva di andare a letto con Madame!
E in questo capitolo scopriamo pure che è lei che inizia Andre’ all’alcol, con i suoi shottini, rimedio per affogare ogni tipo di dispiacere. E che ciucca! Con  “una sbronza scientifica”, attinto dalla Fallaci, mi hai letteralmente steso! Si capisce che tale consolidata tecnica è frutto di esperimenti e verifiche ripetuti. Tra molti anni sarà Alain il compagno di bevute di André!😉
Come è piccolo il mondo: Madame Tellier non è altri che la madre di Jacques. Questo spiega l'insolita confidenza tra la donna e lo stalliere di casa Jarjayes. E Andre’, venuto a conoscenza anche delle sorti della figlia della donna fattasi monaca, non può fare a meno di comprendere che tutti hanno la loro croce, e che, ogni tanto, essere compresi costituisce un piccolo e breve sollievo dal dolore quotidiano. Sublime.
Questa frase è pura poesia: “Se di giorno Oscar in piena luce e lui era l'ombra che teneva dietro ai suoi passi ora, la notte, Oscar era l'ombra fedele che non lo lasciava mai”. Quanta verità nelle tue parole! Così come mi ha colpito la tua considerazione sulle sporadiche relazioni di Andre’ nel corso della sua gioventù. 
La lettura del diario ha impegnato Oscar per ben tre ore. E vuoi che quel fruscio che le era sembrato di sentire fosse proprio Andre’? Dalla parole e dallo sguardo dell’uomo sembrerebbe proprio così (e il finale ce lo conferma)! E che apparizione Andre’ in tenuta da camera (con quel petto ampio scoperto e quella cascata di capelli neri sciolti): da togliere il fiato! Come restare indifferenti?!
Sublime il finale con le riflessioni del Grandier  su Oscar: sul prezioso diario che ha fatto e farà da ponte tra i due (“le parole che non ti ho detto”) e sulla certezza dell’amore della donna per lui, ancora in fase embrionale, ma già esistente (la tua Oscar, cara Dora, è più sveglia di quella dell’anime 😉).
Ho davvero amato questa storia così originale, a tratti avventurosa, a tratti così intimista! L’ho trovato un mix vincente. È un po’ mi dispiace che sia terminata; ma conto già di rileggerti presto con la shot collegata. Sicuramente verremo a conoscenza di altri ricordi e dettagli interessanti grazie al famoso diario! Non vedo l'ora!
E complimentissimi, come sempre, per il tuo stile garbato, spassoso e accattivante!
Un forte abbraccio e buona settimana, 
e grazie di tutto!💓💖💓
la tua Ifigenia

Recensore Master

Ciao Dorabella e scusa per l'enorme ritardo. Complimenti per questo bel capitolo introspettivo che ben spiega le interazioni tra Oscar e André in un periodo molto delicato del loro rapporto. Probabilmente i personaggi sono un pò ooc però credo che sia un escamotage per l'economia della tua storia. Oscar è quasi ipnotizzata dalla lettura del diario di André, ne è rapita, anche perché le fornisce le risposte alle domande che si era posta anni prima. All'epoca credo che neppure lei si spiegasse la propria curiosità sulla vita sessuale di André adesso pare che inizi ad avere degli sprazzi di consapevolezza. Mi ha colpito molto lo stato d'animo di André dopo i rapporti con Françoise: triste e disperato. Il giovane frequenta la ragazza per calmare i propri giovani ormoni ma è divorato dai sensi di colpa nei confronti della ragazza che ama con tutto sé stesso e che non potrà mai avere. Anche secondo me, come per altre lettrici, André non ha mai avuto altre donne, però tu sei riuscita a rendere la cosa verosimile. Complimenti a te e a Galla per i disegni e a presto.

Recensore Junior

Ciao Dorabella, questo capitolo è stato molto toccante per me. Lo so non è buona cosa sbirciare i diari segreti però mi ha fatto riflettere questo atteggiamento. Io ti dico la verità lo avrei fatto se il diario fosse stato di una persona a me particolarmente cara. Non è curiosità semplice ma forse c'è la voglia di entrare nel mondo dell'altro e mi chiedo se anche lei lo stia facendo perché infondo nutre dei sentimenti per lui. Certo se lui la scoprisse poverino, immagino la reazione. Quel fruscio mi ha inquietato. Comunque ho sempre immaginato che André qualche storiella l'abbia avuta, uno perché è bello e le ragazze lo avranno importunato qualche volta e secondo perché viveva nella convinzione di non poterla mai avere e quindi andare con una prostituta pensando fosse lei non è un fatto da escludere e le prostitute non ti chiedevano niente di più che il denaro. Non lo avrei visto per esempio immischiarsi in una storia con una ragazza "normale" inquanto era consapevole di non poterla mai amare. Nonostante tutto mi ha fatto molta tenerezza la sua reazione dopo aver consumato, è simbolo di una grande frustrazione che forse prima o poi lo porterà a non frequentare più nessuna...anche se questa nuova ragazza secondo me porterà delle sorprese.
Grazie e aspetto con ansia il prossimo capitolo.
P.s. scusa l'ignoranza ma non ho capito chi è il signor T.
(Recensione modificata il 07/04/2022 - 03:38 pm)

Recensore Master

Cara Dora, premesso che dalla tua cultura e dal tuo modo di scrivere ci sia solo da imparare e che i disegni di Galla siano in grado di arricchire e impreziosire questa tua storia, devo confessarti che questo capitolo non mi è piaciuto.
I motivi sono quelli già espressi da Kiara, Demy e Agrifoglio. L'OOC ci può stare, ci mancherebbe, ma nella tua long è rafforzato in modo impressionante dai passaggi in cui i protagonisti sono assolutamente IC. Forse è un contrasto voluto, o forse no, ma la sensazione, per me come lettrice, è la stessa di un passeggero su un autobus che faccia delle brusche sterzate per poi ritornare in carreggiata: l'autista magari sa quel che fa, ma il passeggero è sballottato...non mi sembra mai di leggere la stessa storia, trovo troppo slegati i vari momenti della vicenda, e sono un po' scettica  riguardo l'innesto di uno spunto letterario come quello del romanzo "La chiave". Continuo a pensare che non si adatti a personaggi con le connotazioni di Oscar e Andrè.
E quest'ultimo, in un bordello, proprio non ce lo vedo, nè a 14 anni nè a 80...a meno che non vada a salvare qualche fanciulla in difficoltà ;-).
Per me Andrè è "l'uomo che non deve chiedere, mai" (slogan di uno storico spot pubblicitario, lo scrivo per le giovani del fandom :-))
 

Recensore Veterano

Cara Dora,
questo racconto nasce come feuilleton, ce lo avevi detto. E il diario è un validissimo espediente per questo genere. Leggendo qualcosa sul signor T. che non conoscevo, ho anche capito la funzionalità di QUESTO diario e quel fruscio di sottofondo, appena accennato, di sicuro ha il suo significato ;)
Gli eventi narrati si riferiscono ad un'età dei protagonisti precedente a quella che conosciamo. Quella su cui possiamo fantasticare all'infinito. E una Oscar appena adolescente con ancora addosso la confidenza con Andrè e l'irruenza dell'infanzia, potrebbe aver benissimo deciso di soddisfare una curiosità chiedendo all'unica persona a cui poteva chiedere. Anche perchè lo presenta, vero o meno che sia, come un interesse puramente "professionale". E lui? Anche qui se ne potrebbe parlare ad oltranza. Di certo le case di tolleranza erano un passaggio d'iniziazione fino a non molto tempo fa e in un secolo libertino, con la curiosità e gli ormoni di un quattordicenne...perchè no? Secondo me lo rende più umano, più credibile e in grado di comprendere gli aspetti della vita con la malinconica serenità che in certi frangenti lascia trasparire. E la vita era fatta anche di quello, che quasi mai, per le "lavoratrici" era una scelta. Nel caso, lo immagino proprio così come l'ha descritto, con il suo dolore e il suo struggimento, ancora troppo giovane per riuscire a "mediare" le emozioni. Sei stata molto brava, secondo me, a tirare in ballo aspetti spinosi con la solita maestria.
Inutili i complimenti a Galla: ormai sa di avere tutta la mia ammirazione ;)

Recensore Master

Ciao Dorabella. Rimango ogni volta stupita dai disegni di.Galla. Davvero stupendo questo, in modo particolare l'espressione di André con quella mano poggiata sul volto. Ho immaginato Oscar nel leggere il diario di André e il suo stato d'animo. Mi ha colpita l'espressione "di tutta quella tempesta di sentimenti lei non aveva mai saputo nulla." Ho letto con interesse le note in modo particolare quanto scritto riguardo il titolo del capitolo. Un capitolo intimista che mi ha fatto entrare in questa dimensione te ben descritta dopoo le avventure al Casinò. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 04/04/2022 - 06:08 pm)

Recensore Master

Dopo un weekend in cui tutto - ma proprio tutto - si è messo contro questa recensione, finalmente ci sono!
Eccomi qui, cara Dora: innanzitutto bentrovata e grazie infinite per aver aggiornato! Ho la partenza a giorni e dato che sono decisamente curiosa, se alcune storie fossero state aggiornate - e tra queste c'è certamente la tua :D - mentre ero via e senza connessione...credo avrei potuto veramente distruggere il cellulare eheh. Il mio telefono ringrazia con me.
Poi sai quanto sei stata provvidenziale questo sabato? Considera che stavo per addormentarmi in macchina e prima di farlo mi sono detta di controllare la home e...ecco una meravigliosa visione! Anzi due, il tuo capitolo e il disegno della sempre splendida Galla. Qui c'è talmente tanto da dire che non saprei da dove iniziare ma ci provo, sperando non ne esca una cosa troppo alla Joyce.
Parto con il dirti che le tue fonti d'ispirazione mi piacciono tutte, ma proprio tutte tutte!
Poi, sai che questa visione così originale e inedita è davvero intrigante?
Oscar messa in condizione di provare una curiosità così forte l'ho scorta raramente nelle storie e come tu ce la stai declinando ha sì una sua originalità ma anche un forte motivo d'essere viste le premesse del contesto in cui le dai respiro.
Tutto è cominciato, o meglio, riaffiorato secondo me dalla sera dell'abito nero - Galla mi aveva già stesa con quel disegno a corredo della tua magnifica descrizione, ci tengo a precisarlo - e questo passo in avanti nel presente e indietro nella narrazione è stato fondamentale per aggiungere nuovi tasselli.
Che all'epoca a quattordici anni si cominciasse già ad avere esperienze è innegabile e vedere questo André così combattuto lo trovo tanto credibile quanto dolcissimo (sai che la Ikeda disse, anni dopo, che André aveva avuto la sua prima volta proprio con una giovane dietro compenso? E mi pare anche avesse la stessa età, più o meno, che tu gli hai dato qui...se ripesco la fonte, te la passo :)). Mi è piaciuto molto il modo in cui cerchi similitudini e differenze tra queste ragazze e la sua Oscar e ovviamente sospiro con lui per il modo credibile con cui ne hai dipinto lo struggimento.
Il fatto che fosse chiaro a tutti, tranne che ai diretti interessati (o meglio lei), mi sembra assolutamente plausibile: tu hai fatto in modo che a notarlo siano persone che non hanno nessun progetto o interesse per loro e credo che il Generale (pur non sapendolo), se pure lo avesse sospettato, preso com'era dalla sua convinzione sulle classi sociali e sul suo avere "un figlio maschio" mai avrebbe percepito in André una minaccia; ragion per cui, che dirti se non complimenti per questa scelta mirata e studiata? Tra l'altro è bello anche il modo in cui riesci a rimandare alla distinzione tra André e il resto della servitù, tratto che si riscontra pure quando poi si ritroverà con Alain e co.
Infine questa Oscar così curiosa è particolare, vero, ma anche qui non riesco a sollevare obiezioni: è cresciuta in tutto e per tutto come un maschio ma non potrà mai sapere cosa si prova in certi frangenti e questo atteggiamento tra il collerico e il pudico è adorabile ai miei occhi.
Ma devo per caso addebitare il cardiologo anche a te (chiedi a Galla ahahah)? Io lo so che non è da attribuire a Rosalie quel fruscio nelle vicinanze e altroché se ho il cuore in gola! Ma si può creare la suspense e lasciarla sfumare poi così? Sei sempre impeccabile anche nei tempi narrativi, non c'è che dire davvero!
Questo disegno è decisamente la conclusione degna: André furbetto e assorto al contempo è bellissimo, me lo ricorda tanto nei momenti in cui bonariamente canzonava Oscar o sua nonna (e André è praticamente sempre bello!) e voi siete una squadra splendida!
Complimenti, mai a sufficienza, ad entrambe! A presto,
A.

Recensore Veterano

Carissima Dora,
spero di riuscire a rendere a parole la mia ammirazione e il mio incanto per questo ultimo capitolo: mi ha letteralmente ammaliato!
Dall’ultimo aggiornamento non vedevo l’ora di tornare in biblioteca con Oscar, sperando di ritrovare il diario di Andre’ e di indagare su altri fatti salienti della sua vita e scoprire nuovi pensieri e riflessioni (logiche per noi spettatori/ lettori che conosciamo l’amore nascosto di Andre’, mentre per Oscar sono una vera scoperta). Ribadisco che questo artificio narrativo del diario mi piace molto: a mio avviso è un vero colpo di genio!
Ovviamente la curiosità spinge la nostra beniamina a cercare in primis le pagine di un giorno in particolare, ben memore di una determinata domanda che non aveva mai avuto risposta.
Con la finezza, la sensibilità e il garbo  che sempre ti contraddistinguono sei riuscita a descrivere una fase spinosa e di passaggio nel loro rapporto: la fine del mondo dorato dell’infanzia e  il passaggio all’età adolescenziale. Come era consuetudine per i tempi, Andre’ quattordicenne viene portato in una casa di piacere, per la precisione in quella di Madame Tellier, per diventare ‘uomo’. È infatti impossibile pensare che Andre’ fosse arrivato vergine alla notte del 12 luglio: la stessa Ikeda è la prima a ribadire che in gioventù il Grandier aveva avuto le sue esperienze con una o più donne del mestiere. In fondo anche lui è stato un giovane adolescente preda dei suoi ormoni (infatti tornerà da Madame Tellier diverse volte), senza nulla togliere all'amore per la donna della sua vita. 
Ed è in questo momento che avviene il primo strappo tra loro, il primo di una lunga serie, perché si tratta della prima esperienza che non possono condividere insieme dopo aver vissuto per anni in simbiosi.
Ho trovato davvero molto sottile e arguto il fatto che Andre’ abbia vissuto il suo primo rapporto con una ragazza appositamente scelta simile a Oscar (sicuramente su suggerimento di Jacques, che sapeva), così come ho trovato plausibile la sua sofferenza e il suo smarrimento successivi, mentre pensa all’amica in camera da sola a leggere libri di balistica e sui grandi strateghi. In fondo era ancora un ragazzino e il fatto di dover nascondere l’esperienza e di non poter parlarne (ma anche di non poterla vivere) con lei ha suscitato in Andre’ un forte imbarazzo e un dolore profondo, che Oscar comprende per la prima volta dalla lettura delle pagine. Davvero toccante. 
E’ anche plausibile il fatto che la curiosità spingesse Oscar a formulare al suo unico amico domande di questo tipo: di certo non poteva chiedere delucidazioni sul punto a Nanny o al Generale. 
Penso sia chiaro che ho adorato quest’ultima parte così intimista e non vedo l’ora di proseguire la lettura del diario con Oscar! Sono molto curiosa di scoprire che cosa avrà da dire Madame Tellier ad Andre'.
E, infine, ho trovato un vero tocco di classe l’utilizzo di battute dell’anime in momenti diversi e in bocca a personaggi differenti: quel famosissimo “preferisco dimenticare” di Oscar e le parole di Alain in bocca allo stalliere Jacques: “è una donna da ammirare, non da amare” (una frase che Andre' deve essersi sentito ripetere per tutta la vita). Che chicche!
Brava, bravissima, come sempre, e grazie di cuore per aver condiviso con noi! 
Un forte abbraccio e buona domenica. Aggiorna presto!
Con affetto, la tua Ifigenia, #semprealaltuoservizio ❤️

Recensore Master

Anch'io, come altre lettrici, nutro delle perplessità sul contenuto di questo capitolo. Cerco di analizzarle punto per punto, nella speranza di non risultare tediosa o ipercritica. :-)
Oscar, innanzitutto, persevera in un errore che non è da lei. La Oscar canonica aveva rispetto delle persone e considerava André come un amico e non come un servitore mentre, qui, lo tratta neanche da servo, ma da schiavo, da oggetto di proprietà, frugando tra gli scritti e i pensieri più intimi e reconditi di lui senza ritegno, come se ne avesse pieno diritto e senza curarsi del riserbo del giovane. A parti invertite, non credo che lei l'avrebbe presa troppo bene. Anche la domanda che gli rivolge non è da lei. Nessuno dei due era così diretto.
Passando al secondo punto, André che frequenta una prostituta somigliante a Oscar mi ha ricordato alcune puntate di "Buffy l'ammazza vampiri" in cui Spike si intrattiene con Buffy robot, nell'impossibilità di avere quella vera. :-D Lì ci poteva stare, perché Spike era un personaggio crepuscolare, un vampiro, un poeta maledetto mentre André, almeno quello del cartone animato, era un uomo buono e generoso. Non so l'André del fumetto, ma quello del cartone animato non avrebbe mai approfittato delle miserie umane di una prostituta (se mai, si sarebbe cercato una ragazza normale), non avrebbe sporcato l'immagine di Oscar con certi accostamenti e non si sarebbe crogiolato in atteggiamenti morbosi e autodistruttivi in un'età in cui era ancora scherzoso e mentalmente stabile e Fersen non aveva ancora fatto la sua comparsa.
Insomma, certe cose lasciamole a Valmont! :-)))))))
Di più, credo che André, almeno quello del cartone animato, sottratto alle grinfie dell'Ikeda e fatto oggetto di restyling da parte dei due registi che si sono succeduti, non abbia avuto donne a parte Oscar.
In terzo luogo, André è sempre stato bene attento a non lasciare trasparire i suoi sentimenti che furono compresi soltanto dalla nonna e da Fersen.
Da ultimo, neppure capisco perché lo stalliere e il cocchiere si siano presi la briga di fare certi discorsi ad André e di condurlo nella casa di tolleranza. A loro cosa importava? Perché esporsi tanto con qualcuno che non dava loro confidenza (André diede confidenza soltanto ad Alain), che aveva una posizione più elevata della loro e che avrebbe potuto raccontare tutto a Oscar e al Generale? Pronunciando certe frasi, si sono esposti troppo con un quasi estraneo più leale ai padroni che a loro. Per quanto ne sapevano, André avrebbe potuto rigirare la frittata e dire al Generale che quei due avevano parlato di Oscar in modo irriguardoso e allusivo.
Il capitolo è scritto bene, ma, questa volta, non mi ritrovo coi contenuti oltretutto avulsi dal resto della trama.
Speriamo che Oscar smetta di fare la guardona e si metta a indagare per incastrare la Contessa di Polignac che, oltretutto, Valmont incombe!

Recensore Master

Ciao Dorabella,
ennesimo capitolo bellissimo!
Mi piace anche tanto il disegno.
Ciao alla prossima!

Recensore Veterano

Ciao Dorabella, come sempre questa storia è stupenda e sa rapirmi nella sua trama e nei suoi personaggi. Il capitolo è stupendo, perché ci mostri Oscar e André molto "umani" . Oscar, come nel capitolo 5, cede alla lettura del diario di André, seppure sa che non dovrebbe. E mi piace davvero molto.
In chiusura del precedente capitolo, ci dici che sente un'urgenza a cui non può resistere. È sconvolta, in mente l'incontro con la contessina e le parole di Valmont...ma il pensiero del diario è come se le desse stabilità, la calmasse.
O almeno, è così che l'ho percepito io. È come se, attraverso la lettura, scoprisse non solo André e tutto ciò che non si potrebbero dire a parole, ma anche sé stessa, mettendo ordine nel suo cuore. Insomma, una Oscar curiosa, donna, che già da adolescente, in modo inconsapevole, ama André, tanto da porgli domande intime in modo schietto, in barba alla timidezza o riservatezza.
E poi, André. Mi è piaciuto moltissimo anche lui. Così umano, fragile e plausibile.
"E io ti ripeto: perché lo chiedi a me? -
Mi pare evidente: non ho molti altri interlocutori, e non potrò farmene una idea per mia diretta esperienza."
Ecco, questa parte mi ha colpito molto: la solitudine di lei, la sua prigionia, spezzata solo e soltanto da André.
Tutto quel dolore, dopo gli incontri nella casa di Madame Tellier, penso descriva perfettamente lo stato d'animo del personaggio. In fondo, parliamo di un giovane ragazzo, follemente innamorato di una donna che non potrà mai avere per sé, ma che ha davanti agli occhi ogni secondo e cerca conforto in una donna che somiglia al suo amore...per quanto sbagliato, è plausibile...
Altra cosa che mi è piaciuta molto, è l'utilizzo che hai fatto di alcune frasi tipiche dell'anime, spostandole in un contesto completamente diverso, dette da bocche diverse e tuttavia ben calzanti con la trama, in punti perfetti.
Che dire, Dorabella, come sempre un capitolo intimista molto ben scritto, riuscito alla perfezione. Bravissima. Tanti complimenti!
E tanti complimenti anche a Galla: il suo André scrivente a lume di candela è semplicemente perfetto! Bravissima!!!
A presto, F.

Recensore Veterano

Ciao Dorabella, sai che ti leggo sempre con piacere , apprezzo tanto la tua penna e a volte resto incantata di fronte alle tue dotte citazioni, ma questa volta concordo con l’opinione di Kiara, il capitolo non mi ha convinto. Mi è parso avulso dai precedenti e soprattutto troppo OOC. Una Oscar così sfacciata a porre una domanda diretta ad Andre sulle sue prime esperienze sessuali non ce la vedo. Non mi scandalizza il fatto che lui possa aver frequentato una casa chiusa, anzi lo trovo normale per l’epoca, ma che gli altri servi ammiccassero sul rapporto tra lui e Oscar mi è parso poco credibile. Secondo me quando avviene lo strappo Oscar cade dal pero perché Andre non aveva lasciato trapelare assolutamente nulla dei suoi sentimenti e credo che nessuno della casa potesse immaginare cosa covava nel cuore, perché lui era stato molto cauto nei suoi atteggiamenti. Del resto se il generale avesse subodorato la cosa già a quell’epoca avrebbe certo allontanato Andre da Oscar. I tuoi personaggi, lo stalliere e gli altri, si accorgono della passione di Andre per Oscar da come la guarda. Ma se se ne accorgono loro, mi viene da dire, se era così evidente, se ne sarebbero accorti nanny, il generale, la moglie ecc ed Oscar fa la figura dell’ingenua a non aver capito niente! Infine questo indugiare ancora sulle pagine di diario di Andre che parla della sua prima volta lo trovo troppo da voyeur. Bandiera bianca quindi, in attesa magari di ricredermi sul finale! Scusa ma mi piace essere sincera. A presto!

Recensore Veterano

Dorabella carissima, in questo capitolo i toni scivolano decisamente in direzione di una pensosa malinconia.
E' un capitolo doloroso, che ci descrive l'incontro ( e lo scontro) con una realtà cruda ( e crudele) - "...le cose possono andare solo in due modi se tu non te la levi alla svelta dalla testa: puoi passare mesi e anni a consumarti senza costrutto per i suoi begli occhioni azzurri, oppure, il che è anche peggio ... lei potrebbe accorgersi di te. E allora, che il cielo ti assista! A un servitore non viene mai nulla di buono da queste cose. E nemmeno a una ragazza come quella".
L'impatto con una realtà che non è più quella, un po' incantata, della fanciullezza, produce anche, d'altra parte, l'interrompersi delle abitudini condivise e di una comunicazione schietta e senza filtri, che è motivo di dolore sia per Oscar che per André "Oscar, quanto mi fa male avere dei segreti con te, a dispetto di quanto ci diciamo di voler fare. "
Per ultimo, ma non ultimo, io penso che nell'ipotesi in cui André avesse frequentato una casa d' appuntamenti e avesse lì intrattenuto rapporti con le ragazze del luogo in questione, quella sola, che tu descrivi, avrebbe potuto essere la sua reazione. Strappa il cuore.
Complimenti e a presto.
Octave
P.S. Complimenti di vero cuore a Galla! Un André malinconico e pensoso. Mi piace molto.
(Recensione modificata il 02/04/2022 - 09:39 pm)
(Recensione modificata il 02/04/2022 - 09:41 pm)